Saldo IMU 2024 con versamento al 16 dicembre

Il 16 dicembre 2024 scade il termine per...

Che cos’è l’interpello disapplicativo?

L'art. 11 co. 2 della Legge n. 212/00 consente...

Avvisi bonari nel cassetto fiscale: le istruzioni

Con il Provvedimento n. 419815 del 19 novembre l'Agenzia...

Contributi fondo perduto Superbonus: in pubblicazione il decreto Mef

NewsContributi fondo perduto Superbonus: in pubblicazione il decreto Mef

Con vistoso ritardo dovrebbe essere pubblicato a breve il decreto Mef che definisce criteri e modalità di erogazione dei contributi a fondo perduto del Superbonus. Il testo è già stato bollinato dalla Corte dei Conti.

Si attende la pubblicazione del decreto Mef che definisce modalità e criteri riguardanti i contributi a fondo perduto del Superbonus dal 90% al 70%. Le spese interessate sono quelle legate agli interventi sostenuti tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024. Il testo del provvedimento è stato bollinato dalla Corte dei Conti ed è in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Vediamo di seguito cosa sappiamo finora.

Contributi a fondo perduto Superbonus: di cosa si tratta?

I contributi a fondo perduto del superbonus rappresentano un incentivo concesso alle famiglie con bassi redditi per coprire le spese sostenute per gli interventi agevolati nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, a condizione che i lavori abbiano raggiunto uno stato di avanzamento pari o superiore al 60% entro il 31 dicembre 2023.

Questa agevolazione mira ad aiutare i nuclei meno abbienti a completare i lavori a seguito dell’abbassamento dell’aliquota per godere del superbonus.

Per riassumere, i requisiti per poter beneficiare dei contributi a fondo perduto sono quindi i seguenti:

  • Avanzamento dei lavori: almeno il 60% di avanzamento verificato al 31 dicembre 2023;
  • Reddito: il contributo sarà destinato ai contribuenti con un reddito di riferimento, calcolato in base al quoziente familiare, inferiore a 15.000 euro (il riferimento è ai redditi complessivi del nucleo);
  • Periodo delle spese: le spese devono essere sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.

L’importo del contributo a fondo perduto non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.

I prossimi passaggi

In questi giorni è attesa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del MEF indicante i criteri e le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto previsto dal decreto legge n. 212/2023. Siamo in ritardo rispetto alle tempistiche previste, dal momento che il decreto MEF doveva essere pubblicato entro 60 giorni dalla pubblicazione del citato DL. Il termine doveva essere il 28 febbraio scorso. Sembrerebbe che ora la pubblicazione sia imminente.

Il decreto del MEF indicherà come distribuire le somme a disposizione tra i beneficiari dell’agevolazione e i passaggi successivi per l’invio delle domande. Con riguardo ai criteri di erogazione delle somme se gli importi richiesti dovessero essere inferiori rispetto alle risorse a disposizione, l’agevolazione verrà riconosciuta nella misura del 100% di quanto richiesto. Nel caso in cui non fossero sufficienti a coprire l’importo complessivo delle domande sarà data priorità ai richiedenti che adibiscono ad abitazione principale l’unità immobiliare oggetto dell’intervento del superbonus o, nel caso di lavori in condomini, l’unità che fa parte del condominio stesso.

Successivamente, entro 60 giorni, l’Agenzia delle Entrate dovrà pubblicare il provvedimento per l’invio delle domande entro la scadenza del 31 ottobre 2024.

Come saranno distribuite le ulteriori risorse a disposizione

Nel caso in cui le richieste delle categorie prioritarie siano soddisfatte e rimangano ulteriori risorse a disposizione, la distribuzione delle stesse avverrà nel seguente modo:

  • Se il rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare dei contributi richiesti è superiore al 100 per cento, il contributo è pari al 100 per cento dell’importo richiesto;
  • Se il rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare dei contributi richiesti è compreso fra il 3 e il 100 per cento, il contributo si determina applicando all’importo richiesto la percentuale risultante;
  • Se il rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare dei contributi richiesti è inferiore al 3 per cento, il contributo si determina applicando all’importo richiesto la percentuale del 3 per cento.

Oltre a tale criterio sono rilevanti due aspetti per l’erogazione delle risorse rimanenti dopo la soddisfazione delle richieste delle categorie prioritarie.

Le somme saranno erogate fino ad esaurimento prendendo in considerazione due fattori:

  • L’ordine cronologico delle date di effettuazione dei bonifici dei richiedenti;
  • A parità di data del bonifico, l’ordine cronologico della presentazione delle domande.

Come si restituisce il contributo a fondo perduto del superbonus non spettante nel 2023

Con la risoluzione 9/E del 29 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i codici tributo per quanto riguarda la restituzione spontanea delle somme non spettanti nel 2023 del contributo a fondo perduto del superbonus.

La restituzione avviene tramite versamento con F24 utilizzando i seguenti codici tributo:

  • “8158” denominato “Contributo a fondo perduto per interventi agevolati – Restituzione spontanea – CAPITALE – art. 9, comma 3, D.L. 176 del 2022”;
  • “8159” denominato “Contributo a fondo perduto per interventi agevolati – Restituzione spontanea – INTERESSI – art. 9, comma 3, D.L. 176 del 2022”;
  • “8160” denominato “Contributo a fondo perduto per interventi agevolati –Restituzione spontanea – SANZIONE – art. 9, comma 3, D.L. 176 del 2022.

Conclusioni

A breve dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Mef che stabilirà i criteri e le modalità attraverso cui saranno erogati i contributi a fondo perduto del superbonus per le famiglie che hanno redditi bassi ma che devono completare gli interventi.

Dopo il citato provvedimento l’Agenzia delle Entrate emetterà un ulteriore decreto per l’invio delle domande entro il 31 ottobre 2024.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 500, tra studi e professionisti, hanno scelto di abbonarsi a Fiscomania per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi.
    Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure
    Accedi con il tuo account.
    I nostri tools

    Importante

    Fiscomania.com ha raccolto, con ragionevole cura, le informazioni contenute nel sito. Il materiale offerto (coperto da leggi sul copyright) è destinato ai lettori, solo a scopo informativo. Non può in nessun caso sostituire una adeguata consulenza o parere professionale che resta indispensabile. Il portale non accetta alcuna responsabilità in relazione all’utilizzo di tale pubblicazioni senza la collaborazione dei suoi professionisti. Si prega di leggere Termini e condizioni e informativa sulla privacy.

     

    Sabrina Maestri
    Sabrina Maestri
    Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.
    Leggi anche

    Patti parasociali: cosa sono? come funzionano?

    I patti parasociali sono strumenti giuridici fondamentali nel mondo degli affari, capaci di influenzare significativamente la gestione delle società....

    Procedura amichevole MAP sulla doppia imposizione

    La procedura amichevole MAP (“Mutual Agreement Procedure”) rappresenta una delle principali soluzioni per risolvere le controversie fiscali internazionali, specialmente...

    Che cos’è la remissione in bonis?

    La remissione in bonis è una forma particolare di ravvedimento operoso, introdotta con l'art.2, comma 1, D.L. n. 16/12. Lo scopo è...

    Fattura in reverse charge: esempio, fac simile e bollo

    Il regime IVA del reverse charge è applicato in diverse attività economiche. Si va dall'edilizia, con l'inversione contabile nel...

    Credito estero parametrato al reddito imponibile: le casistiche

    L'applicazione concreta in dichiarazione dei redditi del credito per imposte pagate all'estero presenta sempre diversi profili di criticità. Una...

    Ruling preventivo per le imprese con attività internazionale

    Nel contesto economico odierno, le imprese con attività internazionali affrontano sfide fiscali complesse. Il ruling internazionale emerge come uno...