Imposta sostitutiva rivalutazione TFR: acconto il 16 dicembre

La gestione dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del...

Esenzione IMU per coniugi con residenze separate

L'IMU (Imposta Municipale Unica) rappresenta un'imposta significativa...

Superbonus 2025: novità e aggiornamenti

Il Superbonus ha rappresentato una delle principali...

Reddito energetico nazionale per le famiglie in disagio economico

NewsReddito energetico nazionale per le famiglie in disagio economico

Nell'ambito della svolta green si inserisce il reddito energetico, un incentivo volto a sostenere le famiglie con basso ISEE nell'installazione dei pannelli fotovoltaici.

Il reddito energetico nazionale è una misura destinata ai nuclei familiari in disagio economico per consentire loro di realizzare impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

Il portale per richiedere il contributo spettante del reddito energetico si è aperto il 5 luglio scorso. Nel giro di 24 ore, i fondi destinati alle regioni del Mezzogiorno d’Italia sono esauriti. Come annunciato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è terminata la disponibilità degli 80 milioni di euro stanziati per le regioni del Sud.

Da una parte si tratta di un vero e proprio problema per tutti quei contribuenti residenti nel Mezzogiorno che non sono riusciti ad accaparrarsi in bonus; dall’altra parte si tratta di una vittoria della misura. Si sta intraprendendo la giusta direzione per contrastare la povertà energetica, aiutare in questo senso le famiglie meno abbienti e incrementare i benefici ambientali.

Cosa devi sapere sul reddito energetico? Nel testo forniamo i dettagli della misura, spiegando in cosa consiste e a chi è rivolta, non dimenticando che non tutti i fondi sono ancora esauriti.

Reddito energetico nazionale

Il reddito energetico nazionale è una misura che ha lo scopo di promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici ad uso domestico per le unità immobiliari residenziali di nuclei familiari meno abbienti.

Infatti, la misura si rivolge alle famiglie in condizione di disagio economico con un duplice obiettivo:

  • Sostenere l’autoconsumo energetico;
  • Favorire la diffusione delle energie non rinnovabili.

Le risorse messe a diposizioni sono limitate, per l’anno in corso e per il 2025, a 200 milioni di euro complessivi (100 milioni di euro per annualità).

I fondi sono così di seguito ripartiti:

  • 80 milioni di euro per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni di euro per le altre regioni.

Condizioni e importo del contributo

La misura spetta nel rispetto di alcune condizioni e requisiti da parte delle famiglie in condizione di disagio economico coinvolte nell’iniziativa del reddito energetico nazionale.

Il reddito energetico spetta ai nuclei familiari con:

  • Isee inferiore a 15.000 euro;
  • Isee inferiore a 30.000 euro e con almeno quattro figli a carico.

Si tratta di una misura che spetta previa presentazione della domanda, sull’apposita piattaforma online dal sito internet del Gestore servizi energetici (GSE), gestore dell’agevolazione.

Le richieste saranno accolte secondo una procedura a sportello che seguirà l’ordine cronologico di presentazione. Anche se non c’è scadenza, è bene presentare la domanda il prima possibile.

Impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo

Nell’ambito di applicazione del reddito energetico nazionale, sono ammessi gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo.

Inoltre, gli impianti devono essere collegati a utenze di consumo intestate al beneficiario della misura oppure ad un altro componente del nucleo familiare.

Cosa vuol dire impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo? Precisiamo che per autoconsumo ci si riferisce alla possibilità di consumare nelle abitazioni l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici.

Quindi, gli impianti ammessi devono essere realizzati in assetto di autoconsumo, ovvero a servizio dell’utenza di consumo associata all’unità immobiliare di residenza anagrafica del nucleo familiare.

Requisiti impianti fotovoltaici

Gli stessi impianti devono rispettare una serie di requisiti. Eccoli elencati:

  • Realizzati su coperture oppure superfici di edifici, unità immobiliari o relative pertinenze, per i quali il beneficio è titolare di un diritto reale;
  • Devono rispettare i requisiti tecnici definiti nell’ambito del Regolamento del Fondo;
  • Devono prevedere una potenza nominale degli impianti fotovoltaici non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW;
  • Non devono essere entrati in esercizio prima della data di presentazione della richiesta di accesso al beneficio;
  • Devono prevedere che gli impianti fotovoltaici risultino censiti sul sistema GAUDI di Terna con il “GSE” quale “Utente del Dispacciamento” e il “Ritiro Dedicato” quale regime commerciale di cessione dell’energia;
  • Devono comprendere, per almeno dieci anni, una polizza multi-rischi, il servizio di manutenzione e il servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.

Requisiti unità immobiliari

Per quanto riguarda, invece, le unità immobiliari, anche per rientrare nell’ambito di applicazione dei benefici del reddito energetico nazionale, è necessario il rispetto di alcuni requisiti.

Devono essere connesse a utenze di consumo per le quali è attivo, al momento della presentazione della domanda, un contratto di fornitura di energia elettrica intestato al beneficiario o ad altro componente del nucleo familiare ai fini Isee.

Inoltre, le unità immobiliari devono essere accatastate nel gruppo A. Sono escluse le seguenti categorie:

  • A/1;
  • A/8;
  • A/9;
  • A/10.

Fondi esauriti al Sud

A partire dal 5 luglio 2024, si è aperta la piattaforma per la presentazione delle domande del reddito energetico nazionale.

I fondi destinati al Sud, dopo sole 24 ore, sono già esauriti. Infatti, come comunicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è terminata la disponibilità delle risorse nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia alle quali erano destinati 80 milioni, dei 100 milioni stanziati per il 2024.

Si tratta di una buona, ma anche di una cattiva notizia. Una buona notizia perché la misura va nella giusta direzione del contrasto alla povertà energetica e dell’incremento dei benefici ambientali. Una brutta notizia per i cittadini di queste regioni che non possono più ottenere la misura, almeno nel 2024.

Conclusioni

Il reddito energetico nazionale è una misura destinata alle famiglie in condizione di disagio economico, per consentire loro la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo.

In cosa consiste? Si tratta di un contributo economico a copertura delle spese sostenute per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico.

Per approfondire: “Energie rinnovabili: effetti della tassazione internazionale“.

I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 500, tra studi e professionisti, hanno scelto di abbonarsi a Fiscomania per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi.
Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure
Accedi con il tuo account.
I nostri tools

Importante

Fiscomania.com ha raccolto, con ragionevole cura, le informazioni contenute nel sito. Il materiale offerto (coperto da leggi sul copyright) è destinato ai lettori, solo a scopo informativo. Non può in nessun caso sostituire una adeguata consulenza o parere professionale che resta indispensabile. Il portale non accetta alcuna responsabilità in relazione all’utilizzo di tale pubblicazioni senza la collaborazione dei suoi professionisti. Si prega di leggere Termini e condizioni e informativa sulla privacy.

 

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.
Leggi anche

Imposta sostitutiva rivalutazione TFR: acconto il 16 dicembre

La gestione dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un aspetto cruciale per i datori...

Immobili non locati: alternatività tra IMU e IRPEF

I soggetti che possiedono immobili non locati nello stesso comune in cui si trova l’abitazione principale devono prestare attenzione. Tali soggetti...

Lavoratori italiani all’estero: tassazione e obblighi fiscali

Lavorare all'estero rappresenta una straordinaria opportunità di crescita professionale, che consente di acquisire nuove competenze, ampliare la propria rete...

Reverse charge nella cessione di fabbricati: normativa

La cessione di fabbricati nell'esercizio dell’attività di impresa o professionale costituisce operazione rilevante ai fini dell'Iva. Questo tipo di...

Esenzione IMU per coniugi con residenze separate

L'IMU (Imposta Municipale Unica) rappresenta un'imposta significativa per i proprietari immobiliari in Italia. Negli ultimi anni, la normativa sull'esenzione...

Finta malattia del lavoratore: social network e licenziamento 

L'uso dei social media è ormai parte integrante della vita quotidiana, ma i contenuti pubblicati possono avere ripercussioni anche...