Il libro degli inventari รจ un registro contabile obbligatorio per molte imprese, nel quale vengono annotate, in modo dettagliato e sistematico, le descrizioni e le valutazioni dei beni e delle passivitร  posseduti dall’impresa al momento dell’inizio dell’attivitร  e alla chiusura di ogni esercizio finanziario. Esso rappresenta, quindi, una fotografia patrimoniale dell’azienda in un dato momento temporale.


Il libro degli inventari รจ un particolare documento che serve, a scopi contabili, come registro che memorizza alcune importanti informazioni sulle attivitร  di tipo commerciale. Ogni attivitร  di questo settore deve tenere un libro degli inventari, che si tratti di un unico imprenditore, oppure di una piccola societร , fino alle societร  di capitali, il libro degli inventari รจ un adempimento obbligatorio. Sono escluse solamente le piccole attivitร  imprenditoriali, come i piccoli artigiani e coltivatori.

Il libro degli inventari รจ obbligatorio per chi svolge impresa con regime ordinario, e serve a dare un quadro generale dell’andamento economico dell’impresa in un determinato periodo. Ilย libro inventariย รจ un adempimento posto a carico dellโ€™imprenditore che esercita unโ€™attivitร  di tipo commerciale. La sua normativa รจ rinvenibile nell’articolo 2214 c.c. e nell’articolo 14, comma 1, del DPR n. 600/73,ย obbligatorio per i soggetti titolari di reddito dโ€™impresa in regime di contabilitร  ordinaria, sia per obbligo di legge che per opzione.

Chi รจ obbligato a tenere traccia di queste importanti informazioni tramite il libro degli inventari, e non vi provvede, puรฒ anche essere sanzionato secondo le disposizioni della normativa italiana. Vediamo nel dettaglio cos’รจ il libro degli inventari, quali funzioni svolge e chi deve necessariamente tenerne uno.


Cos’รจ il libro degli inventari?

Libro degli inventari
Il libro inventari previsto dallโ€™articolo 2214 del codice civile e dallโ€™articolo 14 del DPR n. 600/73 deve essere redatto allโ€™inizio dellโ€™esercizio e successivamente ogni anno. Deve essere numerato progressivamente e vi deve essere apposta la marca da bollo da โ‚ฌ. 16,00 ogni 100 pagine.

Ilย libro inventariย รจ un adempimento posto a carico dellโ€™imprenditore che esercita unโ€™attivitร  di tipo commerciale. Si tratta di un adempimento prescritto sia dalla normativa civilistica (articolo 2214 c.c.) che da quella fiscale (articolo 14, comma 1, del DPR n. 600/73),ย obbligatorio per i soggetti titolari di reddito dโ€™impresa in regime di contabilitร  ordinaria, sia per obbligo di legge che per opzione.

Il libro degli inventari รจ un riepilogo periodico che mostra qual รจ la situazione economica dell’impresa commerciale in un preciso periodo di tempo. Questo libro deve essere scritto all’inizio dell’attivitร , e successivamente compilato ogni anno dalle imprese commerciali.

Il libro degli inventari contiene tutte le informazioni relative agli attivi e i passivi economici dell’impresa, e il valore del relativo capitale. Questo documento contiene in sostanza il quadro generale dell’impresa, che รจ rappresentato anche dai beni di natura patrimoniale posseduti.

In questo libro vanno contenute anche tutte le informazioni relative a beni strumentali o beni come macchinari, materie prime, brevetti, impianti, immobili, partecipazioni, crediti e debiti. Si tratta di un documento ufficiale che tiene traccia di tutto ciรฒ di cui l’impresa dispone, ogni anno di attivitร . Insieme a queste informazioni รจ indispensabile per l’azienda anche tenere traccia del bilancio di esercizio. Con tutte queste informazioni รจ anche facilmente comprensibile qual รจ lo stato di salute di un’impresa commerciale.

Il libro inventari svolge la funzione di dare evidenza della situazione economica e patrimoniale dellโ€™impresa con riferimento ad un determinato periodo al fine di fornire le seguenti informazioni, ovvero:

  • Lโ€™indicazione e la valutazione analitica degli elementi patrimoniali attivi e passivi;
  • La consistenza dei beni raggruppati in categorie omogenee per natura e valore e il valore attribuito a ciascun gruppo;
  • Il bilancio e il conto dei profitti e delle perdite.

Chi deve tenere un libro degli inventari?

Come abbiamo visto, il libro degli inventari รจ uno strumento che tutte le attivitร  commerciali devono tenere, e aggiornare progressivamente ogni anno con le informazioni relative al periodo storico. Sono tenuti a conservare e aggiornare il libro degli inventari quegli imprenditori che fanno riferimento a societร  di capitali, enti pubblici o privati che svolgono attivitร  commerciali, imprenditori individuali che utilizzano una contabilitร  di tipo ordinario. Risultano esclusi dall’obbligo di tenere traccia delle informazioni sul libro degli inventari i piccoli imprenditori, come ad esempio gli artigiani o i coltivatori, commercianti di piccola dimensione e chi conduce attivitร  di tipo famigliare.

Il libro degli inventari riporta qual รจ la situazione effettiva in un dato periodo dell’impresa, ed รจ uno strumento che puรฒ essere utilizzato anche da parte del fisco per effettuare eventuali controlli di diversa natura.

In sintesi, possiamo dire che l’obbligo di redazione del libro degli inventari riguarda in particolare le seguenti categorie di soggetti:

  • Societร  di capitali;
  • Enti pubblici e privati diversi dalle societร  che svolgono attivitร  commerciali;
  • SNC, SAS e societร  equiparate;
  • Imprenditori individuali che esercitano imprese commerciali (sono esclusi dalla tenuta del libro inventari i soggetti che rientrano nei limiti per la dellaย contabilitร  semplificataย che non hanno optato per la contabilitร  ordinaria).

A cosa serve il libro degli inventari

Questo strumento utilizzato dalle attivitร  di tipo commerciale offre una fotografia periodo per periodo della situazione economica, patrimoniale e del bilancio di profitto dell’attivitร . Un’attivitร  commerciale puรฒ nel tempo dotarsi di nuovi strumenti e nuovi beni, possedere immobili oppure variare anche di molto le attivitร  e le passivitร  derivate dall’impresa. Tutte queste informazioni si devono obbligatoriamente riportare sul libro degli inventari ogni anno, e il fisco puรฒ utilizzarlo per eventuali controlli. Tutto ciรฒ che รจ strettamente correlato con l’attivitร  commerciale dev’essere riportato all’interno del libro, inclusi eventuali investimenti in azioni, marchi, brevetti, capitale sociale e liquiditร .

Ma anche beni di tipo materiale, come materie prime e prodotti tenuti dall’impresa, macchinari, beni mobili. Il libro degli inventari va sottoscritto dall’imprenditore e va conservato per molto tempo, fino ad un arco temporale di 10 anni. Ogni attivitร  tra quelle viste sopra deve provvedere a iniziare il libro degli inventari appena comincia la nuova attivitร , indicando tutte le informazioni in essere al momento dell’apertura, e successivamente aggiornare la documentazione ogni anno.

Numerazione e bollatura del libro inventari

Art. 2215 c.c. – Numerazione del libro inventari
Il libro degli inventari deve essere numerato progressivamente e non รจ soggetto nรฉ a bollatura nรฉ a vidimazione; si possono utilizzare registri manuali, a modulo continui o a fogli singoli mobili numerati progressivamente senza alcun obbligo di bollatura e di vidimazione (non lasciare spazi in bianco, abrasioni e se รจ necessaria una cancellazione va eseguita in modo tale che quanto cancellato risulti leggibile“.

Laย numerazione dei registriย deve essere progressiva per anno ovvero ripartire dal numero 1 allโ€™inizio di ogni periodo dโ€™imposta indicando anche lโ€™anno in quattro cifre a cui si riferisce. Lโ€™inventario รจ soggetto allโ€™imposta di bollo, assolta mediante lโ€™apposizione diย marche da bolloย sulle pagine effettivamente utilizzate (ogni 100 pagine nella misura di โ‚ฌ. 16,00, per le societร  di capitali e di โ‚ฌ. 32,00 per le societร  di persone e le imprese individuali). Lโ€™imposta di bollo deve essere assolta in via preventiva, ossia prima di effettuare le annotazioni sulla prima pagina o sulle successive cento.

La redazione del libro inventari

Il libro degli inventari deve essere redatto, a cura dellโ€™imprenditore, allโ€™inizio dellโ€™esercizio dellโ€™impresa e successivamente ogni anno, deve essere tenuto secondo le norme di unโ€™ordinata contabilitร  e deve avere le pagine numerate progressivamente per ciascuna annualitร  (intendendo per tale quella di riferimento dellโ€™inventario). Non รจ soggetto a vidimazione iniziale.

Allโ€™inizio dellโ€™attivitร  (con riferimento alla data di costituzione/avvio) deve contenere:

  • Lโ€™elencazione, la descrizione e la valutazione delle attivitร  conferite;
  • Lโ€™elencazione, la descrizione e la valutazione delle (eventuali) passivitร  conferite;
  • Il valore del capitale di conferimento;
  • Lโ€™elencazione, la descrizione e la valutazione delle (eventuali) attivitร  e passivitร  dellโ€™imprenditore (solo nel caso di impresa individuale) al momento di inizio dellโ€™attivitร .

Negli anni successivi, il libro inventari si compone di:

  • Una parte analitica, contenente la composizione qualitativa e quantitativa del patrimonio aziendale: ovverosia deve contenere lโ€™indicazione e la valutazione delle attivitร  e delle passivitร  patrimoniali e deve indicare la consistenza dei beni raggruppati in categorie omogenee per natura e valore e il valore attribuito a ciascun gruppo;
  • Una parte sintetica, contenente il bilancio dโ€™esercizio (Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota integrativa).

Formato elettronico

Il libro inventari puรฒ, inoltre, essere formato e tenuto in forma elettronica (articolo 2215-bis c.c.), ma in tal caso sono necessarie la marcatura temporale e la firma digitale dellโ€™imprenditore o di un suo delegato, almeno una volta allโ€™anno.

Pagine eccedenti

Se sono state pre-enumerate con riferimento a unโ€™annualitร , pagine eccedenti rispetto a quelle che si sono poi rivelate in effetti necessarie per la stampa del relativo inventario, le restanti possono essere legittimamente utilizzate per dare corso alla stampa dellโ€™inventario dellโ€™esercizio successivo (C.M. 01.08.2002, n. 64/E).

Ad esempio, se si sono giร  numerate 100 pagine con riferimento allโ€™anno โ€œnโ€, ma lโ€™inventario di tale anno ha occupato solo 50 pagine, dalla pagina โ€œnโ€/51 potranno essere riportati i dati dellโ€™inventario relativo allโ€™anno successivo โ€œn+1โ€

Fogli mobili

รˆ possibile tenere ilย registro inventariย anche mediante fogli mobili (oltre che mediante libri o moduli continui), avendo, perรฒ, cura di intestare ciascuna pagina con i dati dellโ€™imprenditore:

  • Nominativo;
  • Denominazione o ragione sociale;
  • codice fiscale e partita Iva.

Non appare possibile tenere piรน libri degli inventari (Ministero dellโ€™Industria, Circolare 09.01.1997, n. 3407/C), ma, se motivazioni di tipo organizzativo lo rendono preferibile, si possono redigere piรน registri โ€œnon ufficialiโ€œ, uno per ciascun elemento patrimoniale (libro dei crediti, libro delle banche, ecc.) o, nel caso di aziende spazialmente diffuse sul territorio, uno per ogni unitร  locale in cui viene svolta lโ€™attivitร , in quanto tali registri potranno assolvere alla funzione di rendere, piรน rapidamente, disponibili le ulteriori informazioni allโ€™Agenzia delle Entrate, in caso di richieste avanzate in sede di accertamento.

Lโ€™imprenditore dovrร  poi avere cura di riepilogare le risultanze di tali inventari sezionali in un libro inventari โ€œufficialeโ€œ, di sintesi, unitario e cumulativo, munito di sufficiente dettaglio, sul quale andrร  poi riportato anche il bilancio dellโ€™esercizio.

Elementi da inserire nel libro inventari

In base alle norme richiamate, si ritiene opportuno redigere lโ€™inventario indicando:

  • Gli immobili, che possono essere individuati analiticamente per ogni particella catastale o per rogiti con le relative informazioni (ubicazione, estensione, descrizione, valore al mq. ecc.); Nel libro inventari devono essere indicate anche le rivalutazioni dei beni;
  • Gli impianti, i macchinari, i mobili, indicandoli analiticamente, per singolo cespite, evidenziando il costo storico, il fondo ammortamento, il valore netto da ammortizzare (possono essere indicati nel registro dei cespiti ammortizzabili);
  • Le rimanenze di materie primesemilavorati, prodotti finiti, articolate per categorie omogenee, evidenziando quantitร , unitร  di misura, valore unitario e complessivo;
  • Brevettimarchidiritti, indicati per titolo giuridico, secondo le informazioni contrattuali o altro;
  • Le partecipazioni, obbligazioni, altri valori mobiliari, articolate per categorie omogenee, evidenziando classe di titoli, emittente, numero, valore nominale e contabile;
  • crediti e i debiti, distinti per nominativo ed evidenziando natura, importo residuo, scadenza, valuta ed eventuali garanzie;
  • Il denaro e valori in cassa, distinti in relazione alle principali classi di valori e opportunamente numerati;
  • Il capitale sociale e le riserve, indicando le singole poste ed evidenziando il valore iniziale, gli incrementi e i decrementi di periodo, il valore finale;
  • fondi, distinti per classi, evidenziando il valore iniziale, gli incrementi e i decrementi di periodo, il valore finale.

Per le classi di valori piรน affollate (es. le rimanenze, i crediti e i debiti) si puรฒ darne una rappresentazione sintetica, rinviando ad altri supporti il dettaglio (come previsto, rispettivamente, dallโ€™articolo 15, DPR n. 600/73). Si ritiene inoltre indispensabile la conservazione delle schede contabili (mastrini) dellโ€™attivo e del passivo al fine di integrare eventuali omissioni di informazioni riscontrate dai verificatori nellโ€™analisi del libro degli inventari.

Inattendibilitร  delle scritture contabili

Lโ€™apparente libertร  sui dettagli da fornire nelย libro inventariย deve essere perรฒ messa a confronto con la possibilitร  che lโ€™Amministrazione finanziaria rilevi nellโ€™assenza o nellโ€™insufficiente informativa dellโ€™inventario una causa diย inattendibilitร  delle scritture contabili, procedendo, di conseguenza, allโ€™accertamento induttivoย del reddito.

La Cassazione, con laย sentenza 26.05.2003 n. 8273ย in tema di contenuto minimo del libro inventari, ha precisato che le carenze nella redazione dellโ€™inventario sono idonee a legittimare lโ€™accertamento induttivo, pur in presenza di un bilancio dโ€™esercizio regolarmente redatto. Ciรฒ significa che non รจ ammissibile assolvere la redazione dellโ€™inventario con la sola stampa del bilancio dโ€™esercizio, che renderebbe di fatto inutile la sua funzione, rendendolo un duplicato del libro assemblee dove il bilancio deve essere stampato unitamente al verbale che lo approva.

La sottoscrizione del libro inventari

Fra i requisiti formali indispensabili vi รจ inoltre quello della sottoscrizione dellโ€™inventario da parte dellโ€™imprenditore, sia esso il titolare dellโ€™impresa individuale, piuttosto che il legale rappresentante di una societร .

Con la firma apposta in calce al registro, il soggetto che vi รจ tenuto (titolare dellโ€™impresa individuale o rappresentante legale della societร  o ente) si assume la responsabilitร  della correttezza e della veridicitร  di quanto esposto, e lโ€™adempimento ha unโ€™importanza tale che, secondo la giurisprudenza di legittimitร , lโ€™Amministrazione finanziaria รจ legittimata a procedere allโ€™accertamento induttivo del reddito dellโ€™impresa, ai sensi dellโ€™articolo 39, comma 2, del DPR n. 600/1973, in caso di omessa sottoscrizione da parte del contribuente.

Occorre anche ricordare che non รจ possibile in caso di verifica stampare il registro in presenza dei funzionari dellโ€™amministrazione (cosa possibile invece per le scritture contabili). Lโ€™inventario va conservato per 10 anni dallโ€™ultima registrazione e la conservazione puรฒ essere effettuata anche su supporti ottici o magnetici che ne garantiscano la certezza della data e la non modificabilitร  dei dati.

Termine per la redazione del libro inventari

Per quanto riguarda il termine di redazione, il comma 3 dellโ€™articolo 2217 c.c. stabilisce che lโ€™inventario deve essere sottoscritto dallโ€™imprenditoreย entro tre mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi ai fini delle imposte dirette. Poichรฉ il termine di presentazione della dichiarazione รจ entro lโ€™ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta, la redazione e sottoscrizione del libro inventari per una societร  di capitali con esercizio sociale coincidente con lโ€™anno solare deve avvenire entro la fine dellโ€™anno di imposta successivo a quello di cui si riferisce lโ€™inventario.

Il libro degli inventari, come le altre scritture, deve essere conservato per un periodo minimo di 10 anni dalla data dellโ€™ultima registrazione.

Conseguenze in caso di mancata o irregolare tenuta del libro

In caso di mancata o irregolare tenuta dellโ€™inventario, il contribuente potrebbe avere sia ripercussioni civilistiche che fiscali ovvero:

  • Il mancato aggiornamento del libro inventari puรฒ costituire reato per bancarotta semplice (Cassazione n. 40078-2011);
  • La totale mancanza del registro bancarotta fraudolenta documentale (Cassazione 6191-2011);
  • Ai fini fiscali lโ€™omessa predisposizione dellโ€™inventario, la mancata sottoscrizione dellโ€™inventario, lโ€™omessa indicazione nellโ€™inventario del criterio di valutazione delle rimanenze e la presenza di errori nelle distinte inventariali puรฒ dare origine ad un accertamento induttivo.

Conclusioni

Il libro degli inventari rappresenta uno strumento essenziale e obbligatorio per molte imprese, offrendo una visione chiara e dettagliata della situazione patrimoniale aziendale in specifici momenti temporali. La sua corretta tenuta non solo risponde a un obbligo normativo, ma garantisce anche trasparenza e affidabilitร  nella contabilitร  dell’impresa. Attraverso questo registro, l’imprenditore puรฒ monitorare l’evoluzione dei beni e delle passivitร  dell’azienda, facilitando la pianificazione strategica e la gestione finanziaria. In un contesto economico sempre piรน complesso e dinamico, la corretta redazione e aggiornamento del libro degli inventari si conferma come una pratica fondamentale per la sostenibilitร  e la crescita di ogni attivitร  imprenditoriale.

Domande frequenti

Cos’รจ il libro degli inventari?

รˆ un registro contabile in cui vengono annotate le descrizioni e le valutazioni dei beni e delle passivitร  dell’impresa all’inizio dell’attivitร  e alla fine di ogni esercizio finanziario.

รˆ obbligatorio per tutte le imprese?

No, ma รจ obbligatorio per molte tipologie di imprese, in base alla normativa contabile e fiscale vigente.

Qual รจ la differenza tra inventario iniziale e inventario finale?

L’inventario iniziale descrive la situazione patrimoniale all’avvio dell’attivitร , mentre l’inventario finale riflette la situazione alla chiusura dell’esercizio finanziario.

Come viene valutato il patrimonio nel libro degli inventari?

La valutazione segue criteri specifici stabiliti dalla normativa contabile e puรฒ variare in base alla natura dei beni e delle passivitร .

รˆ possibile rettificare o modificare il libro degli inventari?

In generale, una volta redatto e chiuso, il libro degli inventari non dovrebbe essere modificato. Tuttavia, in casi eccezionali e giustificati, possono essere apportate rettifiche, che devono essere debitamente motivate e documentate.

Chi รจ responsabile della corretta tenuta del libro degli inventari?

L’imprenditore o l’amministratore dell’impresa รจ responsabile della corretta redazione e tenuta del libro degli inventari.

In caso di errori o omissioni nel libro degli inventari, quali sono le possibili conseguenze?

Gli errori o le omissioni possono portare a sanzioni amministrative o fiscali e, in alcuni casi, possono avere implicazioni legali per l’imprenditore o l’amministratore.

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