Ieri, il Cdm ha varato il decreto Milleproroghe 2026, che rinnova per un altro anno una serie di misure in scadenza. Tra queste il bonus giovani, donne e zes. Il decreto dispone, anche, la conferma di un anno del Fondo di garanzia per le Pmi, oltre all’estensione degli incentivi per l’occupazione giovanile e per le lavoratrici svantaggiate.
Anche quest’anno il Consiglio dei ministri ha varato il decreto Milleproroghe, che proroga varie misure in scadenza. Dovrebbe essere rinnovati nel 2026 il bonus giovani come gli incentivi occupazionali per le lavoratrici svantaggiate e le aziende dell’area Zes.
Nella bozza circolata viene posticipata di un anno anche l’entrata in vigore dell’obbligo di polizza contro rischi catastrofali per le imprese turistico-ricettive e la scadenza per presentare gli aggiornamenti catastali di bungalow e camping. Inoltre, il decreto Milleproroghe dispone la proroga della limitazione della responsabilità penale degli esercenti di una professione sanitaria in situazioni di grave carenza di personale ai casi di colpa grave fino al 31 dicembre 2026, rispetto al termine attuale del 31 dicembre di quest’anno.
Indice degli argomenti
- Proroga di un anno lo stop all’aumento delle multe aggiornate all’inflazione
- Limitazione responsabilità penale per i medici prorogato per tutto il 2026
- Bonus giovani, donne e Zes
- Rinviato l’obbligo di polizze catastrofali per le imprese turistiche
- Le novità per bungalow, camping e terme
- Prorogato il fondi di garanzia per le Pmi
- Testi unici fiscali: rinvio al 2027
- Assemblee societarie da remoto prorogate al 30 settembre 2026
- Infografica riepilogativa
Proroga di un anno lo stop all’aumento delle multe aggiornate all’inflazione
Tra i 16 articoli del decreto Milleproroghe, compare la sospensione dell’aggiornamento biennale dell’importo delle multe in relazione all’inflazione. In particolare, lo stop all’aggiornamento delle sanzioni per chi viola il Codice della strada slitta al primo dicembre 2026.
Limitazione responsabilità penale per i medici prorogato per tutto il 2026
Sul fronte sanitario viene disposta la proroga al 31 dicembre 2026 per gli operatori sanitari, ovvero la disposizione che, sino al 31 dicembre di quest’anno, prevede la limitazione della punibilità dei medici ai soli casi di colpa grave per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose, qualora il fatto sia stato commesso nell’esercizio di una professione sanitaria e in situazioni di grave carenza di personale sanitario.
Bonus giovani, donne e Zes
E’ stata prevista la proroga al 31 dicembre 2026 dell’esonero contributivo totale per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani under 35, con un tetto massimo di 500 euro al mese, che sale a 650 euro per le lavoratrici svantaggiate. Confermati nel 2026 anche gli incentivi per sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona economica speciale per il Mezzogiorno.
Rinviato l’obbligo di polizze catastrofali per le imprese turistiche
Viene rinviato ancora per un altro anno il termine per la stipula di polizze contro rischi catastrofali delle imprese della pesca e dell’acquacoltura e per le piccole e microimprese turistico ricettive. Per tutte le altre invece l’obbligo dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio.
Le novità per bungalow, camping e terme
Prorogato fino al 15 dicembre 2026, il termine per presentare gli aggiornamenti catastali di camping e bungalow in linea con la norma che dal primo gennaio 2025 esclude dalla stima catastale diretta gli allestimenti mobili in strutture ricettive all’aperto, campeggi e villaggi turistici.
Avanti per tutto il 2026 anche le norme per le procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili presso strutture turistiche o termali.
Prorogato il fondi di garanzia per le Pmi
Viene rifinanziato per il prossimo anno anche il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica.
La riconferma al 2026 “offre al sistema produttivo la certezza di poter contare anche nei prossimi mesi su un meccanismo che accompagna investimenti, innovazione e nuova occupazione”, ha commentato il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci.
La proroga relativa al Fondo di Garanzia PMI prevede che anche nel 2026 non cambino le condizioni applicabili ai prestiti alle aziende. La garanzia del Fondo resta all’80% per i finanziamento destinati a un investimento, e del 50% se invece il prestito ha l’obiettivo di garantire liquidità .
Un’altra misura per le imprese è la proroga delle polizze catastrofali. L’obbligo è già scattato per le grandi e le medie imprese, mentre per le piccole imprese era il 31 dicembre 2025 e slitta al 31 marzo 2026.
Testi unici fiscali: rinvio al 2027
Tra le novità più rilevanti sul fronte fiscale, il Decreto Milleproroghe 2026 dispone il rinvio di un anno per l’entrata in vigore di cinque Testi Unici previsti dalla riforma fiscale attuativa della Legge delega n. 111/2023. Le nuove disposizioni, originariamente previste per il 1° gennaio 2026, slittano al 1° gennaio 2027, concedendo così più tempo sia agli uffici dell’Amministrazione finanziaria sia ai contribuenti per adeguarsi alle importanti novità normative.
Il rinvio riguarda in particolare il Testo Unico sulle sanzioni tributarie amministrative e penali, disciplinato dall’articolo 102 del relativo decreto attuativo della riforma fiscale, che introduce una profonda revisione del sistema sanzionatorio tributario. Viene parimenti prorogato il Testo Unico dei tributi erariali minori, previsto dall’articolo 100 del decreto legislativo n. 139 del 18 settembre 2024, che riordina e coordina la disciplina di numerosi tributi minori attualmente sparsi in diverse fonti normative.
La proroga si estende anche ad altri tre fondamentali Testi Unici compilativi della riforma fiscale: quello in materia di giustizia tributaria, che riorganizza l’intero processo tributario; il Testo Unico su versamenti e riscossione, contenuto nel decreto legislativo n. 13 del 12 febbraio 2024, che disciplina le modalità di pagamento delle imposte e la riscossione coattiva; infine, il Testo Unico dell’imposta di registro e altri tributi indiretti, previsto dal decreto legislativo n. 123 del 1° agosto 2025.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha motivato questa scelta con l’esigenza di garantire una più efficace implementazione delle riforme e di permettere agli operatori del settore, professionisti e imprese, di acquisire piena padronanza delle nuove disposizioni prima della loro applicazione pratica. Si tratta di una proroga tecnica che non modifica i contenuti normativi dei Testi Unici, ma ne posticipa semplicemente l’operatività , evitando potenziali difficoltà applicative in fase di avvio.
Va precisato che il Testo Unico IVA, ancora in fase di approvazione definitiva, non rientra in questa proroga e seguirà un percorso normativo separato. Per professionisti e imprese, questo differimento rappresenta un’importante finestra temporale per approfondire le novità normative e adeguare i propri sistemi informativi e procedure interne alle nuove regole che entreranno in vigore dal 2027.
Assemblee societarie da remoto prorogate al 30 settembre 2026
Il Decreto conferma anche per i primi nove mesi del 2026 la possibilità per società ed enti di svolgere le assemblee con le modalità speciali introdotte durante l’emergenza sanitaria. La disciplina prevista dall’articolo 106 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (decreto “Cura Italia”), già oggetto di numerosi rinvii negli anni precedenti, viene estesa fino al 30 settembre 2026. Questa proroga consente alle società di continuare a beneficiare di una maggiore flessibilità organizzativa nella convocazione e nello svolgimento delle assemblee dei soci o degli organi collegiali.
In particolare, rimangono applicabili le modalità semplificate che permettono la partecipazione da remoto attraverso mezzi di telecomunicazione, l’espressione del voto in via elettronica e la possibilità per i soci di intervenire alle assemblee senza la necessità di presenza fisica presso la sede sociale. La norma si rivela particolarmente utile per le società con soci distribuiti su tutto il territorio nazionale o all’estero, consentendo significativi risparmi in termini di costi di trasferta e di tempo organizzativo. Le assemblee possono quindi svolgersi garantendo comunque la piena partecipazione di tutti gli aventi diritto, pur mantenendo l’efficacia e la validità delle deliberazioni assunte.
Infografica riepilogativa
