La domanda di invalidità è una richiesta rivolta all’autorità competente per ottenere il riconoscimento dello stato di invalidità di una persona, ovvero un grado di disabilità tale da limitare in modo significativo la capacità di lavorare e di svolgere le attività quotidiane.
Domanda di invalidità
A seguito della pandemia da Covid-19 le modalità di trasmissione di certificati avveniva esclusivamente online, direttamente al portale INPS, questo perché non era possibile per cause di forza maggiore potersi spostare.
Il portale INPS permetteva di poter allegare tale documentazione in modo da permettere direttamente alla commissione medica di esaminare il fatto, avvalendosi solo della documentazione in loro possesso.
INPS come istituto erogatore
Per fare la domanda di invalidità, bisogna presentare una serie di documenti e informazioni, come ad esempio i referti medici che attestano lo stato di salute e la disabilità, oltre a un’eventuale relazione di un medico specialista che ne attesti la gravità.
Il procedimento per presentare la domanda può variare da Paese a Paese, in Italia l’ente con il quale dobbiamo interfacciarsi è l’INPS, ovvero l’ente previdenziale. È importante notare che il riconoscimento dell’invalidità non è automatico, ma dipende dalla valutazione della Commissione Medica, la quale stabilisce il grado di gravità in base alla documentazione presentata e ad una visita medica.
Fatta unica eccezione per i casi in cui la commissione medica non riesca a valutare obiettivamente il caso, può richiamare il paziente in sede per fare una visita e valutare in maniera ottimale la specifica casistica.
Attraverso l’utilizzo del servizio online la commissione medica potrà accertare anche i casi più gravi, ovvero quelli che avrebbero maggiori problemi a recarsi presso la struttura, attraverso la suindicata valutazione online. Un aspetto che semplifica di gran lunga le attese e che snellisce le prassi procedurale.
Chi può presentare la domanda?
La domanda di invalidità può essere presentata dalla persona interessata, ovvero la persona che ha un’eventuale disabilità, oppure da un suo rappresentante legale, come ad esempio un tutore o un curatore, se la persona interessata non è in grado di fare la richiesta da sola.
In alcuni casi, la domanda può anche essere presentata da un medico curante o da un professionista del settore socio-sanitario che assiste la persona disabile, ma in ogni caso è sempre necessario il consenso della persona interessata.
Il numero di gradi di invalidità riconosciuti e le relative percentuali variano a seconda della legislazione di ogni Paese. Tuttavia, in generale, esistono tre gradi di gravità comunemente riconosciuti:
- Civile al 100% (o totale): viene riconosciuta quando la persona è gravemente disabile e non è in grado di svolgere alcuna attività lavorativa o quotidiana in modo autonomo.
- Civile al 66%: viene riconosciuta quando la disabilità è grave ma la persona ha ancora una certa capacità di svolgere alcune attività quotidiane, seppur con difficoltà.
- Civile al 33%: viene riconosciuta quando la disabilità è meno grave e la persona ha una buona capacità di svolgere le attività quotidiane, ma può comunque necessitare di alcune agevolazioni o supporti.
Servizio “Allegazione documentazione sanitaria”
Per presentare la domanda è opportuno collegarsi al portale INPS dal quale sarà possibile accedere tramite:
- SPID
- CNS
- CIE.
Il servizio “Allegazione documentazione sanitaria invalidità civile” è la procedura attraverso la quale deve avvenire l’invio dei documenti.
L’INPS ha messo a disposizione le istruzioni per la compilazione, sarà possibile trovarle al seguente link. I cittadini possono allegare al portale la documentazione relativa ad:
- Una prima istanza;
- Un aggravamento della situazione medica;
- Una revisione.
La commissione una volta esaminata la documentazione ricevuta potrà esprimersi ai fini dell’erogazione delle indennità per cecità, handicap, disabilità e cecità.
Le indennità vengono erogate per far fronte a persone con invalidità totale o parziale.
In generale, una persona con invalidità parziale può essere in grado di svolgere un lavoro, anche se potrebbe avere bisogno di alcune agevolazioni o supporti specifici, come ad esempio l’accesso a servizi di trasporto, la modifica dell’orario di lavoro, la predisposizione di strumenti di lavoro adatti alle sue esigenze.
Al contrario, una persona con invalidità totale, che non è in grado di svolgere alcuna attività lavorativa in modo autonomo, ha bisogno all’accesso a forme di sostegno economico, come ad esempio l’assegno di invalidità.
Compilazione modulistica
Quando si accede al servizio INPS, per la presentazione della domanda di invalidità, la prima cosa da fare è accettare i termini di condizione che prevedono il consenso del cittadino alla valutazione degli atti. Per richiedere l’assegno è necessario presentare domanda all’INPS, compilando l’apposito modulo e allegando la documentazione richiesta, tra cui i certificati medici attestanti la disabilità e la situazione economica del richiedente.
La modulistica permane all’interno del portale con la possibilità di essere consultata.
Il formato degli allegati dovrà esclusivamente essere in formato PDF e di dimensione massima pari a 2 MB per singolo documento.
Dopo aver esaminato la documentazione allegata, se questa è ritenuta sufficiente, la commissione medica INPS invierà a mezzo di raccomandata A/R il verbale emesso, altrimenti come spiegato in precedenza potrà riservarsi la possibilità di convocare personalmente il cittadino per una nuova valutazione.
Medici certificatori e istituti di patronato
E’ possibile anche per queste figure, a partire dal 1 ottobre 2022 poter usufruire di questo servizio. Con il messaggio 3574-2022 INPS, l’istituto precisa che i documenti utilizzati ai fini dell’iter della valutazione della commissione medica, una volta terminata la valutazione, non devono permanere in alcun modo nei sistemi informatici dei patronati stessi, ai fini di garantire riservatezza ai cittadini.
È vietato inoltre far successive copie del fascicolo sanitario. È obbligo per i patronati restituire qualsiasi documentazione che sia stata utile ai fini dell’allegazione all’interno del portale.
Detrazioni spettanti per cittadini invalidi
Oltre all’indennità di invalidità è possibile per i cittadini accedere ad un’altra forma di remunerazione, attraverso la presentazione del modello 730 o modello Redditi PF.
Nella sezione degli oneri è possibile per i cittadini portare in detrazione:
- Spese mediche;
- Spese all’accesso a servizi di assistenza domiciliare;
- Spese di trasporto pubblico.
Domanda a favore di minori
La domanda di invalidità per i minori può essere presentata dai genitori attraverso il servizio INPS, lo chiarisce il messaggio 4212 -2022 INPS, all’interno del quale troviamo le direttive di compilazione per i dati sanitari che per i dati di liquidazione di eventuali prestazioni economiche.
All’interno del modulo sarà necessario indicare i dati di entrambi i genitori, uno dei genitori verrà inquadrato come dichiarante. Il genitori non dichiarante riceverà comunicazione direttamente dall’INPS dell’avvio della procedura tramite raccomandata, PEC, email, sms.
Il consenso per l’erogazione dell’indennità
Inoltre il genitore non dichiarante se incluso nella sezione “Rappresentante legale” dovrà fornire l’autorizzazione alla riscossione dell’eventuale pagamento nei confronti del genitore.
Il consenso viene fornito tramite allegazione di una delega oppure attraverso la funzionalità “Acquisizione consenso alla riscossione” attraverso il servizio “Invalidità civile – Domanda”. Al termine della compilazione la domanda può essere inviata attraverso la funzionalità “Invio domanda“. Si rimanda al sito INPS per ulteriori chiarimenti in merito alla compilazione della stessa.