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Isee: giacenza media conto corrente

Fisco NazionaleIsee: giacenza media conto corrente

Giacenze medie: a partire dal mese di gennaio dove essere rinnovato il modello ISEE. Quali sono le giacenze medie da prendere in considerazione per il calcolo dell'ISEE?

L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente. Le sue funzioni, invero, sono molteplici. Soprattutto negli ultimi anni, è divenuto uno strumento indispensabile per accedere ai bonus concessi dal legislatore, al fine di sostenere l’economia, durante l’emergenza pandemica.

L’ ISEE è un attestazione che ha l’obiettivo di certificare ogni anno il patrimonio e il reddito di un nucleo familiare. Mediante l’indicatore ISEE è possibile individuare un valore che attesta il patrimonio e il reddito dei componenti di un nucleo familiare nell’anno precedente. Praticamente si tratta di un attestato, ovvero una autocertificazione, che consente alle famiglie di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Quando ci si trova di fronte a dover predisporre la documentazione per la predisposizione del nuovo documento, uno dei principali dubbi che vengono riscontrati riguarda i conti correnti detenuti dal nucleo familiare. Ebbene, devono essere inseriti nell’ISEE tutti i conti correnti (nazionali ed esteri) detenuti dai componenti del nucleo familiare ai fini ISEE.

Al fine di procedere al calcolo dell’ISEE è necessario esser a conoscenza delle giacenze medie dei conti correnti bancari e postali. In particolare ti sono indispensabili i c.d. estratti conto e il valore di alcuni titoli. Quindi, in primo luogo è utile andare a verificare i saldi e le giacenze medie dei depositi e conti correnti bancari e postali, compreso la carta prepagata con IBAN, alla data del 31 dicembre 2022. Andiamo ad analizzare, di seguito, le principali informazioni da sapere sui conti correnti ai fini ISEE.

Che cos’è il modello ISEE?

L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente. Le sue funzioni, invero, sono molteplici. Soprattutto negli ultimi anni, è divenuto uno strumento indispensabile per accedere ai bonus concessi dal legislatore, al fine di sostenere l’economia, durante l’emergenza pandemica.

L’ ISEE è un attestazione che ha l’obiettivo di certificare ogni anno il patrimonio e il reddito di un nucleo familiare. Mediante l’indicatore ISEE è possibile individuare un valore che attesta il patrimonio e il reddito dei componenti di un nucleo familiare nell’anno precedente. Praticamente si tratta di un attestato, ovvero una autocertificazione, che consente alle famiglie di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità. Esistono, invero, diversi modelli di iSEE, a seconda dell’impiego e della funzione che svolge. Ad esempio, ricordiamo che serve apposito modello per le tasse universitarie. L’ISEE Università deve essere utilizzato dagli studenti per accedere alle prestazioni per il diritto allo studio. Mentre l’ISEE corrente è necessario per fotografare la situazione in un dato momento in seguito a variazioni della situazione reddituale.

Per il calcolo dell’ISEE è necessario andare a verificare le giacenze medie suoi tuoi conti correnti. Ma quali sono le giacenze medie che devi prendere in considerazione.

Quali sono le giacenze medie da prendere in considerazione per l’ISEE 2022?

Per il calcolo dell’ISEE è necessario prendere in considerazione qualsiasi fonte di reddito. Quindi, in primo luogo, ti serve individuare le giacenze medie presenti sui tuoi conti correnti. Ti invitiamo, allora, di entrare in possesso, per la richiesta, gli estratti conto. Sai già quali ti servono?

Di seguito, un breve elenco delle giacenze medie essenziali ai fini del calcolo dell’ISEE:

  • I saldi e le giacenze medie dei depositi e conti correnti bancari e postali, compreso la carta prepagata con Iban, al 31 Dicembre 2022;
  • Il valore nominale dei titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati al 31 Dicembre 2022;
  • Valore risultante dall’ultimo prospetto redatto dalla società di gestione di azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, al 31 Dicembre 2022;
  • Il valore delle partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate e non quotate;
  • L’importo dei premi complessivamente versati a tale ultima data, al netto degli eventuali riscatti, ivi comprese le polizze dei contratti di assicurazione al 31 dicembre 2022;
  • Il valore del patrimonio netto per le imprese individuali in contabilità ordinaria, ovvero il valore delle rimanenze finali e del costo dei beni ammortizzabili per le imprese individuali in contabilità semplificata al 31 Dicembre 2022.

Quali documenti servono per ottenere l’ISEE?

Per ottenere l’ISEE è necessario possedere alcuni documenti, che servono a comprovare il reddito effettivo. In particolare, tutti i documenti che servono per l’Isee 2024 devono essere riferiti ai redditi e patrimonio sono riferiti al 2022 (quindi servono le CU o la dichiarazione dei redditi 2023 e valore e giacenza media dei conti correnti al 31/12/2022).

I documenti che dovrai quindi utilizzare per il calcolo dell’ISEE sono:

  • Codice fiscale di tutti i componenti;
  • Contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso di affitto;
  • Documenti che attestano i redditi percepiti nel 2022, ovvero:
  • Modello 730 o Modello Redditi e Modelli CU;
  • Certificazioni o altra documentazione che attesti compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli;
  • Dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
  • Documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2022, ovvero:
  • Depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero;
  • Tipologia e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, date di riferimento dei rapporti patrimoniali;
  • Giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
  • Patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio presentato ovvero la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti, solo per lavoratori autonomi e società;
  • Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili). Valore IVIE degli immobili detenuti all’estero;
  • Atto notarile di donazione di immobili, per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
  • Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
  • Targa o estremi di registrazione al PRA e/o al RID di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.

Cos’è la giacenza media ai fini ISEE?

La giacenza media ai finii ISEE è l’importo medio delle somme a credito del Cliente in un anno e si calcola dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365 giorni (o 366 per l’anno bisestile).

La giacenza media ai fini ISEE rappresenta una misura importante per determinare l’ammontare delle risorse finanziarie di un nucleo familiare nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

Definizione e calcolo

La giacenza media è la media dei saldi giornalieri di un conto corrente o di altri depositi bancari in un determinato periodo, generalmente un anno. Viene calcolata sommando tutti i saldi di ogni giorno del periodo considerato e dividendo il totale per il numero di giorni del periodo.

La giacenza media annua si determina dunque dividendo la somma delle giacenze giornaliere (ovvero i saldi giornalieri per valuta) per 365, a prescindere dal numero di giorni in cui il conto, o deposito, è stato attivo. Tale conteggio deve essere effettuato allo stesso modo anche se si è provveduto a chiudere il conto, o il deposito, nell’arco dell’anno solare, ed è quindi indipendente dal numero di giorni in cui esso risulta attivo.

Importanza nell’ISEE

Nel calcolo dell’ISEE, la giacenza media viene utilizzata per valutare le risorse finanziarie della famiglia. È importante perché incide direttamente sull’ammontare del valore ISEE, che a sua volta determina l’accesso e l’entità di varie agevolazioni e servizi sociali.

Documentazione necessaria

Per calcolare la giacenza media ai fini ISEE, è necessario fornire estratti conto bancari o certificazioni che attestino i saldi giornalieri dei conti per il periodo richiesto.

Dove si trova la giacenza media ai fini ISEE?

La giacenza media è disponibile all’interno dei propri documenti (come l’Estratto Conto del conto corrente o della carta prepagata e il Riepilogo relativo al deposito a risparmio), riferiti al 31 dicembre di ogni anno.

Deve essere tenuto in considerazione che la giacenza media di un conto corrente o un libretto di risparmio deve essere comunicata dalla banca o da Poste italiane all’Agenzia delle Entrate. Questo, senza che sia il possessore del conto a doversene occupare.

Qualora, però, si volesse conoscere la propria giacenza media, è possibile trovarla nell’estratto conto annuale o trimestrale comunicato dagli istituti di credito, che si trova all’interno dell’area personale del sito del singolo istituto, nella sezione “Documenti“. Per quanto riguarda, invece, chi non avesse dimestichezza con l’home banking può verificare la giacenza media del proprio conto corrente sotto forma di documento cartaceo. Si tratta dell’estratto conto del IV trimestre recapitato periodicamente all’indirizzo fornito dal cliente.

Conclusioni

La giacenza media è un elemento cruciale nel calcolo dell’ISEE, poiché riflette le risorse finanziarie di un nucleo familiare. La corretta determinazione della giacenza media richiede attenzione nella raccolta e nell’analisi degli estratti conto bancari. È importante assicurarsi che tutti i dati siano precisi e completi per garantire un calcolo accurato dell’ISEE, fondamentale per accedere a sussidi e servizi basati sulla situazione economica.

Domande frequenti

Come si calcola la giacenza media per l’ISEE?

La giacenza media si calcola sommando i saldi giornalieri di un conto e dividendo il totale per il numero di giorni del periodo considerato.

Quali documenti sono necessari per calcolare la giacenza media?

Occorrono gli estratti conto bancari che mostrano i saldi giornalieri per il periodo richiesto.

Perché la giacenza media è importante nell’ISEE?

È un indicatore delle risorse finanziarie di una famiglia, influenzando l’accesso a sussidi e servizi basati sulla situazione economica.

La giacenza media considera solo i conti correnti?

Include i saldi di tutti i depositi bancari, non solo i conti correnti.

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Andrea Baldini
Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione giornalistica di RadioRadio nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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