Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un decreto direttoriale dove ha reso noti gli ammessi al bonus colonnine elettriche. Il contributo spetta fino ad un massimo di 8mila euro che verrà riconosciuto in un’unica soluzione ai richiedenti aventi diritto, salvo motivi di revoca verificati da Invitalia.
Il bonus potrà essere beneficiato in relazione alle spese per l’acquisto e posa in opera delle infrastrutture di ricarica effettuate nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2024 e il 22 novembre 2024.
La ratio si fonda sulla necessità di incentivare l’installazione di infrastrutture di ricarica sia di piccola che di grande potenza, favorendo così un’amplia partecipazione.
Vediamo di seguito tutti i dettagli.
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Colonnine di ricarica
Le colonnine elettriche per la ricarica delle auto sono dispositivi progettati per fornire energia elettrica alle automobili elettriche e ibride plug-in. Queste stazioni di ricarica sono un elemento essenziale per supportare l’uso di veicoli elettrici, offrendo un modo per ricaricare le batterie esaurite.
Esistono diversi tipi di colonnine di ricarica, che variano in base alla velocità di ricarica e alla potenza erogata. Le colonnine possono essere installate in luoghi pubblici, come parcheggi, stazioni di servizio e aree commerciali, o possono essere private, ad esempio installate nelle abitazioni dei proprietari di veicoli elettrici. Le colonnine di ricarica pubbliche sono spesso gestite da reti di servizi specifici e possono richiedere un abbonamento o un pagamento per l’utilizzo.
Il cosiddetto Bonus colonnine elettriche copre all’80% le spese per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture per la ricarica, di potenza standard, dei veicoli alimentati ad energia elettrica, realizzati nel periodo che va dall’1 gennaio 2024 al 22 novembre 2024.
L’importo è rivolto a persone fisiche, fino a 1.500 euro, e ai condomini in caso di posa nelle aree comuni degli edifici, per un massimo di 8mila euro.
Bonus colonnine, spese incluse nell’agevolazione
La misura serve nel complesso per aiutare i beneficiari a sostenere le seguenti spese: l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; la connessione alla rete elettrica; le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi. In questi ultimi due casi la copertura massima dell’agevolazione è pari al 10%.
Requisiti per imprese e professionisti
Possono beneficiare del bonus colonnine le imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e i singoli professionisti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.
Le agevolazioni previste dal bonus colonnine elettriche “utenze business“, contenute nel D.L. n. 104/2020, convertito nella Legge n. 126/2020 e nel successivo decreto del Ministro dell’Ambiente del 25 agosto 2021. I requisiti specifici sono indicati proprio in quest’ultimo decreto. Tra quelli riguardanti le imprese troviamo la necessità di avere la sede sul territorio italiano, risultare attive e iscritte al Registro delle imprese, non essere in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione, essere iscritte presso Inps o Inail e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), essere in regola con gli adempimenti fiscali.
Ai professionisti è invece richiesto, fra le altre cose, la presentazione di un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione Iva trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro.
Privati e condomini
Un discorso a parte merita invece il bonus colonnine 2024 destinato a privati e condomini (“Contributo per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, effettuati da utenti domestici”), concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sotto forma di contributo in conto capitale. Ricordiamo che il bonus è pensato per coprire fino all’80% delle spese ammissibili ed è soggetto al limite di 1.500 euro per persone fisiche e di 8.000 euro per i condomini.
I beneficiari
Con il decreto direttoriale del 9 dicembre 2024, il Mimit ha pubblicato l’elenco dei beneficiari secondo al codice Id della domanda nell’allegato A al documento, consultabile sul sito del ministero.
Il contributo sarà accreditato n un’unica soluzione, sul conto corrente riportato nella domanda.
L’amministrazione della misura è stata affidata a Invitalia. In caso di false dichiarazioni o irregolarità nella documentazione presentata dai richiedenti e nel corso dell’iter amministrativo, riscontrate anche in seguito al pagamento, Invitalia può procedere alla revoca del bonus.
Occorre aver inoltrato nella richiesta tutti i documenti che attestino le spese effettuate esclusivamente tramite metodi di pagamento tracciabili (bonifico, carta di credito o carta di debito intestata a chi intende richiedere il contributo), l’estratto conto, la relazione finale sui lavori effettuati e dei costi sostenuti, oltre alla certificazione di conformità.