L’agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione a partire dall’11 marzo, la domanda per i contribuenti “decaduti” che intendono rientrare nella rottamazione quater.
Coloro che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle ma non hanno rispettato le scadenze potranno presentare una nuova domanda e rateizzare il debito residuo con gli stessi benefici previsti in principio. Può essere riammesso solo chi ha già aderito alla definizione dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, ma che, al 31 dicembre 2024, è decaduto a causa del mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme dovute.
Chi ha aderito alla definizione agevolata delle cartelle ma non è in regola potrà essere riammesso inviando la dichiarazione entro il 30 aprile 2025.
Riammissione alla rottamazione quater
Il decreto Milleproroghe prevede la riapertura della rottamazione quater per coloro che, entro il 31 dicembre 2024, sono decaduti dal beneficio della definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Il pagamento delle somme su cui sono dovuti gli interessi al tasso del 2% annuo dal primo novembre 2023 può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in massimo 10 rate di pari ammontare (le prime due il 31 luglio e 30 novembre 2025).
La copertura degli oneri derivanti dall’intervento è prevista, per complessivi 159,1 milioni dal 2028 al 2035 mediante corrispondente riduzione del fondo e per complessivi 483 milioni dal 2025 al 2027 mediante corrispondente utilizzo delle maggiori entrate e minori spese derivanti dalla riammissione.
La riapertura della rottamazione quater è un’occasione per chi è decaduto entro la fine del 2024, restano in vigore le scadenze ordinarie per le somme non soggette alla riammissione. Il 28 febbraio 2025 (o il 5 marzo considerando i giorni di tolleranza) scade la settima rata del piano di rottamazione quater.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, i contribuenti che, risultano in regola con i versamenti delle rate in scadenza fino al 31 dicembre 2024 dovranno proseguire con il piano di pagamento già in corso e rispettare la scadenza del 28 febbraio, versando la rata dovuta entro il termine di tolleranza del 5 marzo, e proseguire i successivi versamenti secondo le scadenze già previste.
Esclusi dalla riapertura definizione agevolata
Inoltre, restano esclusi dalla riapertura per coloro che non effettueranno il pagamento, totale o parziale, della suddetta settima rata entro la scadenza prevista. Infatti, chi non rispetterà tale termine decadrà senza possibilità di beneficiare della riammissione alla definizione agevolata. La riapertura riguarda solo chi è decaduto entro il 31 dicembre 2024.
Come effettuare i pagamenti?
Per poter beneficiare della riapertura prevista dal Milleproroghe occorre presentare un’apposita dichiarazione entro il 30 aprile 2025. Una volta accolta la richiesta, il saldo delle somme dovute potrà essere effettuato secondo due modalità alternative:
- Pagamento in un’unica soluzione: è possibile effettuare il pagamento dell’intero importo non ancora corrisposto entro il 31 luglio 2025, continuando poi con il piano di rateizzazione originario, se previsto;
- Pagamento rateale: è possibile effettuare anche il pagamento in 10 rate di pari importo. Le prime due scadenze sono fissate al 31 luglio e al 30 novembre 2025, mentre le successive seguiranno un calendario di pagamento stabilito in seguito.
L’apposito modulo per fare domanda sarà disposizione nelle prossime settimane. Nella domanda occorre indicare il debito oggetto e le modalità di pagamento scelto. Entro il 30 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate invierà una comunicazione con l’importo complessivo delle somme dovute e quello delle singole rate con il giorno e il mese di scadenza di ogni rata.