E’ iniziato il dibattito sulle misure da inserire nella prossima legge di bilancio. Le principali misure riguardano il taglio IPERF, IRES premiale, regime forfettario, la rottamazione quinquies e le nuove regole per la detassazione di buoni pasto e della tredicesima. A proporre quest’ultima misura è stato il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha spiegato la sua idea per rilanciare i consumi e alleggerire il peso fiscale sui lavoratori.
Una delle principali misure, oggetto di discussione in queste settimane, riguarda il taglio dell’IRPEF. La proposta prevede la riduzione della seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33% e l’allargamento della relativa fascia di reddito fino a 60.000 euro. La misura punta a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio.
Per adesso mancano ancora i dati sulle previsioni economiche e di finanza pubblica che permettono di definire le prossime misure in arrivo. Il taglio dell’Irpef, secondo i calcoli, richiederebbe tra i 2,5 e i 4 miliardi di euro. Detassare le tredicesime avrebbe un enorme impatto sui conti dello Stato, infatti, secondo uno studio della Cgia infatti, il loro valore complessivo ammonta a 59,3 miliardi, di cui 14,5 vengono prelevati dal fisco.
Ires premiale e taglio Irpef per il ceto medio
Tra le altre misure in discussione per la Manovra di bilancio 2026, come ha sottolineato Tajani, riguardano la necessità di rivedere l’Ires premiale. L’Ires premiale (mini IRES), è una misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 per incentivare gli investimenti e l’occupazione e prevede una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% per le aziende. Secondo Tajani ne servirebbe un potenziamento per maggiori investimenti e l’occupazione.
In discussione anche la proposta di riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33%, estendendo lo scaglione agevolato fino a 60.000 euro di reddito, con l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale per il ceto medio.
Detassazione tredicesima, straordinari, festivi e premi di produzione
Il vicepremier Tajani ha sottolineato la necessità di detassare la tredicesima mensilità ma anche gli straordinari, le prestazioni festive e i premi di produzione, che di solito sono assoggettati alle aliquote ordinarie Irpef o a regimi agevolati ma limitati per importo e platea di beneficiari.
Oggi la tredicesima mensilità ha un importo che varia a seconda del lavoratore, ma è comunque inferiore allo stipendio percepito nei dodici mesi, in quanto è maggiormente tassata, soggetta alle trattenute per contributi previdenziali e assistenziali e alle ritenute Irpef a seconda del proprio scaglione di reddito. Inoltre, non beneficia delle detrazioni da lavoro dipendente o per familiari a carico.