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Aprire una società in Estonia: è conveniente?

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Aprire una società in Estonia è possibile per sfruttare la sua tassazione del 20%, ma solo sugli utili distribuiti ai soci. Tuttavia, è necessario rispettare le normative antielusive legate al fatto che l'attività deve essere svolta con manager e personale residente.

L’Estonia è un piccolo paese baltico situato nel nord-est dell’Europa, confinante con la Russia a est, la Lettonia a sud e il Mar Baltico a ovest e nord. È membro dell’Unione Europea (UE) dal 2004 e della NATO. Questi legami sono fondamentali per la sua sicurezza e politica estera, data la vicinanza e la storica tensione con la Russia. L’adesione alla NATO offre garanzie di sicurezza, mentre l’appartenenza all’UE contribuisce alla stabilità economica e politica.

L’interesse verso l’Estonia è salito molto negli ultimi anni grazie al diffondersi di informazioni spesso incomplete sulla facilità di costituzione di una società. Attraverso la c.d. “E-residency” estone aprire una società è possibile anche se non si vive fisicamente nel Paese. Inoltre, la fiscalità societarie consente di non essere tassati se gli utili non vengono prelevati dalla società. Questi aspetti hanno portato all’apertura di molte società da parte di soggetti UE. Tuttavia, occorre chiarire meglio anche gli aspetti critici di questo tipo di soluzioni.

Tassazione delle società in Estonia

L’Estonia è conosciuta per avere uno dei sistemi fiscali più efficienti e favorevoli per le imprese in Europa. Ecco una panoramica della tassazione sulle società e dei vantaggi per imprenditori residenti e non residenti.

  • Imposta sulle società: In Estonia, le imprese pagano l’imposta solo sui profitti distribuiti. Questo significa che i profitti reinvestiti nell’azienda non sono tassati, incentivando la crescita e l’espansione aziendale;
  • Aliquota fiscale: L’aliquota standard dell’imposta sulle società è del 20% sui dividendi distribuiti. Per gli utili reinvestiti, non viene applicata alcuna imposta fino alla distribuzione dei dividendi.

L’assenza di imposte sui profitti non distribuiti riduce significativamente il carico amministrativo e semplifica la contabilità aziendale. Il sistema estone è unico perché tassa i profitti solo quando vengono distribuiti come dividendi. Questo approccio differisce dalla maggior parte degli altri paesi, dove l’imposta è applicata sui profitti annuali indipendentemente dalla loro distribuzione.

Inoltre, le aziende possono compensare le imposte sui profitti distribuiti con le perdite sia passate che future. In pratica è possibile che le imposte sui dividendi pagate possano essere chieste a rimborso fino a compensare le perdite registrate.

Tassazione delle persone fisiche

L’Estonia per la tassazione del reddito delle persone fisiche utilizza un sistema di aliquota unica (flat tax) del 20%. Questo significa che tutti i redditi personali sono tassati alla stessa percentuale, indipendentemente dall’ammontare. Affinché questo possa accadere è necessario rispettare le condizioni richieste per la residenza fiscale nel Paese.

Altri vantaggi fiscali

  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA): L’aliquota standard dell’IVA in Estonia è del 20%. Tuttavia, ci sono aliquote ridotte per alcuni beni e servizi;
  • Nessuna imposta sulle plusvalenze: Le plusvalenze derivanti dalla vendita di azioni o altri investimenti detenuti da una società non sono tassate.

A cosa fare attenzione nella costituzione di una società in Estonia?

L’errore che più spesso vedo commettere nell’apertura di una società in Estonia riguarda il fatto di iniziare ad operare (in mercati UE o extra-UE) con l’imprenditore che vive stabilmente in Italia. Il fatto di poter registrare la società in modo totalmente remoto, fa credere, in modo semplicistico, che si possa fatturare con la società estone standosene liberamente in Italia (gestendo clienti esteri).

L’unico caso in cui questo è possibile è se l’imprenditore risiede in un Paese a tassazione territoriale, ma non certo se si risiede in Italia (o in altri Paesi UE). La residenza elettronica, infatti, non consente di acquisire la residenza fiscale in Estonia, o almeno gli altri Stati non riconoscono questa possibilità. Per questo motivo, il rischio di commettere qualche errore è molto elevato.

Quello che voglio dire è che se la tua idea è quella di aprire una società in Estonia, per sfruttare la bassa tassazione societaria, ed evitare di pagare imposte in Italia (tuo Stato residenza), questa potrebbe comportare conseguenze fiscali importanti.

Per farti capire meglio, vediamo, in quali casi la costituzione di una società in Estonia comporta dei vantaggi per l’imprenditore non residente.

Vantaggi per imprenditori non residenti

L’apertura di una società in Estonia, non è sempre una scelta sbagliata, ma è necessario valutare bene, ed in anticipo, se questo tipo di investimento è conveniente. Prima di tutto deve essere evidenziato che gli imprenditori non residenti possono possedere il 100% delle azioni di una società estone. Non è necessario avere un socio locale. Detto questo, per l’incorporazione corretta di una società per un imprenditore non residente in Estonia, è necessario:

  • Costituire una società con fondatori o manager della società determinati a spostare la propria residenza fiscale in Estonia: è necessario che i soci fondatori e/o manager della società trasferiscano la propria residenza fiscale nel Paese, oppure che la gestione della società venga demandata a soggetti fiscalmente residenti nel Paese;
  • L’attività economica deve essere svolta in loco: deve esserci la presenza di una sede fisica (ufficio, capannone, etc) in cui deve essere svolta l’attività (senza il ricorso ad intermediari). Se l’attività viene svolta, parzialmente, anche in Italia (magari perché l’imprenditore rimane residente) è necessario valutare la costituzione di una branch in Italia della società estone;
  • Deve esserci assunzione di dipendenti in loco: anche in questo caso l’assunzione di dipendenti serve a rafforzare che l’attività economica viene svolta in loco.

Tutti questi aspetti servono per evitare problematiche connesse alle normative antielusive da parte dello Stato dell’imprenditore (in questo caso l’Italia). Deve essere chiara, infatti, la valida ragione economica dell’investimento in Estonia e che l’attività economica viene svolta da li (e non dall’Italia). Se non si è in grado di dimostrare questo, le problematiche che possono sorgere sono varie, dall’esterovestizione alla stabile organizzazione occulta. Si tratta di problematiche importanti che non possono essere sottovalutate se l’obiettivo è quello di costituire un business stabile e redditizio nel tempo.

Attenzione per i c.d. “nomadi digitali”

La società in Estonia è spesso molto gettonata da parte dei c.d. “nomadi digitali” ovvero soggetti che trascorrono la maggior parte del tempo viaggiando. L’errore più comune di questi soggetti che è la credenza che essere nomade digitale possa condurre a non pagare tasse in alcun paese o a farlo in paesi in cui non si risieda quasi mai (nessun ufficio, niente di simile).

Ovviamente è una semplificazione che può essere indicata solo da soggetti non esperti. Fino a che non si finisce in un accertamento fiscale, tutto va bene, ma se si viene accertati i problemi diventano molto importanti. Di fatto, quindi, se si vuole vivere in Estonia, è opportuno che la propria abitazione abituale e la propria azienda siano in Estonia e che questo sia il paese in cui si risiede per la maggior parte dei giorni dell’anno.

Per questo motivo, se stai pensando di risolvere i tuoi problemi di pressione fiscale attraverso la costituzione di una società estera, mantenendo la tua residenza in Italia, gestendo la società, magari rivolgendoti al mercato italiano, devi sapere che andrai incontro a contestazioni fiscali davvero molto importanti. Questo non significa che non sia possibile aprire un’azienda all’estero, ma occorre farlo nel modo corretto, effettuando investimenti sia in capitale umano che in capitale economico all’estero. Tutto questo, sia che tu operi con un business online oppure con un business prettamente fisico, le considerazioni non cambiano.

Cosa fare per aprire un’azienda in Estonia?

Come avrai capito aprire un’azienda in Estonia sfruttando la E-residency è possibile. Tuttavia, occorre prestare molta attenzione a come si opera. I rischi di cui ti ho appena parlato sono concreti e reali. Per questo motivo sconsiglio di improvvisarsi a costituire una società all’estero senza l’ausilio di professionisti esperti in questo ambito. Molto spesso in studio siamo contattati da imprenditori che si sono resi conto troppo tardi dei rischi che stavano correndo ed una volta notificato l’avviso di accertamento italiano è difficile poter fare qualcosa. In queste situazioni, è opportuno dirlo, c’è davvero ben poco da fare. Per questo consiglio sempre molta attenzione.

L’attività di pianificazione di un business all’estero è complessa è non può essere sostituita da un’iniziativa certamente lodevole, come quella promossa dall’Estonia. L’errore che si commette è quello confondere l’identità digitale estone con una residenza fiscale digitale estone. Quest’ultima, occorre affermarlo con fermezza, non esiste!

Se trovi consulenti che ti dicono che l’Estonia offre una residenza fiscale digitale stanno sbagliando. In questo caso o si tratta di negligenza, oppure si tratta di una truffa messa in atto solo per venderti dei servizi che non ti serviranno a niente. Infatti, se la tua situazione si rivelerà non regolare, avrai solo il tempo contato prima di un accertamento da parte dell’Italia.

Anche se riesci ad aprire un’azienda in Estonia grazie all’identità digitale scoprirai, comunque, a tue spese che senza operatività in Estonia la società non può aprire un loco un conto corrente, rendendo del tutto inutile quanto appena fatto. Per questo fai attenzione!

Consulenza fiscale online per l’avvio di un business in Estonia

Nella nostra attività di consulenza verso chi vuole avviare un business in Estonia sicuramente consigliamo di prendere la E-residency, ma questo non è sufficiente. L’identità digitale ti aiuta nel poter predisporre le pratiche a distanza, ma non è possibile gestire un business a distanza, per le normative fiscali UE. Per questo motivo devi costituire la tua società estera o il tuo gruppo societario in modo tale da evitare qualsiasi tipo di contestazione fiscale a livello nazionale o internazionale. Fare questo è indispensabile se vuoi mettere le basi per un’attività economica stabile e in crescita nel tempo.

Grazie alle nostra esperienza potrai capire dove stai sbagliando nel tuo progetto di un business all’estero. Contestualmente ti spiegheremo come devi operare per essere in regola e potremo indicarti dei validi consulenti che possano affiancarti per la gestione quotidiana della tua attività. In conclusione, quindi, non possiamo che lodare l’idea di sentirsi cittadini del mondo, grazie anche al progetto del Governo estone che per primo ha lanciato questa iniziativa. Tuttavia, non si deve confondere l’identità digitale con la residenza fiscale. Infatti, prima di tutto devi verificare la tua residenza fiscale e poi pensare alla costituzione di un business. Ricorda che al Fisco italiano queste operazioni non piacciono, laddove non ci sia effettiva sostanza nel Paese dove il residente italiano va a costruire la sua società.

Se vuoi che analizziamo la tua situazione personale in relazione alla possibilità di avviare un business all’estero, contattaci! Ti spiegheremo e ti affiancheremo nel tuo progetto, anche fino alla sua conclusione se lo vorrai. Il tutto, naturalmente, nel rispetto della normativa fiscale nazionale e convenzionale, in modo che tu non possa rischiare di veder andare in fumo i tuoi progetti per non aver operato nella maniera più corretta e legale.

Se necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di contatto seguente. Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento.

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