Estratto di ruolo

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    Che cos’è l’estratto di ruolo?

    L’estratto di ruolo è il documento che permette al contribuente di conoscere la propria situazione debitoria con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. I dati contenuti nell’estratto sono la fedele riproduzione del ruolo reso esecutivo dall’ente creditore, trasfusi nella cartella di pagamento. Non costituisce un atto di riscossione né contiene alcuna pretesa esattiva.

    Attraverso la consultazione di questo documento il contribuente è in grado di conoscere immediatamente la propria situazione debitoria con l’Amministrazione finanziaria: debiti in essere, scaduti, rateazioni in essere o decadute, etc.

    Quali informazioni sono contenute nell’estratto?

    Le informazioni che sono contenute nell’estratto riguardano, principalmente, i seguenti aspetti:

    • Le iscrizioni a ruolo;
    • Le rateizzazioni in essere;
    • I pagamenti effettuati, quelli in scadenza ed anche i ruoli scaduti.

    Attenzione al fatto che la presenza di ruoli scaduti oltre la soglia di 1.500 euro blocca la compensazione dei crediti erariali. Per approfondire: “Divieto di compensazione per ruoli scaduti oltre 1.500 euro“.

    Ulteriori informazioni contenute nell’estratto riguardano: il numero del documento, la data dell’accertamento, l’ente creditore, l’importo del debito, saldo, provvedimenti di sospensione e atti esecutivi, rateizzazioni in corso.

    Come è formato il valore del debito residuo?

    La funzione dell’estratto è quella di permettere al contribuente di conoscere la propria situazione debitoria. Per questo, almeno una volta all’anno, è opportuno richiedere questo documento. Il fine è quello di analizzare l’ammontare dell’eventuale debito residuo. Tale importo, infatti, è destinato a variare nel tempo, ad esempio, se il contribuente non paga il ruolo alle scadenze e vengono aggiunti gli interessi di mora, le spese di notifica, etc. Allo stesso modo il debito può anche diminuire nel tempo, per effetto dei pagamenti (totali o parziali) effettuati, ma anche per gravi o annullamenti di cartelle. Valutare la propria situazione nel tempo è importante per evitare “brutte sorprese“, legate a possibili azioni esecutive o cautelari da parte dell’Ente creditore.

    Come si richiede l’estratto di ruolo?

    Il documento può essere richiesto direttamente online attraverso i servizi online di Agenzia Entrate Riscossione, accedendo tramite SPID o CIE. Si tratta di una modalità semplice ed immediata di ottenimento del documento. Di seguito puoi trovare il link per accedere al sito e richiedere il tuo estratto con le cartelle di pagamento che ti riguardano.

    Tuttavia, se desideri effettuare la procedura cartacea di richiesta, di seguito il link con il documento da compilare mod. RD1, e restituire compilato ad uno degli uffici territoriali di Agenzia delle Entrate Riscossione.

    La presentazione cartacea del modulo all’ufficio consente, solitamente, il rilascio immediato del documento. Tuttavia, potrebbero esserci casi in cui la mole di posizioni determina il differimento del rilascio. Nel caso, per ovviare, ad un secondo passaggio in ufficio è possibile farsi consegnare il documento al proprio indirizzo PEC.

    L’estratto con i ruoli personali può essere impugnato?

    In linea generale l’estratto di ruolo non è impugnabile (art. 12 del DPR n. 602/73 come modificato dal DL 146/2021). Di fatto, quindi, il contribuente deve impugnare la cartella o altro atto come l’ingiunzione di pagamento. Tuttavia, il ruolo può essere impugnato solo quando ricorrono alcune condizioni, ovvero quando il debitore dimostra che l’iscrizione a ruolo può procuragli un pregiudizio:

    • Per la partecipazione a gare di appalti pubblici ai sensi dell’art. 80 co. 4 del D.Lgs. n. 50/16;
    • Compromettendo i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni mediante attivazione della procedure di blocco (per i pagamenti superiori a 5.000,00 euro);
    • Comportando la perdita di un beneficio nei rapporti con la Pubblica amministrazione.

    Nel documento si vede la notifica delle cartelle di pagamento?

    No, la data di notifica non è visibile. Tuttavia, il funzionario, in occasione del rilascio dell’estratto, consente la visione della relata di notifica o dell’avviso di ricevimento relativi alla cartella di pagamento e da tale documento è già possibile, a volte, appurare se la mancata conoscenza dipende o meno da un errore nella procedura notificatoria.

    In relazione a questo aspetto può capitare che il contribuente venga a conoscenza, per la prima volta, della notifica di cartelle esattoriali solo con l’analisi dell’estratto. In questo caso è consigliabile rivolgersi ad un legale al fine di valutare la possibilità di impugnazione del ruolo. In questo modo sarà poi compito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione provare l’avvenuta notifica delle cartelle esattoriali al ricorrente.

    Per approfondire: “Notifica della cartella di pagamento: modalità e termini“.

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