Le sanzioni amministrative tributarie applicabili in situazioni di redditi di fonte estera omessi dal contribuente. I controlli dell'Agenzia delle Entrate e le possibilità di ravvedimento operoso, per i redditi di fonte estera e attività patrimoniali e finanziarie estere.
Negli ultimi anni l'attività istruttoria dell'Agenzia delle Entrate si è ampliata molto nell'individuazione di redditi di fonte estera o capitali esteri non dichiarati. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione in virtù di alcuni aspetti:
L'andamento a regime di attività di compliance a livello internazionale, come gli accordi sul Common Reporting Standard;
Le sanzioni che si rischiano nel caso in cui non si dichiarino redditi di fonte estera o non si adempia correttamente alla disciplina sul monitoraggio fiscale di attività patrimoniali e finanziarie estere.
La mia attività di consulente nell'ambito della fiscalità internazionale mi porta spesso a fare consulenza ad imprenditori che credono che oggi sia possibile aprire aziende all'estero senza dichiararle in Italia. Fare questo, oggi, senza pensare di incorrere di accertamenti e in sanzioni è impensabile (nella maggior parte dei casi). Allo stesso tempo ci sono molti soggetti, anche privati, che credono che aprire un conto corrente all'estero o acquistare un immobile estero possa essere non dichiarato. Infine, ci sono ancora molte persone che lavorando all'estero per qualche mese all'anno decidono, deliberatamente, di non dich...
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