Il modello A1 è un certificato che attesta la legislazione in materia di sicurezza sociale applicabile a un lavoratore che si sposta all’interno dell’UE per motivi di lavoro. Questo documento è rilasciato dall’istituzione previdenziale del paese di cui si applica la legislazione e stabilisce in quale Stato devono essere versati i contributi previdenziali. Il modello A1 è valido fino alla data di scadenza indicata o fino al ritiro del modello da parte dell’istituzione che l’ha rilasciato.
Il modello A1 può essere utilizzato in diverse situazioni, tra cui:
- Quando un lavoratore dipendente viene temporaneamente trasferito dal proprio datore di lavoro in un altro paese dell’UE per un periodo massimo di 24 mesi (distacco);
- Quando un lavoratore autonomo che normalmente svolge la sua attività in un paese dell’UE, si reca in un altro paese per proseguire un’attività analoga per un periodo non superiore a 24 mesi;
- Quando un lavoratore dipendente svolge di norma un’attività lavorativa in più di uno Stato dell’UE, contemporaneamente o alternativamente;
- Quando un lavoratore autonomo svolge normalmente un’attività lavorativa in più di uno Stato dell’UE, contemporaneamente o alternativamente;
- Quando un lavoratore svolge contemporaneamente un’attività di lavoratore dipendente e di lavoratore autonomo in diversi paesi dell’UE;
- Quando un dipendente pubblico svolge un’attività lavorativa in più di un paese dell’UE.
Indice degli Argomenti
Il modello A1 ed il suo utilizzo
Il certificato A1 deve essere rilasciato in tutti i casi in cui risultino soddisfatte le condizioni per il distacco del lavoratore previste dalla normativa comunitaria (articolo 12, Regolamento CE 29 aprile 2004, n. 883 e articolo 14, Regolamento CE 16 settembre 2009, n. 987).
Il modello A1 certifica quale legislazione in materia di sicurezza sociale si applichi nel caso del titolare del modello. Solitamente è necessario nei casi in cui la persona interessata, in qualità di lavoratore autonomo o dipendente, abbia dei collegamenti con più di un paese dell’UE in relazione al proprio lavoro autonomo o di dipendente. In base ai regolamenti dell’UE, una persona può essere soggetta unicamente alla legislazione di un paese per volta.
Il modello è rilasciato dal paese di cui si applica la legislazione e serve a certificare che la persona non è soggetta alla legislazione di nessuno degli altri paesi con cui sono in atto dei collegamenti – in altre parole, che questa persona non è obbligata a versare contributi di sicurezza sociale (compresa l’assicurazione sanitaria) agli altri paesi. Il modello rimane valido fino alla data di scadenza in esso indicata o fino al ritiro del modello da parte dell’istituzione che l’ha rilasciato.
Sicurezza sociale dei lavoratori distaccati
L’art. 15 del Regolamento (CE) n. 987/2009 tratta delle Procedure per l’applicazione dell’art. 12 del regolamento di base, REGOLAMENTO (CE) N. 883/2004
1. Salva disposizione contraria dell’articolo 16 del regolamento di applicazione, qualora la persona eserciti un’attività in uno Stato membro diverso dallo Stato membro competente a norma del titolo II del regolamento di base, il datore di lavoro o, per la persona che non esercita un’attività subordinata, l’interessato ne informa, se possibile preventivamente, l’istituzione competente dello Stato membro la cui la legislazione è applicabile. Detta istituzione senza indugio rende disponibili le informazioni relative alla legislazione applicabile all’interessato, a norma dell’articolo 11, paragrafo 3, lettera b), o dell’articolo 12 del regolamento di base, alla persona interessata e all’istituzione designata dall’autorità competente dello Stato membro in cui è svolta l’attività.
La sicurezza sociale dei lavoratori distaccati è disciplinata dal Regolamento n. 883/2004 sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. È disponibile una guida dettagliata che spiega le regole applicabili. Vedi di seguito.
Quindi, possiamo dire che i lavoratori inviati per un periodo massimo di 24 mesi dal proprio datore di lavoro in un altro Paese dell’UE (lavoratori distaccati) restano assicurati, ai fini previdenziali, nel Paese di provenienza se vengono soddisfatte tutte le condizioni del distacco, previste dalla normativa comunitaria.
Il documento portatile A1 serve a certificare quale legislazione in materia di sicurezza sociale si applica al lavoratore che, per motivi di lavoro, si sposta in uno o più Stati dell’UE. In sostanza, il predetto documento stabilisce in quale Stato devono essere versati i contributi previdenziali. Il documento A1 è rilasciato dall’istituzione previdenziale del paese di cui si applica la legislazione.
Detto modello rimane valido fino alla data di scadenza in esso indicata o fino al ritiro da parte dell’istituzione che lo ha emesso.
Dove e quando ottenere un modello A1
Nel caso di un lavoratore dipendente che si trasferisce temporaneamente per lavoro in un altro paese dell’UE, solitamente è il datore di lavoro che richiede per lui il modello A1 all’ente competente del suo paese. Nel caso di dipendenti che normalmente svolgono un’attività lavorativa in più di un paese dell’UE e dei lavoratori autonomi, la richiesta dev’essere fatta da loro personalmente. Si consiglia di chiedere al datore di lavoro quale procedura seguire. Un elenco completo degli istituti previdenziali è disponibile sul sito al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/social-security-directory. Possibilmente, la domanda andrebbe fatta prima di iniziare l’attività lavorativa nell’altro Paese.
Il modulo da utilizzare per richiedere il modello A1 è disponibile online. La domanda per il distacco del lavoratore dipendente deve pervenire all’Istituto in modalità telematica secondo le istruzioni fornite con la circolare INPS 11 giugno 2019, n. 86, mentre per il distacco del lavoratore autonomo le modalità di trasmissione sono quelle indicate con messaggio 20 gennaio 2016, n. 218.
Come richiedere il documento portatile A1 per i lavoratori dipendenti distaccati
Per il lavoratore dipendente la richiesta del documento portatile A1 per distacco o proroga del distacco deve essere fatta dal datore di lavoro/intermediario previdenziale in via telematica attraverso la procedura presente nel Nuovo Portale Agevolazioni Web accessibile ai datori di lavoro abilitati o ai loro consulenti, con credenziali SPID, CIE, CNS o PIN INPS.
La sede INPS territorialmente competente, a cui deve essere trasmessa la richiesta, è quella di iscrizione del datore di lavoro. Il richiedente sarà avvisato dell’avvenuta definizione della domanda via e-mail e/o via sms, rispettivamente all’indirizzo e al numero di telefono mobile indicati nella domanda. Una copia del documento portatile A1 verrà trasmessa al richiedente via PEC o via e-mail.
Come richiedere il documento portatile A1 per i lavoratori autonomi distaccati
La richiesta deve essere presentata dal lavoratore. Per richiedere il documento portatile A1 è disponibile online il Modulo E412 “Richiesta del certificato di legislazione applicabile (A1)”. La Sede INPS territorialmente competente alla quale deve essere trasmessa la richiesta è quella in cui è iscritto il lavoratore. La richiesta può essere presentata a mano oppure inoltrata tramite utilizzo di PEC o lettera raccomandata A/R. Il richiedente sarà avvisato dell’avvenuta definizione della domanda via e-mail e/o via sms rispettivamente all’indirizzo e al numero di telefono mobile indicati nella domanda. Una copia del documento portatile A1 verrà trasmessa al richiedente via PEC o via e-mail.
Come richiedere il documento portatile A1 per i lavoratori che svolgono attività lavorativa in due o più Stati dell’UE?
Il lavoratore che risiede sul territorio nazionale e che svolge attività lavorativa in Italia e in uno o più Paesi comunitari deve presentare la richiesta di rilascio del documento portatile A1. Se è residente in un altro Paese comunitario, la domanda di rilascio del predetto documento portatile dovrà essere presentata all’istituzione previdenziale del luogo di residenza. Per richiedere il documento portatile A1 è disponibile online il Modulo E412 “Richiesta del certificato di legislazione applicabile (A1)”.
La Sede INPS territorialmente competente a cui deve essere trasmessa la richiesta è quella di residenza del lavoratore o quella di iscrizione (nel caso di lavoratore autonomo). La richiesta può essere presentata a mano oppure inoltrata tramite utilizzo di PEC o lettera raccomandata A/R. Il richiedente sarà avvisato dell’avvenuta definizione della domanda via e-mail e/o via sms, rispettivamente all’indirizzo e al numero di telefono mobile indicati nella domanda. Una copia del documento portatile A1 verrà trasmessa al richiedente via PEC o via e-mail. Le domande che attualmente possono essere trasmesse in via telematica sono:
- lavoratore marittimo (art. 11, par, 4, Reg. CE n. 883/2004)
- lavoratore subordinato distaccato (art. 12, par, 1, Reg. CE n. 883/2004)
- accordo in deroga per il distacco del lavoratore dipendente (art. 16 Reg. CE n. 883/2004).
L’Autorità competente responsabile della procedura è l’INPS (contatti e- mail: [email protected]; [email protected]). La procedura è in sviluppo per consentire anche la presentazione telematica delle altre domande di rilascio del modello per tutte le fattispecie previste.
Utilizzo del modello A1
Il modello dev’essere tenuto a disposizione e presentato dal lavoratore o dal datore di lavoro all’ente del paese in cui si sta lavorando, al fine di confermare la propria posizione di sicurezza sociale e di indicare in quale paese dovranno essere versati i relativi contributi.
Quali fattispecie contempla il modello A1?
- Nel caso in cui il datore di lavoro trasferisca temporaneamente il lavoratore, per suo conto, in un altro paese dell’UE per un periodo massimo di 24 mesi. Questo caso è noto come “distacco”. Le condizioni relative al distacco sono spiegate nella Guida pratica sulla legislazione applicabile, disponibile sul sito al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=868.
Se tutte le condizioni per il distacco sono soddisfatte, il modello è rilasciato automaticamente, per certificare che la persona interessata rimane soggetta alla legislazione dello Stato da cui è stata distaccata. - Nel caso in cui un lavoratore autonomo che di norma svolge la sua attività in un paese dell’UE, si rechi in un altro paese per proseguire un’attività analoga per un periodo non superiore a 24 mesi. Anche in questo caso, se tutte le condizioni per il distacco sono soddisfatte, il modello certifica che la persona interessata rimane soggetta alla legislazione dello Stato di provenienza.
- Nel caso in cui un lavoratore dipendente svolga di norma un’attività lavorativa in più di uno Stato dell’UE, contemporaneamente o alternativamente. A seconda della fattispecie, la persona potrebbe essere soggetta alla legislazione dello Stato di residenza o del paese in cui è situata la sede legale o operativa del datore di lavoro. Per avere maggiori informazioni sulle condizioni che stabiliscono quale legislazione trova applicazione, si prega di consultare la Guida pratica sulla legislazione applicabile, disponibile sul sito al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=868.
- Nel caso in cui un lavoratore autonomo svolga normalmente un’attività lavorativa in più di uno Stato dell’UE, contemporaneamente o alternativamente. A seconda della fattispecie, la persona potrebbe essere soggetta alla legislazione dello Stato di residenza o del paese in cui si trova il suo centro di interesse. Per avere maggiori informazioni sulle condizioni che stabiliscono quale legislazione trovi applicazione si prega di consultare la Guida pratica sulla legislazione applicabile, disponibile sul sito al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=868.
- Nel caso in cui un lavoratore svolga contemporaneamente un’attività di lavoratore dipendente e di lavoratore autonomo in diversi paesi dell’UE. In questa fattispecie, il modello certificherà che la legislazione prevalente sia quella del paese in cui si svolge l’attività di lavoro dipendente.
- Nel caso di un dipendente pubblico che svolga un’attività lavorativa in più di un paese dell’UE. In questa fattispecie, il modello certificherà che il funzionario resta soggetto alla legislazione dell’amministrazione per cui presta servizio.
- Nel caso in cui sia nell’interesse del lavoratore derogare ad una qualunque delle predette norme, a richiesta del datore di lavoro, due o più Stati dell’UE potrebbero concordare che il lavoratore sia soggetto alla legislazione di uno Stato diverso da quello previsto dalla normativa. Il modello A1 certificherà a quale legislazione sia soggetto il lavoratore.
Domande frequenti
Sì, il modello rimane valido fino alla data di scadenza indicata o fino al ritiro del modello da parte dell’istituzione che l’ha rilasciato.
Se durante un controllo non si è in grado di presentare il modello, si potrebbe essere soggetti a sanzioni e si potrebbe essere obbligati a versare i contributi di sicurezza sociale nel paese in cui si sta lavorando.
No, il modello è necessario anche per i lavoratori di paesi dell’EEA (Spazio Economico Europeo) e della Svizzera che si spostano all’interno dell’UE.