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Bonus colonnine 2024: requisiti e dettagli

NewsBonus colonnine 2024: requisiti e dettagli

Sta per scadere il bonus colonnine rivolto ad imprese e professionisti. Aperto invece a breve il contributo rivolto a privati e condomini per il 2024. Si attende l'avviso.

In un’ottica sempre più proiettata alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità sembra essere sempre più al centro dell’attenzione l’importanza di acquistare auto elettriche. Una delle maggiori problematiche alla loro diffusione sono i rifornimenti. Infatti sono ben poche le colonnine elettriche che sono dislocate sul territorio e che consentono di ricaricare le auto elettriche.

Il bonus colonnine 2024 è dedicato a imprese e professionisti e riconosce un contributo del 40 per cento a copertura delle spese ammissibili per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici. Lo sportello della prima edizione del bonus si era chiuso lo scorso 30 novembre. Sono esclusi dalla fruizione i clienti privati.

Le domande si possono inviare fino al 20 giugno 2024.

Il contributo è stato introdotto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e può poggiare su una dotazione finanziaria di 87,5 milioni di euro. La ratio si fonda sulla necessità di incentivare l’installazione di infrastrutture di ricarica sia di piccola che di grande potenza, favorendo così un’amplia partecipazione.

Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Colonnine di ricarica

Le colonnine elettriche per la ricarica delle auto sono dispositivi progettati per fornire energia elettrica alle automobili elettriche e ibride plug-in. Queste stazioni di ricarica sono un elemento essenziale per supportare l’uso di veicoli elettrici, offrendo un modo per ricaricare le batterie esaurite.

Esistono diversi tipi di colonnine di ricarica, che variano in base alla velocità di ricarica e alla potenza erogata. Le colonnine possono essere installate in luoghi pubblici, come parcheggi, stazioni di servizio e aree commerciali, o possono essere private, ad esempio installate nelle abitazioni dei proprietari di veicoli elettrici. Le colonnine di ricarica pubbliche sono spesso gestite da reti di servizi specifici e possono richiedere un abbonamento o un pagamento per l’utilizzo.

Bonus colonnine, come presentare domanda

I canali per l’invio della domanda a seconda della tipologia di intervento sono due: tramite il portale Invitalia oppure a mezzo Pec.

La piattaforma Invitalia va considerata per questi interventi: acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000 euro da parte di imprese e acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti.

La domanda va inviata invece esclusivamente via Pec per gli interventi relativi all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro da parte di imprese. Questo l’indirizzo PEC: “[email protected]”.

Bonus colonnine, spese incluse nell’agevolazione

La misura serve nel complesso per aiutare i beneficiari a sostenere le seguenti spese: l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; la connessione alla rete elettrica; le spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi. In questi ultimi due casi la copertura massima dell’agevolazione è pari al 10%.

Requisiti per imprese e professionisti

Possono beneficiare del bonus colonnine le imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e i singoli professionisti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.

Le agevolazioni previste dal bonus colonnine elettriche “utenze business“, contenute nel D.L. n. 104/2020, convertito nella Legge n. 126/2020 e nel successivo decreto del Ministro dell’Ambiente del 25 agosto 2021. I requisiti specifici sono indicati proprio in quest’ultimo decreto. Tra quelli riguardanti le imprese troviamo la necessità di avere la sede sul territorio italiano, risultare attive e iscritte al Registro delle imprese, non essere in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione, essere iscritte presso Inps o Inail e avere una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC), essere in regola con gli adempimenti fiscali.

Ai professionisti è invece richiesto, fra le altre cose, la presentazione di un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione Iva trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro.

Privati e condomini

Un discorso a parte merita invece il bonus colonnine 2024 destinato a privati e condomini (“Contributo per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, effettuati da utenti domestici”), concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sotto forma di contributo in conto capitale. Ricordiamo che il bonus è pensato per coprire fino all’80% delle spese ammissibili ed è soggetto al limite di 1.500 euro per persone fisiche e di 8.000 euro per i condomini. Il bonus colonnine privati 2024 è stato confermato ed è contenuto nel decreto direttoriale 6 dicembre 2023. Tuttavia il decreto attuativo non è ancora stato pubblicato, quindi non è ancora possibile inoltrare la domanda di rimborso per le spese sostenute nel 2024. Ma occorre fare una precisazione.

Per tutti coloro che hanno acquistato e installato un’infrastruttura di ricarica nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 e che non hanno potuto presentare la domanda completa della documentazione richiesta entro il termine di chiusura del precedente sportello, la domanda del contributo si è potuta inviare fino alle ore 12:00 di oggi, 14 marzo 2024, utilizzando la piattaforma informatica disponibile online.

Conclusioni

Il bonus colonnine rappresenta una significativa opportunità di investimento per le imprese e i professionisti che intendono contribuire alla transizione ecologica del paese, promuovendo l’adozione di veicoli elettrici attraverso lo sviluppo di infrastrutture di ricarica accessibili. Con un impegno finanziario rilevante e l’obiettivo di estendere la rete di ricarica su scala nazionale, questo incentivo segna un passo avanti verso una mobilità più sostenibile e un futuro a basse emissioni.

Scade il 20 giugno il bonus colonnine rivolto alle imprese e ai professionisti. La richiesta dell’agevolazione era stata aperta a marzo. Si attendono invece di conoscere le tempistiche per richiedere il bonus colonnine domestiche per quanto riguarda i privati e i condomini.

Per quest’ultimo contributo sono stati stanziati 20 milioni di euro, e permetterà agli interessati di richiedere fino all’80% del costo sostenuto per ogni tipo di intervento legato all’installazione delle colonnine e wall box.

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Sabrina Maestri
Sabrina Maestri
Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.
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