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Decreto sostegni: testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale

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Il testo del Decreto Sostegni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il decreto-legge n. 41/2021 è costituito da 43 articoli suddivisi in 5 Titoli. Il provvedimento vale 32 miliardi di euro. Vediamo quali sono le principali misure.

Da oggi è in vigore il Decreto sostegni (dl n. 41/2021) contenente le nuove misure di sostegno dell’economia, dei lavoratori e delle famiglie, gravemente compromesse da questa crisi economica. Il decreto era stato approvato venerdì 19 marzo 2021.

Il testo del Decreto Sostegni è costituito da 43 articoli suddivisi in 5 Titoli:

  1. Sostegno alle imprese e all’economia;
  2. Disposizioni in materia lavoro
    • Proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
    • Proroga della Cassa integrazione guadagni
    • Rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione;
    • Indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
    • Rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
    • Rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
    • Incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
    • Proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.
  3. Misure in materia di salute e sicurezza;
  4. Sostegno agli enti territoriali;
  5. Ulteriori interventi settoriali.

Vediamo quali sono le misure previste dal Decreto Sostegni.

Decreto sostegno
Decreto Sostegno

Decreto sostegni: quali sono le misure previste?

Contributi a fondo perduto

L’art. 1 del Decreto Sostegni prevede che:

“Al fine di sostenere gli operatori economici colpiti
dall’emergenza epidemiologica «Covid-19», è riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio
dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario.”

Il contributo a fondo perduto di cui al comma 1 non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del presente decreto, ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dopo l’entrata in vigore del presente decreto, agli enti pubblici di cui all’articolo 74 nonché ai soggetti di cui all’articolo 162 – bis del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

Il contributo spetta esclusivamente ai soggetti titolari di reddito agrario di cui all’articolo 32 del citato testo unico delle imposte sui redditi, nonché ai soggetti con ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b) , del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, o compensi di cui all’articolo 54, comma 1, del citato testo unico non superiori a 10 milioni di euro nel secondo periodo d’imposta antecedente a quello di entrata in vigore del presente decreto

I contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegno saranno destinati a circa 3 milioni di imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019.

. Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che
l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento
rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei
corrispettivi dell’anno 2019. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di
prestazione dei servizi. Ai soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di cui al presente comma

Con il nuovo Decreto Sostegno, si supera la distinzione in codici Ateco, essi saranno destinate alle partite IVA che hanno subito le maggiori conseguenze della crisi economica, pertanto, potranno beneficiarne anche i lavoratori autonomi ed i professionisti esclusi dai contributi a fondo perduto dei mesi precedenti.

Il tetto degli aiuti è a 150.000 euro come somma massima per le partite IVA fino a 10 milioni di euro di ricavi. Non verranno erogati contributi inferiori a 1.000 euro per le persone fisiche e non inferiori ai 2.000 euro per le persone giuridiche.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa del 19 marzo ha dichiarato che c’è l’intenzione di erogare i pagamenti di questi contributi a fondo perduto a partire dal prossimo 8 aprile, attraverso un’erogazione diretta da parte dell’Agenzia delle Entrate, che metterà a disposizione una piattaforma telematica dedicata.

Chi potrà beneficiare dei contributi a fondo perduto nel decreto sostegno?

I contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegno saranno destinati a circa 3 milioni di imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019.

Con il Decreto Sostegno viene superata la distinzione in codici ATECO, in quanto, tale distinzione aveva escluso alcuni ambiti economici che non hanno ricevuto indennizzi nonostante fossero ugualmente colpiti delle conseguenze della crisi economica.

Gli aiuti partono da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, a 3.000 euro per le partite Iva, fino a un massimo 150.000 euro per le imprese (anche artigiane), con 5 fasce percentuali in base al reddito.

Le imprese potranno beneficiare di un bonus fino a 150.000 euro.

Attualmente è previsto:

  • 60% per le imprese con fatturato fino a 100.000 euro;
  • 50% per le imprese con fatturato tra 100.000 e 400.000 euro;
  • 40% per le imprese con fatturato tra 400.000 e un milione;
  • 30% per le imprese con fatturato tra uno e 5 milioni;
  • 20% per le imprese con fatturato tra 5 e 10 milioni.

I nuovi contributi a fondo perduto per le imprese dovrebbe valere circa 11 miliardi di euro e interessare circa 3 milioni di attività.

Per calcolare il bonus occorre tenere in considerazione la perdita mensile media, moltiplicata per due. Ad ogni fascia reddituale si dovrà applicare al valore ottenuto la percentuale corrispondente, 30%, 25%, 20%, 15% e 10%.

Per sapere come è calcolato l’importo: “Contributi a fondo perduto nel decreto sostegno”

Come fare domanda per i contributi a fondo perduto?

Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, occorre presentare esclusivamente in via telematica, una istanza all’Agenzia delle entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti definiti dai precedenti commi.

L’istanza può essere presentata, per conto del soggetto interessato, anche da un intermediari delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle entrate.

L’istanza deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa.

Le modalità di effettuazione dell’istanza, i termini di presentazione sono definiti con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.

Proroga cassa integrazione e blocco dei licenziamenti

Il Blocco dei licenziamenti è stato prorogato fino al 30 giugno 2021, e fino a ottobre per le aziende che usano la cassa integrazione Covid, valida fino al 31 dicembre per un massimo di 28 settimane.

Per quanto riguarda la Cassa integrazione ordinaria è possibile richiedere per 13 settimane tra aprile e giugno, senza contributo addizionale.

Stanziati circa 1,5 miliardi per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti da autonomi e professionisti.

Inoltre, i contratti a tempo determinato possono essere rinnovati o prorogati senza causale fino al 31 dicembre.

Per maggiori informazioni: “Blocco licenziamenti prorogato al 30 giugno dal decreto sostegno”

Proroga versamenti al 30 aprile

Restano sospesi fino al 30 aprile 2021 i versamenti e gli avvisi esecutivi.

Prorogato di 12 mesi il termine per le notifiche e di 24 mesi quello della prescrizione.

Per quanto riguarda la Rottamazione ter e del saldo e stralcio, i versamenti saltati nel corso del 2020 dovranno essere effettuati entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest’anno dovranno essere effettuati entro il 30 novembre.

L’Agenzia delle entrate mettera’ a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata il 10 maggio, e non il 30 aprile.

Sanatoria per le partite iva

Prevista anche la sanatoria per le partite Iva che hanno subito una perdita del 30% del fatturato 2020 rispetto al 2019, esse potranno definire in via agevolata le somme derivanti da dichiarazioni irregolari relative agli anni d’imposta 2017 e 2018.

Bonus lavoratori autonomi, stagionali turismo

Prevista un’indennità una tantum per tre mensilità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali, del turismo degli stabilimenti termali, stagionali dello spettacolo per un importo pari a 2.400 euro.

Inoltre è prevista un’indennità per i lavoratori sportivi per un importo variabile tra i 1.200, 2.400 e 3.600 euro a seconda rispettivamente se nel 2019 sono stati percepiti compensi da attività sportiva in misura inferiore a 4.000 euro, tra 4 e 10 mila euro, o superiore a 10mila euro.

Cartelle esattoriali

Cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali fino a 5.000 euro tra il 2000 e il 31 dicembre 2010 (anziché 2015) e solo per chi rientra in un tetto di reddito di 30.000 euro, 50.000 euro per le aziende.

Per maggiori informazioni: “Pace fiscale: condono delle cartelle inferiori a 5.000 euro”

Naspi

Per quanto riguarda la NASPI, fino al 31 dicembre non sara’ necessario aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi per ottenere l’indennità di disoccupazione NASPI.

Reddito di cittadinanza e reddito di emergenza

E’ stato rifinanziato per un miliardo il reddito di cittadinanza mentre sara’ rinnovato per tre mensilita’, marzo, aprile e maggio il reddito d’emergenza.

Congedo parentale e bonus baby sitter: gli aiuti per le famiglie

Tra le misure nel Decreto Sostegno a sostegno delle famiglie, c’è il bonus babysitter, in favore dei lavoratori dipendenti ma anche dei lavoratori autonomi. Oltre al bonus baby sitter sarà previsto anche il congedo parentale con stipendio ridotto al 50%.

Per maggiori informazioni: “Congedo parentale e bonus baby sitter: gli aiuti per le famiglie”

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6 COMMENTI

  1. Buon giorno da quando si potrà fare domanda per i ristori a partite Iva artigiane? Grazie

  2. Buongiorno, devo aprire in queste ore una partita iva, posso godere anch’io del decreto sostegno appena verrà approvato?
    Grazie

  3. Ho lavorato a tempo determinato da fine giugno 2019 a dicembre 2019, poi dal gennaio 2020 al giugno 2020 con contratto a chiamata. Ho usufruito del Naspi da fine luglio 2020 ad inizio novembre 2020. Scaduta l’indennità, non ho avuto redditi e lavori , mi spetta questa proroga di 3 mesi appena istituita dal nuovo governo?

  4. buongiorno ho aperto partita iva nel settembre 2020 ma non trovo nel vostro articolo come fare per aderire al decreto sostegno.
    Potreste scrivere un articolo a tal proposito grazie

  5. La presentazione della domanda avviene tramite accesso ai portali dell’Agenzia delle Entrate (cassetto fiscale o fatture e corrispettivi) con credenziali Fisconline o SPID.

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