Le spese notarili possono rappresentare un peso considerevole all’interno dei costi legati all’acquisto di una casa o alla stipula di un contratto di mutuo. Tuttavia, è importante sapere che una parte di queste spese può essere recuperata grazie alle detrazioni fiscali.
In Italia è possibile portare in detrazione alcune spese notarili, tuttavia la possibilità di detrazione dipende dal tipo di atto notarile per il quale sono state sostenute le spese e dalla natura dell’operazione effettuata. Il costo sostenuto per il notaio nel caso di acquisto di una casa rientra tra gli oneri accessori e si può beneficiare della detrazione IRPEF del 19%. Non è però possibile detrarre l’intera parcella, è possibile portare in detrazione soltanto la quota corrisposta per l’atto relativo al mutuo.
Inoltre, sussiste un altro limite, la detrazione del 19% per le spese notarili e degli altri oneri accessori si applica fino al limite di 4.000 euro, il rimborso riconosciuto può arrivare fino a 760 euro.
Detrazione spese notarili: limiti
Mediante il Modello 730 è possibile portare in detrazione la parcella del notaio. Tuttavia, è possibile detrarre solo le spese sostenute per la stipula del finanziamento ipotecario. Tali spese rientrano tra gli oneri accessori relativi alla stipula del mutuo necessario per comprare casa. Nella voce oneri accessori rientrano quindi le spese collegate all’ottenimento del mutuo.
Quindi le spese che danno diritto all’agevolazione fiscale riguardano soltanto quelle relative all’atto per il mutuo, e non quelle relative all’atto di compravendita.
Nel modello 730/2024 è possibile detrarre le spese:
- relative all’onorario del notaio per la stipula del mutuo ad esclusione di quelle sostenute per il contratto di compravendita;
- le spese sostenute dal notaio per conto del cliente come, ad esempio, l’iscrizione e la cancellazione dell’ipoteca.
Le spese del notaio nel Modello 730 devono essere indicate all’interno del Quadro E, Sezione I al Rigo E7 denominato: “Interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale”.
Inoltre, sussiste un altro limite, la detrazione del 19% per le spese notarili e degli altri oneri accessori si applica fino al limite di 4.000 euro, il rimborso riconosciuto può arrivare fino a 760 euro. Pertanto il limite di 4.000 euro riguarda tutti gli oneri accessori. Come specifica l’Agenzia delle Entrate, vi rientra:
- l’intero importo delle maggiori somme corrisposte a causa delle variazioni del cambio per mutui stipulati in altra valuta;
- commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione;
- oneri fiscali (compresa l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato);
- le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica;
- la penalità per anticipata estinzione del mutuo, ecc.
Quali spese non possono essere portate in detrazione?
Non possono essere portate in detrazione:
- l’eventuale assicurazione sull’immobile nel momento in cui è stato acquistato;
- onorario vero e proprio del notaio e le spese relative al contratto di compravendita;
- le spese di registro comprensive delle imposte catastali, ipotecarie ed IVA.
Documentazione da conservare
Per poter usufruire della detrazione al 19%, il contribuente è tenuto a conservare la fattura del notaio. Il pagamento deve avvenire mediante mezzi di pagamento tracciabili, tra questi:
- assegno bancario non trasferibile;
- assegno circolare;
- bonifico bancario;
- bancomat o carte di credito.