Come annunciato dall’Istat, per il biennio 2021-2022, non sono previste alcune modifiche sull’età pensionabili e sulle speranze di vita. Quest’anno, inoltre, è un periodo focale per tutti coloro che desiderano andare in pensione anticipata con la quota 100, che ha come data di scadenza la fine dell’anno corrente. Sempre nel tema del prepensionamento, la legge del Bilancio 2021 ha prorogato l’opzione donna e l’APE sociale, estendendone la durata.

Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, per quest’anno ancora tutto rimane normale e senza alcuna modifica, quindi serviranno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la fetta più grande dei lavoratori.

Un caso a cui dover porre in particolar modo l’attenzione sono le pensioni erogate dal 1° gennaio 2021 che prevedono un assegno con un importo leggermente più basso.

Una nuova forma delle pensioni è in atto ma ci sono ancora ipotesi da definire quindi si preannuncia una strada piuttosto lunga. Ovviamente chi è ad un passo dalla pensione si interroga sulle tempistiche, sull’importo, su quali sono le opzioni per andare in pensione nel 2021.

Leggi anche: “Pensione anticipata: cos’è e come ottenerla?”

Ricordiamo, è possibile per tutti i lavoratori e lavoratrici visualizzare il loro percorso lavorativo tramite il sito dell’INPS, accedendo alla sezione “La mia pensione futura” , per capire quando potrete abbandonare definitivamente le vostre poltrone, scalpelli, macchinari… chiudere la porta dietro di voi per far posto ad un nuovo periodo della vostra vita, confermato anche dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 322 della L. n. 178/2020, entrata in vigore il 1° gennaio 2021.

Vediamo insieme le alternative disponibili per il pensionamento sia regolare sia anticipato.

Pensione di Vecchiaia: andare in pensione nel 2021

Arriva direttamente dall’Istat l’annuncio dell’immutabilità delle regole pensionistiche attualmente in atto: fino al termine del 2022 non sono previsti stravolgimenti sull’età pensionabile e sulle speranze di vita.

A differenza di quel che si può pensare, le speranze di vita sono un fattore positivo per il momento per coloro che puntano al pensionamento, sia anticipato sia regolare.

Perché?

Seppur ci sia la speranza di vivere più a lungo, per quanto riguarda l’andare in pensione nel 2021 non sono previste allungamenti di tempo.

Quindi per tutti coloro che desiderano andare in pensione di vecchiaia i requisiti sono:

  • 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la generalità dei lavoratori;
  • 66 anni e 7 mesi di età ed almeno 30 anni di contributi per gli addetti alle mansioni gravose;
  • 71 anni di età e 5 anni di contributi per chi rientra interamente nel regime contributivo.

La pensione di vecchiaia scatta dal primo giorno del mese successivo al compimento dell’età pensionabile, altrimenti, qualora i valori non corrispondessero, la pensione vi verrà data al decorrere del primo giorno del mese successivo dal raggiungimento dei requisiti richiesti.

Pensione Anticipata 2021

Ecco che il 2021 diventa protagonista di un’altra fascia di pensionamento. Quando parliamo di pensione anticipata abbiamo ben tre fasce e categorie da prendere in considerazione: quella regolare, contributivi e precoci.

Quattro facce di un dado in cui si è cercato di coprire al meglio quasi tutti i cittadini che per svariate ragioni prendano la decisione di andare in pensione anticipata.

Pensione anticipata regolare

Si potrà richiedere di andare in pensione nel 2021 con questa formula di anticipo qualora vengano raggiunti i seguenti requisiti:

  • 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
  • 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

In questo caso non viene richiesta un’età anagrafica particolare ma solo gli anni di contributi pagati. Inoltre, viene fornita la possibilità di una “finestra” di tre mesi per poter usufruire della pensione anticipata.

Pensione anticipata contributiva

Le possibilità di uscita dal lavoro per tutti i lavoratori iscritti al sistema pensionistico dal 1° gennaio 1996, hanno una possibilità in più rispetto ad altri.

L’assegno erogato per questi cittadini è tutto calcolato con il metodo contributivo, e gli viene data la possibilità di andare in pensione a 63 anni ed i requisiti sono i seguenti:

  • Almeno 20 anni di contributi effettivi;
  • L’assegno dovrà essere di almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale;

Rientrano, inoltre, nel sistema nel sistema di pensione anticipata contributiva tutti i lavoratori che posseggono un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, devono anche avere 15 anni di contribuzione versata, di cui 5 successivi al 1995.

Pensione anticipata precoci

Rientrano in questa fascia tutti coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni ottenendo almeno 12 mesi di contributi al compimento dell’età.

Queste persone potranno andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi, senza dover possedere un’età anagrafica. Un requisito che vale in modo equo sia per uomini sia per donne.

Le categorie solitamente soggette a questa formula di pensionamento sono:

  • Disoccupati perché licenziati in modo individuale o collettivo. 3 mesi è il termine minimo per formulare la domanda;
  • Caregiver o lavoratori dipendenti ed autonomi che al momento della domanda, assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104;
  • Invalidi civili con almeno al 74%, dipendenti o lavoratori autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa;
  • addetti a mansioni usuranti o gravose svolte per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa (sono specificate dalla legge 67/2011).

Anche in questo caso c’è la possibilità di una finestra mobile di 3 mesi. L’assegno verrà calcolato con il sistema misto.

Andare in pensione nel 2021 con Quota 100

Il 2021 rappresenta, per molte forme pensionistiche, l’anno de “o la va o la spacca” e quota 100 non fa differenze.

Un sistema di pensione anticipata che ha preso forma con la legge del bilancio 2019 e quest’anno è il suo ultimo periodo di prova dove, con molte probabilità, non verrà rinnovato.

Quota 100 prevede 62 anni di età e 38 anni di contributi e la data ultima per richiederla è il 31 dicembre 2021, quindi qualora i vostri calcoli rientrino in questa categoria prima dello scadere dell’anno potrete fare domanda.

Ancora è poco chiaro su come funzionerà una volta arrivato il 2022 ma per il momento non fasciamoci la testa.

Opzione Donna 2021

Con la legge del bilancio 2021 è stata confermata la proroga per tutto il 2021 del prepensionamento per tutte le donne con 58 anni di età e 35 anni di contributi.

Possono usufruire di questo servizio sia lavoratrici private sia pubbliche dipendenti sia autonome.

La normativa prevede:

  • per le lavoratrici dipendenti, è necessario avere compiuto 58 anni e possedere 35 anni di contributi;
  • per le lavoratrici autonome, è necessario avere compiuto 59 anni e possedere 35 anni di contributi.

Ape Sociale 2021

Un’altra forma che ha visto una proroga per tutti coloro che vogliono andare in pensione nel 2021 e si tratta di un sussidio che viene conferito al compimento dei 63 anni e aver raggiunto 30 o 36 anni di contributi.

È un metodo che permette il pensionamento anticipato di tutte quelle persone che hanno più bisogno come disoccupati, portatori d’invalidità, coloro che assistono un parente con handicap, tutti i lavoratori che svolgono un cosiddetto “lavoro pesante e a rischio”.

Questo sussidio economico verrà erogato fino al raggiungimento della vera età pensionabile e l’indennità prevede un calcolo in base al futuro trattamento pensionistico di vecchiaia.

Quando andare in pensione dal 2021?

Dopo quanto detto, decidere di andare in pensione nel 2021 credo sia la scelta più saggia, quindi munitevi di computer e controllate insieme all’Inps qual è il vostro percorso lavorativo e se avete raggiunto l’età necessaria per andare in pensione.

Considerate che per il 2023 è prevista una nuova formula pensionistica dove, voci di corridoio, affermano che verrà alzato il limite d’età. Ovviamente nulla è sicuro, l’unica cosa da fare per il momento è controlla la possibilità di poter richiedere uno dei formati elencati.

Dove richiedere la pensione?

La domanda di pensione deve sempre essere inviata all’INPS, non ci si può presentare di persona, quindi, sarà necessario svolgerlo con il sistema telematico ed i portali a disposizione sul sito.

Si può sempre appoggiarsi ad un patronato per il supporto necessario nel compilare i moduli richiesti.

Ricordiamo che per poter accedere ai servizi online dell’INPS è necessario avere lo SPID o la carta d’identità elettronica.

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Tania Silini
Classe 1993, diplomata in arte e comunicazione presso il Liceo Decio Celeri di Lovere, ho conseguito poi dei corsi di Digital Marketing e Coding svolti a Londra. Appassionata da sempre di scrittura e dopo varie esperienze all'estero ho deciso di collaborare con alcuni progetti editoriali interessanti. In particolare, mi occupo di aggiornamenti di fiscalità nazionale per il portale Fiscomania.com, dove pubblico contenuti ed approfondimenti legati alle persone fisiche, agevolazioni fiscali e bonus.

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