La Lega lancia una proposta per una nuova rottamazione: “Pace fiscale e rottamazione di tutte le cartelle esattoriali: 120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi, per aiutare milioni di italiani onesti in difficoltà”.
La quinta definizione agevolata consentirebbe ai contribuenti di sanare i debiti con il Fisco in 120 rate tutte uguali, in 10 anni, senza dover pagare interessi e sanzioni. Il nodo principale da sciogliere resta la copertura economica. Tuttavia, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è impegnato per reperire le coperture necessarie. Potrebbe arrivare in primavera.
Il piano proposto include le cartelle fino al 31 dicembre 2023, superando il limite attuale del 30 giugno 2022.
Dopo la bocciatura dell’emendamento nel decreto Milleproroghe, la Lega ha presentato una proposta di legge per una nuova pace fiscale. Nel decreto Milleproroghe viene prevista una riapertura dei termini della rottamazione quater per i decaduti.
Nuova rottamazione delle Cartelle
La Lega ha lanciato la proposta per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, che nella legge di Bilancio non è stato possibile introdurre. La proposta è quella per una rottamazione quinquies con 120 rate mensili e non trimestrali. Pertanto, 10 anni di dilazione, con la possibilità di saltare fino a 8 rate senza incorrere nella decadenza dal beneficio.
Inoltre, al posto delle cartelle fino al 30 giugno 2022, la nuova rottamazione coprirebbe le cartelle fino al 31 dicembre 2023 o al 31 dicembre 2024.
Coperture economiche
Uno dei principali problemi riguarda le risorse necessarie per sostenere la nuova rottamazione. Il ministero dell’Economia e delle Finanze (Med) Giancarlo Giorgetti ha dichiarato di assumersi l’impegno di trovare le coperture economiche necessarie. La nuova rottamazione potrebbe arrivare in primavera.
Secondo alcune stime la cifra da coprire sarebbe intorno ai 5,2 miliardi di euro per finanziare la rinuncia alla riscossione ordinaria, questo perché la rottamazione cancella sanzioni, interessi e aggio e l’adesione permette di dilazionare in dieci anni i termini di pagamento di imposte.
Inoltre, come riporta il Sole 24ore, le simulazioni si basano sull’ipotesi che i contribuenti che aderiscono alla definizione agevolata paghino le rate. Tuttavia, secondo quanto ha riportato la sottosegretaria Lucia Albano un anno fa rispondendo a un question time in commissione Finanze alla Camera, mostra che fra 2016 e 2023 le quattro rottamazioni hanno perso per strada il 60,3% del gettito atteso, raccogliendo solo 38,9 dei 64,5 miliardi di debiti fiscali cumulati da chi ha aderito.
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L’idea della Lega è che la pace fiscale possa generare gettito alle casse dello Stato nel medio-lungo termine. Tuttavia, il rischio è che una dilazione così lunga possa avere un impatto incerto sui conti pubblici, senza garantire un recupero effettivo delle somme dovute.
Secondo le stime del Carroccio, la nuova rottamazione potrebbe interessare circa 10 milioni di italiani tra i 22 milioni di contribuenti con debiti fiscali pendenti. L’idea della Lega è offrire più tempo e condizioni meno pesanti per permettere a chi è in difficoltà di pagare ed evitare che lo Stato accumuli debiti.