Dal 1° febbraio l’Agenzia delle Entrate mette disposizione di circa 2,4 milioni di partite Iva, commercianti, artigiani, imprese e professionisti, la dichiarazione Iva precompilata. Dal 15 febbraio attiva la possibilità di integrazione, modifica ed invio della dichiarazione.
A partire da febbraio l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di circa 2,4 milioni di contribuenti la dichiarazione Iva precompilata. Si tratta di una novità legata alla digitalizzazione dei servizi e degli adempimenti tributari. La dichiarazione Iva precompilata, ha l’obiettivo di semplificare il fisco e contrastare l’evasione fiscale.
Il contribuente potrà confermare il contenuto della dichiarazione per intero o apportare delle modifiche. Infatti, a partire da giovedì 15 febbraio 2024 è possibile la modifica, l’integrazione l’invio della precompilata. L’invio del modello può essere effettuato tramite il portale Fatture e corrispettivi.
Nella fase iniziale, la dichiarazione Iva precompilata, riguarderà soltanto i soggetti Iva residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva per opzione e abbiano dato conferma del contenuto dei registri Iva precompilati rispetto al periodo d’imposta precedente. Successivamente potrebbe essere estesa anche coloro che operano in regimi speciali ai fini Iva come le agenzie di viaggio.
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Dichiarazione Iva precompilata 2024
A partire da febbraio, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di circa 2,4 milioni di partite Iva, commercianti, artigiani, imprese e professionisti, la dichiarazione Iva precompilata. L’introduzione sperimentale riguarda gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, PNRR, alla voce “M1C1-109 – Riforma dell’amministrazione fiscale”.
La dichiarazione Iva precompilata viene elaborata attraverso i dati acquisiti con le fatture elettroniche, con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere e con i dati dei corrispettivi telematici.
L’applicazione della dichiarazione Iva precompilata deriva dal fatto che i soggetti passivi Iva possono usufruire già dei registri iva precompilati (acquisti e vendite). Strumento attraverso il quale è possibile accedere anche alla comunicazione delle liquidazioni periodiche (Lipe), elaborata in bozza dall’Agenzia delle Entrate.
La dichiarazione Iva precompilata riguarda soltanto i soggetti Iva residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva e che abbiano dato conferma del contenuto dei registri Iva precompilati rispetto al periodo d’imposta precedente.
Successivamente, in una fase successiva, potrebbe essere estesa anche coloro che operano in regimi speciali ai fini Iva come vendita di beni usati, agenzie di viaggio, ecc.. o che adottano particolari regole di determinazione e versamento dell’imposta.
Con il provv. 12 gennaio 2023 è stata indetta l’estensione anche ai soggetti agricoli e coloro che svolgono attività connesse, agriturismo, soggetti sottoposti a procedure concorsuali e soggetti che effettuano la liquidazione dell’Iva ai sensi dell’art. 74 co. 4 DPR n. 633/72.
Servizi messi a disposizione del contribuente dall’Agenzia delle Entrate
Attraverso lo specifico provvedimento del 19 gennaio 2024, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha disposto, in tema di precompilata Iva, l’ulteriore estensione, alle operazioni effettuate nel 2024. In particolare, al fine di ampliare la gamma dei servizi messi a disposizione degli interessati, l’Agenzia rende disponibile, ai destinatari dei documenti Iva precompilati e ai loro intermediari delegati, una ulteriore funzionalità.
Questa consente di scaricare in forma massiva, mediante un sistema di cooperazione applicativa, su rete internet, di tipo web service, i documenti elaborati dall’Agenzia delle Entrate, che sono, come anticipato:
- Le bozze dei registri Iva mensili;
- I prospetti riepilogativi Iva su base mensile e trimestrale;
- Le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche;
- La bozza della dichiarazione Iva annuale.
I dati acquisiti in via automatica hanno la possibilità di essere importati dagli operatori Iva e dai loro intermediari nei propri sistemi gestionali L’obiettivo è quello di essere utilizzati per un confronto con le informazioni a loro disposizione.
Chi può accedere alla precompilata Iva
Come illustrato nel comunicato stampa dell’Agenzia delle entrate, pubblicato il 12 febbraio, la dichiarazione precompilata Iva interessa i soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale. Nella platea, sono compresi anche i produttori agricoli e gli agriturismi.
Sono circa 2,4 milioni i contribuenti titolari di Partita Iva interessati che possono visualizzare la bozza predisposta e, da 15 febbraio 2024, modificare, integrare i dati e inviare la dichiarazione.
La precompilata Iva è stata introdotta, in via sperimentale, per una platea di imprese e lavoratori autonomi, in base ai provvedimenti dell’8 luglio 2021 e del 12 gennaio 2023. La dichiarazione precompilata consente di visione il proprio modello 2024.
Chi sono i soggetti esclusi
Se la dichiarazione precompilata Iva può essere presentata dai soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia, sono escluse alcune categorie.
Non possono presentarla coloro per i quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva come, per esempio, le agenzie di viaggio e i soggetti che operano nel settore dell’editoria.
Sono inclusi, invece, i produttori agricoli e gli agriturismi.
Quali sono le novità 2024
Le novità sulla precompilata Iva sono tante. La stessa Agenzia delle entrate, durante lo scorso anno, ha evidenziato che ai registri Iva precompilati sono state aggiunte diverse funzionalità utili all’indicazione dei dati funzionali al miglioramento della dichiarazione annuale in versione online.
Una di queste funzionalità riguarda la possibilità di indicare le percentuali di compensazione applicate alla cessione dei prodotti per le imprese che adottano il regime speciale dell’agricoltura. Si può anche specificare, nei casi di splafonamento, se l’Iva è stata versata con F24.
Sono presenti anche novità relative alle operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2024.
È stata introdotta la possibilità di scaricare:
- Le bozze dei registri Iva mensili in modalità massiva;
- I prospetti riepilogativi su base mensile e trimestrale;
- Le bozze delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche;
- La bozza della dichiarazione Iva annuale.
Come accedere e visualizzare la dichiarazione
Per visionare la dichiarazione predisposta dall’Agenzia delle entrate, si deve andare sul portale dell’Agenzia delle entrate e accedere, con le proprie credenziali, in “Fatture e corrispettivi”.
Poi, si deve accedere alla sezione dedicata ai documenti Iva precompilati in cui è presente la sezione “Dichiarazione annuale Iva”.
La dichiarazione può essere visualizzata dal 12 febbraio 2024 (il giorno 10 febbraio 2024, è caduto di sabato).
Come modificare la bozza della dichiarazione Iva
A partire dal 15 febbraio 2024 è possibile modificare la bozza della dichiarazione oppure integrare i quadri del modello, aggiungendo, eventualmente, i dati non ancora precompilati.
Si può anche scaricare la dichiarazione elaborata per confrontarla con i dati presenti nei propri applicativi.
Per quanto riguarda le attività agricole sono state anche introdotte nuove specifiche tecniche del tracciato delle fatture elettroniche, nella versione 1.8, per indicare nelle fatture la percentuale di compensazione e gli altri dati per calcolare l’Iva detraibile.
La dichiarazione precompilata Iva utilizza i seguenti dati già in possesso dell’Agenzia delle entrate:
- Registri Iva precompilati;
- Corrispettivi giornalieri trasmessi telematicamente;
- Dichiarazione Iva dell’anno d’imposta precedente,
- Altre informazioni in Anagrafe tributaria.
Quando deve essere inviata
Una volta visualizzata la propria precompilata ed effettuate le eventuali modifiche o integrazioni necessarie, la dichiarazione deve essere inviata solo ed esclusivamente per via telematica entro il 30 aprile 2024.
È bene precisare che gli invii effettuati 90 giorni dalla scadenza sono, altresì, validi, ma si applicano le sanzioni.
Entro la scadenza di aprile, si può anche esercitare il diritto alla detrazione Iva per acquisti di beni e di servizi e con le fatture ricevute entro il 31 dicembre.
Come pagare l’imposta
Dopo aver concluso tutte le operazioni, ovvero modifica o integrazione dei dati, e aver accettato la precompilata Iva, si può calcolare online l’eventuale imposta dovuta e effettuare direttamente il versamento:
- Con addebito sul conto corrente;
- Tramite il modello F24 precompilato.
La piattaforma telematica consente di calcolare l’Iva dovuta, pagarla e anche inviare un’eventuale dichiarazione correttiva o integrativa.
Per quanto riguarda il pagamento dell’imposta, c’è la possibilità di scegliere:
- La data di versamento;
- Il numero delle rate;
- Il servizio di calcolo online dell’imposta da versare.
Conclusioni
Al via la dichiarazione precompilata Iva, rivolta a circa 2,4 milioni di professionisti e imprese. Il servizio che consente di visualizzare la propria precompilata 2024 è già attivo e in parte compilato dall’Agenzia delle entrate. A partire da giovedì, 15 febbraio 2024, è possibile modificare, integrare e inviare il modello, effettuando il versamento dell’eventuale imposta.
Sono state introdotte alcune novità, come comunicato dall’Agenzia delle entrate: per esempio, nuovi campi permettono di indicare le percentuali di compensazione applicate alla cessione dei prodotti per le imprese che adottano il regime speciale dell’agricoltura e di specificare, nei casi di splafonamento, se l’Iva è stata versata con F24.
Per visualizzare la dichiarazione occorre entrare con le proprie credenziali all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”.
Domande frequenti
Per visualizzare la dichiarazione annuale Iva occorre entrare con le proprie credenziali all’interno del portale “Fatture e corrispettivi” e accedere alla sezione dedicata ai Documenti Iva precompilati.
La dichiarazione Iva deve essere presentata entro il 30 aprile 2024.
Accedendo, con le proprie credenziali, sul portale “Fatture e corrispettivi”.
Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione Iva: i contribuenti che per l’anno d’imposta hanno registrato esclusivamente operazioni esenti e coloro che essendosi avvalsi della dispensa dagli obblighi di fatturazione e di registrazione.
Coloro per i quali sono previsti regimi speciali ai fini Iva come, per esempio, le agenzie di viaggio e i soggetti che operano nel settore dell’editoria.