Per il 2022 la manovra di bilancio ha stabilito il ritorno di alcune particolari agevolazioni per il mondo dell’edilizia, come ad esempio il Superbonus 110%, uno dei sostegni più vantaggiosi tra tutti quelli proposti. Tra tutte le agevolazioni previste, è stata introdotta anche una particolare forma di agevolazione fiscale definita come Sismabonus acquisti.
Si tratta di un sostegno erogato nell’eventualità in cui il soggetto richiedente proceda all’acquisto di un immobile da una impresa edile che viene demolito e ricostruito, con l’obiettivo di migliorarne la classe di rischio sismico. La detrazione in condizioni normali può essere del 75% oppure dell’85% in base al tipo di miglioramento della condizione sismica dell’edificio.
Nell’ultimo periodo però, le aliquote del sostegno sono salite per il sismabonus acquisti fino al 110%, proprio a causa del Superbonus. Va ricordato che è importante per poter chiedere questa agevolazione che venga effettivamente riscontrato un miglioramento della classe sismica.
Tuttavia secondo gli ultimi aggiornamenti questo bonus a partire dal 30 giugno 2022 non sarà più disponibile in modo completo, ovvero al 110%, ma scenderà seguendo le percentuali precedenti. Vediamo in questo articolo nel dettaglio cosa comporta questa discesa di agevolazione, come funziona e a chi viene solitamente rivolto questo tipo di sostegno.
Sismabonus acquisti: di cosa si tratta
Il sismabonus acquisti in linea generale permette al soggetto interessato di comprare un immobile in modo agevolato, anche se su quest’ultimo è prevista la demolizione, nel caso in cui venga conseguentemente pianificata la ricostruzione con l’ottica di migliorarne il rischio sismico. Per poter chiedere il bonus è previsto un limite massimo di spesa, al pari di come accade con altre agevolazioni, di 96.000 euro per ogni unità immobiliare.
Questo normalmente è il funzionamento del Sismabonus acquisti, che tuttavia recentemente viene modificato in base alle regole stabilite dal Superbonus 110%. Questo significa che le spese che sono state sostenute da luglio 2020 o che verranno sostenute fino al 30 giugno 2022 possono beneficiare di una agevolazione maggiore rispetto a quella tradizionale, purché vengano applicati effettivamente dei lavori di miglioramento della condizione sismica.
Nel 2022 il Superbonus è stato portato avanti dalle proroghe per interventi su specifiche unità immobiliari e abitazioni con particolari caratteristiche, relativamente ai lavori svolti per migliorarne la condizione strutturale generale. Tuttavia a partire già dalla metà dell’anno 2022, l’agevolazione per il Sismabonus acquisti scenderà notevolmente, passando dall’attuale 110% al precedente 75%, oppure all’85% in base al caso specifico.
Indubbiamente questo passaggio comporta un minore risparmio da parte del soggetto che richiede l’acquisto dell’immobile su cui vengono effettivamente svolti i lavori di demolizione e ricostruzione, se la richiesta sarà successiva a giugno 2022.
Sismabonus acquisti: a chi è rivolto
Il Sismabonus acquisti viene rivolto ai soggetti che decidono di acquistare un immobile in demolizione che viene ricostruito e ristrutturato da un’impresa che opera nell’edilizia. Questo bonus è vantaggioso perché permette al soggetto che lo richiede di risparmiare sulle spese e ottenere un immobile del tutto nuovo.
Immobile che viene migliorato strutturalmente prevedendo il passaggio ad una classe di rischio migliore nei confronti del pericolo sismico. Per quanto riguarda i destinatari di questa particolare agevolazione, si tratta di persone fisiche che acquistano l’immobile in demolizione, e cui lavori antisismici vengono effettuati da imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare.
È importantissimo quindi fare attenzione all’impresa costruttrice che propone l’immobile: bisogna tenere conto che deve essere la stessa impresa a demolire, ricostruire e vendere l’edificio, senza l’intervento di imprese terze. L’agevolazione al 75% è destinata a chi svolge lavori di miglioramento di almeno una classe di rischio dell’immobile, mentre l’agevolazione all’85% viene corrisposta nel caso di miglioramento di due classi di rischio.
Tuttavia bisogna sottolineare che questo è il funzionamento tradizionale del sostegno, ovvero come funzionerà a partire da giugno 2022. In questi mesi infatti è ancora disponibile l’accesso all’agevolazione con un’aliquota maggiore, del 110%, grazie al Superbonus.
Sismabonus acquisti: come funziona
Il sismabonus acquisti è motivo della nascita di diversi dubbi, soprattutto sul suo funzionamento in base alle aliquote per il 2022. Il Superbonus 110% di fatto è stato prorogato per le unità unifamiliari fino alla fine di dicembre 2022, in correlazione all’avanzamento dello stato dei lavori.
Tuttavia il Superbonus non verrà applicato tutto l’anno nello stesso modo per tutti i tipi di edifici e richieste di agevolazione per lavori di ristrutturazione. Molti si sono chiesti cosa accade nel 2022 al Sismabonus acquisti, ritenendo che questo sostegno potesse continuare a procedere nello stesso modo per tutto l’anno, di pari passo con il Superbonus 110%.
Ma secondo recenti conferme le scadenze per richiedere l’agevolazione sono piuttosto vicine, al contrario di quanto si ipotizzava. Per chiarire questo aspetto è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate, confermando che la scadenza di questo sostegno verrà già applicata a giugno 2022, e questo significa che da giugno in poi non sarà possibile acquisire il vantaggio maggiore.
Tuttavia viene anche confermato che il sostegno, così come è strutturato nella sua modalità di base, viene messo a disposizione fino all’anno 2024. I cittadini che intendono acquistare un nuovo immobile appena ristrutturato, e con le disposizioni antisismiche migliori, devono affrettarsi se vogliono richiedere l’agevolazione maggiore.
Sismabonus acquisti: lo stop a giugno, cosa comporta?
Se il Sismabonus acquisti verrà interrotto nella sua agevolazione più conveniente a giugno 2022, questo significa che nel mercato dell’edilizia ci potrebbero essere dei cambiamenti non indifferenti. Questo sostegno infatti ha garantito, e ancora per questi mesi garantisce, l’accesso agevolato agli immobili con strutture moderne, adeguate al rischio sismico e poste in una maggiore sicurezza. Qualcuno si chiede cosa accadrà al termine di questa agevolazione al 110%, e le prospettive future possono essere le più disparate.
Preponderante sorge l’ipotesi che ci sarà una minore richiesta al settore dell’edilizia di procedere con la demolizione e la ricostruzione di edifici con l’obiettivo di migliorarli dal rischio sismico, e questa conseguenza andrebbe in contro tendenza rispetto a tutte le agevolazioni e le intenzioni dello Stato dell’ultimo periodo, ovvero di migliorare le strutture in tutto il paese.
La questione è sicuramente fonte di dibattito, soprattutto in campo edile, eppure la risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze è definitiva: dopo giugno 2022 le aliquote del Sismabonus acquisti scenderanno e non torneranno più al 110%.
Questo sostegno viene garantito nel caso in cui gli immobili vengono ricostruiti e migliorati nelle zone sismiche 1,2, e 3, e tale bonus agevolato continua tutt’ora a sostenere le spese dei cittadini in previsione di un miglioramento sostanziale delle strutture del paese. Con molta probabilità si assisterà ad un boom di richieste dell’agevolazione in questi ultimi mesi, prima che l’aliquota scenda ulteriormente.