La correzione di errori contabili è l’insieme delle operazioni con cui un’impresa rettifica errori od omissioni rilevati nelle scritture contabili o nei bilanci di esercizi precedenti, al fine di ripristinare la corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa. In seguito al DLgs. correttivo delle norme di attuazione della riforma fiscale approvato preliminarmente dal Consiglio dei Ministri il 15 luglio 2025, cambia radicalmente il quadro normativo dedicato a questa materia.
La novità principale consiste nella limitazione della rilevanza fiscale immediata alle sole correzioni di errori contabili non rilevanti, definiti secondo i criteri del documento OIC 29 e IAS 8, con esclusione definitiva degli errori rilevanti, per i quali rimane obbligatoria la presentazione di dichiarazioni integrative e tutti gli adempimenti connessi. Inoltre, viene introdotto un vincolo temporale più rigoroso che prevede la correzione con rilevanza fiscale solo entro l’esercizio successivo a quello in cui è stato commesso l’errore, un restringimento rispetto alla normativa precedente.
Questa riforma mira a un equilibrio delicato tra la semplificazione per le imprese — attraverso un avvicinamento della determinazione dell’imponibile IRES/IRAP alle risultanze di bilancio secondo principi di “competenza allargata” — e la tutela dell’Erario, eliminando interpretazioni dubbie che hanno caratterizzato il regime fino al 2022.
Cos’è un errore contabile?
L'errore contabile si configura come una rappresentazione non corretta, quantitativa o qualitativa, di dati di bilancio o informazioni della Nota integrativa, dovuta a mancata o errata applicazione di principi contabili al momento della rilevazione, secondo quanto enunciato da OIC 29. Gli errori possono derivare da errori matematici, errate interpretazioni, negligenza o addirittura frodi.
Non sono errori contabili le variazioni dovute a cambiamenti nelle stime o nell’adozione di principi contabili basati sulle informazioni disponibili, che hanno una disciplina distinta. Non costituiscono errori:
Le variazioni nelle valutazioni successivamente dimostratesi necessarie, fatte in base alle informazioni e ai dati disponibili al momento;
L'adozione di criteri contabili basata su informazioni disponibili al momento ma che successivamente si dimostrano diverse da quelle assunte a base della scelta.
Questa distinzione è cruciale nella pratica professionale, poiché solo i veri e propri errori possono beneficiare della disciplina agevolata prevista dalla normativa fiscale.
La riforma 2025: errori rilevanti vs non rilevanti
Errore non rilevante
Errore rilevante
Non influenza le decisioni di utilizzatori del bilancio
Influenza significativamente le decisioni economiche degli utenti del bilancio (secondo OIC 29 e IAS 8)
Correzione in conto economico nell’esercizio di rilevazione
Correzione nel patrimonio netto a saldo di apertura
Contabilizzazione esempio: Sopravvenienze passive/attive ...
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