Guida operativa sulle autofatture con codici TD17, TD18, TD19 in reverse charge legate ad acquisti su Amazon. Aspetti operativi criticità applicative.
Gli acquisti su Amazon rappresentano una casistica frequente per le imprese in relazione agli obblighi fiscali da assolvere. La molteplicità di soggetti venditori, le diverse configurazioni giuridiche dei fornitori e l'intreccio tra normativa italiana ed europea generano scenari operativi che richiedono valutazioni tecniche precise. Un errore nella qualificazione del fornitore o nella scelta del codice tipo documento può costare sanzioni da 500 euro a oltre 10.000 euro per singola operazione, senza contare il rischio di rilievi in sede di verifica.
Questa guida tecnica analizza sistematicamente tutte le casistiche che possono presentarsi quando un'impresa italiana acquista beni su Amazon, fornendo un quadro operativo completo per commercialisti e responsabili amministrativi. Dall'identificazione del corretto tipo di fornitore alla compilazione dell'autofattura elettronica, passando per le verifiche VIES e le criticità applicative più insidiose, ogni aspetto viene esaminato con l'approccio rigoroso che il tema impone.
Identificare la natura giuridica del fornitore
La corretta gestione fiscale degli acquisti Amazon dipende interamente dalla qualificazione giuridica del soggetto fornitore. Amazon opera attraverso una struttura complessa che comprende società diverse con posizioni IVA differenziate. Prima di qualsiasi altro adempimento, occorre rispondere a una domanda fondamentale: il fornitore indicato sulla fattura ha una stabile organizzazione in Italia oppure è semplicemente identificato ai fini IVA?
La distinzione è sostanziale e determina percorsi fiscali completamente diversi. Una stabile organizzazione rappresenta un centro di attività permanente dotato di struttura idonea per ricevere e utilizzare beni e servizi. Dal punto di vista operativo, equivale a un soggetto passivo residente in Italia, con obbligo di emissione di fatture elettroniche tramite Sistema di Interscambio e applicazione dell'IVA. L'identificazione diretta, invece, consente a un soggetto non residente di ottenere una partita IVA italiana pur rimanendo privo di stabile organizzazione nel territorio dello Stato.
La normativa consente ai soggetti non residenti di scegliere tra nomina di un rappresentante fiscale oppure identificazione diretta. Questa opzione vale sia per soggetti comunitari sia, con alcuni limiti, per soggetti extra-UE. Nel caso di Amazon, i principali operatori attivi sul territorio italiano sono Amazon EU S.à .r.l. (con succursale italiana) e Amazon Business EU S.à .r.l. (società lussemburghese identificata in Italia senza stabile organizzazione). La distinzione tra questi due soggetti determina obblighi fiscali radicalmente diversi per l'acquirente.
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