Incentivi per start up green e digital: di cosa si tratta?

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Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il decreto che attua gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. E’ stato definita la serie di misure rivolte a incentivare la nascita e la crescita di imprese nei settori della transizione digitale ed ecologica.

Il decreto, è in fase di verifica da parte degli organi di controllo competenti, successivamente sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Per ottenere il beneficio sono rilevanti i valori medi percentuali degli investimenti in tecnologie green e digitali sul totale delle risorse investite dall’impresa, la media della domanda di lavoro e i valori medi di competitività delle imprese per ogni dipendente rispetto a ricavi totali, salario medio, investimento totale e in tecnologie digitali e green. Ha affermato il Ministro del Lavoro:

“Le transizioni nel mondo del lavoro impegnano tutti noi nel rintracciare forme e strumenti innovativi – e con questo decreto attuativo sosteniamo lo sforzo dei nostri giovani, che investendo sull’impegno personale in settori strategici in ambito green e digitale mettono a disposizione della collettività nuova linfa per disegnare l’Italia del futuro, creando potenziale nuova occupazione“.

Incentivi per start up green: due tipologie di contributi

Sono previste due tipologie di contributi per le imprese:

  • Il primo contributo è rivolto alle persone disoccupate con meno di 35 anni, che tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avviino un’impresa in Italia nei settori individuati come strategici dal decreto attuativo.

In questo caso, è previsto un contributo di 500 euro mensili, erogati annualmente in forma anticipata dall’INPS, per massimo 3 anni e comunque non oltre la fine del 2028.

  • Il secondo incentivo è previsto per le assunzioni di under 35, con contratti a tempo indeterminato. Sono previsti contributi fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente a titolo di esonero contributivo totale per i contratti siglati tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, per 3 anni e al massimo fino al 31 dicembre 2028.

Restano a carico del datore di lavoro premi e contributi dovuti all’Inail. L’incentivo è riservato alle piccole imprese e non si applica ai rapporti di lavoro domestico e a quelli di apprendistato.

L’esonero inoltre non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento ma compatibile, senza riduzioni, con la maxi-deduzione per nuove assunzioni introdotta dalla riforma dell’Irpef e prorogata fino al 2027.

Come fare domanda?

Le domande per accedere ai contributi previsti dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il portale INPS. L’INPS valuterà l’ammissibilità delle richieste e, in caso positivo, calcolerà l’importo spettante annualmente a ciascun beneficiario. Questa procedura ha l’obiettivo di garantire trasparenza nella gestione delle domande.

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    Andrea Baldini
    Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
    Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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