Una delle modalità di definizione agevolata dei debiti col fisco, ovvero delle cartelle esattoriali, è la rateizzazione delle stesse. Si tratta della possibilità di pagare a rate i debiti contratti verso l’Agenzia delle Entrate, o il fisco in generale.
La rateizzazione è possibile su diverse tipologie di debiti, tuttavia secondo le recenti novità introdotte con il Decreto Aiuti, la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali è garantita anche per debiti separati. Questo significa che secondo le nuove decisioni, nuove richieste di rateizzazione non devono necessariamente riguardare tutti i debiti contratti col fisco, ma possono riguardare i singoli titoli.
Inoltre con le nuove decisioni viene raddoppiato il limite di debito al di sotto del quale non è necessario dimostrare la propria difficoltà economica per richiedere la rateizzazione. Questo limite viene portato da 60.000 a 120.000 euro.
Inoltre vengono introdotte anche altre misure per agevolare i contribuenti in debito col fisco, per cui per esempio la causa della decadenza del piano di rateizzazione passa da 5 a 8 rate non saldate. Vediamo nel dettaglio come funziona la rateizzazione delle cartelle esattoriali, e quali sono le ultime novità introdotte dal nuovo decreto.
Come funziona la rateizzazione
Al centro della possibilità di richiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali vi sono sono i debiti contratti con il fisco. I contribuenti devono provvedere ogni anno versare tutta una serie di tasse, imposte, pagamenti di diversa natura allo stato.
Se ciò non accade, i cittadini possono incorrere in una notifica di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, che può con il tempo diventare una cartella esattoriale, se questo pagamento non è saldato secondo le scadenze.
Il 2022 è stato un anno record per le cartelle esattoriali, per cui lo stato ha deciso di intervenire anche continuando a garantire alcune modalità agevolate per il pagamento dei debiti. Bisogna tenere in considerazione che questi debiti possono essere di grandi importi oppure anche di piccole cifre: si può trattare per esempio di tasse non pagate, bollo auto non saldato, multe non versate e così via.
Rientrano nella definizione agevolata diverse misure per agevolare i cittadini nel pagamento di questi debiti. La rottamazione delle cartelle esattoriali è una di queste: è stata applicata per le cartelle con importi inferiori a 5.000 euro, con determinate caratteristiche.
Un’altra di queste misure è la possibilità di chiedere la rateizzazione dei pagamenti dovuti. Si prevede quindi la possibilità di pagare a rate i debiti contratti sul fisco, secondo diverse modalità. Fino ad ora il pagamento dei debiti tramite rate doveva comprendere il totale del debito, ma con le ultime novità sarà possibile rateizzare anche parte dello stesso.
La soglia di 60.000 euro
Fino ad ora la rateizzazione è stata proposta dall’Agenzia delle Entrate – Riscossioni in questo modo:
- per i debiti fino a 60.000 euro si poteca procedere alla rateizzazione richiedendola online compilando il modello R1 specifico, senza aggiungere nessuna documentazione che dichiari la situazione temporanea di difficoltà economica. È possibile pagare quindi questo debito con un massimo di 72 rate, ovvero fino a 6 anni;
- Per i debiti che superano 60.000 euro era necessario richiedere la rateizzazione allegando l’ISEE specifico che indicava la situazione di difficoltà economica che conduce alla necessità di rateizzare i pagamenti. Anche in questo caso è possibile richiedere fino a 72 rate, ovvero il pagamento dilazionato in un periodo massimo di 6 anni.
Secondo le ultime novità tuttavia la soglia di 60.000 euro per evitare la documentazione che giustifica la difficoltà economica viene aumentata fino a 120.000 euro, con un raddoppio della cifra non indifferente. Questo vuol dire che non sarà necessario attestare di essere in una situazione di crisi economica per chiedere la rateizzazione dei debiti fino a 120.000 euro. Vediamo tra poco quali sono le ulteriori novità introdotte con l’ultimo decreto.
Debiti separati: le novità
La principale novità introdotta dal decreto aiuti prevede che le cartelle esattoriali possono essere rateizzate anche per debiti separati. Precedentemente infatti, quando un contribuente chiedeva di poter pagare a rate i propri debiti, non era possibile procedere solo per alcuni di essi.
Questo vuol dire che la rateizzazione sarà prevista per ogni singola richiesta di saldo del debito, e va ricordato che al momento la dilazione dei debiti prevede un limite massimo di 72 rate in modalità ordinaria, o 120 rate, per la durata di 10 anni, in modalità straordinaria.
Tutte le misure prese per agevolare i contribuenti nel pagamento delle rate vanno nella direzione di sostenere i cittadini nel pagamento dei debiti soprattutto nel momento di crisi economica, relativamente al periodo attuale. Oltre a questa misura infatti viene anche allargata la possibilità di decadenza della rateizzazione.
Decadenza della misura agevolata
La misura agevolata di rateizzazione può essere soggetta a decadenza, ovvero viene esclusa per il contribuente, in diversi casi:
- mancato pagamento e inadempienza di alcune rate da parte del contribuente;
- procedura concorsuale;
- decesso del contribuente;
- società cancellata dal registro delle imprese.
Nel momento in cui decade la possibilità di accedere alla rateizzazione, l’Agenzia delle Entrate- Riscossione può condurre azioni di recupero forzoso, consentite dalla legge. Tuttavia secondo il nuovo decreto, viene allargata la possibilità di inadempienza senza la perdita della rateizzazione.
Normalmente infatti si perde la possibilità di pagare a rate i propri debiti dopo il mancato pagamento di 5 rate, anche non consecutive. Secondo le nuove decisioni invece viene allargato il numero di rate a 8, per il mancato pagamento. In breve, se cittadino mancherà nel pagamento di 8 rate allora perderà la possibilità della definizione agevolata, ma con un numero di rate inferiori non pagate potrà continuare a saldare il debito in questo modo.
C’è chi continua comunque a parlare di pace fiscale, promuovendo una rottamazione ulteriore delle cartelle rispetto a quella avvenuta nei mesi scorsi, che prevedeva la cancellazione dei debiti sotto i 5.000 euro. Secondo le attuali proposte infatti potrebbe essere applicata una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, secondo nuovo condono, per tutti i debiti al di sotto di 10.000 euro.
Questa misura potrebbe ulteriormente sgravare i cittadini italiani dal peso dei debiti fiscali, in un periodo storico critico economicamente come quello attuale. Tuttavia per le decisioni finali in merito al condono bisognerà ancora attendere.