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Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie: riaperti i termini per la presentazione delle domande

Sostegni dal 20 al 60% del calo di fatturato anche per i professionisti. Possibilità di incassare il sostegno o di utilizzo in compensazione con modello F24.

Le domande del nuovo bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie possono essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 12 marzo 2024.

La misura è stata annunciata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e consiste in un contributo a fondo perduto destinato a ci svolge queste attività.

Dopo un’interruzione causata da problemi tecnici, la piattaforma per la presentazione delle domande è stata riaperta.

Vediamo chi può presentare la domanda e accedere ai contributi a fondo perduto, quali sono le spese ammesse e quali sono le modalità di presentazione delle domande e i dati da inserire.

Bonus ristoranti, pasticcerie e rosticcerie

Il bonus ristoranti, pasticcerie e rosticcerie consiste in un pacchetto di contributi a fondo perduto e può essere richiesto fino ad un massimo di 30.000 euro.

La misura è finanziata dai “Fondi per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”, istituiti dalla Legge di Bilancio 2022.

Per il 2024, sono stati messi a disposizione 76 milioni di euro, così di seguito ripartiti:

  • 56 milioni di euro per macchinari e beni strumentali;
  • 20 milioni di euro per agevolare l’assunzione di giovani diplomati con contratto di apprendistato di primo livello.

A chi spetta il contributo a fondo perduto

Il bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie può essere richiesto dalle imprese che risultano nel settore:

  • Della ristorazione (codice Ateco 56.10.11);
  • Delle gelaterie e pasticcerie (codice Ateco 56.10.30) e produzione di pasticceria fresca (codice Ateco 10.71.20).

Le imprese, per poter richiedere e beneficiare del contributo, devono anche rispettare una serie di requisiti e condizioni:

  • Devono essere in pieno esercizio dei propri diritti;
  • Non devono trovarsi in situazioni di difficoltà;
  • Devono risultare iscritte all’Inps o all’Inail e avere una posizione contributiva regolare, come indicato nel DURC;
  • Devono essere in regola con gli adempimenti fiscali;
  • Devono aver restituito eventuali somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazione concesse;
  • Non devono aver ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti individuali come illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.

Come funziona e a quanto ammonta

Il bonus si concretizza in un contributo a fondo perduto ed è pari al 70% delle spese ammissibili e spetta fino ad un importo massimo di 30.000 euro per singola impresa.

Come vedremo, spetta in funzione della presentazione della domanda sul portale Invitalia. La misura spetta sia per l’acquisto di macchinari e beni strumentali che per promuovere l’ingresso di giovani apprendisti nel settore.

Le aziende beneficiarie hanno la possibilità di richiedere un anticipo del 50% della cifre spettante.

Quali sono le spese ammesse

Le spese ammesse dall’agevolazione nell’ambito di applicazione del bonus sono ben definite.

Ecco elencate quali sono:

  • Le spese relative alla remunerazione lorda relativa all’inserimento nell’impresa, con contratto di lavoro di apprendistato;
  • Le spese relative ai macchinari e ai beni strumentali all’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, organici e funzionali e acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.

In riferimento al primo punto, i giovani assunti con contratto di lavoro di apprendistato devono:

  • Aver conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (IPSEOA) da non oltre cinque anni;
  • Non devono aver compiuto, alla data di sottoscrizione del contratto, i 30 anni d’età.

Per quanto riguarda, invece, il secondo punto, i beni strumentali devono essere mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo. Inoltre, non sono ammesse le spese sostenute prima della presentazione della domanda.

Nuovi termini per la presentazione delle domande

A causa di problemi tecnici, la procedura per la trasmissione delle domande per le agevolazioni previste dai due decreti del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste è stata sospesa.

I termini sono riaperti il 12 marzo 2024 e le domande potranno essere presentate fino al 13 maggio 2024.

I nuovi termini sono stati stabiliti con il nuovo decreto del Ministero, datato 4 marzo 2024.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande per richiedere il bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie devono essere presentate sulla piattaforma di Invitalia. Si fa presente che le domande saranno visibili, per chi aveva già iniziato la fase di compilazione e invio, allo stato in cui erano al momento della sospensione della piattaforma, avvenuta lo scorso 1° marzo a causa di problemi tecnici.

Le imprese in possesso dei requisiti e dei Codici Ateco stabiliti dalla misura possono presentare la domanda, debitamente firmata digitalmente dal legale rappresentante, solo tramite la piattaforma di Invitalia, accedendo con le proprie credenziali Spid o Cie.

Sul sito è presenta la modulistica necessaria e tutta la documentazione apposita. È molto importante che i richiedenti siano in possesso di un indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec), attiva e iscritta alla Camera di Commercio.

Una volta compilata e trasmessa, il sistema rilascia l’attestazione di avvenuta presentazione della domanda.

Si fa presente che i contributi previsti dal bonus saranno erogati in un’unica soluzione tenendo conto dell’ordine di trasmissione della domanda.

Conclusione

A causa di problemi tecnici, la finestra di presentazione delle domande del bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie slitta al 12 marzo, con scadenza fissata al 13 maggio 2024.

Il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste con due nuove agevolazioni, concede sovvenzioni, sotto forma di contributi a fondo perduto, sia per l’acquisto di macchinari professionali sia per l’assunzione di nuovi apprendisti.

Gli aiuti concessi sono fino a 30.000 euro e al 70% dei costi ammessi dalla misura. I contributi saranno concessi in un’unica soluzione e in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Domande frequenti

Dove presentare la domanda per il bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie 2024?
Le domande devono essere presentate sul sito Invitalia, esclusivamente tramite la piattaforma informatica.

Quando presentare le domande?
La richiesta del bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie può essere inviata dalle ore 10:00 del 12 marzo e fino alla scadenza fissata per le ore 12:00 del 13 maggio 2024.

A quanto ammonta il contributo?
Il contributo spetta a copertura del 70% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 30.000 euro per singola impresa.

Quali sono i Codici Ateco ammessi?
I Codici Ateco ammessi sono 56.10.11 – Ristorazione con somministrazione, 56.10.30 – Gelaterie e pasticcerie e 10.71.20 – Produzione di pasticceria fresca.

Cosa succede dopo aver presentato la domanda?
Il sistema rilascerà l’attestazione di avvenuta presentazione.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.

67 COMMENTI

  1. Buongiorno io ho aperto partita iva a maggio e faccio parte della OAM e sinora non ho ancora fatturato, secondo voi mi spetta il bonus?

  2. In attesa di chiarimenti ufficiali sembra che chi ha aperto partita Iva da gennaio 2019 in poi possa prendere l’importo minimo previsto, senza verificare il calo del fatturato.

  3. Salve, grazie per l’articolo. Non ho capito se la soglia minima del bonus per le Ditte Individuali verrà considerata 2000 Euro o 1000 Euro come per le persone fisiche. Potete aiutarmi?

  4. Buongiorno Federico.
    Ottimo articolo!
    Sono titolare di una SRL di Pistoia, sono rimasto un attimo perplesso per quanto riguarda le società nate dal 1 Gennaio 2019, in quanto non sono sottoposte al requisito del calo di fatturato, ma allo stesso tempo non vengono menzionate tra quelle aventi diritto del contributo minimo, come quelle nate dal 1 Gennaio 2020.
    Questo mi lascia in confusione.
    Saluti

  5. Io ho aperto la partita iva a gennaio 2020, un mese prima che iniziasse il finimondo. Non ho capito se ho diritto al bonus, ricevuto invece con i criteri adottati col precedente esecutivo

  6. Ho aperto PI a 7/19, il testo del decreto in GU art 1 comma 4 esonera le partite iva aperte da gennaio 2019 dalla dimostrazione del calo di fatturato. Nel successivo art 5 lettera d è riportata la modalità di calcolo del calo di fatturato, cioè ai fini della dimostrazione del requisito spettano i mesi di competenza. Ho leggo male o c’e qualcosa che non coincide!

  7. “Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019, ai fini della media di cui al primo periodo,
    rilevano i mesi successivi a quello di attivazione della partita IVA”
    Questo il disposto del Titolo 1 – Art. 1 – Sostegno alle imprese., che manca nel vostro articolo.
    Ciò significa che il calcolo del fatturato annuo 2019, inizia a far data dall’attribuzione della partita iva e non , come dovrebbe essere, dall’inizio dell’attività. Quindi un ristorante che ha aperto la partita iva a marzo per potersi intestare il contratto di affitto, la Siae, le bollette e tutti i contratti di fornitura necessari, ma che ha aperto le serrande al pubblico solo a settembre, deve considerare nel calcolo anche i mesi in cui non fatturava, il che significa ridurre di molto il fatturato medio mensile dell’anno 2019. Così rapportandolo al 2020, non risulta il calo, perché devo considerare come mesi del 2019 anche mesi in cui non ho fatturato un euro perché ero ancora chiuso. Mi date conferma di questo?

  8. Io ho aperto PI a luglio 2019, il decreto pubblicato in GU all’ art. 1 comma 4 esonera la dimostrazione del calo di fatturato le partite iva aperte da gennaio 2019.
    Scorrendo la lettura trovo all’art 5 lettera d le modalità di calcolo di calo di fatturato per le PI aperte nel 2019, ovvero, nel computo mensile sono da considerare i mesi.
    Quindi? Siamo esonerati dalla dimostrazione del calo o no?
    Grazie

  9. Scusate ma io ho un ristorante aperto a luglio 2020, è possibile che si siano scordati di noi e facciano finta di niente ?

  10. Non capisco il discorso della soglia minima.
    Se dal calcolo per una azienda dovesse ad esempio risultare 1.800 euro con il decreto sostegni spetterebbero 2.000 euro come soglia minima o nulla perché il valore è sotto la soglia minima per chiederlo?
    Grazie

  11. buon giorno io ho aperto la p.iva a novembre 2019 sono un consulente enrgetico ho lavorato fino ad agosto 2020 con la societa’ in questione , poi mi sono licenziato per problemi inerenti alla societa che non pagava, ed ho cominciato con un altra societa ho una p.iva forfettaria, ho preso dopo quasi un anno i 1200 iniziali del bonus coiv19, per errori da parte di inps, ed i 1000 di agosto sulle perdite inerenti all’anno prima, anche noi che abbiamo la p.iva forfettaria come saremo inquadrati per questi nuovi bonus?

  12. Ok abbiamo capito che quelle aperte nel 2019 devono dimostrare il calo del fatturato, ma allora perchè viene anche detto che non sono sottoposte a tale requisito.
    C’è una contraddizione.. era questa la domanda

  13. La norma non è chiarissima, il comma 4 parla di non rilevanza del requisito del calo del fatturato per le partite Iva aperte nel 2019 e nel 2020, poi nel comma 5 viene indicata la modalità di calcolo del calo del fatturato nel 2019. Si ipotizza che quindi il calo del fatturato vada fatto ma che in ogni caso spetta comunque l’importo minimo previsto (ma ripeto, non è chiarissimo).

  14. una ditta individuale nel corso del 2019 (maggio) si è trasformata in S.r.l. per metter in raffronto il fatturato 2019 e 2020 ritengo che si debbano prendere in considerazione nel 2020 quello unico della Società, ma per il 2019 la somma dei fatturati della ditta individuale sommati a quelli della società così come sono stati riportati nella dichiarazione IVA. Potete confermarmi che il mio ragionamento è giusto e che quindi non arreco danno al cliente, grazie.

  15. Se ho un calo di oltre il 30% ma dal calcolo finale risulta che dovrei avere meno di 2000 euro succede che prendo comunque 2000 euro o nulla?

  16. Mi scusi ma se io ho aperto piva nel giugno 2019 non credo possano confrontarmi 5 mesi contro un anno (2020) quindi del 2020 considerano solo 6 mesi se no non avrebbe matematicamente senso è ovvio che 5 mesi contro 12 non si puo vedere un calo…..sarebbe senza senso. Puo spiegarmi? Grazie mille

  17. Buonasera,
    un titolare di Partita IVA se anche titolare di reddito di pensione in sede di dl “Cura Italia” non poteva percepire dell’indennità di 600 euro.
    Leggendo il dl “Sostegni”, in presenza del calo di fatturato del 30%, tale opportunità non pare preclusa a tale soggetto, è corretto?
    Grazie mille!!

  18. In ogni caso per chi ha aperto partita Iva nel 2019 spetta l’importo minimo previsto di 1.000 se ditta individuale, se il calcolo del calo del fatturato non porta ad un valore più elevato di bonus ottenibile.

  19. Sanseverino Luca Napoli ho p iva ma non sono iscritto a gestione separata INPS posso avere il bonus sostegno?

  20. Quindi per chi ha aperto la p.iva prima della pubblicazione del decreto sostegno DEL 22/03/2021 prende il contributo minimo di 1000 euro ? io per esempio ho avviato l’ attivita’ il 19/01/2021

  21. Da impresa devo dire che questo decreto è vergognoso. Come possono, in vista di un calo del 100% di fatturato (il mio) dare il 50% di una mensilità e considerarlo degno?

  22. Nel caso di un professionista che ha aperto la partita iva nel 2020 , egli avrebbe diritto al contributo minimo senza dimostrazione di calo di fatturato. Egli è un professionista senza cassa di previdenza e avrebbe dovuto iscriversi alla gestione separata INPS, cosa che non ha ancora fatto. Nonostante questa mancanza può sempre richiedere il contributo?

  23. Buongiorno! Mi scuso ma ho un dubbio: mi trovo nella situazione di avere P.Iva e anche un contratto di lavoro subordinato. Nelle manovre precedenti sono sempre stato lasciato fuori. Anche in questa occasione è così? Grazie in anticipo

  24. Buonasera,
    ho un dubbio sul requisito dell’attivazione della partita a far data del 1 gennaio 2019. Nel caso in cui un soggetto già titolare di partita iva, avesse cambiato attività, attivando la nuova a febbraio 2020, potrebbe richiedere il contributo pur non avendo subito il calo di fatturato? Grazie per l’aiuto

  25. Cambiare attività significa cambiare codice attività, se questo è il caso la partita Iva è già aperta. Non deve guardare il codice attività ma il momento di apertura della partita Iva e seguire le regole previste dal decreto.

  26. Salve. Ho dovuto chiudere per il drammatico calo di fatturato la partita iva come artigiano in data 31/!2/20.
    Ho intrapreso una nuovo percorso professionale come incaricato alle vendita, con iscrizione alla gestione separata inps e relativa partita iva in data 22/02/21
    E’ possibile accedere ad un sostegno? Vero che si tratta di una nuova “professione” ma in conseguenza della chiusura di un’altra.
    Grazie e buon lavoro.

  27. Salve, p.iva forfettario, gestione separata inps, ho ricevuto il doppio 600 euro e i 1000 euro nel 2020 dall’inps, ora mi sembra di capire che l’eventuale sostegno 2021 non viene gestito più dall’inps ma dall’AdE, giusto? Ad ogni modo se nel 2019 ho fatturato pochissimo diciamo per esempio euro 300 (trecento) e nel 2020 ho fatturato 0 (zero) ho una perdita del 100% e con il calcolo del 60% dovrei avere tipo 15 euro… ma visto che l’importo minimo non può essere inferiore a 1000 euro, mi spetterebbero comunque 1000 euro? Grazie per la gentile risposta.

  28. Buongiorno, P.Iva aperta febbraio 2020 e pensionato INPS. Ho fatturato ma non ho naturalmente riscontri con il 2019. Posso fare domanda per il minimo € 1.000?

  29. Buongiorno,
    apertura P.IVA: luglio 2018
    inizio attività: novembre 2019 (1 anno dopo)

    Anche per questo decreto sono tagliato fuori?
    Poiché l’agenzia delle entrate non prende in considerazione l’inizio di attività ma apertura p.iva, quindi, dovrò comunque fare la media mensile dei 2 anni, ma nel 2020 è ovvio che sarà Maggiore.
    (Nel 2019 ho lavorato 2 mesi, nel 2020 ho lavorato quasi 12 mesi)….
    Sarò tagliato comunque fuori o c’è possibilità di prendere almeno il minimo ? GRAZIE.

  30. Buongiorno, partita iva aperta il 1 febbraio 2021, posso richiedere anche io il bonus o sono tagliata fuori?

  31. Buonasera, io sono titolare di p.iva ma presento anche i requisiti per richiedere i 2400 per gli stagionali, mi è possibile richiederli?

  32. Complimenti per il suo portale molto interessante. Ecco il mio quesito: ho aperto P.IVA a giugno 2020 in regime forfettario ed emesso fatture nel corso dell’anno che mi sono state pagate in ritardo a gennaio 2021. Pertanto, non avendo incassato nulla nel 2019 posso presentare domanda per il bonus sostegni ? Grazie per la Sua preziosa risposta.

  33. Buona sera, ho aperto la partita iva della società nel settembre del 2018 ma ho iniziato l’attività a ottobre del 2019. Posso fare domanda per ottenere l’importo minimo del contributo? Grazie per la risposta

  34. Salve, ho aperto partita iva a febbraio 2021, iscritto alla gestione separata come intermediario assicurativo terzo gruppo e quindi regime forfettario. Domani mi verrà accreditato il bonus stagionali di 2400 euro in quanto sempre stato stagionale settore turismo. La mia domanda è: posso fare richiesta del bonus partite iva ?

  35. Buonasera ho aperto la partita iva il 2 maggio del 2019 volevo sapere mi spettano solo i mille euro oppure ci sono più pagamenti dilazionati in mensilità giusto per capire come funziona

  36. Buongiorno
    avrei bisogno di un chiarimento riguardo un caso specifico:
    Partita iva ATTIVA 15 novembre 2019. Da quello che ho capito io dalle istruzioni, solo chi ha l’attivazione a Dicembre 2019 non deve indicare alcun importo nel campo del fatturato medio mensile di 2019. Mentre, nel caso specifico, con attivazione della partita Iva a Novembre 2019 devono considerarsi gli importi dal 1 Dicembre in poi. Mi è stato suggerito di lasciare comunque il campo a zero, “perchè tanto avrei comunque diritto al minimo”. Sulla questione del contributo spettante, non ho dubbi che mi spetti il minimale. Tuttavia, non mi sembra formalmente corretto indicare 0 nel 2019 se, seppur poco, ho degli incassi a Dicembre 2019. Perchè devo indicare zero se ho, ad esempio, un UNICO 2020 a.i 2019 compilato nel quadro RG2 con un importo superiore a zero?
    Spero di essere stata chiara nella spiegazione.

    Cordiali Saluti

  37. “a fine aprile dovrebbe arrivare anche il bonus per le partite IVA, ovvero il bonus di 1.000 euro al mese, per il primo trimestre, gennaio, febbraio marzo, dedicato a tutti i titolari di partita IVA e ai lavoratori stagionali e dello spettacolo anche senza partita IVA.”
    È quindi confermato che il contributo di minimo 1000 euro per p.iva, che dovrebbe essere erogato da oggi, sia solo il primo di 3 contributi? Non riesco a trovare informazioni relative alle future tranche.

  38. Buongiorno ho chiuso per trasfermento il 12 gennaio 2020 e riaperta nella nuova sede il 16 luglio 2021.
    Per il calcolo ristoro devo fare le differenze 1/12 gennaio-16/luglio -31 dicembre 2019 con 1/12 gennaio-16 luglio-31 dicembre 2020?
    Grazie
    Cordiali Saluti

  39. Buongiorno, ho ricevuto oggi il bonus di 1000 euro. Non riesco a capire , sono in totale 3000? in 3 pagamenti ? Il vostro aricolo parla di 3 mila euro!

  40. Buongiorno, per attivazione partita IVA (società) dal gennaio 2019 vale la data di attribuzione partita IVA oppure la data inizio attività come da certificato Camera Commercio?

  41. gentilissimi, all’inizio del 2019 avevo una partita IVA come imprenditore Agricolo. In settembre 2019 l’ho chiusa e dopo una settimana 20/09/2019 ho aperto una partita IVA come Medico libero professionista tuttora aperta. Posso fare domanda per il Bonus Sostegni?

  42. Questo articolo è del 29 marzo. Il decreto sostegni è stato pubblicato il 22 marzo. Dove avete trovato riscontri di 1000€ al mese a tutte le partite iva per il primo trimestre 2021 indicato nel vostro articolo? Grazie

  43. Grazie per la precisazione. Purtroppo essendo un articolo con al centro il decreto sostegni è una specifica fatta che può aver messo confusione. Considerata l’entità di aiuti in altri paesi europei, sarebbe triste se perfino un minimo di sussistenza fosse solo un pronostico. Speriamo nel ristori bis chissà quando. E si salvi chi può nel frattempo.

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