Per molti nuclei familiari riuscire ad abbassare l’ISEE può diventare una necessità. L’erogazione di agevolazioni e sostegni economici passa attraverso l’indicatore della situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare: l’ISEE. Questo valore, tiene in considerazione diversi aspetti reddituali e patrimoniali della famiglia. Per questo la possibilità di uscire dall’ISEE familiare potrebbe permettere di abbassarne il valore ed aumentare le possibilità di poter usufruire di agevolazioni.
Nel 2024, le dinamiche per uscire dall’ISEE familiare hanno subito modifiche significative, specialmente per i figli maggiorenni. L’esigenza di ridurre l’ISEE può emergere quando si desidera accedere a determinate agevolazioni statali o bonus. Vediamo come navigare queste novità e quali strategie adottare.
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ISEE e composizione del nucleo familiare
Per calcolare correttamente l’ISEE di un nucleo famigliare devono essere, prima di tutto, individuati correttamente i componenti del nucleo stesso: dai genitori ai figli, ai fratelli e sorelle, ogni nucleo è a sé stante e ha caratteristiche diverse.
Per individuare correttamente la composizione di un nucleo familiare, bisogna tenere conto dei famigliari del dichiarante:
- Rientrano i componenti della famiglia anagrafica;
- Rientrano i soggetti fiscalmente a carico del dichiarante.
La famiglia anagrafica
La residenza è fondamentale per individuare chi rientra nell’ISEE: a grandi linee si può dire che se un figlio risiede con i genitori, anche se lavora, è considerato nel nucleo famigliare dei genitori, quindi i redditi vengono sommati.
In questo modo vengono inclusi nel nucleo famigliare tutti i redditi dei figli e dei genitori, e vengono incluse anche le proprietà di tutti i componenti, in termini di proprietà immobiliari e mobiliari. Per il calcolo ISEE vanno inoltre dichiarate anche le automobili o mezzi aggiuntivi di proprietà.
Soggetti fiscalmente a carico
Sono considerati familiari a carico coloro che nel periodo d’imposta di riferimento hanno conseguito un reddito non superiore ai 2.840,51 euro (compresi gli oneri deducibili). Per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito è invece pari a 4.000 euro.
Quindi, un familiare sarà considerato fiscalmente a carico se il suo reddito:
- È inferiore a 2.840,51 euro annui e ha più di 24 anni;
- È inferiore a 4.000 euro annui se di età inferiore ai 24 anni.
Sposarsi per uscire dal nucleo familiare di origine
Sposarsi può effettivamente modificare la composizione del nucleo familiare ai fini del calcolo dell’ISEE. Quando una persona si sposa, forma un nuovo nucleo familiare con il proprio coniuge. Questo significa che non farà più parte del nucleo familiare dei genitori ai fini ISEE, a meno che non ci siano condizioni particolari che lo ricolleghino a quello originario, come essere ancora economicamente a carico dei genitori.
È importante notare che l’ISEE valuta i componenti del nucleo familiare in base ai legami di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi, considerando coloro che convivono e hanno la dimora abituale nello stesso Comune. Pertanto, con il matrimonio si forma legalmente un nuovo nucleo familiare che può essere considerato separato da quello dei genitori
Come uscire dall’ISEE con cambiamento di residenza anagrafica
La prima opzione per uscire dall’ISEE del proprio nucleo familiare, magari quello della propria famiglia di origine, è quello di cambiare residenza e non essere più fiscalmente a carico dei genitori. In particolare, possiamo dire che riesce ad uscire dall’ISEE il soggetto che:
- Cambia la residenza, non vivendo più con la propria famiglia di origine; e
- Non soddisfa i requisiti per essere considerato fiscalmente a carico:
- Età inferiore ai 24 anni con reddito imponibile superiore ai 4.000 euro;
- Età superiore ai 24 anni con reddito imponibile superiore ai 2.840,51 euro.
Uscire dall’ISEE senza cambiare residenza
Esiste una soluzione per poter accedere ai sostegni senza dover cambiare residenza rispetto all’abitazione con i genitori, tuttavia è parecchio ingegnosa. L’unica possibilità per poter uscire dall’ISEE in questi casi è quella di sdoppiare l’unità immobiliare.
Si tratta di una possibilità che prevede la ristrutturazione dell’immobile con il fine di creare una seconda abitazione a tutti gli effetti, con impianti e accessi appositi, per il figlio. In questo caso il soggetto può mantenere la propria residenza originale, senza tuttavia dover rientrare nell’ISEE dei genitori.
Per poter optare per questa soluzione tuttavia è necessario sostenere i costi per le ristrutturazioni, verificare se queste sono possibili nell’immobile specifico, adibire la nuova parte a immobile abitabile a tutti gli effetti, tramite l’accesso alla corrente elettrica, all’acqua e al gas, e garantire una entrata secondaria all’immobile complessivo.
Indubbiamente non è una procedura semplice, ed è necessario sostenere dei costi per poter procedere con la ristrutturazione, tuttavia è un modo legale per poter uscire dal nucleo famigliare dei genitori (escludendo così il cumulo ISEE) e poter creare un nucleo a sé stante, da cui effettuare un nuovo calcolo ISEE per accedere a determinati sostegni.
Uscire dallo stato di famiglia per abbassare l’ISEE
Se più persone hanno la stessa residenza, appartengono allo stesso stato di famiglia facendo parte dello stesso ISEE familiare. Per appartenere allo stesso stato di famiglia è necessario essere conviventi nella stessa abitazione e avere un grado di parentela o affinità.
Per uscire dal ISEE del nucleo familiare al fine di abbassare il valore dell’ISEE senza cambiare residenza, è necessario modificare lo stato di famiglia. Tale situazione è legale, e permette ad un membro appartenente ad un nucleo familiare di uscire fiscalmente dalla propria famiglia, senza modificare la propria residenza. In questo modo, verranno prodotti due ISEE il cui valore sarà inevitabilmente più basso.
La legge permette di uscire dall’ISEE del nucleo familiare senza cambiare residenza, questo avviene quando l’unità immobiliare in questione può essere sdoppiata, ovvero divisa in due.
Il vantaggio è di ridurre l’ISEE e poter beneficiare di maggiori agevolazioni fiscali.
Per conoscere altri modi per abbassare l’ISEE, leggi: “E’ possibile abbassare l’ISEE?”.
Conclusioni
In conclusione, l’articolo evidenzia che uscire dall’ISEE del nucleo familiare può rappresentare un passo importante verso l’autonomia economica, soprattutto per i giovani e gli studenti universitari. È cruciale comprendere le normative in vigore, che dal 2024 impongono condizioni più stringenti per potersi distaccare dall’ISEE familiare, richiedendo l’indipendenza economica o condizioni familiari specifiche come il matrimonio o avere figli. Essere informati e consapevoli delle proprie opzioni e delle possibili implicazioni legali è fondamentale per navigare queste situazioni complesse senza incorrere in problemi.
La consulenza di un professionista può essere di grande aiuto per interpretare correttamente le regole e valutare le proprie possibilità. La pianificazione attenta e la conoscenza approfondita delle norme sono, quindi, essenziali per chi cerca di modificare la propria situazione ISEE in modo legittimo e vantaggioso.