La Rottamazione quinquies sarà inserita, con molta probabilità nella Legge di Bilancio 2026. Questa misura ti permetterà di saldare i debiti in ben 120 rate in dieci anni. La misura non sarà “aperta a tutti”, come ha dichiarato il Viceministro dell’economia Maurizio Leo, a causa della necessità di reperire le adeguate coperture finanziarie.
Chi sono gli esclusi dalla nuova sanatoria fiscale?
Con la nuova rottamazione è prevista la possibilità di saldare i debiti fiscali in 120 rate in dieci anni, senza sanzioni e senza interessi, ma solo per chi dimostra una reale condizione di difficoltà. L’introduzione della nuova rottamazione dovrebbe essere prevista con la Legge di Bilancio 2026. Il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha chiarito che la Rottamazione quinquies non sarà per tutti. Saranno esclusi dalla nuova sanatoria coloro che, anche se hanno le risorse economiche, risultano inadempienti. L’obiettivo è cercare di non far aderire alcuni contribuenti che hanno sfruttato l’adesione alla rottamazione per posticipare le azioni esecutive senza averne necessità.
Inoltre, sono esclusi, secondo quanto disposto dalla Legge 91 del 2022 coloro che sono decaduti da dilazioni concesse dopo il 16 luglio 2022 e non potranno accedere a nuove dilazioni del debito se prima non avranno saldato tutte le eventuali rate scadute e non pagate.
Inoltre, il viceministro Leo ha dichiarato che una dilazione in dieci anni per un debito inferiore ai 1.000 euro ha poco senso. Coloro che hanno piccoli debiti non saranno esclusi, ma la rateizzazione decennale sarà molto probabilmente concessa solo per debiti superiori a una determinata soglia. Una delle soluzioni potrebbero essere quella di vincolare il numero delle rate a un importo minimo mensile.
I debiti esclusi, invece, riguardano:
- Aiuti di Stato da restituire in quanto illegittimi secondo la normativa dell’Unione Europea;
- Danni erariali riconosciuti da sentenze della Corte dei Conti;
- Sanzioni penali.
Come sapere se si è ammessi alla nuova sanatoria fiscale?
Sono ammessi alla pace fiscale tutti i debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Sono ammessi i ruoli la cui consegna formale dall’ente creditore all’Agente della riscossione sia avvenuta entro il 10 gennaio 2024. Il periodo 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 non deve essere inteso sulla base della data di notifica della cartella. Occorre verificare sulla cartella o rivolgendosi ad un ufficio Agenzia Entrate Riscossione la data di trasmissione del carico all’ADER. E’ necessario che siano stati effettivamente trasmessi all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.
Per gli accertamenti esecutivi già affidati all’ADER per il recupero, sono considerati definibili quelli per i quali il flusso di carico è stato trasmesso all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.