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Aiuti di Stato: in arrivo lettere di compliance

NewsAiuti di Stato: in arrivo lettere di compliance

Sono in arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle entrate per la mancata iscrizione nei registri degli Aiuti di Stato. Con un apposito provvedimento, sono state definite le modalità con cui l’Amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti tutte le informazioni necessarie per rimediare spontaneamente alle anomalie della mancata registrazione degli Aiuti di Stato e degli aiuti in regime de minimis indicati nelle dichiarazioni Redditi, Irap e 770 presentate per il periodo di imposta 2020.

Vediamo come sarà possibile regolarizzare la propria posizione seguendo le indicazioni fornite dal provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

Lettere di compliance dall’Agenzia delle entrate

Con il provvedimento del 7 maggio 2024, l’Agenzia delle entrate ha definito la promozione dell’adempimento spontaneo da parte di tutti i beneficiari di Aiuti di Stato e aiuti in regime de minimis non registrati.

In sostanza, l’Agenzia ha fornito i chiarimenti sulle lettere di compliance e su come verranno inviare le comunicazioni. Sono relative alla mancata registrazione:

  • Nel Registro Nazionale degli aiuti di Stato (RNA);
  • Nel Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN);
  • Nel Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura (SIPA).

L’irregolarità consiste nell’aver indicato dati non coerenti nel prospetto “Aiuti di Stato” nelle dichiarazioni fiscali relative al periodo d’imposta 2020.

Comunicazione dall’Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate mette al corrente tutti gli interessati tramite una comunicazione, la lettera di compliance, in cui sono indicati:

  • Il codice fiscale e la denominazione del contribuente;
  • Il numero identificativo e la data della comunicazione, il codice atto e l’anno d’imposta;
  • La data e il protocollo delle dichiarazioni interessate;
  • I dati degli aiuti di Stato e degli aiuti de minimis indicati nelle dichiarazioni che hanno impedito l’iscrizione nei registri RNA, SIAN e SIPA.

Per quanto riguarda la comunicazione, è stata trasmessa tramite Posta elettronica certificata (PEC) ai contribuenti presenti nell’Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti. Qualora non sia presente un indirizzo PEC, allora la comunicazione avverrò per posta ordinaria.

Inoltre, è bene far presente che la comunicazione, con i relativi allegati, sono disponibili nella sezione “L’Agenzia scrive” – “Comunicazioni relative all’invito alla compliance” del “Cassetto fiscale” dell’interessato, accessibile dall’area riservata del sito delle Entrate. Per accedervi, è necessario autenticarsi con le proprie credenziali digitali: Spid, Cie o Cns.

Come chiedere informazioni all’Agenzia delle entrate

È possibile chiedere ulteriori informazioni all’Agenzia delle entrate. Il contribuente può farlo in piena autonomia oppure tramite intermediari abilitati.

Il contribuente può chiedere informazioni riguardo alle incongruenze riscontrate, ma può anche fornire nuovi elementi volti a giustificare l’anomalia o segnalare eventuali inesattezze presenti nella comunicazione dell’Agenzia delle entrate.

Tuttavia, non è possibile inviare messaggi alla casella PEC da cui sono state inviate le comunicazioni.

Come regolarizzare spontaneamente

Oltre all’invio della comunicazione in sé, il provvedimento definisce come fare per regolarizzare l’anomalia e beneficiare della riduzione delle sanzioni.

Le ipotesi previste sono due. In entrambi i casi, sono dovute le relative sanzioni che l’interessato può pagare beneficiando della riduzione prevista dal ravvedimento operoso.

In base alla prima ipotesi, se la mancata iscrizione dell’aiuto individuale nei Registri dipende da errori di compilazione dei campi “Codice attività ATECO”, “Settore”, “Codice Regione”, “Codice Comune”, “Dimensione impresa” e “Tipologia costi” del prospetto “Aiuti di Stato”, allora il contribuente ha la possibilità di sanare la propria posizione presentando una dichiarazione integrativa in cui indica i dati corretti.

Una volta effettuata la regolarizzazione, gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis sono iscritti in RNA, SIA e SIPA nell’esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della dichiarazione integrativa nella quale sono dichiarati.

Invece, nella seconda ipotesi se la mancata iscrizione non dipende dagli errori di compilazione sopra indicati, il contribuente può regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione integrativa e restituendo integralmente l’aiuto illegittimamente fruito, comprensivo di interessi.

Conclusioni

In arrivo le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate per le irregolarità relative agli Aiuti di Stato e aiuti concessi in regime de minimis.

La comunicazione è arrivata con un provvedimento, con il quale l’Amministrazione finanziaria comunica l’arrivo delle lettere di compliance. inoltre, comunica anche le istruzioni su come effettuare l’adempimento spontaneo nel caso della mancata iscrizione nei registri RNA, SIAN e SIPA.

Domande frequenti

Cosa significa compliance Agenzia Entrate?
Si tratta di lettere con le quali l’Agenzia delle entrate invita a sanare le eventuali irregolarità dichiarative.

Perché l’Agenzia delle entrate invia lettere di compliance relative agli Aiuti di Stato?
Le lettere vengono inviate per gli Aiuti di Stato per i quali è stata negata l’iscrizione nei registri di riferimento (RNA, SIAN e SIPA) per aver indicato dati incoerenti nei modelli dichiarativi riferibili al periodo d’imposta 2020.

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Sara Bellanza
Sara Bellanza
Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.
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