Il 2025 è alle porte e ci saranno molte novità in termini di bonus. Il Governo, con la Legge di Bilancio ha prorogato alcuni bonus ma ha anche deciso di eliminarne molti.
Quali bonus ci saranno nel 2025?
Bonus ristrutturazioni
E’ stato prorogato il bonus ristrutturazioni al 50% anche per il 2025 alle stesse condizioni del 2024. Per il 2025, il bonus ristrutturazione rimarrà al 50% per le spese sostenute sulle abitazioni principali con un massimale di 96.000 euro. Tuttavia, a partire dal 2026, l’aliquota scenderà al 36% per il biennio 2026-2027. Per maggiori informazioni sul riordino dei bonus edilizi ti consiglio di leggere anche: “Riordino dei bonus edilizi nel 2025: cosa cambia?”
Bonus bollette
Tra i bonus previsti per il 2025 c’è il bonus sociale e consiste in uno sconto direttamente in bolletta per sostenere le famiglie a basso reddito nel pagamento delle bollette di luce, gas e acqua. Non occorre fare domanda, è sufficiente presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per ottenere l’attestazione ISEE.
Possono usufruirne le famiglie con ISEE non superiore a 9.530 euro annui, oppure a 20.000 euro per nuclei numerosi (con almeno 4 figli a carico). I beneficiari hanno diritto a sconti differenziati in base al numero di componenti del nucleo.
Gli importi sono modulati in base al numero di persone presenti nel nucleo ISEE.
Bonus mobili
Il Bonus mobili che consente la detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in seguito a ristrutturazioni, è stato prorogato anche per il 2025 con un limite di spesa di 5.000 euro
Bonus barriere architettoniche
Non sono previste variazioni per quanto riguarda il bonus barriere architettoniche, che sarà usufruibile anche nel 2025. L’aliquota resta al 75%, che si potrà usare per lavori su scale, rampe, installazione di ascensori servoscala e piattaforme elevatrici.
Bonus mamme
Prorogato per il 2025 anche il bonus mamme e potranno beneficiarne anche le lavoratrici autonome che non hanno optato per un regime forfettario, oltre alle lavoratrici dipendenti. Potranno richiederlo solo le madri di almeno due figli che hanno un reddito non superiore a 40 mila euro.
Bonus ZES
Prorogato anche il Bonus ZES, introdotto per favorire l’occupazione nella Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno che riguarda i datori di lavoro di aziende fino a 10 dipendenti (nel mese dell’assunzione) che impiegano lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato. Possono beneficiare di un esonero totale dal versamento della contribuzione previdenziale per 2 anni, nel limite massimo di 650 euro mensili, a condizione che i neoassunti abbiano più di 35 anni e risultino privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni.
Assunzione giovani e donne
E’ stato confermato l’esonero contributivo per l’assunzione a tempo indeterminato di under 35 nel limite massimo di 500 euro mensili e per massimo 2 anni. Se le assunzioni fossero effettuate nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), il contributo salirebbe a 650 euro.
Confermato anche lo sgravio contributivo per l’assunzione, nel periodo dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, di donne in particolari condizioni svantaggiate. Spetta per 2 anni nel limite massimo di 650 euro mensili.
Bonus bebè
Tra le novità previste nella Legge di Bilancio troviamo la “Carta per i nuovi nati” che prevede il riconoscimento di 1.000 euro una tantum alla nascita di un figlio per i genitori con ISEE entro i 40.000 euro. Per approfondire leggi: “Bonus Bebè da 1.000 ai nuovi nati”
Quali sono i bonus non prorogati per il prossimo anno?
Bonus verde
Tra i bonus non prorogati per il 2025 c’è il bonus verde, di cui potrai beneficiarne entro il 31 dicembre 2024. Consiste in una detrazione fiscale al 36% su un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per ogni unità immobiliare, delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili. Il bonus è stato prorogato fino al 2024.
Bonus caldaie
Un altro bonus che sta per scadere è il bonus caldaie, che ti consente di portare in detrazione il 50% o il 65% della spesa, a seconda delle caratteristiche dell’impianto.
Non sembra esserci, ad oggi, l’intenzione da parte del Governo di rinnovare questa misura per il prossimo anno. Se hai intenzione di cambiare la caldaia dovrai farlo entro la fine del 2024 se vorrai installare ancora un impianto a gas a condensazione tradizionale.
Il motivo principale è legato alla Direttiva UE sulle case green in base alla quale l’Italia sarà tenuta a ridurre il consumo medio di energia del 16% entro il 2030, e di almeno il 20% entro il 2035 degli edifici residenziali.
Bonus tv e decoder
In scadenza il 31 dicembre anche il Bonus tv e decoder, l’agevolazione, con valore fino a 50 euro, per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC). Già ora la piattaforma non è più attiva per esaurimento fondi
Bonus acqua potabile
Non sarà confermato nel 2025 il bonus acqua potabile. Consistente nella possibilità di beneficiare di un credito di imposta a chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa oppure in un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale, nonché in un ente del terzo settore o religioso
Bonus colonnine di ricarica
Non confermato nemmeno il bonus colonnine di ricarica: la misura copre l’80% della spesa per l’acquisto e la messa in opera di colonnine di ricarica per i veicoli alimentati ad energia elettrica. La misura è gestita da Invitalia e viene erogata sotto forma di rimborso spese già sostenute
Decontribuzione Sud
Non sarà confermato per il 2025 neanche il bonud decontribuzione Sud, introdotto dalla Legge di Bilancio 2021, e prevede un esonero contributivo per i datori di lavoro privati con sede in una delle regioni del Mezzogiorno. La misura è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. I fondi destinati al bonus decontribuzione sud sono stati indirizzati al bonus assunzione giovani, al bonus assunzione donne e al bonus ZES.