Ecco un’analisi dettagliata delle opzioni disponibili per accedere al Bonus Barriere 75%, dopo le modifiche normative introdotte dal DL 39/2024, in vigore dal 30 marzo, il quale ha determinato un ulteriore blocco alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Sono identificate tre nuove opzioni temporali separate, ognuna con proprie regole specifiche, per questa agevolazione.
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Il Bonus Barriere 75%, istituito dalla legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022), rappresenta un’opportunità per promuovere interventi volti a superare le barriere architettoniche presenti negli edifici preesistenti. Questo vantaggio consente una detrazione d’imposta del 75% sulle spese documentate sostenute per gli interventi effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025, da ripartire in cinque quote annuali di uguale importo.
Inizialmente, oltre alla detrazione d’imposta, i contribuenti avevano la possibilità di optare per altre modalità di utilizzo del credito corrispondente, come la cessione ad altri soggetti o lo sconto in fattura. Tuttavia, la situazione si è notevolmente complicata con l’introduzione del blocco previsto dal DL 39/2024, che ha limitato drasticamente l’utilizzo dello sconto in fattura e della cessione del credito, quasi rendendoli inattivi, a seconda del periodo temporale di riferimento.
L’art. 1, co.4 del decreto sopra citato elimina, a partire dal giorno successivo alla sua entrata in vigore, la possibilità di usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Con la nuova disciplina, le regole relative al Bonus Barriere 75% variano in base a tre distinzioni temporali:
- dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023;
- dal 1° gennaio 2024 al 30 marzo 2024;
- a partire dal 31 marzo 2024.
Questa complessità temporale richiede una comprensione approfondita per massimizzare i benefici per i contribuenti e adottare la strategia più vantaggiosa.
Le opzioni restano invariate, soltanto in casi specifici, ovvero, per accedervi è necessario che prima del 30 marzo 2024 risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo e inoltre devono essere già  iniziati i lavori. Qualora i lavori non siano ancora iniziati, è necessario che sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dell’intervento.
Bonus barriere 75%: il primo ambito temporale
Per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023, è sempre consentito l’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito. Questo periodo rappresenta una finestra di opportunità senza restrizioni per i contribuenti che desiderano beneficiare del Bonus Barriere 75%.
Spese dal 1° gennaio 2024 al 30 marzo 2024, cosa cambia?
Durante il periodo che va dal 1° gennaio 2024 al 30 marzo 2024, è possibile sfruttare le opportunità di sconto e cessione relative al Bonus Barriere 75% in due distinti scenari.
Nel primo caso, le spese devono essere legate a interventi specifici come scale, rampe, ascensori, servoscala o piattaforme elevatrici. Queste spese devono essere sostenute da condomini con prevalente destinazione abitativa per quanto riguarda le parti comuni dell’edificio, oppure da persone fisiche per interventi su edifici unifamiliari o unità abitative in edifici plurifamiliari. Inoltre, affinché una persona fisica possa beneficiare del Bonus Barriere 75%, devono essere soddisfatti ulteriori requisiti:
- Il contribuente deve essere il titolare del diritto di proprietà o diritto reale di godimento sull’unità immobiliare;
- L’unità immobiliare in questione deve essere adibita ad abitazione principale;
- Il reddito del contribuente non deve superare i 15.000 euro.
È importante notare che il requisito di reddito non si applica nel caso in cui nel nucleo familiare del contribuente vi sia una persona con disabilità accertata ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 104/92.
Nel secondo scenario, è permesso esercitare le opzioni solo se le spese riguardano interventi diversi da quelli precedentemente menzionati, come ad esempio interventi sugli infissi o servizi, oppure se sono sostenute da soggetti diversi da condomini a prevalente destinazione abitativa o persone fisiche. Tuttavia, affinché tali spese rientrino nell’ambito del Bonus Barriere 75%, è essenziale che derivino da interventi per i quali sia stata presentata una richiesta di titolo abilitativo entro il 30 dicembre 2023. In alternativa, devono essere interventi che rientrano nel regime di “edilizia libera” e che, entro il 30 dicembre 2023, siano già iniziati o per i quali sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori, con versamento di un acconto sul prezzo.
Bonus barriere 75%: dal 31 marzo 2024 scattano due nuove opzioni
Dal 31 marzo 2024, si delineano due nuove possibilità per l’impiego delle opzioni relative al Bonus Barriere 75%, in linea con le dinamiche temporali del primo trimestre del 2024. È importante tenere presente che le date relative alla presentazione delle richieste subiscono però una variazione e si spostano al 29 marzo 2024.
In prima battuta, l’esercizio delle opzioni del Bonus Barriere 75% scatta solo se le spese derivano da interventi per i quali sia stata presentata una richiesta di titolo abilitativo entro il 29 marzo 2024, oppure, nel caso di interventi in “edilizia libera”, derivino da interventi che già risultino avviati alla stessa data o per i quali sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori, con versamento di un acconto sul prezzo.
Nel secondo caso, se le spese sono per interventi diversi da quelli precedentemente citati e sono sostenute da soggetti diversi da condomini a prevalente destinazione abitativa o persone fisiche, resta il limite temporale del 30 dicembre 2023
Conclusioni
Il contesto normativo relativo al Bonus Barriere 75% presenta diverse sfide e opportunità legate al suo arco temporale. Per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023, i contribuenti possono usufruire dello sconto in fattura e cessione del credito.
Tuttavia, è a partire dal 2024 che sono scattati importanti cambiamenti che aprono la strada a due scenari distinti. Nel primo caso, le spese devono essere correlate a specifici interventi architettonici e devono soddisfare determinati requisiti reddituali dei contribuenti. Nel secondo caso, l’esercizio delle opzioni è consentito per interventi diversi da quelli precedenti, purché vengano rispettate le scadenze e i requisiti di avvio dei lavori stabiliti dalla legge. Ecco il riepilogo dei due punti chiave:
- dal 1° gennaio 2024 al 30 marzo 2024: presentazione della richiesta di titolo abilitativo entro il 30 dicembre 2023;
- dal 31 marzo 2024: presentazione della richiesta entro il 29 marzo 2024.
In entrambi i casi, il limite temporale per l’edilizia libera rimane fissato al 30 dicembre 2023. È essenziale che i contribuenti comprendano appieno le condizioni temporali e agiscano di conseguenza per massimizzare i benefici fiscali. Una pianificazione attenta e una consulenza adeguata fanno la differenza nell’ottenere il massimo vantaggio da questo importante strumento di sostegno alle persone con disabilità e agli interventi di accessibilità .