La Pensione di Cittadinanza è una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari composti da persone anziane o con disabilità grave, finalizzata a garantire un reddito minimo e contrastare la povertà. Questa misura rappresenta un pilastro del welfare italiano e assume un’importanza cruciale per le famiglie in difficoltà economica (assieme al Reddito di Cittadinanza). Con l’avvento del 2024, sono state introdotte significative modifiche a questa misura, rendendo fondamentale comprendere appieno i requisiti, gli importi e le procedure per accedervi, oltre che le alternative offerte dal nuovo Assegno di Inclusione.
Indice degli Argomenti
- Cos’è la Pensione di Cittadinanza?
- Requisiti per accedere alla pensione di cittadinanza
- Beneficiari pensione di cittadinanza
- Importo della Pensione di Cittadinanza
- Come richiedere la Pensione di Cittadinanza
- Come viene erogata la pensione di cittadinanza?
- Cosa fare in caso di decesso?
- Novità 2024: Assegno di Inclusione
- Differenze tra Pensione di Cittadinanza e Assegno di Inclusione
- Conclusione
Cos’è la Pensione di Cittadinanza?
La Pensione di Cittadinanza è un’integrazione al reddito rivolta ai nuclei familiari in cui tutti i componenti hanno un’età pari o superiore a 67 anni, o includono persone con disabilità grave o non autosufficienti. L’obiettivo principale è assicurare un livello di reddito adeguato per garantire una vita dignitosa e sostenere le spese quotidiane delle famiglie in condizioni economiche difficili.
La Pensione di Cittadinanza è, pertanto, un sostegno economico, erogato dallo Stato in favore dei pensionati a basso reddito. Per beneficiare della pensione di cittadinanza è necessario essere in possesso di determinati requisiti ISEE, di residenza e di età.
Oltre a rappresentare un sostegno economico diretto, questa misura consente ai beneficiari di accedere a servizi sociali aggiuntivi, migliorando l’integrazione e il benessere delle persone coinvolte. L’importo erogato varia in base a specifici parametri economici e familiari.
Requisiti per accedere alla pensione di cittadinanza
I requisiti da rispettare sono diversi e possono essere schematizzati nel modo seguente:
Requisiti anagrafici
- Età: Tutti i componenti del nucleo familiare devono avere almeno 67 anni.
- Eccezione: La presenza di persone con disabilità grave o non autosufficienti consente l’accesso anche se alcuni membri hanno meno di 67 anni.
Questa flessibilità è fondamentale per garantire un sostegno adeguato a famiglie che includono persone con esigenze specifiche e limitazioni fisiche o cognitive.
Requisiti di cittadinanza e residenza
- Cittadinanza: Essere cittadini italiani, dell’Unione Europea o stranieri con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
- Residenza: Residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
Questi requisiti mirano a tutelare principalmente i residenti stabilmente presenti sul territorio nazionale, garantendo una continuità nell’accesso ai benefici pubblici.
Requisiti economici
I requisiti economici da rispettare sono:
- ISEE: Indicatore della Situazione Economica Equivalente non superiore a 9.360 euro.
- Patrimonio immobiliare: Non superiore a 30.000 euro, esclusa la prima casa di abitazione.
- Patrimonio mobiliare: Non superiore a 6.000 euro per persone sole, incrementato in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
- Reddito familiare: Inferiore a 7.560 euro annui, elevato a 9.360 euro se il nucleo risiede in abitazione in affitto.
Questi parametri economici assicurano che il beneficio sia rivolto a chi ha un reale bisogno di supporto, limitando l’accesso ai nuclei con situazioni finanziarie critiche.
Requisiti relativi ai beni durevoli
Per quanto riguarda i beni durevoli occorre tenere in considerazione quanto segue:
- Veicoli: Nessun componente deve essere intestatario di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motocicli superiori a 250 cc immatricolati nei 2 anni precedenti la domanda.
- Imbarcazioni: Nessun componente deve essere intestatario di navi o imbarcazioni da diporto.
Questi criteri mirano a evitare abusi e garantire che il sostegno sia erogato a chi effettivamente si trova in una situazione di necessità.
Beneficiari pensione di cittadinanza
I beneficiari della Pensione di cittadinanza è il nucleo familiare, definito ai sensi della norma in materia di ISEE. Ai fini della definizione del nucleo familiare:
- I coniugi permangono nel medesimo nucleo familiare anche a seguito di separazione o divorzio, se continuano a risiedere nella stessa abitazione;
- I componenti già facenti parte di un nucleo familiare o del medesimo nucleo come definito ai fini anagrafici, continuano a farne parte ai fini dell’ISEE anche a seguito di variazioni anagrafiche, se continuano a risiedere nella medesima abitazione;
- Il figlio/a maggiorenne non convivente con i genitori, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico ai fini IRPEF e non è coniugato e non ha figli/e.
Il componente del nucleo familiare che richiede la pensione di cittadinanza deve:
- Essere in possesso della cittadinanza italiana o di Paesi dell’Unione Europea oppure, in alternativa, essere familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea e titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- Essere residente in Italia da almeno dieci anni, al momento della presentazione della domanda, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.
Importo della Pensione di Cittadinanza
La pensione di cittadinanza ha una durata di 18 mesi e può essere rinnovata, ma al contrario del reddito di cittadinanza non è prevista la sospensione del rinnovo. L’importo massimo erogabile è di 780 euro mensili per una persona sola, suddivisi in:
- Integrazione al reddito: Fino a 630 euro.
- Contributo per l’affitto: Fino a 150 euro.
Per nuclei familiari più numerosi, l’importo aumenta in base alla scala di equivalenza, con un massimo di 1.386 euro mensili. Questa suddivisione consente di adattare il contributo alle esigenze specifiche di ciascun nucleo familiare, tenendo conto delle spese abitative e di altri costi essenziali.
La determinazione dell’importo avviene sulla base dell’ISEE aggiornato e della situazione patrimoniale complessiva. Qualora il richiedente percepisca già una pensione, verrà versata la differenza attraverso la pensione di cittadinanza.
La pensione di cittadinanza viene erogata per 12 mensilità senza l’erogazione della tredicesima.
Come richiedere la Pensione di Cittadinanza
La domanda può essere presentata attraverso:
- Online: Sul sito ufficiale dell’INPS, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.
- Poste Italiane: Presso gli uffici postali.
- CAF e Patronati: Che offrono assistenza nella compilazione e invio della domanda.
La domanda online deve essere effettuata presso il servizio dedicato del ministero del Lavoro accedendo con SPID, compilando il modulo SR18.
È necessario essere in possesso di un ISEE in corso di validità al momento della presentazione della domanda. Inoltre, si consiglia di raccogliere tutta la documentazione necessaria, come certificazioni relative al reddito e al patrimonio, per velocizzare il processo.
Consigli per una domanda corretta
- Verificare accuratamente i requisiti economici e patrimoniali prima di inoltrare la richiesta.
- Utilizzare il supporto dei CAF per evitare errori di compilazione.
- Controllare periodicamente lo stato della domanda sul portale INPS.
Come viene erogata la pensione di cittadinanza?
Una volta verificati i requisiti di accesso, l’INPS dà il via libera per l’erogazione dell’assegno della pensione di cittadinanza.
La durata dell’assegno della pensione di cittadinanza è di 18 mesi, il rinnovo è automatico. L’importo si riceve tramite una PostePay da utilizzare per gli acquisti.
La pensione di cittadinanza come anche il reddito di cittadinanza sono accreditati in una carta acquisti, la carta Rdc/ Pdc. La pensione di cittadinanza, dal 2021, può anche essere erogata assieme alla pensione, se il titolare è anche titolare di una prestazione pensionistica a carico dell’Inps.
Cosa fare in caso di decesso?
La pensione di cittadinanza non è reversibile ai superstiti, ciò significa che il diritto alla pensione di cittadinanza è intrasmissibile agli eredi. In caso di decesso del titolare del diritto di cittadinanza, gli eredi possono beneficiare soltanto delle quote già maturate alla data della morte.
Mentre, la morte di un familiare facente parte del nucleo familiare non determina la perdita della prestazione economica, occorre comunque presentare un nuovo ISEE.
Novità 2024: Assegno di Inclusione
A partire dal 1° gennaio 2024, la Pensione di Cittadinanza è stata sostituita dall’Assegno di Inclusione, una nuova misura di sostegno economico e inclusione sociale. Questa novità rappresenta un ulteriore passo avanti verso un welfare più inclusivo e accessibile.
Requisiti per l’Assegno di Inclusione
- Anagrafici: Nuclei familiari con almeno un componente over 67 o con disabilità.
- Economici: ISEE non superiore a 9.360 euro; patrimonio immobiliare e mobiliare nei limiti stabiliti.
- Residenza: Residenza in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi.
L’Assegno di Inclusione amplia la platea dei beneficiari, includendo nuclei con minori e famiglie in condizioni di particolare vulnerabilità economica.
Importo dell’Assegno di Inclusione
L’importo varia in base alla composizione del nucleo familiare e alla situazione economica, con un massimo di 780 euro mensili per persone sole, incrementato per nuclei più numerosi. Questo approccio flessibile consente di adattare il sostegno alle esigenze specifiche di ogni famiglia.
Differenze tra Pensione di Cittadinanza e Assegno di Inclusione
- Destinatari: L’Assegno di Inclusione amplia la platea includendo nuclei con minori e persone con disabilità.
- Requisiti di Residenza: Ridotti da 10 a 5 anni, con gli ultimi 2 continuativi.
- Importi e Modalità di Erogazione: Rimodulati in base alla composizione familiare e alle specifiche esigenze.
Queste differenze rendono l’Assegno di Inclusione una misura più accessibile e inclusiva rispetto alla precedente Pensione di Cittadinanza.
Conclusione
La transizione dalla Pensione di Cittadinanza all’Assegno di Inclusione rappresenta un cambiamento significativo nelle politiche di welfare italiane. Per accedere a queste misure è cruciale verificare attentamente i requisiti e procedere con la domanda entro i termini previsti. Inoltre, monitorare le modifiche normative e le comunicazioni ufficiali dell’INPS è fondamentale per rimanere aggiornati.