Rateizzazione cartelle esattoriali: interrompe i termini di prescrizione

HomeNewsRateizzazione cartelle esattoriali: interrompe i termini di prescrizione

La richiesta di pagamento rateale delle cartelle esattoriali da parte del debitore comporta il riconoscimento del debito e blocca i termini di prescrizione, in quanto si presuppone la conoscenza delle somme dovute che può essere considerata come una notificazione.

A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 27504 del 23 ottobre 2024. Pertanto, la richiesta di rateizzazione del debito iscritto a ruolo blocca i termini di prescrizione e integra il riconoscimento del debito.

Interruzione prescrizione debiti iscritti a ruolo: la vicenda

La Corte di Cassazione si è pronunciata sulla valenza dell’istanza di rateizzazione del pagamento delle somme dovute, presentata dal debitore ai fini della conoscenza delle relative cartelle esattoriali e dell’interruzione del termine di prescrizione.

La vicenda nasce dall’impugnazione di distinti avvisi di intimazione emessi e notificati dall’agente della riscossione, il debitore ha lamentato la mancata notificazione di queste cartelle esattoriali.

In giudizio, l’agente della riscossione ha dimostrato l’avvenuta presentazione, da parte del debitore, dell’istanza di rateazione del debito in contestazione, dapprima accolta e solo successivamente revocata per avvenuta interruzione dei pagamenti alle scadenze previste.

Il giudice del merito, nel respingere le domande del debitore, ha dichiarato che la richiesta dilazione presuppone la conoscenza, in capo al richiedente, delle cartelle di pagamento che ne costituiscono oggetto e del relativo importo.

In particolare, i giudici hanno affermato che non appare possibile chiedere la rateizzazione del debito senza averne prima appreso l’esistenza.

Il debitore ha, quindi, proposto ricorso per Cassazione lamentando la violazione, ai sensi dell’articolo 360, primo comma, n. 3, codice procedura civile, dell’articolo 50, comma 2, del Dpr n. 602/1973, non potendo riconoscersi, a suo dire, all’istanza di rateizzazione efficacia sanante della pretesa invalidità della notifica delle cartelle di pagamento da cui la medesima origina.

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dal debitore. In particolare, i giudici hanno chiarito che l’istanza di rateizzazione, pur non costituendo acquiescenza da parte del contribuente in ordine alla pretesa, integra un riconoscimento del debito, tale da interrompere la prescrizione. La richiesta di pagamento rateale è totalmente incompatibile con l’allegazione del debitore di non avere ricevuto la notificazione delle relative cartelle di pagamento.

Pertanto, ciò che rileva, è l’avvenuta presentazione dell’istanza di dilazione, seguita, o meno, dal pagamento, anche parziale, delle rate concesse.  

Conclusioni

La decisione della Cassazione implica alcune conseguenze per i contribuenti che intendono contestare la validità di una cartella esattoriale. Richiedere la rateizzazione del debito può implicare, quindi, il riconoscimento della validità delle cartelle esattoriali. Ciò preclude la possibilità di contestare successivamente eventuali vizi procedurali relativi alla notifica.

La rateizzazione del pagamento ti consente di sostenere il pagamento in maniera sostenibile, tuttavia, provoca anche l’interruzione della prescrizione. Ti consigliamo di valutare bene la tua situazione e di rivolgersi a un professionista esperto prima di richiedere la rateizzazione.

Qualora ci siano delle irregolarità nella notifica è opportuno contestarle tempestivamente.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools

     

    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
    Leggi anche

    Impatriati: la verifica dei quattro anni in Italia

    Uno dei requisiti che sono chiamati a verificare i lavoratori impatriati, di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 209/235,...

    Aprire un sito di E-commerce: la partita Iva

    Vorresti aprire un sito internet per vendere in e-commerce? Oppure stai effettuando vendite su E-bay o su Amazon e...

    L’utilizzo del marchio altrui nelle opere

    Navigando su internet o visitando gallerie d'arte contemporanea, è sempre più frequente imbattersi in opere che riproducono o reinterpretano...

    Prestazioni estere dei professionisti: fatturazione e tassazione

    https://youtu.be/oUYgyS8uuZo Quando un professionista, esercente attività di arte o professione abituale, fiscalmente residente in Italia svolge una prestazione professionale all'estero...

    Le carte prepagate sono pignorabili?

    Le carte prepagate possono essere pignorate, sia quelle dotate di IBAN che quelle che ne sono sprovviste. Il pignoramento...

    Concordato biennale Partite IVA: estensione sanatoria fino al 2026

    E' stata chiesta al governo la possibilità di estendere la sanatoria al 2023 e applicarla per gli anni 2025-2026....