Bonus TARI 2025 in arrivo: i requisiti e cosa fare subito

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Come ottenere lo sconto del 25% sulla TARI per le famiglie in possesso di specifici requisiti ISEE.

Buone notizie sul fronte TARI. È in arrivo il bonus previsto per le famiglie in difficoltà, in grado di documentare la presenza di un ISEE basso. Per ottenere l’agevolazione non occorre presentare alcuna domanda online in quanto l’agevolazione viene concessa automaticamente.

Stiamo parlando della tassa comunale sui rifiuti destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti istituita dalla legge di stabilità per l’anno 2014 (art. 1, co. 639 e ss., Legge 27 dicembre 2013, n. 147). E poter godere di un’agevolazione sul suo pagamento non può che essere di sollievo a chi già versa in una situazione disagiata, soprattutto se guardiamo a quelle amministrazioni comunali che ne hanno anche aumentato l’importo negli ultimi tempi. Le statistiche degli ultimi 5 anni in particolare hanno parlato, in media, di un aumento del +7,7% sul territorio nazionale. 

Bonus TARI 2025: di cosa si tratta

Il bonus TARI permette di avere la tassa ridotta e l’esenzione dal versamento. L’agevolazione è stata introdotta dal decreto Fiscale 2020 (decreto legge n. 124/2019). Il DPCM che attua l’agevolazione introdotta dal 2020, ma rimasta in standby per cinque anni, è stato adottato il 21 gennaio 2025 ed è approdato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo.

Insieme quindi al bonus idrico e al bonus luce e gas, anche l’agevolazione sulla tassa sui rifiuti dovrebbe rientrare nel bonus sociale per i nuclei familiari con Isee basso. Al pari del bonus sociale viene applicato in automatico alle famiglie che rientrano in determinati requisiti reddituali.

Quali sono i requisiti

Possono beneficiare di questo bonus, i nuclei familiari in possesso di ISEE:

  • Fino a 9.530€;
  • Fino a 20.000€ nel caso di almeno quattro figli a carico. 

Si tratta degli stessi requisiti richiesti per il bonus luce, gas e acqua. L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) definisce le modalità applicative del bonus. Lo sconto deve essere automaticamente applicato agli aventi diritto, purché in possesso di attestazione ISEE aggiornata. L’unico adempimento richiesto al contribuente, quindi, è quello di essere in possesso di attestazione ISEE aggiornata.

A quanto ammonta il bonus

L’adozione in corso d’anno del decreto attuativo mal si concilia con le procedure di emissione degli avvisi di pagamento. Alle famiglie con ISEE entro il limite di 9.530 euro, teoricamente beneficiarie dello sconto automatico del 25 per cento, non è stata applicata alcuna agevolazione.

Ferma restando la possibilità di continuare a beneficiare di scontistiche previste dai regolamenti locali, per poter rendere effettivo il bonus TARI serviva un provvedimento da parte dell’ARERA. Questo è stato pubblicato lo scorso 3 aprile. Tuttavia, per i comuni che hanno già inviato i bollettini, l’applicazione della riduzione non è stata possibile. Probabilmente, si dovrà attendere il pagamento del conguaglio, previsto con scadenze diverse entro la fine dell’anno.

Come beneficiarne

A differenza di quanto accade per altre agevolazioni che richiedono l’invio o il caricamento del bonus TARI, lo sconto viene concesso automaticamente alle famiglie che soddisfano determinati requisiti basati sul reddito, come previsto dal Decreto Fiscale del 2021 che ha introdotto il Bonus Sociale automatico. 

Per ottenere il bonus, è necessario assicurarsi solo di avere un ISEE aggiornato, in quanto questo è il parametro utilizzato per valutare l’ammissibilità. In questo senso quindi è opportuno recarsi al CAF per poter verificare lo stato del proprio ISEE e comprendere se si possa rientrare o meno tra coloro che possono beneficiare del bonus. 

Il requisito fondamentale per accedere a queste agevolazioni è possedere un ISEE in corso di validità (per il 2025, si fa riferimento all’ISEE 2025, basato sui redditi e patrimoni del 2023). Le soglie ISEE per l’accesso variano notevolmente da Comune a Comune.

Bisogna sottolineare che l’entità del bonus Tari può variare a seconda del Comune di residenza: si tratta infatti di un tributo locale, il che significa che l’applicazione delle aliquote è gestita in modo indipendente che possono determinare le tariffe e le esenzioni. 

Alcuni Comuni offrono sconti significativi o addirittura l’esenzione completa dal pagamento, mentre altri applicano sconti più modesti. Per ottenere tutte le informazioni necessarie, è consigliabile consultare il sito web ufficiale del comune di residenza.

Al tempo stesso non bisogna sottovalutare la possibilità di richiedere uno sconto sulla TARI nel momento in cui si riesce a dimostrare con prove fotografiche e documentali che il servizio di raccolta rifiuti carente, discontinuo o inesistente.

Le esenzioni

Esistono anche delle esenzioni dal pagamento della tassa dei rifiuti. Possono infatti presentare la domanda di esenzione del 100% tutti i nuclei familiari che possiedono un ISEE tra 0 e 6.250 euro. Potranno richiedere un’agevolazione del 50% i nuclei con un ISEE da 6.250 a 7.500 euro.

La rateizzazione

In alternativa al bonus Tari, per chi non dovesse rientrare nell’agevolazione, sono previste altre modalità attraverso godere comunque di benefici ai fini del pagamento del tributo. Spesso si ricorre infatti alla rateizzazione.

Possono accedervi anche coloro che non hanno i requisiti in termini di ISEE per accedere al bonus ma desiderano suddividere il pagamento in più tranche, soprattutto se l’importo è particolarmente significativo e ingente. La procedura può essere gestita tramite CAF oppure con il professionista di riferimento. 

La situazione in essere: cosa fare subito

La situazione in essere per questo bonus è in divenire. Il primo passo è quello di ottenere l’ISEE 2025. Ci si può rivolgere a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) o procedere tramite il sito INPS.

Il secondo passaggio è quello di consultare il sito web del proprio Comune. Occorre cercare la sezione dedicata ai tributi, alla TARI o alle agevolazioni sociali. Qui dovrebbero essere pubblicati il regolamento della tassa sui rifiuti in vigore e le informazioni specifiche su soglie ISEE, entità dello sconto e modalità di richiesta. In mancanza di chiarimenti sufficienti, specialmente se si è già ricevuto i primi bollettini per i pagamenti di quest’anno, è consigliabile contattare direttamente gli uffici competenti del proprio Comune per avere conferma dei requisiti e delle procedure da seguire. Tutto fa pensare che, in caso di mancata applicazione dell’agevolazione agli aventi diritto ci sarà la possibilità di poter intervenire in sede di conguaglio durante l’anno.

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    Andrea Baldini
    Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
    Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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