Scontrini e fatture smarriti Modello 730, che fare?

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Le detrazioni sono uno strumento importante per alleviare il carico fiscale, permettendo di ridurre l’IRPEF sulla base delle spese sostenute su alcuni ambiti, come salute, istruzione e famiglia. Per poter beneficare delle detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi, è necessario essere in possesso del documento di spesa che documenti l’importo e chi ha sostenuto la spesa. E’ opportuno conservare sempre gli scontrini e le fatture delle spese sostenute anche in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, tuttavia ci sono dei casi in cui non è necessario conservare scontrini e fatture.

E’ stato, difatti, messo a disposizione dei contribuenti il Modello 730 precompilato. E’ possibile apportare modifiche e inviare la dichiarazione precompilata a partire dal 15 maggio. Tuttavia, se si accetta la dichiarazione precompilata senza apportare modifiche non è necessario conservare o essere in possesso degli scontrini o delle fatture che attestano le spese sostenute.

Detrazioni fiscali in caso di scontrini e fatture smarriti

Il modello 730 è il modello dichiarativo che lavoratori dipendenti pensionati utilizzano per dichiarare annualmente i propri redditi. Da tempo è in corso un processo di semplificazione che restringe l’obbligo di conservazione di fatture e scontrini per il periodo ordinario previsto di 5 anni (dalla presentazione della dichiarazione). Difatti, i tempi di conservazione di fatture e scontrini variano a seconda della modalità con cui si sceglie di presentare il proprio 730:

  • Chi accetta senza modifiche il modello 730 precompilato: viene meno l’obbligo di conservare fatture e scontrini per la detrazione delle spese mediche e farmaceutiche;
  • Chi modifica e integra il modello 730 precompilato: le verifiche si restringeranno ai soli dati modificati.

L’Agenzia delle Entrate ha messo, infatti, a disposizione il modello 730 precompilato, in cui sono già inseriti i redditi percepiti ed oneri deducibili e detraibili sostenuti. Se si accetta il modello precompilato senza apportare modifiche non è necessario conservare o essere in possesso della documentazione che attesti la spesa sostenuta.

Il principale vantaggio di questa scelta è l’esenzione dai controlli formali sulla dichiarazione dei redditi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Gli unici controlli che rimangono attivi sulla dichiarazione sono quelli legati alle condizioni soggettive che danno diritto alla detrazione.

Nel caso in cui, tu decida di apportare delle modifiche occorre che tu rimanga in possesso degli scontrini e/o delle fatture che giustifichino le spese.

Se hai perso la documentazione riguardante le spese sanitarie, puoi recuperarla nell’area riservata del sistema tessera sanitaria, accedendo con le credenziali Spid e Cie, e cosi potrai recuperare tutte le spese mediche per le quali si è utilizzato il codice fiscale tramite tessera sanitaria.

Quando è necessario essere in possesso di scontrini e fatture?

Qualora nella dichiarazione precompilata, non siano state caricate delle spese da parte dell’Agenzia delle Entrate, occorre essere in possesso della documentazione attestante la spesa. A seconda della tipologia di spesa sostenuta occorre essere in possesso di una specifica documentazione.

Ad esempio in caso dei farmaci occorre essere in possesso dello scontrino fiscale in cui devono essere indicati la natura (farmaco, medicinale, ecc..), qualità e quantità del prodotto acquistato e il codice fiscale di colui che ha sostenuto la spesa.

Nel caso delle visite mediche o delle prestazioni veterinarie occorre avere la ricevuta o fattura rilasciata dal medico.

Per quanto riguarda gli interessi passivi sui mutui occorre essere in possesso delle quietanze dalla banca relative alle rate di mutuo pagate e contratto di mutuo dal quale deve risultare che il finanziamento è stato concesso per l’acquisto dell’immobile adibito ad abitazione principale.

Per detrarre le spese di istruzioni occorre avere ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti a tale titolo nel corso dell’anno d’imposta (spese per la mensa, per le gite scolastiche, per le spese universitarie).

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Andrea Baldini
Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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