Maxi-deduzione del costo del lavoro prorogata fino al 2027

La maxi-deduzione del costo del lavoro prevista...

Isee errato: come accedere ai bonus?

L'Isee (’Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è...

Bonus sociali 2025: requisiti e importi aggiornati

Il bonus sociale rappresenta un importante sostegno...

Blind trust: finalità e tassazione

Tutela del patrimonioBlind trust: finalità e tassazione

Un blind trust è un tipo di trust in cui il gestore (trustee) ha il controllo totale e discrezionale sulla gestione dei beni, senza consultare né informare il disponente (trustor) o i beneficiari su come vengono gestiti o investiti i beni all'interno del trust, che al termine della vita dell'istituto tornano di proprietà del disponente.

Un blind trust (o trust cieco) è un tipo di trust in cui il gestore (trustee) ha il controllo totale e discrezionale sulla gestione dei beni, senza consultare né informare il disponente o i beneficiari su come vengono gestiti o investiti i beni all'interno del trust. Questo tipo di trust è spesso utilizzato per evitare conflitti di interesse.
In altre parole questo tipo di istituto è legato ad un'atto costitutivo ove viene previsto che alla cessazione degli effetti dell'istituto il patrimonio conferito dal disponente, torni nella disponibilità del disponente stesso. Si tratta di un tipico esempio di trust di scopo, ove l'obiettivo è la tutela dei beni del disponente senza che vi sia la tutela di un interesse terzo. Di fatto, la finalità dell'istituto è quella di raggiungere l'obiettivo del disponente, ovvero tutelare i propri beni attraverso il trustee.
Caratteristiche principali del blind trust
In Italia il Trust è stato recepito a seguito dell’adesione alla Convenzione dell’Aja del 1 luglio 1985 e resa esecutiva il 1 gennaio 1992. Le sue caratteristiche principali possono essere schematizzate come di seguito:

Separazione della gestione: il disponente trasferisce i beni al trustee e, dopo questa fase, non ha più controllo o conoscenza su come vengono gestiti o investiti i beni fino alla cessazione degli effetti del trust;
Autonomia del trustee: il trustee ha la completa autorità su tutte le decisioni relative agli investimenti e alla gestione dei beni nel trust;
Assenza di informazioni: il trustor e i beneficiari non ricevono alcuna informazione sulle attività del trust, mantenendo così la trasparenza e prevenendo possibili conflitti di interesse.

L’effetto principale del trust cieco, pertanto, è quello di creare una separazione netta tra il disponente e i beni conferiti trust. Questo, sia in termini di conoscenza della rispettiva composizione e delle modalità di gestione. Il disponente, infatti, non resta a conoscenza della gestione di questi beni.
Requisiti da rispettare
Questo tipo di trust deve rispettare alcuni requisiti indispensabili. Prima di tutto deve essere gestito da un trustee professionale e indipendente. Quest'ultimo deve anche essere dotato di una strutturata organizzazione interna, sia per quanto riguarda i processi operativi, che i profili e i ruoli del personale coinvolto. Esso deve poi garantire indipendenza rispetto al disponente. Il trust, quindi, non deve essere detenuto o amministrato da persone fisiche che abbiano un legame parentale con il disponente, oppure che abbiano concluso contratti con il disponente stesso, il suo coniuge, con persona stabilmente convivente o con un parente o affine del disponente.
Un blind trust strutturato correttamente e gestito da professionisti indipendenti garantisce l’assenza di conflitti di interesse e permette una gestione libera e diversificata degli investimenti.
Quando si costituisce un blind trust?
Questo tipo di trust è spesso utilizzato da politi...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Login
Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools

     

    Federico Migliorini
    Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
    Leggi anche

    Chi è l’esportatore abituale? Requisiti e disciplina

    Sono esportatori abituali coloro che, nel corso dell'anno precedente hanno effettuato operazioni di cessione all'estero (esportazioni o cessioni intracomunitarie)...

    Limite pagamenti in contanti 2025

    La soglia limite per effettuare pagamenti in contanti nel 2025, resta fissata alla soglia di € 5.000. Nessuna novità,...

    Maxi-deduzione del costo del lavoro prorogata fino al 2027

    La maxi-deduzione del costo del lavoro prevista dall'articolo 4 del D.Lgs. n. 216/23, riguarda una deduzione del 120% del...

    Rinuncia alla cittadinanza statunitense: exit tax

    La rinuncia alla cittadinanza statunitense è una decisione significativa che comporta diverse implicazioni, soprattutto in ambito fiscale, con l'applicazione...

    Isee errato: come accedere ai bonus?

    L'Isee (’Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è solitamente il principale requisito richiesto per poter accedere a svariati bonus e...

    Bonus sociali 2025: requisiti e importi aggiornati

    Il bonus sociale rappresenta un importante sostegno economico su cui le famiglie economicamente più in difficoltà possono contare per...