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Cambi medi per le conversioni nel quadro RW

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La conversione delle valute estere nel quadro RW deve avvenire al cambio medio mensile (per le valutazioni al valore di mercato). Utilizzo del cambio storico solo per la conversione di valuta relativa ad un bene valutato al costo di acquisto.

Uno dei principali problemi che ci si trova ad affrontare nella compilazione del quadro RW del modello Redditi è legato al fatto che si possono detenere attività patrimoniali e finanziarie in valute estere. In queste situazioni è necessario andare a definire le modalità con le quali si deve effettuare la conversione tra la valuta estera e l'Euro. Il tutto al fine di compilare correttamente il quadro dedicato al monitoraggio fiscale di attività finanziarie estere e al pagamento di IVIE ed IVAFE.

Sul punto l'Agenzia delle Entrate è intervenuta per individuare il corretto tasso di cambio da utilizzare per la conversione in Euro di valori espressi in valuta estera. Questo sia per gli investimenti patrimoniali che per le disponibilità finanziarie detenute all'estero da parte di contribuenti fiscalmente residenti in Italia.

Vediamo, quindi, i criteri da utilizzare per individuare il tasso di cambio da utilizzare per le attività patrimoniali e finanziarie estere.

La valorizzazione di investimenti patrimoniali e disponibilità finanziarie all'estero

I contribuenti residenti fiscalmente in Italia (persone fisiche, enti non commerciali, società semplici), sono tenuti a dichiarare nel quadro RW del modello Redditi PF. Questo per indicare tutte le attività patrimoniali e finanziarie detenute all'estero nel corso del periodo d’imposta. La compilazione del quadro è obbligatoria anche in caso di disinvestimento effettuato prima del termine del periodo d’imposta stesso. Infatti, con la compilazione del quadro RW l’Amministrazione finanziaria può monitorare gli investimenti esteri effettuati dai contribuenti residenti.

Il contribuente che detiene direttamente un investimento all'estero o attività estere di natura finanziaria, è tenuto ad indicarne il valore nel presente quadro. Nonché la quota di possesso espressa in percentuale. L'obbligo di compilazione del quadro RW sussiste anche nel caso in cui le attività siano possedute dal contribuente per il tramite di interposta persona. È il caso, ad esempio, di soggetti che abbiano l’effettiva disponibilità di attività finanziarie e patrimoniali formalmente intestate ad un trust residente o non residente.

Una volta individuate le attività patrimoniali e finanziarie detenute all'estero occorre andare ad identificare la loro valorizzazione. I criteri di valutazione devono essere gli stessi sia ai fini del monitoraggio fiscale, sia per l'eventuale pagamento delle imposte patrimoniali IVIE ed IVAFE. Vediamo, quindi, in sintesi, come arrivare alla valorizzazione delle attività patrimoniali e finanziarie detenute all'estero.

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