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Come aprire un’impresa di pulizie? Requisiti ed adempimenti

Come avviare nel modo migliore una nuova impresa di pulizie? Quali sono gli adempimenti amministrativi e fiscali obbligatori?

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Quando si intende avviare una nuova attività di impresa occorre sempre approfondire quali sono gli adempimenti amministrativi e fiscali connessi. Si tratta di capire quali sono gli adempimenti ed i requisiti richiesti per l’avvio di un’attività di impresa di pulizie e quali attività possono essere svolte. In questa breve guida voglio mettere a disposizione alcuni consigli utili su come aprire un’impresa di pulizie, spiegando quanto costa, cosa serve e quali sono i requisiti. Inoltre, andremo ad analizzare anche quali sono i principali adempimenti fiscali e previdenziali collegati.

Al termine di questi articoli se avrai necessità potrai contattarci per ricevere una consulenza personalizzata sulla tua situazione e sull’impresa che intendi avviare.


Aprire un’impresa di pulizie: i servizi ammessi

Un’impresa di pulizie è un’attività relativamente semplice, non troppo onerosa da creare e da gestire e, se organizzata bene, piuttosto vantaggiosa. L’igiene, soprattutto nei luoghi pubblici, oggi è ritenuta molto importante, e le pulizie rappresentano una di quelle attività destinate a perdurare, anche perché è impossibile che venga automatizzata, come è accaduto ad altre professioni. Oltre a questo, i nuovi standard legati all’emergenza epidemiologica da Covid-19 hanno sicuramente incrementato l’esigenza di igiene e pulizia.

Dalle residenze private agli uffici, dagli impianti sportivi ai ristoranti, dalle aziende ai negozi, il servizio di pulizia richiede impegno e accuratezza, di certo è faticoso ma è sempre molto richiesto, specialmente nelle città di grandi dimensioni, nelle zone ricche di uffici e pubblici esercizi ma spesso anche dai privati, che preferiscono dedicarsi ad altre attività e affidare questo compito ad un professionista. Inoltre, per chi apprezza la precisione e l’ordine, le pulizie costituiscono anche una fonte di soddisfazione.

Un altro vantaggio non irrilevante è quello di potere personalizzare l’attività in base alle proprie disponibilità, capacità e preferenze, dedicandosi magari ai condomini, agli uffici o ai negozi, oppure semplicemente agli utenti privati. Qualunque sia la formula preferita, aprire un’impresa di pulizie oggi rappresenta una scelta destinata al successo, con poche, praticamente nulle, possibilità di fallimento e con un costo di start-up veramente molto contenuto.

Cosa occorre per aprire un’impresa di pulizie?

Prima di partire con l’apertura di un’impresa di pulizie, è opportuno avere chiaro il target di clienti al quale si preferisce rivolgersi e il capitale che si è disposti ad investire. Se l’intento è quello di ridurre al minimo i costi di apertura e di gestione, la soluzione è quella di aprire una ditta individuale e lavorare autonomamente. Se invece si pensa di realizzare un progetto di maggiori dimensioni, si può scegliere se partire subito offrendo un servizio più ampio oppure iniziare dal minimo indispensabile ed espandersi gradualmente in futuro.

Il settore delle pulizie civili e industriali comprende piccole imprese che svolgono solo un’attività basilare e dispongono di un’attrezzatura limitata all’indispensabile, e vere e proprie aziende in grado di offrire una gamma completa di servizi, dalla sanificazione e disinfestazione, alla derattizzazione, alla pulizia e manutenzione di spazi aperti e giardini.

Sanificazione e disinfestazione 

L’idea di proporre anche un servizio di sanificazione e disinfestazione è molto interessante e permette di orientarsi verso un maggiore numero di potenziali clienti, con il risultato di guadagni più elevati, considerando che si tratta di un servizio molto richiesto, soprattutto da condomini e aziende, e che sono in pochi i professionisti in grado di offrirlo. Naturalmente, è necessario investire qualcosa in più durante le fasi di apertura, con la possibilità però di recuperare in breve tempo quanto è stato speso.

La clientela

In questo tipo di attività è molto importante creare un giro di clienti fisso e, per ottenerlo, il metodo migliore è quello di offrire un servizio di qualità, in modo che si verifichi l’effetto del passaparola e si riesca ad acquisire una clientela sempre più vasta, fino a collocarsi in una buona posizione sul mercato del settore. Ovviamente, non si tratta di un risultato conseguibile in pochi giorni, occorre avere pazienza, perseverare e soprattutto cercare di offrire fin da subito un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.

I dipendenti

La scelta di assumere dei dipendenti è legata al tipo di attività che si desidera svolgere e all’intenzione di estendere il proprio business. Se l’intenzione è quella di svolgere il lavoro di pulizie proponendosi presso piccole strutture, uffici, case private, si può pensare anche ad un lavoro da svolgere in autonomia, ma se si pensa di estendere l’attività al servizio di aziende, grandi magazzini e supermercati, scuole, palestre, ospedali e altre strutture piuttosto complesse, è sicuramente necessario avvalersi di dipendenti o di collaboratori.

Servizi di pulizia verso il settore pubblico

Nel caso in cui si intenda proporsi presso strutture pubbliche è necessario prendere parte alle relative gare d’appalto e prepararsi preventivamente, oltre ad essere in grado di offrire prestazioni di ottima qualità a prezzi competitivi e di lavorare in conformità alla normativa vigente. Considerando la complessità dei bandi di concorso e delle gare di appalto, a meno che non si possieda già un’esperienza significativa, è opportuno dedicarsi prima al settore privato, e passare al contesto pubblico solo dopo avere acquisite le competenze necessarie. Con un cliente privato si può decidere direttamente se proporre una tariffa oraria o trovare un accordo equilibrato in relazione al tipo di servizio richiesto, offrendo magari un pacchetto di servizi diversi o un abbonamento che garantisca più interventi durante la settimana.

Quali requisiti per aprire un’impresa di pulizie?

Il titolare di un’impresa di pulizie non deve possedere competenze specifiche o titoli di studio particolari. I requisiti di base sono quelli che riguardano qualsiasi altra impresa artigianale, l’apertura della partita Iva, l’iscrizione all’Albo degli Artigiani o al Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale, l’iscrizione all’Inps e all’Inail.

Solo nel caso in cui l’impresa di pulizie abbia intenzione di svolgere anche l’attività di derattizzazione, disinfestazione e sanificazione, è necessaria la presenza di un responsabile tecnico competente, in possesso di diploma di scuola superiore o di laurea in una materia legata al contesto biologico o chimico oppure di una pluriennale esperienza nel settore e, in ogni caso, di un attestato di qualifica.

Come avviene per ogni altra attività professionale, la stesura di un business plan può essere di grande aiuto per capire quali e quante siano le spese totali di apertura e per avere un’idea riguardo agli introiti. Anche per un’impresa di pulizia è necessario effettuare una ricerca sul territorio e valutare la presenza di altre attività simili già consolidate, in maniera tale da differenziare il servizio proposto.

Organizzati concretamente con un business plan adeguato

Come in altri casi serve preparare un business plandocumento fondamentale per l’organizzazione del piano di avviamento dell’impresa e dedicato alle peculiarità della società. Tale programmazione ti  può supportare quindi nella pianificazione dell’utilità sociale e delle eventuali spese impreviste da tenere in conto. Ovviamente, bisogna considerare con attenzione tutte le prospettive, perché le possibilità che il tuo progetto sia respinto dal mercato sono elevate: analizza la concorrenza, la domanda e il target di riferimento, oltre alle risorse economiche di cui puoi avere bisogno.

Il mio consiglio è sempre quello di chiedere un aiuto ad un commercialista che ti aiuterà a preparare un piano corretto per il futuro societario. Molte volte, infatti, il limite principale può essere dalla mancata conoscenza del settore in cui si intende operare oppure da un’analisi superficiale della domanda.

Gli ulteriori step da seguire per l’apertura di una società di servizi

I passi da seguire per aprire un’impresa di pulizie sono molto simili a quelli di un’azienda tradizionale. Si deve procedere ad aprire la partita IVA, scegliendo di identificazione ATECO in base all’attività economica di riferimento.

I codici ATECO da utilizzare per una impresa di pulizie possono essere:

  • 81.21.00 – Pulizia generale (non specializzata) di edifici
  • 81.22.02 – Altre attività di pulizia specializzata di edifici e di impianti e macchinari industriali
  • 81.29.99 – Altre attività di pulizia nca.

Solitamente, vista la tecnicità delle operazioni da svolgere, ci si rivolge ad un Commercialista. Dovrà essere determinata la forma giuridica dell’attività effettuando la registrazione presso la camera di commercio. Questo aspetto, spesso sottovalutato è, tuttavia, molto importante perché dalla forma giuridica dipendono molte variabili, tra cui quella fiscale e previdenziale. In base al tipo di attività svolta è obbligatorio entrare in possesso di autorizzazioni, certificazioni varie e licenze. Risulta inoltre obbligatorio il rilascio del certificato antincendio da parte dei vigli del fuoco. Obbligatoria sarà anche l’iscrizione presso gli istituti di previdenza e pensionistico (INAIL e INPS). Nei giorni antecedenti all’apertura al pubblico, dovrà essere inviata al comune la Segnalazione di Inizio Attività (chiamata SCIA), e in circa 60 giorni si riceverà la valutazione sull’idoneità dei requisiti riportati sui documenti.

Perché operare con una SRL per un’impresa di pulizie?

Perché aprire un’azienda organizzata attraverso una Srl? La risposta non può che essere perché nella Srl gli obblighi spettano direttamente all’impresa. Mi spiego meglio. Mettiamo il caso che l’impresa incappi in disguidi finanziari. Di questi ne risponderà solo il patrimonio dell’azienda, e non i soci attraverso i propri beni personali. Infatti, nelle società di capitali vi è sempre una separazione tra il patrimonio dei soci e quello della società.

In questo tipo di società, che va sempre costituito attraverso un atto notarile, viene individuato un amministratore, il quale sarà responsabile della gestione del patrimonio societario.

Esistono due forme di Srl: semplificata e ordinaria. Le differenze sostanziale stanno nel capitale versato nel momento fondativo.

Quanto costa aprire una Srl?

  • Da 1 a 9.999 euro per la Srl semplificata;
  • Da 10.000 a 120.000 per la Srl ordinaria.

Un’altra differenza sta nello statuto, il documento che accompagna l’atto costitutivo e rappresenta le norme di funzionamento societarie sottoscritte da ogni membro. Nella Srl semplificata, lo statuto deve per legge necessariamente seguire un modello prestabilito, mentre in quella ordinaria è strutturato secondo il volere dei soci.

Per approfondire: “Srl semplificata: quando conviene costituirla?“.

Quali costi per aprire un’impresa di pulizie?

Le spese di start up per questo tipo di attività non sono particolarmente onerose, e si limitano a qualche centinaia di euro per la registrazione ai diversi enti e tutti gli altri adempimenti burocratici. Risulta essere importante prendere in considerazione, a partire dall’inizio, la consulenza di un Commercialista, per evitare di perdere tempo in quelli che sono gli aspetti fiscali e tributari e dedicarsi invece pienamente all’attività e alla ricerca dei clienti. Non è necessario disporre di un capitale di partenza molto consistente e, in mancanza di dipendenti, la sede può essere costituita da un semplice ufficio con uno spazio annesso per riporre prodotti detergenti e attrezzi per le pulizie. In presenza di dipendenti, è necessario provvedere ad allestire una sede idonea, con spogliatoi e servizi igienici regolamentari.

La spesa più consistente è dovuta all’acquisto di attrezzature e macchine per provvedere a pulizie di vario genere, lavapavimenti, lavavetri, lucidatrici, idropulitrici, lavapavimenti a vapore, aspiratori e altri accessori indispensabili per eseguire il lavoro a regola d’arte.  La scelta di macchine e attrezzi è relativa al tipo di servizi che si intende svolgere: per le pulizie di ambienti molto grandi, come magazzini, scuole o palestre, la presenza di lavapavimenti e di altre macchine professionali diventa necessaria.

Utilizzo di strumenti di lavoro all’avanguardia

Considerando la concorrenza piuttosto consistente, un suggerimento è quello di dotarsi di strumenti all’avanguardia, macchine e attrezzi di ultima generazione e prodotti professionali di alta qualità. Detersivi e prodotti devono essere garantiti per l’efficacia ma anche per il basso impatto ambientale, scegliendo marchi qualificati nel settore delle pulizie industriali e professionali e garantiti per la formula priva di elementi dannosi sia nei riguardi della salute che dell’ambiente naturale. Anche nel caso in cui, successivamente, si desideri aggiungere il servizio di disinfestazione da parassiti e insetti, la prima necessità è quella di utilizzare solo prodotti garantiti, efficaci e atossici.

Un altro aspetto da considerare per quanto riguarda la qualità del servizio sono i dipendenti e i collaboratori, per presentarsi in maniera professionale e raggiungere i propri obiettivi, si raccomanda di evitare assolutamente qualsiasi tipo di collaborazione non regolare. Tutti gli operatori dei quali si desidera avvalersi devono essere assunti con regolare contratto di lavoro dipendente o collaborare come liberi professionisti. Il lavoro in nero, purtroppo ancora molto diffuso in questo settore, oltre a non essere consentito dalla legge può provocare seri problemi di carattere fiscale e legale.

Aprire un’impresa di pulizie: conclusioni

Il settore delle pulizie civili e industriali è sempre in espansione, anche perché si tratta di un tipo di attività che presenta minimi rischi e spese di partenza e di gestione piuttosto contenute.

Per trovare la propria collocazione sul mercato può essere indicato inserirsi in una nicchia specifica, scegliendo di rivolgersi al settore privato, agli uffici e alle aziende, alle associazioni sportive, ai ristoratori e ai gestori di pubblici esercizi, oppure di specializzarsi nell’ambito della disinfestazione. Prima di scegliere il settore di riferimento, oltre a valutare le proprie competenze personali, può essere di aiuto effettuare una piccola ricerca di mercato, cercando di capire quali potrebbero essere quei servizi che, potenzialmente, nella zona di riferimento risultano più richiesti.

In anticipo sulla partenza del lavoro vero e proprio, e sulla relativa ricerca dei clienti, è opportuno farsi conoscere con una piccola campagna pubblicitaria. Prima di tutto, un sito è molto importante per fornire informazioni e chiarimenti riguardo ai servizi offerti e ai prezzi e per consentire ai potenziali clienti di stabilire un contatto, comunicare e magari fissare un appuntamento. Anche la presenza sui social network può essere molto utile, non solo per presentarsi ma anche per interagire con chi ha necessità di ricevere informazioni precise. Strumenti come mail e volantini sono sempre ottimi per la promozione, la scelta dei mezzi è comunque legata al target di clienti ai quali ci si desidera rivolgere. In caso di dubbi, può essere utile rivolgersi ad un’agenzia professionale al fine di redigere una campagna pubblicitaria molto semplice e ricevere una consulenza sui metodi per proseguire, nel corso del tempo, a promuovere efficacemente la propria attività sul mercato.

Aprire un’impresa di pulizie: consulenza

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