Scadenza IRAP 2025: chi è esonerato dal pagamento?

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Con la riforma fiscale, slittano i termini per il versamento del saldo 2024 e della prima rata dell’acconto 2025 per l’IRAP. Il termine fissato al 30 giugno 2025, viene posticipato al 20 luglio 2025, ma essendo una domenica, il termine slitta al 21 luglio. I versamenti possono essere effettuati entro 30 giorni dalla nuova scadenza, cioè il 21 luglio 2025,con una maggiorazione dello 0,40%.

Sono esonerati dal pagamento i contribuenti minori, i liberi professionisti e le ditte individuali.

Cos’è l’IRAP?

L’IRAP, ovvero l’imposta regionale sulle attività produttive è stata introdotta dal D.Lgs. n. 446/1997 in attuazione dalle linee guida contenute nella Legge delega n. 662/1996. Il presupposto dell’imposta è l’esercizio abituale, nel territorio delle regioni, di attività autonomamente organizzate dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.

Pertanto, costituisce, sempre, presupposto impositivo ai fini IRAP, la circostanza che l’attività sia esercitata da:

  • Società;
  • Enti commerciali e non commerciali;
  • Organi e amministrazioni dello Stato.

Il legislatore ha previsto un’aliquota netta ordinaria pari al 3,9% del valore della produzione. Sono previste, anche alcune aliquote specifiche che vanno applicate a determinati settori:

  • Concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione autostrade e trafori ammonta al 4,2%;
  • Banche, altri enti e società finanziarie ammonta al 4,65%;
  • Imprese di assicurazione ammonta al 5,90%;
  • Amministrazioni ed enti pubblici ammonta all’8,5%.

Ogni singola regione o provincia autonoma può decidere di variare le aliquote dello 0,92% – portando, ad esempio, al 4,82% l’ordinaria. Quanto versato dalle aziende a titolo di Irap concorre al finanziamento del servizio sanitario nazionale.

Nuovi codici tributo IRAP

Sono stati istituiti dall’Agenzia delle Entrate anche nuovi codici tributo, con la Risoluzione 38/E dell’Agenzia delle Entrate. La loro approvazione è dovuta a seguito del differimento previsto per le banche e le assicurazioni delle deduzioni per alcune voci che, almeno in linea di principio, dovrebbero essere gestite nel corso dell’ultimo anno di imposta. Dal differimento di alcune voci, si è reso necessario calcolare un maggiore acconto Irap. I codici tributo per il versamento di queste maggiori somme sono:

  • 3881 – “Maggior acconto I rata IRAP – articolo 1, comma 20, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”
  • 3882 – “Maggior acconto II rata IRAP o maggior acconto in unica soluzione IRAP – articolo 1, comma 20, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”.

I codici 3881 e 3882 vanno inseriti nella sezione “Regioni” del modello F24, insieme al codice della regione (reperibile nella “Tabella T0” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate), con l’anno d’imposta nel formato “AAAA”.

Quando si versa l’acconto Irap 2025 e il saldo 2024

Con la riforma fiscale sono slittati i termini per effettuare il pagamento. Il versamento dell’Irap deve essere effettuato il 21 luglio 2025 (il 20 cade di domenica). I contribuenti hanno la possibilità di effettuare i versamenti entro 30 giorni dalla scadenza fissata al 21 luglio 2025, maggiorando l’importo dello 0,40%.

La loro approvazione si è resa necessaria a seguito del differimento previsto per le banche e le

Chi è escluso dal pagamento?

I soggetti passivi dell’IRAP sono stati individuati inizialmente con l’articolo 3 del decreto legislativo 446 del 1997. Un’importante novità arriva però con la legge di bilancio 2022 che prevedono l’esclusione:

  • Persone fisiche esercenti attività commerciali (quindi, le ditte individuali);
  • Gli esercenti attività di lavoro autonomo (liberi professionisti).

Prima di questa novità erano esclusi dai soggetti passivi IRAP i titolari di partita Iva in regime forfettario e di vantaggio.

La legge di Bilancio 2022 escludendo a partire proprio dall’anno di imposta 2022 il versamento dell’IRAP per ditte individuali e liberi professionisti, trova reale applicazione a partire dalla dichiarazione del 2023 e si estende naturalmente agli anni successivi. Restano obbligati alla presentazione del modello IRAP 2025 gli altri soggetti, cioè le società e gli enti che svolgono attività commerciale (enti del terzo settore), studi professionali associati.

Calcolo IRAP 2025

La base imponibile di questa imposta è rappresentata dal valore della produzione dell’azienda. La determinazione della base imponibile ha sollevato alcuni dibattiti in quanto vi rientrano anche voci che in realtà non sono parte dell’attivo, ma sono costi. Pensiamo al costo del personale dipendente, o ai compensi per collaboratori occasionali e a progetto, gli accantonamenti, le svalutazioni nelle immobilizzazioni ecc.

L’aliquota IRAP può essere stabilita dalle Regioni avendo come punto di riferimento le coordinate nazionali. L’aliquota ordinaria è del 3,9%, le Regioni possono aumentare o diminuire tale aliquota in misura dello 0,92%. È facoltà delle Regioni applicare aliquote diverse, in base alla tipologia di attività svolta.

Inoltre, le regioni a statuto ordinario possono azzerare l’aliquota e prevedere ulteriori deduzioni dalla base imponibile nel rispetto della normativa dell’Unione Europea e delle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Resta però la necessità di assicurare i fondi per la sanità.

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Andrea Baldini
Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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