Con l’ultimo Decreto Energia vengono introdotte diverse misure per imprese e famiglie, soprattutto in concomitanza con l’aumento dei prezzi che ha coinvolto le bollette ad uso domestico e le materie prime per la produzione delle imprese.
Ma insieme a tutte le misure del Decreto Energia previste per contrastare i rincari di questi mesi, arrivano anche nuove possibilità per la cassa integrazione, una delle misure più utilizzate dalle aziende negli ultimi anni in caso di crisi economica, una misura sociale di contrasto alla disoccupazione e agli esuberi del periodo.
Insieme ai sostegni economici garantiti con l’ultimo decreto, per le famiglie più colpite dalla crisi e dall’aumento dei prezzi, sono disponibili per il 2022 nuovi trattamenti integrativi per i lavoratori dipendenti delle aziende che si trovano in difficoltà. Gli aiuti potranno essere nuovamente richiesti dai datori di lavoro in base alla situazione effettiva di crisi.
La prima misura che viene estesa dal decreto è la cassa integrazione CIGO per diverse imprese per ulteriori 26 settimane oltre i limiti normalmente stabiliti, con alcuni sostegni aggiuntivi estesi anche per le attività che ruotano intorno al turismo. Le misure secondo le previsioni possono essere applicate per tutto il 2022, fino alla fine dell’anno. Arrivano quindi diverse importanti novità sulla cassa integrazione: ecco di cosa si tratta.
Decreto Energia: le misure
Il Decreto Energia introduce diverse misure per i cittadini italiani, da un lato rafforzando i bonus e i sostegni sociali per contrastare i rincari delle bollette dell’energia elettrica e del gas, dall’altro lato per sgravare le imprese, soprattutto quelle più energivore, dall’aumento delle spese per la produzione.
Oltre a questi sgravi, vengono introdotte misure per contrastare l’aumento dei prezzi dei carburanti, come la benzina, sia per i cittadini che per le imprese della logistica e dell’autotrasporto, che nelle scorse settimane hanno affrontato notevoli difficoltà a causa del rincaro dei carburanti che ha visto i prezzi superare anche i due euro al litro per la benzina.
La principale decisione presa in questo senso è la riduzione di alcune delle accise, ovvero delle imposte indirette, presenti sul prezzo complessivo dei carburanti, che ne fanno lievitare i costi. Oltre alle misure di contrasto ai rincari del periodo, arrivano anche importanti novità a tema lavoro.
Decreto energia e lavoro
La misura aggiuntiva di integrazione salariale viene introdotta insieme ad una serie di provvedimenti per il lavoro, presi con il Decreto Energia. Il testo infatti propone una sezione interamente dedicata al lavoro, per contrastare le difficoltà economiche del momento.
Vene aggiunta la possibilità per i datori di lavoro di chiedere ulteriormente la misura di contrasto alla disoccupazione quando necessaria, in particolare mettendo a disposizione la cassa integrazione ordinaria per alcune settimane aggiuntive fino alla fine del 2022.
Vengono messi a disposizione quindi dal decreto 150 milioni di euro come fondi per provvedere alla cassa integrazione, dedicata in particolar modo alle aziende del settore turistico, che nuovamente si trovano in difficoltà a causa della crisi economica e delle nuove conseguenze della situazione geopolitica che vede al centro Russia e Ucraina.
Per il lavoro inoltre il Decreto Energia interviene anche proponendo nuovi esoneri contributivi per le aziende che si trovano in difficoltà. In particolare, per le imprese che assumono lavoratori provenienti da aziende in crisi a tempo indeterminato, viene garantito l’esonero totale dal versamento dei contributi per questi dipendenti.
La misura viene estesa anche in caso di impiegati trasferiti o lavoratori licenziati nei sei mesi precedenti al decreto. Infine, ulteriori sostegni vengono disposti per le aziende agricole, della pesca e dell’acquacoltura, oltre che per le aziende dell’autotrasporto, per i motivi visti sopra.
Cassa integrazione: le ultime novità
In materia di cassa integrazione, il Decreto Energia istituisce due misure distinte:
- Cassa integrazione ordinaria aggiuntiva di 26 settimane, per le imprese in difficoltà;
- Sostegno ulteriore con 8 settimane di cassa integrazione per imprese con più di 15 dipendenti per i settori del turismo e attività similari in base a specifici codici ATECO.
Secondo il primo intervento, viene messa a disposizione la possibilità di accedere ad un trattamento ordinario di integrazione salariale con limite massimo di 26 settimane in caso di difficoltà economica delle imprese, fino al 31 dicembre 2022, come riporta il testo ufficiale:
Con il secondo intervento, vengono garantite otto settimane aggiuntive di integrazione salariale per le imprese che si trovano in difficoltà economica che rientrano in alcune categorie, legate prevalentemente al mondo del turismo. Il Decreto Energia individua i codici ATECO a cui fare riferimento per questo ulteriore supporto:
- Alberghi e strutture similari: codice ATECO 55.10;
- Alloggi per vacanze e soggiorni brevi: codice ATECO 55.20;
- Agenzie turistiche e tour operator: codici ATECO 79.11, 79.12, 79.90;
- Ristorazione su treni e navi: codice ATECO 56.10.5;
- Sale giochi e biliardi: codice ATECO 93.29.3;
- Alte attività di intrattenimento e divertimento: codice ATECO 93.29.9;
- Attività culturali e musei: codici ATECO 91.02 e 91.03;
- Altre attività dei servizi connessi al trasporto marittimo: codice ATECO 52.22.09;
- Attività di distribuzione cinematografica: codici ATECO 59.13.00;
- Attività di proiezione cinematografica: codice ATECO 59.14.00;
- Parchi di divertimento e parchi tematici: codice ATECO 93.21.00.
Per quanto riguarda il limite di spesa per la cassa integrazione, è previsto entro la cifra complessiva di 150 milioni di euro stanziati appositamente per la misura. L’INPS si occuperà di monitorare il raggiungimento del limite di spesa, in base alle settimane aggiuntive proposte da entrambe le misure di integrazione salariale. Tuttavia i fondi possono ulteriormente essere rimodulati secondo le effettive necessità, secondo quanto riportato dal documento ufficiale del Decreto Energia.
Decreto Energia e esonero contributivo
Oltre alla cassa integrazione, il Decreto Energia introduce una misura collaterale che riguarda lo sgravio contributivo addizionale fino al 31 maggio 2022, per tutte le imprese che si trovano in difficoltà e utilizzano gli ammortizzatori sociali in concomitanza con la sospensione o riduzione del lavoro.
Si tratta di uno sgravio contributivo aggiuntivo rispetto a quelli già presenti che coinvolgono le imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori provenienti da realtà in crisi, giovani e donne.
Questa misura è presa in concomitanza con l’aggravarsi della situazione Ucraina, per cui nell’esonero contributivo vengono inclusi specifici settori industriali in Italia. Si tratta della siderurgia, dell’industria del legno, della ceramica, l’automotive, l’industria agroalimentare, in base alle misure di integrazione salariale utilizzate. Sono inclusi i contributi per la CIG, il fondo di integrazione salariale e l’assegno di solidarietà.