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Spese Mediche Rimborsate: detrazione fiscale

Le spese mediche rimborsate (parzialmente o interamente) da una assicurazione facoltativa possono essere detratte dal 730 o dal modello Redditi Persone Fisiche? Qual è il limite di spese mediche rimborsate dal FASI che si può detrarre? Di seguito tutte le regole per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

In sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, sia essa modello Redditi Persone Fisiche o modello 730, assumono particolare rilievo le modalità di detrazione delle spese sanitarie oggetto di rimborso da parte di assicurazioni o Enti privati.

In generale qualsiasi spesa, per poter essere considerata detraibile o deducibile ai fini delle imposte sui redditi, deve essere stata sostenuta dal contribuente che intende detrarla o dedurla (ex art. 15, co. 1 del TUIR). Pertanto, in linea di principio, le spese sanitarie rimborsate non sono detraibili o deducibili. Vedremo poi cosa significa questo con maggiore dettaglio.

Per questo, di seguito andiamo ad analizzare il criterio che regola la disciplina per portare in detrazione le spese mediche rimborsate (parzialmente o integralmente) da una assicurazione facoltativa.

Le spese mediche rimborsate sono detraibili fiscalmente?

In generale, qualsiasi spesa sostenuta dal contribuente, per poter essere considerata detraibile o deducibile ai fini IRPEF, deve essere effettivamente rimasta a carico dello stesso. Quindi appare chiaro stabilire, come regola generale, che le spese oggetto di rimborso, non possono essere considerate oneri deducibili o detraibili, per il contribuente. Naturalmente questo vale anche per le spese mediche rimborsate da assicurazioni, ma con qualche eccezione che andremo ad analizzare.

Il rimborso delle spese mediche da parte di assicurazioni sanitarie

L’articolo 15, comma 1, lettera c) del DPR n. 917/86 prevede una particolare eccezione alla regola generale di non detraibilità o deducibilità degli oneri rimborsati al contribuente. Secondo la predetta disposizione:

Pertanto, secondo la predetta disposizione, il contribuente ha diritto alla detrazione o deduzione fiscale della spesa sanitaria sostenuta anche nel caso in cui la stessa sia stata rimborsata. La detrazione avviene a condizione che il rimborso sia riconducibile a contributi o premi per i quali non è prevista la detraibilità o la deducibilità o che, essendo versati da altri (ad esempio, il datore di lavoro) concorrono formare il suo reddito di lavoro dipendente.

Criteri di deducibilità dal reddito dei contributi assicurativi

Per quanto riguarda i contributi deducibili, l’articolo 10, comma 1, lettera e) del DPR n. 917/86 afferma che sono deducibili dal reddito complessivo del contribuente i:

Pertanto, i contributi fino alla soglia di €. 3.615,20 non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente, così come previsto dall’articolo 51, comma 2, lettera a) del DPR n. 917/86, secondo il quale:

I rimborsi delle spese sanitarie sostenute dal contribuente

Gli enti o casse con finalità assistenziale sono tenuti a comunicare ogni anno all’anagrafe tributaria i dati completi afferenti i rimborsi effettuati, evidenziando gli importi erogati e ed i soggetti destinatari. In pratica, l’Agenzia delle Entrate con queste informazioni è in grado di capire l’esatta applicazione da parte del contribuente della normativa appena richiamata riguardante la detraibilità delle spese mediche rimborsate. È sufficiente, infatti, attivare un controllo formale della dichiarazione, ai sensi dell’articolo 36-ter del DPR n. 600/73, per verificare il comportamento del contribuente.

Quindi, come comportarsi di fronte a spese mediche rimborsate?

In linea generale, come abbiamo visto, gli oneri sostenuti dal contribuente e poi rimborsati allo stesso non danno diritto ad un beneficio fiscale. Il contribuente, infatti, deve essere inciso dall’onere, evento che in caso di rimborso non si verifica. Inoltre, se il rimborso avviene in periodi di imposta successivi è necessario procedere alla tassazione separata (con facoltà di opzione per la tassazione ordinaria). Vediamo quindi come operare distinguendo tra spese sanitarie non detraibili e spese sanitarie detraibili.

Come effettuare la detrazione delle spese sanitarie nei limiti del premio tassato?

Come abbiamo visto, in questi casi, per stabilire quando il contribuente ha diritto a potersi detrarre spese sanitarie, anche oggetto di rimborso è necessario prendere a riferimento la regola generale, la quale prevede che:

In tale contesto un ruolo particolare è svolto dagli enti e le casse esistenti nell’ambito del lavoro dipendente. Il versamento di contributi a questi enti non da diritto alla detrazione di spese sanitarie rimborsate. Questo in corrispondenza di premi che non hanno formato reddito di lavoro dipendente, fino ad un importo massimo di €. 3.615,20. La non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro significa, di fatto, aver fruito di una deduzione e dunque di un beneficio fiscale per il premio versato, quindi le spese sanitarie rimborsate sono tutte indetraibili dal reddito.

Esempio di calcolo delle spese mediche rimborsate detraibili in dichiarazione dei redditi

Proviamo ad effettuare un esempio pratico per individuare la quota di spese sanitarie rimborsate detraibili. Ipotizza che i contributi al fondo sanitario siano pari a €. 6.000. Le spese sanitarie rimborsate sono pari a €. 2.000. I calcoli da effettuare per trovare la quota di spese mediche detraibili sono i seguenti

1) Calcolare la quota dei contributi che ha concorso alla formazione del reddito di lavoro dipendente:

(€. 6.000 – €. 3.615,20) = €. 2.384,80 che rappresenta l’eccedenza di contributi che forma reddito.

2) Determinare il rapporto percentuale tra contributi che hanno formato reddito e contributi versati:

(€. 2.384,80/€. 6.000) = 39,75% Questa percentuale rappresenta la quota di contributo che ha concorso a formare reddito del dipendente.

3) Applicare la percentuale alle spese sanitarie rimborsate:

(€ 2.000 39,75%) = € 795 Questo valore rappresenta la quota di spese mediche che il lavoratore può portarsi in detrazione, anche se la spesa è stata rimborsata. Tale importo potrà essere sommato alle altre spese mediche del contribuente, fruendo della detrazione fiscale del 19%.

Risposta ad interpello n. 45/2024 : spese sanitarie pagate da un Fondo detraibili in base al principio di “cassa”

Nel caso in cui un Fondo di assistenza sanitaria integrativa eroghi le spese sanitarie di un suo iscritto direttamente a una struttura sanitaria, nel caso in cui i contributi al Fondo versati non siano deducibili dal reddito, l’iscritto potrà portare in detrazione le spese seguendo il principio “di cassa” nell’anno in cui il Fondo le ha pagate alla struttura sanitaria.

La Circolare n. 14/E/2023 ha chiarito che gli oneri e le spese devono essere indicati, in linea di massima, nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati sostenuti (quindi secondo il principio di cassa) e idoneamente documentati, anche se la spesa è sostenuta in un periodo d’imposta diverso da quello in cui la prestazione è resa.

Riferendosi alle spese sanitarie rimborsate da un fondo di assistenza sanitaria integrativa ai dirigenti in pensione, la risoluzione n. 167/E del 25 novembre 2005 ha inoltre chiarito che la detrazione delle spese spetta anche nell’ipotesi in cui siano pagate direttamente alla struttura sanitaria da un fondo, in nome e per conto dell’iscritto.

I rimborsi delle spese mediche del FASI

Una particolare casistica che riguarda il rimborso delle spese sanitarie è quella che riguarda il FASI (Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa alle prestazioni del servizio sanitario nazionale). Si tratta di un fondo che effettua prestazioni sanitarie a favore dei dirigenti delle imprese industriali, siano essi in servizio o in pensione.

Sul punto l’Agenzia delle Entrate si è espressa con le Risoluzioni n. 114/E/2003, 78/E/2004, 167/E/2005 e la Circolare n. 24/E/2004. Con questi documenti di prassi è stata definitivamente chiarita la possibilità di portare in detrazione le spese sanitarie rimborsate dal Fondo. La situazione può essere così riepilogata e riassunta.

La detrazione delle spese mediche rimborsate dal FASI per i dirigenti in servizio

Per i dirigenti in servizio trova applicazione la disciplina di non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente dei contributi versati fino alla soglia di €. 3.615,20. Pertanto, l’eventuale rimborso lascia il diritto alla detrazione soltanto in proporzione alla quota dei premi che hanno formato reddito, ovvero quelli superiori alla soglia. Le spese mediche rimborsate deducibili si trovano con il meccanismo di calcolo visto in precedenza. Non vi sono, quindi, differenze di trattamento tra un dirigente iscritto al FASI ed un dipendente con versamenti effettuati ad altri enti.

La detrazione delle spese mediche rimborsate dal FASI per i dirigenti in pensione

Per i dirigenti in pensione indipendentemente dall’entità del rimborso la detrazione fiscale delle spese sanitarie resta sempre piena. Questo, in quanto non può trovare in nessun caso applicazione la disciplina della concorrenza al reddito dei premi versati. Infatti, i premi versati al fondo del FASI per i dirigenti in pensione non sono mai individuali, ma sempre collettivi, e per questo non permettono di applicare la norma di cui all’articolo 51, comma 2, lettera a) del TUIR, confluendo appieno nel reddito di pensione. Trattandosi quindi di contributi non dedotti dal reddito, per i dirigenti in pensione le spese mediche rimborsate dal FASI sono sempre ed interamente detraibili.

Per approfondire: “Detrazione spese sanitarie nel modello 730“.

Conclusioni

La disciplina fiscale riguardante il rimborso delle spese sanitarie rimborsate non è delle più semplici. Si tratta di una delle casistiche in cui vengono commessi maggiori errori nella dichiarazione dei redditi.

In questo contributo ho cercato di fornirti poche e semplici regole da seguire per non commettere errori. Tuttavia, mi rendo conto che non sempre sia facile capire se e quante spese mediche rimborsate possiamo correttamente detrarre.

Se quanto indicato in questo articolo non ti è sufficiente per risolvere i tuoi dubbi, lascia un commento di seguito. Potrai ricevere nel più breve tempo un consiglio da parte mia su come procedere.

Domande frequenti

Cosa accade però se il premio versato agli enti è superiore al limite di 3.615,20 euro?

Se si verifica tale ipotesi, si riapre una possibilità di detrazione per la parte di spesa medica proporzionale al premio tassato nell’ambito del lavoro dipendente.
Sul punto vedasi la Circolare n. 50/E/2002 dell’Agenzia delle Entrate.

Come individuare la quota di spese sanitarie rimborsate detraibili in dichiarazione?

Per calcolare la quota di spese sanitarie detraibili è necessario operare nel seguente modo:
– calcolare la quota dei contributi che ha concorso alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Tale valore è dato dalla differenza tra il totale dei contributi versati al fondo dal lavoratore dipendente e la soglia di €. 3.615,20;
– trovare il rapporto percentuale tra i contributi che hanno concorso alla formazione del reddito di lavoro dipendente e il totale dei contributi versati;
– applicare tale percentuale alle spese sanitarie oggetto di rimborso per individuare l’importo fruibile in deduzione o rispetto al quale calcolare la detrazione. Quest’importo, dunque, potrà essere legittimamente sommato alle altre spese mediche del contribuente, fruendo del beneficio fiscale.

Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.

137 COMMENTI

  1. Buonasera
    Posseggo un fondo sanitario il cui premio è dedotto dal reddito dal mio datore di lavoro.
    Il fondo copre anche i figli a carico.
    Non posso quindi detrarre le mie spese già rimborsate, posso però detrarre le spese dei figli ( anche se già rimborsate)?
    Grazie
    Cordiali saluti

  2. Buonasera
    Posseggo un fondo sanitario il cui premio è dedotto dal reddito dal mio datore di lavoro.
    Il fondo mi rimborsa solo una parte della spesa.
    Posso dedurre la parte restante che di fatto rimane a mio carico?
    Grazie
    Cordiali saluti

  3. Buongiorno,
    sono un ex-dirigente che ha terminato il contratto da lavoratore dipendente in data 31/12/2016.
    Entro fine maggio devo decidere se continuare ad essere iscritto al Fasdac come prosecutore volontario.
    Sono in procinto di aprire un’attività autonoma come SRL semplificata, dove sarò amministratore unico ed avrò come soci moglie e figlia. Mi chiedo quindi se i contributi che verserei al Fasdac come prosecutore volontario posso essere posti in deduzione come spese nella nascente SRL. If fondo non è completamente chiaro in merito nel documento che descrive il trattamento fiscale.
    Grazie.
    Cordiali saluti

  4. Questa domanda dovrà porla al consulente del lavoro che inquadrerà la sua posizione nella Srl.

  5. Buonasera.
    Ho un quesito sulle spese mediche.
    Tramite il io datore di lavoro, ho stipulato una polizza sanitaria per mia moglie che pago mensilmente con addebito diretto sul mio stipendio (suppongo che la polizza vada in deduzione del mio stipendio). Mia moglie ha sostenuto una serie di spese mediche nel corso del 2016 parzialmente rimborsate dall’assicurazione. Ho recentemente stampato il modello 730 precompilato di mia moglie e ho visto che sono state indicate come spese mediche detraibili tutte le spese sostenute nel 2016, anche quelle totalmente o parzialmente rimborsate (ad eccezione di una). Visto che la spesa dell’assicurazione sanitaria è a mio carico e non incide in alcun modo sullo stipendio di mia moglie (in termini di deducibilità) è corretto il calcolo fatto dal 730 precompilato? In questo caso sarebbe corretto aggiungere la spesa non conteggiata?
    Infine, se dovessi accettare i dati di tale modello non verrà fatto alcun controllo sulla dichiarazione dei redditi?
    Grazie della risposta.
    Cordiali saluti

  6. La spesa medica è stata rimborsata comunque a sua moglie, quindi per una spesa rimborsata non si può ottenere la detrazione fiscale.

  7. Buongiorno,
    ho stipulato un’assicurazione (Unisalute) e nel 2016 sono stata sottoposta a intervento chirurgico. Ho chiesto ed ottenuto il rimborso di tutte le spese sostenute.

    Sul sito dell’assicurazione leggo:
    Il premio pagato per le polizze sanitarie non è deducibile ai fini fiscali. Si possono invece detrarre tutte le spese mediche, anche quelle rimborsate dalla compagnia: è sufficiente indicarle nel modello 730 o Unico nella sezione “Oneri per i quali è riconosciuta la detrazione d’imposta” e consegnare al consulente fiscale le ricevute in originale.

    Lo stesso mi pare di capire dal TUIR art.15 comma 1 lett. c
    Il CAF mi dice che non ho diritto ad alcuna detrazione. In un’analoga situazione (intervento nel 2012) lo stesso CAF aveva indicato tra le spese detraibili anche quelle rimborsate dalla compagnia.assicurativa.

    Vorrei un Vs parere sulla questione.
    Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.

  8. Quello che deve verificare è se il contributo versato è stato oggetto di deduzione dal suo reddito di lavoro. Dalla lettura che ha indicato sembra che tali contributi non siano stati dedotti dal suo reddito, in questo caso la spesa sanitaria anche se rimborsata può essere detratta nel 730. L’aspetto da verificare è la deduzione del contributo versato, questo è il discrimine per dedurre la spesa rimborsata.

  9. Buongiorno
    Tramite il mio datore di lavoro ho una polizza assicurativa sanitaria che copre tutta la famiglia e che eccede i 3615 euro.
    Per le spese mie e dei miei figli non c’è problema : quanto non rimborsato lo porto in detrazione mentre quanto rimborsato lo porto in detrazione per una percentuale calcolata secondo l’esempio da voi riportato (circolare 50/E/2002 AG. entrate) . Ma per mia moglie che non è a carico ? Le sue spese non rimborsate le porta in detrazione lei ma le spese rimborsate ? E’ corretto applicare anche alle sue spese rimborsate la percentuale prima calcolata per me oppure quanto è stato a lei rimborsato non può essere detratto .
    Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

  10. è anche il mio caso, nel senso che io ho stipulato la polizza collegandola a quella del mio compagno.
    Di fatto la mia quota, come quella dei figli del sig. riva, non è stata dedotta da nessun reddito da lavoro.
    Chiaramente x quanto riguarda la quota del mio compagno e del sig. riva non ci sono dubbi sulla non detraibilità ma, non trovo nulla che mi nega dal detrarre le spese rimborsate a me, in quanto il costo dell’assicurazione non è stato da me dedotto da nessun tipo di reddito.
    Resto in attesa di sapere

  11. Il principio generale afferma che una spesa rimborsata non può essere detratta. Se lei ha ottenuto il rimborso non può detrarre la spesa.

  12. Buonasera,
    Mi complimento per la vostra analisi ben supportata da riferimenti normativi sul complesso tema delle Spese mediche rimborsate: detrazione fiscale
    Mi sembrano interessanti i chiarimenti dati dalla Agenzia delle Entrate sul tema che si discute (vedi Pag. 181 – Guida alla Dichiarazione dei Redditi – Roma, 04/04/2017 (spese mediche sostenute dal familiare non a carico), che così si esprime.
    “……qualora il FASI, per effetto dei contributi versati, rimborsi al dirigente in pensione anche le spese mediche sostenute dal familiare non a carico, dette spese sono detraibili/deducibili da parte dello stesso familiare che le ha sostenute (Circolare 23.04.2010 n. 21, risposta 4.8).
    Le spese mediche sono detraibili da parte del dirigente in pensione anche se sostenute dal FASI in nome e per conto del dirigente in pensione, in quanto questo particolare modo di sostenimento dell’onere determina gli stessi effetti del “rimborso” previsto dall’art. 15 del TUIR (Risoluzione 25.11.2005 n. 167)”.

    Nella fattispecie di un pensionato, quindi, sembrerebbe che per l’Agenzia delle Entrate sia irrilevante se il coniuge sia o non sia a carico.
    Sarei grato, quindi, di una vostra risposta se lo stesso criterio di deducibilità delle spese sanitarie del coniuge sia applicabile anche al coniuge di un dirigente in servizio.
    Mi riferisco al caso in cui i contributi versati dal datore di lavoro per fini assistenziali eccedono il limite € 3.615,20 e pertanto l’eccedenza diventa imponibile per il dirigente. Di conseguenza dovrebbero diventare deducibili (nella dichiarazione del coniuge non a carico) anche le spese del coniuge rimborsate al dirigente, in particolare proporzionalmente a tale quota eccedente.

  13. Buongiorno,
    la mia azienda (come stabilito dal CCNL di categoria) copre per i dipendenti un fondo integrativo di assistenza sanitaria (fondo “Salute sempre” di Unisalute). Per questa assistenza, quindi, noi dipendenti non versiamo nessun premio, la spesa è completamente a carico del datore di lavoro.
    Ho usufruito nel 2016 di rimborsi per prestazioni sanitarie attraverso il fondo Salute sempre; Unisalute ha quindi comunicato all’Anagrafe tributaria queste spese (seppur rimborsate), che mi sono state inserite nel 730 precompilato alla voce E1 Spese sanitarie. E’ corretto? Sono spese detraibili per me, anche se di fatto mi sono state completamente rimborsate?
    Grazie fin d’ora per l’attenzione
    Cordialmente

  14. Buon pomeriggio, ho un contratto di lavoro in somministrazione (ex interinale) in virtù del quale posso beneficiare delle prestazioni dell’ente bilaterale E.Bi.Temp che rimborsa alcune prestazioni sanitarie.
    Lo stesso ente E.Bi.Temp scrive nelle proprie comunicazioni che “le fatture oggetto di rimborso da parte di E.Bi.Temp non possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi” e questo è chiaro. La mia domanda però è: se una prestazione mi è stata rimborsata SOLO PARZIALMENTE da parte di E.Bi.Temp, posso portare in detrazione la differenza tra la spesa totale sostenuta per la prestazione e il rimborso da parte di E.Bi.Temp (vale a dire la somma che ho effettivamente pagato e che non mi è stata rimborsata)?
    Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

  15. Dipende da quanta deduzione ha avuto in busta paga. Per rispondere bisogna leggere la sua CU.

  16. Non sono sicuro di aver capito… Forse è utile specificare che i rimborsi erogati da E.Bi.Temp seguono una procedura in base alla quale si invia della documentazione all’ente e poi, se valutata positivamente, si riceve un bonifico bancario; il rimborso quindi non compare in busta paga. Questa precisazione è utile?

  17. Quindi dovrei correggere il precompilato eliminando le spese già rimborsate? Ma – mi chiedo – perché sono stati comunicati questi dati dall’assicurazione, se sono indetraibili? E per gli importi inseriti nel Quadro D relativi ai rimborsi ottenuti nel 2016 per prestazioni effettuate nel 2015 come ci si deve comportare: vanno mantenuti o eliminati? (Riporto da una nota informativa Unisalute: “Le somme rimborsate, relative a prestazioni fruite dagli assistiti nello stesso anno, confluiranno nel 730 precompilato nel rigo delle spese sanitarie.
    Le somme rimborsate nel 2016, relative a prestazioni fruite dagli assistiti nel 2015 o in anni precedenti, confluiranno nel 730 precompilato nel rigo dei redditi soggetti a tassazione separata.
    Ove nel 2015 e in anni precedenti per tali prestazioni l’assicurato non abbia fruito della detrazione di imposta, occorrerà operare un’integrazione del Mod. 730 precompilato per escludere tali somme dai redditi soggetti a tassazione separata”.
    Grazie di nuovo per l’attenzione

  18. Non cambia niente rispetto a quanto detto. E’ la procedura di tutte le spese mediche rimborsate, da qualunque ente.

  19. L’assicurazione non può sapere se i dati dei suoi rimborsi sono detraibili o meno per ogni soggetto. Per capire come compilare la sua dichiarazione bisogna capire meglio una serie di informazioni. Il modello precompilato dell’Agenzia ha il difetto di inserire tutti i dati ricevuti a prescindere dalla loro correttezza o meno. Il rischio di affidarsi esclusivamente al precompilato contando sulla bontà dei dati inseriti è un errore. Se lei ha detratto spese mediche rimborsate deve tenere compilato il quadro D relativo alla tassazione dei rimborsi. Altrimenti no. Per capire come compilare la sua dichiarazione bisogna vedere gli anni precedenti e poi valutare per l’anno in corso. Non avvalersi di un professionista può portare ad errori che verranno fuori nelle fasi successive di verifica delle dichiarazioni da parte dell’Agenzia.

  20. Grazie molte per la cortese ed esauriente risposta che mi chiarisce le idee molto confuse a riguardo. Davvero gentilissimo.
    Cordialmente

  21. Buonasera,
    posseggo un’assicurazione il cui premio è dedotto dal reddito dal mio datore di lavoro.
    nel 2016 mi hanno rimborsato spese relative a spese sanitarie effettuate nel 2015.
    sul 730 precompilato noto che questo rimborso è da inserire in tassazione separata.
    Devo dichiarare questo rimborso anche se non ho mai dedotto nessuna spesa sanitaria negli anni precedenti?
    Grazie. Il prox anno mi ritroverò con lo stesso problema.

  22. Buongiorno.
    Vorrei cortesemente capire come comportarmi in caso di rimborso di spese sanitarie exenam.
    Sono un’insegnante. Verso una quota di irscrizione al fondo mensilmente, trattenuta in busta paga.
    La richiesta di rimborso non coincide con l’anno solare, quindi le spese sanitarie che mi vengono rimborsate comprensono prestazioni che vanno dal mese di luglio di un anno al mese di luglio dell’anno succesivo (quest’anno presenterò domanda per prestazioni varie da luglio 2016 a luglio 2017).
    Il rimborso non è immediato. In particolare nel 2016 mi sono vista rimborsare una percentuale sul totale presentato per una domanda presentata nel 2015, relativa a spese mediche sostenute tra giugno 2014 e giugno 2015).
    La percentuale che mi viene rimborsata è sul totale delle spese esibite e ammesse. Risulta difficile determinare la differenza non rimborsata e quindi il valore di cui poter ususfruire in detrazione in 730.
    Il rimborso va indicato in 730? Se si, dove?
    Grazie infinite per la cordiale disponibilità.

  23. Buonasera,
    sul mio 730 precompilato sono riportate spese sanitarie da me non sostenute, relative a visite specialistiche effettuate nel 2016, il cui costo è stato però interamente anticipato/coperto dalla cassa assistenza quadri del commercio (QUAS).
    Inoltre è riportato anche un “rimborso”, da parte del QUAS che non ho certamente ricevuto.
    Nel riquadro E1 appare un netto di 400 Euro. Non ho avuto altre spese sanitarie nel corso del 2016.
    Mi verrebbe a credito un piccolo importo che però penso non mi sia dovuto.
    Cosa posso fare, modifico il quadro E1 azzerando i 400 Euro?

    Grazie anticipatamente per la risposta.

    Giulio

  24. Salve,

    sono titolare di un assicurazione FASI portata in deduzione dal datore di lavoro. In azienda abbiamo anche una polizza assicurativa integrativa con altra compagnia che copre le spese (o parte delle stesse) non coperte dal FASI. Posso portare in detrazione tali spese?

    Grazie in anticipo
    Gianluigi

  25. Lei può detrarre spese rimborsate solo nei limiti dei contributi versati e non dedotti dal datore di lavoro. Nello specifico deve vedere la sua situazione personale.

  26. Buongiorno, con cessione ramo d’azienda sono diventato dipendente in una TLC che include un fondo sanitario obbligatorio per me e figli a carico pagando una percentuale minima in busta paga e con una quota addizionale posso includere coniuge non fiscalmente a carico.
    Mi pare di aver capito che i rimborsi appariranno nelle dichiarazioni precompilate, giusto?
    Visto che pero’ il rimborso delle spese non è totale:
    1) é possibile quindi, in sede compilazione della dichiarazione eliminando le spese caricate in automatico dall’anagrafe tributaria, mettere in detrazione la differenza tra la spesa affrontata ed il rimborso?
    2) se affermativo, nel caso la spesa sia stata affrontata dal coniuge, la differenza dovrà essere indicata nella sua dichiarazione?
    Ringrazio anticipatamente

  27. Buongiorno, nella ditta dove lavoro abbiamo un servizio gestito dai lavoratori che preleva una quota di stipendio dalla busta paga per poi gestirla e distribuirla in base alle spese mediche sostenute dai soci, rimborsando una parte di queste. Le ricevute mediche che mi sono state rimborsate in parte da questo servizio, possono essere allegate al 730 per un ulteriore rimborso?
    Grazie

  28. La detrazione le spetta solo se il contributo prelevato non è dedotto in busta paga. Se il contributo è dedotto non può dedursi la spesa.

  29. buongiorno
    la mia azienda rimborsa un tot delle spese mediche tramite un’assicurazione.
    quando presenterò il 730 alle sedi opportune devo presentere anche le spese di cui ho gia avuto il rimborso?
    grazie

  30. Per capire cosa dovrà fare bisogna leggere i dati presenti nella certificazione unica che le rilascerà l’azienda.

  31. buongiorno volevo chiedere se qualcuno gentilmente mi può inviare la formula del congteggio fasi per dichiarazione redditi

  32. Buonasera, sono un dirigente in pensione assistito FASI. Essendo in pensione posso detrarre integralmente le spese mediche anche se rimborsate. Mi avvalgo spesso del regime di convenzione diretta che prevede che a pagare sia il fondo in nome e per conto dell’assistito e tale pagamento da parte del fondo non avviene mai simultaneamente all’emissione della fattura che mi viene rilasciata dalla struttura.In tal caso in sede di dichiarazione porterò in detrazione le spese mediche in base alla data della fattura o in base alla data di liquidazione a mio nome e per mio conto da parte del fondo? Grazie e cordiali saluti

  33. Buonasera,

    nel 730/2017 redditi 2016 ho portato in detrazione una fattura emessa per spese mediche sostenute nel 2016.

    Nel 2017 (dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi) ho ricevuto dalla struttura sanitaria una restituzione di 500 € per alcune prestazioni non effettuate.

    Come devo comportarmi nella compilazione del 730/2018 redditi 2017 ?. Posso detrarre l’ intero importo dalle spese mediche rigo E 1 del 730/2018 in quanto si tratta di una restituzione e non di un rimborso da una eventuale assicurazione ?.

    Grazie.

    Cordiali saluti.

    Vincenzo.

  34. Quello che conta è la data del pagamento della fattura, e non la data di rimborso dell’Ente.

  35. Salve Vincenzo, considerato il fatto che la detrazione che ha sfruttato riguarda in parte un onere non sostenuto dovrà tassare quell’importo in dichiarazione dei redditi. Se non onere non è sostenuto, come nel suo caso per i 500 euro di rimborso, la detrazione non spetta. Per non modificare la dichiarazione dello scorso anno dovrà tassare il rimborso ricevuto.

  36. Salve io sono un impiegato dell’industria metalmeccanica; da ottobre 2017 sono iscritto al fondo metasalute dove il datore di lavoro versa una quota mensile, se non ho capito male la parte di spese mediche rimborsata dal fondo non può essere detratta…io l’anno scorso ho richiesto ed ottenuto dei rimborsi per un totale di 108 euro.
    2 domande :

    1) I rimborsi materialmente mi sono stati accreditati nel 2018 quindi volevo capire se devo scalarli nel 730 relativo hai redditi 2017 (in quanto le ricevute sono relative al 2017) oppure il prossimo anno dato che i pagamenti gli ho ricevuti nel 2018

    2) Sono già entrato nel modello 730 precompilato ed in realtà le spese sanitarie sostenute ci sono tutte, non capisco perché non vengono dedotte in automatico dal totale le spese rimborsate da metasalute

    Ringrazio in anticipo e saluto cordialmente

    .

  37. Salve.. il mio datore di lavoro dal 2017 che mi paga l assicurazione sanitaria MetaSalute… oggi apro il mio 730 on line e mi ritrovo nel dettaglio spese mediche tutte le visite affettuate con Metasalute (quindi gratis per me) con il rispettivo rimborso come se avessi pagato io… cosa devo fare devo modificare il 730 on line o è giusto che il tutto mi venga rimborsato?
    Grazie Marco Spagnolo

  38. Il 730 precompilato non è un 730 “corretto”, quindi ogni dato deve essere controllato e verificato, ed invito tutti a farlo con attenzione. Se il rimborso è avvenuto nel 2018 comunque non va indicato in questa dichiarazione che riguarda il 2017.

  39. Buongiorno,
    ho appena scaricato il mio precompilato, avrei un dubbio su una fattura per una prestazione medica, tale prestazione è stata fatta in convenzione diretta con CASPIE, la fattura di euro 70,00 è stata pagata da me per il solo importo di euro 25,80 (primo dubbio a me risultano 2 fatture una per l’importo che ho pagato e una per la parte non pagata da me direttamente, con due numeri di fatture diverse) tra i rimborsi da enti della precompilata risulta l’importo effettivamente rimborsato, ma come fattura della prestazione risulta solo quella da me pagata e non anche quella rimborsata da CASPIE.
    Non dovrebbero esserci entrambe le fatture e io poter detrarre solo la parte da me sostenuta?

  40. Il precompilato non è sempre corretto, bisogna fare attenzione e nel caso procedere alla modifica dello stesso, come nel suo caso.

  41. Ringrazio per la chiarezza del linguaggio non sempre facile da percepire da parte degli utenti e dei riferimenti normativi di dettaglio.
    Se consentito vorrei esporre il mio caso sull’argomento ma che, visto i tempi, posso pensare molto ampio come soggetti interessati. Sono un ex dirigente esodato dal 2015 ed in attesa di maturare la pensione nel corso del 2018. Ho continuato a mantenere con premi da me corrisposti l’iscrizione sia al FASI che al fondo Assidai. A differenza del 2016 nel quale non ho avuto redditi, nel 2017 ho percepito un importo dall’ex datore di lavoro per un’attività di collaudo per cui o ricevuto il CUD /2018 con le sole trattenute fiscali e vorrei fare la dichiarazione dei redditi per recuperare le imposte trattenute. Come debbo considerare le spese sanitarie ancorchè rimborsate in tutto o in parte? Vale anche nel mio caso la fattispecie riciamata nell’articolo relativa al Fasi pensionati con la piena deducibilità delle spese oppure non essendo ne dipendente ne pensionato mi trovo in una nuova fattispecie? Ringrazio anticipatamente

  42. Anche in questo caso deve essere verificato se i contributi versati al FASI sono stati dedotti o meno dal reddito che ha percepito. Quindi, se nella CU ci sono contributi FASI, ci sarà una detraibilità parziale, calcolata secondo quanto indicato nell’articolo, in base ai contributi che superano la soglia di 3.615,20 euro.

  43. Buongiorno, sono un dirigente in pensione iscritto al Fasi. Non porto in deduzioni i contributi versati al Fasi e se non sbaglio mi e’ consentito di portare in detrazione interamente le spese mediche sostenute anche se interamente rimborsate. Nel precompilato vedo che mi viene attribuito un reddito diverso di circa 600 euro relativo a rimborsi ottenuti nel 2017 per fatture 2016. Non capisco per quale motivo se un rimborso legittimo e detraibile avviene nell’anno di riferimento non e’ tassato mentre se lo stesso rimborso avviene nell’anno successivo diventa tassato. Si tenga presente che il FASI di regola rimborsa le fatture del 4 trimestre di ogni anno nei primi mesi dell’anno successivo e quindi e’ prassi normale ricevere rimborsi differiti.
    Grazie

  44. Il motivo dell’errore non so dirlo, ma la dichiarazione precompilata è sempre piena di errori e dati da correggere. Se ritiene l’importo non corretto, e nel suo caso tenga presente che da pensionato FASI tutte le spese mediche rimborsate sono detraibili, modifichi la dichiarazione.

  45. Buon giorno, espongo il mio caso: mia moglie ha un assicurazione che prevede il rimborso anche per il coniuge, lo scorso anno ho subito un intervento intereramente pagato dall’assicurazione. Nel precompilato trovo tutte le fatture relative all’intervento, nel mio cud , nella casella 441, non risulta nulla. Come mi devo comportare ??? Posso detrarre le spese mediche (anche se lo ritengo immorale) o devo togliere la parte rimborsata ???

    Grazie

  46. Ci sono una serie di variabili da considerare, come ad esempio i contributi versati, per l’assicurazione sanitaria dal datore di lavoro, se superano o meno la soglia di deduzione. Detto questo in generale la spesa rimborsata non è detraibile.

  47. Buonasera,
    sono la moglie di un dirigente in servizio che ha l’assicurazione FASI. Poichè nel 2017 ho avuto spese mediche di importo rilevante, vorrei chiarire una volta per tutte se io posso portare in detrazione nel 730 tutte le spese mediche che ho sostenuto o solo la quota che non è stata oggetto di rimborso. Da un punto di vista formale, nel mio 730 precompilato (che ho scaricato dal sito dell’AdE) è indicato che “I dati delle spese sanitarie non sono stati utilizzati perche’ sono stati versati, anche per altre persone, a Enti e Casse con finalita’ assistenziali, contributi che in totale superano i 3615,20 euro”. Io non ho alcuna assicurazione, non pago alcun premio, ho un reddito da lavoro dipendente e non sono a carico di mio marito. Io pago le mie spese mediche e mio marito riceve il rimborso, in quanto è lui il titolare dell’assicurazione FASI. Posso portare in deduzione le spese mediche totalmente che ho sostenuto e pagato? Grazie per l’attenzione

  48. La spesa medica è stata rimborsata, anche se a suo marito, quindi, nel caso non si possono detrarre spese sanitarie. Altrimenti ci sarebbe una doppia agevolazione.

  49. Buongiorno, il fondo mi ha rimborsato parzialmente una spesa medica di cui purtroppo non trovo più la ricevuta. Dato che da quanto so a questo punto non la posso più dichiarare sul 730, mi chiedo devo anche detrarre l’importo del rimborso ricevuto? es spese mediche 1000 euro (al netto della ricevuta smarrita) rimborso fondo 500 euro (compreso importo rimborsato della ricevuta smarrita) , in fase di compilazione rifo E1 posso indicare es 450 euro (al netto della ricevuta smarrita) o devo comunque indicare l’imborto rimborsato dal fondo e cioè 500 euro ?

  50. Per rispondere occorre vedere se ci sono contributi versati e in quale limite. Senza analizzare la situazione qualsiasi risposta non può essere certa.

  51. Buongiorno. Mia figlia nell’anno 2016 ha sostenuto un intervento al crociato a seguito infortunio di pallavolo, pagato interamente da lei.
    Le spese sono state detratte interamente.
    Nel 2017 l’assicurazione sportiva, pagata dalla società di pallavolo, le ha rimborsato parte della spesa sostenuta. Come devo indicare questo rimborso nel 730/2018?

    Saluti

  52. Buongiorno volevo un’informazione; volevo sapere gentilmente se facendo una visita specialistica da un privato, con la ricevuta, la posso scaricare nella dichiarazione dei redditi?

  53. Per poter scaricare deve ricevere la prestazione da parte di un medico o da parte di un professionista sanitario. Altrimenti non potrà usufruire della detrazione fiscale.

  54. buongiorno, l’anno scorso a dicembre ho avuto un incidente sul lavoro (incidente stradale). parte delle spese (noleggio carrozzina, etc) le ho sostenute subito a dicembre e l’infortunio si è chiuso da poco, per cui non ho ancora ricevuto alcun rimborso.
    devo dichiarare le spese sostenute e poi l’anno prossimo riportare i rimborsi nel quadro D rigo D7, oppure non devo chiedere nessun rimborso nel 730 2018?
    grazie in anticipo per l’attenzione

  55. Potrà indicare quest’anno le spese sostenute e quando riceverà il rimborso lo metterà a tassazione. Altrimenti può decidere di non detrarsi le spese sostenute adesso, così non dovrà tassare il rimborso quando lo riceverà.

  56. Buonasera, sono un dirigente in pensione iscritto al FASI, e quindi, a quanto leggo, avente diritto alla detrazione integrale delle spese sanitarie sostenute a prescindere dal rimborso o meno da parte del Fondo. Mi domandavo però come comportarmi, considerato il “criterio di cassa” che sottende alla detraibilitá delle spese sanitarie, in caso di convenzionamento diretto (parziale/totale liquidazione da parte del Fondo direttamente alla struttura convenzionata in nome e per conto dell’assistito generalmente a 60gg) nel caso in cui le Fatture, emesse ovviamente in data coincidente con la prestazione sanitaria, venissero saldate totalmente o parzialmente (in caso di franchigia a carico dell’assistito) dal fondo-in nome e per conto dell’assistito-nell’anno solare successivo. Es: Prestazione in convenzionamento diretto eseguita il 05.11.17. Totale prestazione € 440,00- Fatture tutte datate 05.11.17 ed intestate direttamente all’assistito. Quota a carico dell’assistito saldata in proprio € 40,00 il giorno stesso della prestazione. Quota a carico del FASI -€400,00- liquidata direttamente dal Fondo ma il 07.01.18. Grazie per la collaborazione e distinti saluti.

  57. Si deve seguire il criterio di cassa quindi la detrazione per la spesa di cui all’esempio che ha fatto sarà detraibile nell’anno in cui è avvenuto il rimborso. E’ il comunque il FASI che deve certificare l’importo rimborsato ogni anno e quindi detraibile in dichiarazione.

  58. Buongiorno un avvocato iscritto alla cassa forense subisce un grande intervento in clinica privata le spese vengono integralmente pagate in convenzione diretta dalla assicurazione stipulata per tutti gli iscritti dalla cassa forense
    E ‘ possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi dell’avvocato le spese pagate direttamente dall’assicurazione grazie

  59. nel 2016 ho sostenuto delle spese mediche per un inforunio scolastico di mio figlio e le ho indicate nel 730/2017. alla fine del 2017 la totalità delle spese sostenute mi è stata rimborsata dalla scuola.
    cosa devo fare ora nel 730/2018, come posso andare a sottrarre? ovviamente non mi spettava quel rimborso.
    grazie

  60. Anno 2016 sostengo spese mediche per 800 euro; l’assicurazione me ne restituisce a febbraio 2017 600.
    Nel 730/2017, sapendo di questo rimborso, mi porto in detrazione solo i 200 euro effettivamente spesi.
    Nel 730/2018, non devo indicare ne i 600 euro (non avendoli messi l’anno scorso in conto), ne i 200 euro detratti, essendo una spesa da me effettivamente sostenuta?

  61. Buongiorno sono una maestra jnfanzia , nell anno 2017 ho avuto un rimborbo per 25 % per spese mediche dall inps in quanto verso mensilmente un contribuito ( ex enam ) in busts paga. Non deduco tale contributo. In piu quest anno ho altre spese che ancira non mi vengono rimborsate, ma che lo saranno sicuramente, come mi devo comportare? Grazie

  62. Impossibile risponderle in modo certo. Bisogna analizzare la documentazione prima di poter rispondere, in questo modo rischio di darle una risposta inesatta.

  63. buongiorno, nel corso del 2017 ho versato contributi al fondo metasalute fino al mese di settembre mentre dal mese di ottobre il contributo è stato totalmente versato a carico del datore di lavoro. Nel modello CUD la somma dei contributi versati pari a euro 120 è inserita nella casella 442 con descrizione “contributi versati a enti o casse aventi esclusivamente fini assistenziali che concorrono al reddito”. Da qui mi sembra di capire che NON sono stati dedotti dal reddito. Quindi visto che ho sostenuto spese nel 2017 poi rimborsate dal fondo, ed inoltre ci sono state spese pagate direttamente dal fondo in modo diretto ma che sono ricomprese nel mio precompilato come devo procedere? Devo lasciare solo le quote effettivamente pagate da me e togliere tutto quanto anticipato o rimborsato dal fondo oppure posso chiedere il rimborso di tutto?
    Grazie mille

  64. L’aspetto da verificare è l’importo dedotto. Le spese sanitarie rimborsate possono essere detratto solo se i contributi non sono dedotti dal reddito. Senza vedere la documentazione è difficile indicare come operare.

  65. Buongiorno, con l’assicurazione sanitaria RBM – Meta Salute imposta dal datore di lavoro, ho ricevuto un rimborso su alcune fatture inerenti a prestazioni mediche private effettuate. La mia domanda è: nella prossima dichiarazione dei redditi 730, tali fatture prestazioni sanitarie le posso mettere ugualmente a rimborso dichiarandole oppure no? Grazie mille per la vostra disponibilità e chiarezza.

  66. La risposta dipende dalla deduzione o meno del contributo pagato annualmente all’assicurazione. Se non si è dedotta il contributo dal reddito può portare in dichiarazione la detrazione del costo sostenuto.

  67. Se un soggetto (nonno) paga il premio di una polizza assicurativa per il nipote (fiscalmente non a suo carico, ma a carico dei genitori). In caso di spesa medica sostenuta dal nipote ma rimborsata dall’assicurazione spetta qualche detrazione? e A chi?

  68. Bisogna capire chi si è dedotto l’onere ed in quale misura, e poi anche chi ha beneficiato del rimborso. Senza la documentazione è impossibile fornire una risposta alla domanda.

  69. Buon giorno.
    Sono un Dirigente di Azienda in pensione che ha continuato l’iscrizione al F.A.S.I. a totale proprio carico, quindi con contribuzione non deducibile e con decurtazione delle spese mediche anche se rimborsate parzialmente o totalmente dal Fondo (Risoluzione Agenzia Entrate 78E del 28/5/2004).
    A seguito dell’ultima risoluzione n. 7E del 27/4/2018, relativa anche ai contributi versati a casse di assistenza sanitaria a fini esclusivamente assistenziali che diventano deducibili dall’imponibile fiscale, perchè non concorrono alla formazione del reddito, viene messa in discussione la detrazione delle spese sanitarie rimborsate. Se il contributo adesso diventa deducibile, delle suddette spese si dovrebbero detrarre soltanto gli importi non rimborsati, così come previsto per i Dirigenti in servizio. Inoltre le istruzioni del mod. 730, prevedono che le spese sanitarie rimborsate dagli enti di cui sopra non possono essere indicate, poichè i relativi contributi non concorrono alla formazione del reddito. Nel contempo però i contributi versati dovrebbero essere indicati al punto 441 della Certificazione Unica emessa dall’INPS perchè dedotti all’origine (cosa non effettuata). Infine il FASI ancora riporta la normativa del 2004 per la deducibilià dei contributi e la detraibilità delle spese mediche.
    Ringrazio per la cortese attenzione, resto in attesa di un chiarimento, le circolari dell’Agenzia Entrate in materia non sono mai state totalmente esaustive.

  70. Buona sera,

    vorrei sapere se le fatture a me intestate per spese mediche totalmente o parzialmente rimborsate in virtù di una polizza sanitaria sono detraibili.
    La polizza assicurativa sanitaria è stata pagata dal mio ex datore di lavoro solo per l’anno 2017 (scadenza 31/12/2017) l’ultimo anno di lavoro e non appare sul CU dello stesso anno alla casella 444. Io non ho sostenuto nessuno costo per questa polizza, e non è stata inclusa nel mio reddito ne tassata.

    La questione sorge adesso in quanto nel 730 redditi 2018 precompilato nell’elenco delle spese sanitarie è presente una fattura a me intestata di un ospedale per un intervento da me subito a settembre 2017. Nello stesso elenco tale fattura risulta non rimborsata, anche se l’intervento è stato effettivamente rimborsato all’ospedale dall’assicurazione in convenzione diretta il 6 marzo 2018 data fattura 28 dic 2017. È rimasta a mio carico solo la franchigia che ho detratto nel 730 redditi 2017.

    Tenga presente che nell’anno 2017 ho usufruito della stessa polizza per un altro intervento pagato/rimborsato nello stesso periodo è apparso anch’esso nel precompilato 730 redditi 2017 come non rimborsato (ma da me non detratto), per questo l’Agenzia delle entrate NON HA chiesto di includere il relativo importo come altro reddito da rimborsi da tassare a tassazione separata ne nel precompilato redditi 2017 ne nel precompilato redditi 2018.

    Quindi ritornando al quesito iniziale alla luce di quanto sopra posso portare in detrazione la fattura relativa al ricovero del settembre 2017 rimborsata dall’assicurazione all’ospedale a marzo 2018?

    Vi ringrazio molto dell’attenzione che vorrete dare al mio quesito che spero sia anche di interesse più ampio ed attendo un vostro gentile riscontro
    Domenico

  71. Salve Domenico, lei ha diritto a portare in detrazione la spesa sostenuta per il ricovero solo a condizione che non abbia dedotto il versamento dovuto all’assicurazione medica. Nel caso in cui tale versamento sia stato fatto dal datore di lavoro la detrazione della spesa sostenuta (anche rimborsata) è possibile solo se tale contributo versato dal datore di lavoro per suo conto è finito come reddito nella sua busta paga. Qualora questo non fosse avvenuto significa che il datore di lavoro ha dedotto quel contributo dal reddito e lei non ha diritto alla detrazione sulla spesa medica rimborsata.

  72. Faccio seguito al mio commento del 28 marzo.
    L’articolo sulle detrazioni delle spese mediche e dei contributi versati ai fondi di assistenza sanitaria dello scorso 13 giugno, non tiene conto forse che il FASI come da statuto sia un ente a fini esclusivamente assistenziali. Pertanto come da circolare ultima 13E del 31 maggio scorso e delle precedenti del 2017 e del 2018 di pari oggetto dell’Agenzia Entrate, è possibile dedurre, per i pensionati con contribuzione autonoma, i contributi versati al FASI. Per le spese mediche invece è consentito detrarre soltanto gli importi non rimborsati.
    Ritengo pertanto che il riferimento alla circolare del 2004 sia soltanto per i dirigenti in pensione che ricevono un contributo ai versamenti da parte delle aziende da cui dipendevano e pertanto non sono deducibili. In questo caso le spese mediche sono detraibili anche se rimborsate interamente. Quanto suddetto è altrettanto precisato nella suddetta circolare del 31 maggio.
    Quanto sopra ai fini di una fattiva collaborazione.
    Cordialmente
    Gino

  73. Buona sera,
    mia moglie nel 2018 ha subito un intervento chirurgico e le relative fatture sono state tutte pagate da lei per l’importo di 12.000,00 euro circa. Nel mod 730/2019 precompilato, le spese mediche ammontano ad euro 8.000,00 in quanto il chirurgo e l’aiuto chirurgo non hanno comunicato i dati delle fatture all’Agenzia delle Entrate, perché venissero visualizzate sul mod. stesso. Nel marzo 2019 l’assicurazione medica da me pagata, ha rimborsato l’intervento di mia moglie per l’importo di euro 6.840,00. Come mi devo comportare sulla compilazione delle spese mediche sulla dichiarazione dei redditi, tenuto conto che 4.000,00 euro non risultano caricate?
    Il rimborso sul 730 avverrà in via ordinaria in quanto mia moglie non si può avvalere dell’assistenza fiscale del proprio datore di lavoro. Non vorrei trovarmi ad avere un rimborso tra tot. anni e dover pagare l’anno prossimo una bella cifra per il rimborso avuto.
    RingraziondoVi anticipatamente della vostra disponibilità, invio cordiali saluti.
    Ottavio

  74. Salve Ottavio, per capire l’importo corretto delle spese mediche detraibili occorre verificare se sua moglie ha dedotto dal reddito i contributi per l’assicurazione medica e nel caso fino a che importo. Una volta verificato questo la procedura di calcolo delle spese rimborsabili è indicata con un esempio nell’articolo. Se ha bisogno di aiuto, mi contatti in privato per una consulenza.

  75. Faccio seguito al mio commento del 20 giugno.
    Preciso che le spese per il pagamento della polizza dell’assicurazione medica, sono pagate dal sottoscritto e non da mia moglie e non sono stati detratti i contributi a carico di mia moglie.
    Cordialmente
    Ottavio

  76. Buongiorno. Nel 2017 ho subìto 2 infortuni sul lavoro, uno dei quali si è protratto fino a febbraio 2018.
    In sede di 730/2018 avevo indicato spese mediche detraibili, escludendo quelle rimborsatemi dall’INAIL per l’acquisto di medicinali per l’infortunio.
    Ora, accedendo al mio 730/2019 precompilato, mi trovo nei redditi soggetti a tassazione separata (D7) una piccola parte di quegli importi.
    Come mi devo comportare?
    Devo di fatto pagare le tasse per un importo che è stato un semplice rimborso spese da me sostenute?
    O devo modificare il precompilato, togliendo quel “reddito”?
    Preciso che si tratta di un importo modesto, ma che ritengo di aver correttamente escluso dalle mie spese mediche. Tra l’altro, è solo una piccola parte di ciò che ho speso e che l’Inail mi ha prontamente rimborsato.
    Grazie molte.

  77. Buongiorno, ho letto il suo articolo ma non trovo indicazioni sulle spese rimborsate parzialmente. Ho una polizza sanitaria Generali pagata dall’azienda di cui una piccola quota a mio carico. Tale polizza prevede delle franchigie a mio carico in base alla prestazione, da pagare direttamente all’ente. Ad es: visita specialistica 100€, a mio carico 25€ da pagare subito dopo la visita. I restanti 75€ li paga direttamente l’assicurazione.
    Nel modello precompilato trovo che le spese sanitarie del quadro E sono state azzerate in quanto l’agenzia dice che “I dati delle spese sanitarie non sono stati utilizzati perche’ risultano rimborsi maggiori o uguali al totale delle spese comunicate dal Sistema Tessera Sanitaria”.
    Posto che questi rimborsi sono solo “virtuali” in quanto non sono stati dati a me ma pagati direttamente dall’assicurazione, perchè non dovrei poter detrarre tutte le franchigie pagate di tasca mia che sommati ai farmaci (sempre pagati da me) superano la soglia minima di 119,11€? Grazie per la risposta

  78. Salve Giuseppe, lei ha diritto di portare in detrazione la quota rimasta a suo carico delle spese sanitarie, ma deve verificare che nella CU del datore di lavoro non vi siano importi di contribuzione versata superiori alla soglia indicata nell’articolo. Altrimenti, la quota di spese a suo carico deve essere riparametrata come nell’esempio riportato nell’articolo.

  79. Buongiorno: Anno 2017 – l’azienda paga una polizza per pochi dipendenti rimasti prima della chiusura definitiva dell’azienda. Usufruisco per me e familiari della polizza (Unisalute) ottenendo i rimborsi (totali o parziali ) a seconda dei massimali . Avevo a suo tempo solo chiesto la detrazione nel 730 della parte rimanente a mio carico del rimborso ottenuto.
    Non esiste traccia di questa polizza nè al punto 441 nè al punto 444 del CU 2017 .
    Posso quindi considerare di poter comunque portare in detrazione le spese sostenute anche se rimborsate dato che non sono presenti nel CU ?
    In caso affermativo , devo fare un 730 integrativo ? posso inserire tali detrazioni nel 730 del 2019 , in quale quadro/punto ?
    Grazie
    Saluti

  80. Salve Benedetto, quello che le posso dire è che la norma non consente la detrazione di spese per le quali si è ottenuto un rimborso con un contributo dedotto dal reddito. Nel suo caso si è comportato correttamente, probabilmente l’errore è stato nella compilazione della CU da parte del datore di lavoro.

  81. Buongiorno,
    la mia azienda versa un contributo per una assicurazione sanitaria per noi dipendenti (Unisalute). Lo scorso anno ho usufruito di alcune prestazioni, alcune a totale carico dell’assicurazione, altre dietro pagamento di una franchigia. Sono rimasta perplessa, quando andando a visionare il mio 730 precompilato alla voce spese sanitarie erano presenti tutte le voci, ovvero gli importi pagati per intero dall’assicurazione e gli importi complessivi di cui io avevo pagato solo la franchigia. Faccio presente che sul Cud alla voce 441 è indicato l’importo versato all’assicurazione da parte della mia azienda.
    A questo punto ho modificato la voce spese sanitaria, indicando soltanto le franchigie. Ho agito in maniera corretta o del fare il 730 integrativo.?
    Grazie in anticipo per la sua risposta, un saluto e una buona giornata.

  82. Salve Michela, per capire se ha agito correttamente deve capire se l’importo dei contributi presenti nella voce 441 supera o meno il limite indicato nell’articolo. Le opzioni possibili sono indicate nell’esempio presente nel testo.

  83. Buona sera mi trovo all’estero e mi hanno fatto, in Italia, la mia dichiarazione dei redditi. In agosto mi sono trovato sotto la voce stipendio un importo superiore a quello usuale. La mia domanda è questa hanno già fatti i controlli o il Fisco si riserva un tempo per le verifiche ?
    Complimenti per i preziosi consigli e un cordiale saluto

  84. Buongiorno
    I rimborsi di fasi Previmedial impiegati si portano per lo scoperto non rimborsato secondo criterio di cassa cioè nell’anno del rimborso tipo 2019 in 730 2020 o quando si è sostenuta la spesa per intero tipo 2018 in 730 2019?
    Spero di essere stata chiara.
    Grazie

  85. Buongiorno,
    Sono un pensionato prosecutore volontario dei contributi FASDAC.
    Nel caso di rimborso spese mediche in assistenza diretta, FASDAC paga direttamente alla struttura convenzionata la quota che non è a mio carico, mentre io pago solo la quota a mio carico.
    I contributi volontari FASDAC non si possono portare in detrazione.
    Seguendo quindi la logica che vorrebbe possibile portare in detrazione tutte le spese mediche sostenute, ancorché rimborsate, mi chiedo se questo comprenda anche la parte che il fondo paga direttamente alla struttura, visto che anche questa parte è la conseguenza dei miei versamenti volontari che non posso detrarre.
    Se questo fosse vero, rimane vero anche con la nuova disciplina di detrazione delle spese mediche che obbliga a pagare le spese stesse con un mezzo di pagamento tracciabile (io non pago con carta di credito tutta la spesa, ma solo la quota a mio carico)?
    Grazie mille della risposta, se vorrà darmela.
    Cordiali saluti

  86. Salve Paolo, i contributi versati dalle aziende per i propri dirigenti iscritti non concorrono alla formazione del reddito dei dirigenti ex art. 51 – comma 2, lett. a) del TUIR.
    I contributi versati direttamente dagli altri iscritti non in servizio (prosecutori volontari, pensionati, superstiti, inabili ed invalidi), essendo di natura volontaria non sono deducibili o detraibili ai fini IRPEF. Non ci sono possibilità di detrazione delle spese sanitarie rimborsate.

  87. Buonasera, tra i benefit aziendali che ci spettano, oltre alla polizza con il Fondo est che prevede le franchigie, abbiamo anche una polizza integrativa con Unisalute che non prevede franchigie in caso di esami e visite specialistiche, pertanto effettuiamo quest’ultime gratuitamente nelle strutture convenzionate, mentre vanno a rimborso con franchigia in strutture non convenzionate.
    Siccome ho ampliato la polizza Unisalute ai miei figli, pagando una quota di 20 euro a figlio in busta paga, mi fù detto anni fa da un commercialista, che per i miei figli non posso detrarre le spese rimborsate totalmente da Unisalute, avendo pagato io i premi, mentre per me, essendo l’azienda a pagare il premio, potevo tranquillamente farlo.
    Le risulta sia così?
    Come posso averne certezza, considerando che solo nel riquadro 441 vi sono 392 euro, mentre non trovo scritto nulla negli altri riquadri?
    La ringrazio per la cortese risposta, buon lavoro.

  88. Salve, ho avuto un intervento chirurgico a pagamento in seguito ad un infortunio e l’assicurazione “dovrebbe” rimborsamelo per intero ma non sono certo di come andrà a finire la pratica. L’importo è indicato nel 730 , mi consiglia di lasciarlo oppure no?
    Grazie.
    Paolo

  89. Buonasera
    Tra deduzioni,detrazioni percentuali etc non riesco a raccapezzarmi
    Sono assicurato con la Quas ,alla quale ho versato € 900 per l’iscrizione annuale ed ho ottenuto il rimborso parziale,in quanto ci sono dei plafond che non bisogna superare e nel caso la differenza rimane a mio carico.
    Non ho mai messo come spesa sostenuta la quota versata e di concerto non ho mai detratto quanto mi era stato rimborsato al di fuori della cifra che restava a mio carico dopo il rimborso
    Con la dichiarazione 2020 mi trovo una nota che riguarda il rigo D7 ed esattamente tipo reddito 4 anno 2018 importo 139,00
    che cosa devo fare ?
    Ma soprattutto come mi devo comportare con quanto pago e quanto ricevo di rimborso?
    Grazie per la risposta

  90. Buonasera,
    La mia azienda versa dei contributi al fondo est. I contributi versati sono indicati nella CU 2020 alla casella 441 per un importo inferiore a € 3.615,20. Nel 2019 ho sostenuto delle spese mediche e per alcune di queste ho avviato la pratica con il fondo est di cui ho ricevuto il rimborso nel 2020. Ho visionato il 730 precompilato e ho visto che le spese rimborsate figurano nella lista.
    Dovrò quindi semplicemente deselezionarle?
    È la prima volta che faccio questa pratica di rimborso e ho un po’ di dubbi.
    Il prossimo anno, nel 730 mi troverò le spese rimborsate dal fondo su “altri redditi”? Se si come mi dovrò comportare?
    Grazie per la disponibilità e buon lavoro.

  91. Come indicato nell’articolo, la deduzione di contributi non permette la detrazione delle spese sanitarie rimborsate. Se lascia la detrazione delle spese nell’anno del rimborso dovrà tassare l’importo rimborsato. In alternativa non detrae le spese mediche nell’anno del sostenimento.

  92. Quello che le posso dire è di seguire le regole indicate nell’articolo. Nel suo caso, l’indicazione nei redditi diversi del reddito significa che deve tassare il rimborso che ha ottenuto a fronte delle spese mediche detratte.

  93. Buonasera, il mio fondo Fasie di Eni rimborsa una parte di ciascuna spesa sanitaria: visite e prestazioni. Ed il monte spese sanitarie caricate sul 730 pre-compilato sono già stornate di quello che è il rimborso. Se si entra nel 730 e si “espande” quelle che sono le singole voci di spesa, appare cosa ha comunicato Fasie di rimborso per il sottoscritto per il 2019. Fatto questo preambolo, a fine 2019 ho avuto una prestazione medica con relativa ricevuta, il cui rimborso da parte di Fasie è avvenuto a inizio 2020. Nel 730, nella voce rimborsi Fasie, non vi è il rimborso di quella prestazione. Verrà comunicato nel 2020. Quindi il monte spese sanitarie caricate sul 730 non è “epurato” dell’importo del rimborso di quella ricevuta.
    E giusto che non modifichi nulla, intendo l’importo del monte spese caricate? Altrimenti lo dovrei modificare anche l’anno prossimo, quando verrà comunicato il rimborso avvenuto nel 2020. E’ giusto così?

  94. Sono un’insegnante e in busta paga ho la trattenuta ex enam dove posso chiedere il rimborso spese sanitarie. Quando poi farò il 730 posso ripresentare le stesse spese e poi faranno il calcolo loro di quello che si può ancora detrarre? O non c’è più nulla di detraibile? Ho letto attentamente il suo articolo ma non è semplice la materia, e neanche nei caf riescono ad aiutarmi.

  95. Deve vedere se si deduce il contributo che le trattengono fino alla soglia prevista o oltre. In caso di contributo dedotto entro la soglia non è consentita la detrazione delle spese mediche rimborsate. Se il contributo è dedotto oltre la soglia parte delle spese sanitarie rimborsate può essere detratta secondo i calcoli presenti nell’articolo. Questa è la regola generale. Le occorre un Commercialista che possa aiutarla nella sua dichiarazione dei redditi.

  96. Buongiorno, io rientro proprio nell’esempio indicato sopra. 3615€ non concorrono al reddito e altri 3154€ concorrono al reddito.
    Pertanto in teoria se capisco bene potrei detrarre la quota dei contributi che concorrono al reddito applicato alla spese mediche rimborsate.
    La mia domanda è come dobbiamo procedere per le visite mediche del 2019 che sono state rimborsate nel 2020 per la dichiarazione 2020 dei redditi 2019?
    Grazie

  97. Salve, nel 2016 e 2018 ho percepito alcuni rimborsi, per cure odontoiatriche, da parte di associazione sanitaria lavoratori telefonici (privata), di cui ero iscritto. Tali rimborsi sono avvenuti previa presentazione delle fatture da me regolarmente pagate e erano evidenziati nel 730 precompilato dei relativi anni. Pertanto ho usufruito in detrazione soltanto della differenza tra fatturato e rimborsato. Nel gennaio 2020, ho dovuto restituire tali rimborsi alla associazione (mi contestano non osservanza di un articolo dello statuto). Chiedo cortesemente: visto che le fatture sono state da me pagate, posso recuperare la parte di detrazione cui non ho usufruito nel 2016 e nel 2018? quale via da seguire? Grazie infinite per un cortese parere.

  98. Abbiamo già risposto diverse volte a questa domanda. Le opzioni sono: detrarsi le spese e tassare il rimborso l’anno successivo, oppure non inserire le spese rimborsate in detrazione.

  99. Buongiorno e complimenti per la chiarezza dell’articolo e delle risposte. Le pongo un quesito sui rimborsi (diretti ed indiretti) relativi a familiari a carico (figli) e non a carico (coniuge) del FASDAC di cui io sono titolare e per il quale risultano contributi oltre la soglia dei 3615 euro.
    Per quanto riguarda i figli le spese sono tutte divise a metà tra i genitori per cui pare evidente che porteremo entrambe in detrazione metà della quota parte non rimborsata, ma come ci si comporta con la quota parte a me rimborsata e come con la quota parte direttamente rimborsata dal fondo alle strutture sanitarie? Quale quota di detrazione spetta a me ed all’altro genitore (che ha contributi inferiori a 3615 euro)?
    Questione simile per il coniuge non a carico: come devo trattare i rimborsi indiretti a me pervenuti di spese mediche sostenute dal coniuge e come i rimborsi diretti direttamente effettuati dal fondo alla struttura sanitaria utilizzata dal coniuge?
    Grazie

  100. Buongiorno
    avete chiarito bene che nel caso il rimborso arrivasse l’anno successivo e non fosse stato considerato va soggetto a dichiarazione e tassazione separata l’anno successivo.
    Ecco la domanda va tassato nella totalità o solo nella quota che sarebbe stata da detrarre dalle spese mediche ?
    Nel caso del Fasdac per la parte da detrarre dalle spese mediche va applicata la formula proporzionale ai contributi che vanno a formare il reddito (quelli in eccesso ai famosi 3615.2, quindi avendo io versato 6571.68 ho comunque un 45% di rimborso che non devo sottrarre alle spese mediche, che viene comunque considerato a mio carico)
    se l’anno prossimo ricevessi un rimborso di, esempio, 1000 euro, quanto di questo va a formare il famoso importo “altro reddito” ?
    tutto o il 55% che avrei dovuto sottrarre dalle spese detraibili ?

    Grazie mille
    Giuseppe Sonzogni

  101. Sono un pensionato iscritto al FASI. Mi è chiaro che mi è vietato dedurre il contributo annuale che verso al FASI e dunque che mi è consentito detrarre nel 730 anche la parte di spese mediche che il FASI mi rimborsa. Però io ho anche aderito ad un fondo integrativo al FASI, gestito da AON/Previline. La somma totale dei due versamenti è di circa € 2500, dunque inferiore a € 3615. Il mio quesito è il seguente: posso esimermi dal dedurre anche il contributo al fondo integrativo e mantenere il diritto di detrarre dal 730 l’intera somma che mi viene rimborsata, senza che mi venga ri-addebitata l’anno successivo come “altri redditi a tassazione separata” ? Nella predisposizione del 730 Precompilato, può l’Agenzia delle Entrate imporre la deduzione del versamento integrativo al FASI e contestualmente inserire i rimborsi detratti tra i redditi a tassazione separata? Si si, ciò varrebbe solo per la parte relativa all’integrazione, oppure includerebbe anche la parte rimborsata contestualmente dal FASI. Grazie per la cortese assistenza

  102. Giovanni le scelte sono personali, l’Agenzia delle Entrate non può imporre la deduzione di contributo, ma se viene dedotto la conseguenza è la tassazione delle spese mediche rimborsate.

  103. Dipendente con Assicurazione/Fondo stipulata con Azienda, fatture per visite specialistiche del 2018 con una quota a carico mio e una quota all’Assicurazione/Fondo, io ho detratto nel 2019 le quote da me pagate, ma l’assicurazione per le sue quote delle fatture comunica all’Agenzia delle Entrate un Rimborso Spese avvenuto nel 2019 (anno successivo alla Prestazione). Ora nel 730-2020 ho nel 730 precompilato, un importo nel Rigo D7 Tassazione separata inerente al Rimborso che oltretutto non è arrivato a me, ma alla struttura ospedaliera che aveva emesso le due Fatture nel 2018. Devo lasciare questo Rimborso, di non mia spettanza, o devo eliminare questo rigo D7?

  104. C’è qualcosa che non mi torna. La mia ditta paga un’assicurazione per fare i controlli e analisi mediche. Mi viene rilasciata a mio nome una fattura (131 euro che non mi fanno pagare essendo già pagata dall’assicurazione. La porto in detrazione nel 2018 perché la legge dice che se il datore di lavoro stipula assicurazioni sanitarie i dipendenti anche se non pagano le prestazioni avute possono portarla in detrazione. L’anno successivo (questo) viene visualizzato nel rigo D7 131 euro che mi vengono tassati al 20% (credo sia per tutti come tassazione separata). Quindi io ricevo un beneficio con un rimborso del 19% nel 2018 e nel 2019 vengo tassato al 20% sullo stesso importo!! Che senso ha ??? Grazie per l’eventuale spiegazione!!!

  105. La tassazione è dovuta solo se lei ha dedotto (o meglio la sua azienda lo ha fatto per lei) il contributo assicurativo. In questo caso l’onere non è stato sostenuto, perché rimborsato, in questo caso per evitare il doppio beneficio (deduzione e rimborso), il rimborso viene tassato.

  106. Buona sera. Sono un dirigente in quiescenza iscritto volontariamente al FASI. Inoltre la mia società ha riservato come benefit per i dirigenti di lungo servizio l’accesso gratuito ai rimborsi integrativi del FASI tramite la stessa assicurazione sanitaria attiva per i dirigenti in servizio. Per l’anno 2019 questa assicurazione integrativa ha trasmesso all’agenzia delle entrate un rimborso di 7.371 €, che è portata in diminuzione alle spese sanitarie con la postilla di verificare se queste spese sanitarie sono detraibili anche in presenza di rimborso. Credo che le spese rimborsate dal FASI siano interamente deducibili mentre non so se lo sono anche quelle integrative, o quantomeno in quale misura.

  107. Buongiorno, pago in detrazione alla mia busta paga una quota mensile per polizza sanitaria Assicassa. L’intera polizza è a mio carico e non la porto in deduzione in quanto trattasi di una polizza interaziendale di gruppo. Posso in questo caso portare in detrazione le spese sanitarie anche se rimborsate dalla polizza? Nel 730 precompilato alla voce Rimborsi da Enti compare un importo molto alto che non coincide con i rimborsi che ho avuto nell’anno 2019 dalla polizza e non coincide con il costo della polizza stessa. Nel caso debba detrarre le spese rimborsate devo cancellare totalmente questo rigo?

  108. E’ impossibile dirle come operare senza la documentazione, ma deve seguire le regole indicate nell’articolo per la deducibilità delle spese mediche rimborsate, ricordando che il 730 precompilato non è sempre un 730 corretto.

  109. Buongiorno,
    Sono un pensionato iscritto per l’assistenza sanitaria al Fisde.
    A volte si è propensi a lasciar perdere qualche lieve inesattezza contenuta nel precompilato del 730, a credito o a debito che sia, per evitare eventuali controlli da parte di Agenzia delle Entrate. Io penso che bisogna comunque controllare per bene vantaggi o svantaggi.
    Vorrei porre questo quesito: La mia assicurazione effettua a volte rimborsi in due tranches, la seconda delle quali nell’anno successivo a quello di spesa; poi vi sono le spese sostenute negli ultimi mesi dell’anno che ovviamente vanno a rimborso nell’anno successivo. Io per esempio nel 2018 ho sostenuto spese sanitarie per 8.406 euro. Il rimborso parziale da parte dell’assicurazione, ammontante a € 2.500, è pervenuto in due tranches tra marzo e giugno del 2019. Nel mese di luglio 2019 ho inviato il precompilato 730/2019 modificando l’importo del quadro E da 8.406 a 5.906 corrispondente alla parte di spesa rimasta a mio carico, evitando un maggior rimborso da parte di AE del 19%. Credo di aver fatto bene. Quest’anno ovviamente nel 730/2020 al rigo D7 compaiono in colonna 4 euro 2500 per l’anno 2019 che provvederò a depennare, evitando la tassazione separata al 20%. E’ corretto?.
    Grazie

  110. Buongiorno, sono anch’io confuso su come gestire il rigo D7.
    Sono un dirigente iscritto al FASI come assicurazione medica per la quale annualmente ricevo un accredito per le spese mediche sostenute personalmente e dei miei familiari; per queste spese io non chiedo alcun rimborso.
    Nel rigo D7 mi trovo con causale 4 un importo relativo al 2018 che mi viene tassato al 20%, devo rimuovere tale importo oppure questa tassazione è dovuta ?
    Grazie per il supporto

  111. Sono dirigente in pensione con FASI e detraggo normalmente anche la quota a carico FASI come sopra indicato; tuttavia, dall’anno 2020 si deve avere anche la ricevuta di pagamento elettronico/tracciabile.
    Nei casi di convenzione diretta FASI, io dispongo solo della ricevuta per la quota eccedente il rinborso FASI.
    Cosa fare per il tracciamento della quota FASI ?
    Inoltre, se FASI liquida la sua quota dopo il 31/12/2020, resta detraibile ?
    Grazie per ogni chiarimento

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