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Decadenza dal rateizzo di una cartella esattoriale

Fisco NazionaleRiscossione dei tributiDecadenza dal rateizzo di una cartella esattoriale

Il mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive, determina la decadenza dal rateizzo delle cartelle esattoriali. Se ti trovi in questa fattispecie, hai a disposizione comunque la possibilità di chiedere una riapertura dei termini. Tutte le info sulla procedura da seguire in questo contributo. 

In linea generale se hai ricevuto una cartella di pagamento da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione hai 60 giorni di tempo dalla notifica per provvedere al pagamento della stessa. Il pagamento può avvenire in unica soluzione oppure ratealmente, a scelta del contribuente. La decadenza dal rateizzo si verifica quando il contribuente non effettua il pagamento di otto rate, anche non consecutive, del rateizzo.

La cartella di pagamento è un documento che contiene i ruoli relativi al mancato versamento di imposte e tasse erariali, contributi INPS e INAIL, o tributi locali. Una volta che ti è stata notificata una cartella esattoriale nei 60 giorni di tempo dalla notifica hai la possibilità di provvedere al pagamento, oppure chiedere l’annullamento o la sospensione del documento. La scelta che hai a disposizione è molto importante. Se non sai prendere la giusta decisione in autonomia, è di fondamentale importanza che tu ti faccia assistere da un dottore Commercialista esperto. La scelta, infatti, se provvedere al pagamento o meno della cartella ha delle conseguenze importanti.

Se stai cercando informazioni su come evitare la decadenza dal rateizzo di una cartella esattoriale, sei nel posto giusto. In questo articolo, esamineremo in dettaglio le principali cause della decadenza dal rateizzo. Continua a leggere per scoprire come evitare la decadenza dal rateizzo di cartelle esattoriali e mettere fine alle tue preoccupazioni finanziarie

Il pagamento della cartella di pagamento

Se hai deciso che l’importo richiesto nella cartella esattoriale è effettivamente dovuto, l’unica soluzione è quella di provvedere al pagamento. Come ti ho indicato la regola generale prevede che il pagamento della cartella esattoriale debba essere effettuato in un unica soluzione. Questo, nel termine di 60 giorni dalla notifica del documento. Il pagamento può essere effettuato operativamente attraverso la presentazione in banca o alla Posta del Bollettino allegato alla cartella. In alternativa puoi recarti di persona presso uno degli sportelli di Agenzia delle Entrate Riscossione e provvedere al pagamento in contanti, oppure con assegno circolare. Accanto al pagamento della cartella in unica soluzione è possibile anche scegliere per una forma di pagamento rateale. Infatti, nel caso in cui tu non riesca a pagare la cartella esattoriale in unica soluzione puoi presentare istanza all’Agenzia per chiedere un pagamento rateale.

Ipotesi di decadenza dalla rateazione della cartella di pagamento

La decadenza dalla rateazione avviene in caso di:

  • Inadempienza, mancato pagamento di alcune delle rate del piano di ammortamento (cosiddetta “decadenza per inadempienza”);
  • Assoggettamento del richiedente ad una procedura concorsuale;
  • Decesso del richiedente;
  • Società cancellate dal registro delle imprese.

Al verificarsi delle condizioni di decadenza, l’Agente della riscossione può riprendere le azioni di recupero normativamente consentite.

Dacadenza per inadempienza

La “decadenza per inadempienza” si concretizza a fronte del mancato pagamento di un diverso numero di rate, anche non consecutive, in ragione della data di presentazione dell’istanza, indipendentemente dalla tipologia dell’istanza stessa (ordinaria o straordinaria). Più precisamente:

  • Per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020 (21 febbraio nel caso di soggetti residenti nella cosiddetta ex “zona rossa”), la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive (come previsto dal “Decreto Fiscale“);
  • Per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive (come previsto dal “Decreto Ristori“);
  • Per le rateizzazioni presentate e concesse successivamente al 1° gennaio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive;
  • Per le rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive.

In caso di decadenza per inadempienza:

  • Per i piani di rateizzazione richiesti prima del 16 luglio 2022 è possibile essere riammessi all’istituto della rateizzazione solo dopo aver regolarizzato l’importo delle rate scadute, calcolate alla data di presentazione della nuova richiesta di rateizzazione;
  • Per i piani di rateizzazione richiesti dal 16 luglio 2022 i carichi non potranno essere nuovamente rateizzati.

La decadenza dal beneficio della rateizzazione di uno o più carichi non preclude la possibilità di chiedere la dilazione del pagamento di carichi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.

L’aspetto che devi tenere maggiormente presente è che fino a quando non sei decaduto non possono essere avviate azioni esecutive da parte dell’Agente della riscossione. Questo significa che le azioni cautelari, come pignoramenti, ed esecutive non possono avere luogo fino alla decadenza dalla rateazione. Tuttavia, una volta che sei decaduto, non tutto è perduto è sempre possibile pensare ad una riammissione dei termini.

Ipotesi di riammissione alla rateazione

Se hai accertato la tua decadenza dalla rateazione, non tutto è perduto. Tuttavia saldi integralmente l’importo delle rate scadute, hai l’opportunità di chiedere ad Agenzia delle Entrate riscossione l’ottenimento di un nuovo piano di dilazione e di riprendere i pagamenti.

Per il contribuente riuscire a restare in regola con i pagamenti è fondamentale, in quanto l’Agenzia non potrà attivare nei suoi confronti nessuna procedura cautelare (fermo o ipoteca) o esecutiva (pignoramenti). In caso di decadenza dalla rateazione diventa importante riuscire a ottenere un nuovo piano, per fermare le procedure cautelari od esecutive che l’Agente della riscossione potrebbe mettere in atto per vedersi riconosciuto il suo credito. Una volta attivate queste procedure, possono essere fermate soltanto nel momento in cui tutto il debito residuo del contribuente è stato saldato.

Questa possibilità è ammessa solo per i piani di rateazione richiesti prima del 16 luglio 2022. Dopo questa data, infatti, la decadenza dal rateizzo non consente la riammissione alla rateazione. Tuttavia, la decadenza di un piano non preclude la possibilità di chiedere la dilazione del pagamento di carichi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.

Rateizzazione – Richiedi i moduli di pagamento

Se ti occorre hai la possibilità di richiedere ad Agenzia delle Entrate Riscossione i bollettini/moduli di pagamento per le prossime rate del tuo piano di rateizzazione.

Hai in corso un piano di dilazione e hai necessità di richiedere i bollettini/moduli di pagamento per le prossime rate?

Il servizio “Rateizzazione – Richiedi i moduli di pagamento”, ti consente di presentare domanda online, in modo semplice e veloce e di ricevere i moduli direttamente sulla tua e-mail.

Conclusioni e consulenza fiscale

Se ti trovi in una situazione di decadenza dalla rateazione di una cartella esattoriale oppure se desideri che un esperto possa valutare la tua posizione debitoria, contattaci. Possiamo aiutarti a capire la tua situazione e la migliore strada da seguire per essere riammesso alla rateazione e proseguire con il tuo piano di rientro dal debito.

Consulenza fiscale online|Fiscomania.com

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    Marco Corti
    Marco Cortihttps://fiscomania.com/
    Laureato in economia e commercio all'Universita di Pisa nel 2015 ha nel tempo approfondito temi a carattere fiscale per diversi quotidiani online. Attualmente consulente aziendale nel settore della finanza agevolata. Appassionato da sempre di economia e finanza ha iniziato la collaborazione con Fiscomania.com dal 2018.
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