Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia...

IRES premiale imprese: come funziona?

Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi...

Rivalutazione pensioni 2025

La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo...

Cessione del quinto: come funziona?

Fisco NazionaleFiscalità del lavoroCessione del quinto: come funziona?

La cessione del quinto dello stipendio è una finanziamento personale creato e richiesto direttamente dall’interessato, ed è destinato sia a lavoratori dipendenti sia ai pensionati. È un sorta di prestito personale e può essere richiesto per diversi motivi, dai bisogni personali e famigliari come, per esempio, la decisione di comprare un’auto o la semplice necessità di contante.

La cessione del quinto dello stipendio è un tipo di prestito personale che consente ai lavoratori dipendenti di ottenere un prestito con una rata mensile che non può superare il 20% dello stipendio netto. Il rimborso avviene tramite trattenute dirette sulla busta paga, e il pagamento del prestito viene garantito dal datore di lavoro. Questa forma di finanziamento è regolamentata dalla legge italiana e offre una soluzione conveniente per ottenere liquidità immediata. Tuttavia, è importante valutare attentamente i termini e le condizioni del contratto prima di procedere con questo tipo di operazione.

Cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito personale, destinato a lavoratori dipendenti e pensionati, può essere richiesto per soddisfare bisogni personali che riguardano la vita privata e familiare come, l’acquisto di un’auto, di un televisore, o per necessità di denaro. È previsto l’obbligo di stipulare un’assicurazione per garantire il pagamento del debito residuo in caso di perdita del lavoro o di decesso del titolare. Chi richiede l’applicazione di questo strumento ha tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori qualunque sia l’importo del finanziamento.

La cessione del quinto è la forma di finanziamento più richiesta in Italia da pensionati e lavoratori del settore pubblico e privato. È un prestito a tasso fisso il cui rimborso avviene con l’addebito diretto in busta paga. L’importo della rata non può essere superiore ad un quinto dello stipendio netto mensile o della pensione. Si tratta di una soluzione di finanziamento personale con credito non finalizzato, ciò significa che non c’è la necessità di specificare per quale motivo si richiede il prestito.

Per la cessione del quinto non è previsto lobbligo di un garante, nonostante ciò, viene comunque considerato un prestito garantito perché viene imposta la creazione di unassicurazione sui rischi di vita ed impiego in modo tale da coprire rimborsi di mancati pagamenti avvenuti per cause come: licenziamenti e perdita del lavoro oppure morte del titolare del finanziamento. Questa formula d’obbligo viene coperta dalla legge ai sensi dell’articolo 54 del DPR n. 180/50.

Cessione di stipendio o pensione: cosa significa

Viene chiamata cessione del quinto di stipendio o pensione perché l’importo massimo delle rate per la restituzione del prestito è un quinto dello stipendio o della pensione che viene trattenuto direttamente dall’ente quindi, sarebbe il 20% al netto delle ritenute fiscali sul totale del reddito.

La cessione del quinto può essere rimborsata utilizzando un metodo di rateizzazione a tasso fisso, cioè non prevede variazioni anche nel momento in cui il mercato cambiasse. L’importo massimo delle rate è uguale ad un quinto dello stipendio e vengono trattenute direttamente dall’Ente fino al saldo del debito. Si può richiedere questa forma di prestito personale attraverso le banche oppure direttamente agli enti specializzati.

Prima di prendere decisioni avventate è consigliato controllare le proposte e compararle fra loro. La durata minima per richiedere il finanziamento è di 24 mesi mentre la massima di 120 mesi. Anche i neoassunti hanno la possibilità di formulare la richiesta a patto che abbiano maturato una cifra come trattamento di fine rapporto (TFR) in modo tale da poter garantire il pagamento del prestito. Qualora non si avesse il TFR, la cessione del quinto per i neo-lavoratori non verrà concessa, per via, appunto, di mancanza di sicurezza.

Il datore di lavoro rifiutarsi di accettare la richiesta

Il datore di lavoro è obbligato, secondo la legge a non opporsi alla richiesta. Tale obbligo riguarda anche i dipendenti di aziende private e i pensionati. Inoltre, il datore di lavoro deve, oltre ad accettare l’operazione, anche garantire il rimborso delle rate, pena l’irrogazione di sanzioni.

Delega al datore di lavoro
Il lavoratore dipendete dovrà scrivere e firmare una delega per poter autorizzare il datore di lavoro a pagare la rata del prestito, poiché viene direttamente trattenuta sullo stipendio. Saranno poi le banche o l’ente a cui ci si è appoggiati che provvederanno direttamente il benestare del datore di lavoro all’impiego del pagamento della rata in busta in modo puntuale.

Come funziona e a chi spetta?

Che tu sia un lavoratore pubblico o privato oppure un pensionato, è prevista la possibilità di poter restituire la somma avuta in prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto della pensione o dello stipendio. Il datore di lavoro o l’ente previdenziale ti trattiene la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versa al finanziatore.

I requisiti richiesti sono:

  • Per i dipendenti:
    • contratto a tempo indeterminato
    • residenza Italiana
    • età compresa tra 18 e 63 anni
    • assicurabilità dell’azienda se si è dipendenti di un’azienda privata.
  • Per i pensionati:
    • età non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento;
    • pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.

La cessione del quinto dello stipendio è una forma di credito non finalizzato. Per credito non finalizzato si intende che non sei tenuto a specificare come spenderai i soldi.

I dipendenti pubblici e privati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e i pensionati INPS e INPDAP, possono richiedere la formulazione della cessione del quinto attraverso le banche oppure sfruttando enti finanziari specifici. A volte passare in rassegna le varie proposte può essere un lavoro tedioso e lungo, per questo siti come facile.it hanno messo a disposizione un simulatore gratuito per comparare i servizi e le offerte che vigono sul mercato al momento della ricerca.

L’accredito della richiesta verrà erogato in forma di assegno o bonifico bancario ma ci sono una serie di documenti da presentare al momento della domanda:

  • Codice fiscale o tessera sanitaria;
  • Documento di identità valido;
  • Certificato di stipendio o dichiarazione quota cedibile pensionati;
  • Busta paga o cedolino della pensione (modello CU).

La cessione del quinto è indiscutibilmente una formula conveniente qualora si necessitasse di denaro liquido oppure per fare delle spese piuttosto importanti col prezzo di cedere un quinto del proprio stipendio o pensione volti a questo scopo.

Quali sono i costi da sostenere?

Da prendere in considerazione è il costo piuttosto importante che potrebbe gravare nelle vostre tasche qualora decidiate di richiedere un finanziamento con cessazione del quinto. Questo è dovuto all’obbligo, previsto anche dalla legge, di un’assicurazione per garantire i pagamenti futuri. Non solo, compresi ci sono anche gli interessi, le spese di istruttoria, quelle di incasso rata, i costi di comunicazione e le imposte.

Alcune delle commissioni e dei costi sono fissi e non variano dalla somma richiesta, paradossalmente avreste un “colpo” più forte qualora richiedeste un prestito di basse cifre. Gli altri costi vanno in base a:

  • La somma erogata;
  • I tassi di interesse;
  • Le spese per il pagamento delle rate;
  • Dalle spese assicurative.

Quanto è possibile chiedere in prestito?

La somma massima del prestito viene stabilita sulla base dell’importo dello stipendio o della pensione. La durata del rimborso va da un minimo di 2 anni a un massimo di 10 anni. Il finanziamento è rinnovabile se:

  • È decorso un limite minimo di tempo pari ai 2/5 dell’intera durata del prestito iniziale, ovvero se hai rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste;
  • Vuoi rinnovare un’operazione di durata pari od inferiore a 5 anni con una di 10 anni.

Come si calcola la rata?

Per calcolare la rata della cessione del quinto dello stipendio, è necessario seguire questi passaggi:

  1. Determina l’importo netto dello stipendio mensile: prendi in considerazione il tuo stipendio mensile lordo e sottrai le detrazioni fiscali, le contribuzioni previdenziali e altre eventuali trattenute obbligatorie. Otterrai così l’importo netto dello stipendio;
  2. Calcola il limite massimo della rata: secondo la normativa italiana, la rata mensile non può superare il 20% dell’importo netto dello stipendio;
  3. Calcola l’importo massimo del prestito: moltiplica l’importo netto dello stipendio per il numero massimo di rate consentite, che di solito è 120 (corrispondente a 10 anni);
  4. Dividi l’importo massimo del prestito per il numero di rate selezionate: in base alle tue esigenze, puoi scegliere un numero di rate compreso tra 24 e 120. Dividendo l’importo massimo del prestito per il numero di rate selezionate, otterrai l’importo della rata mensile.

È importante tenere presente che i tassi di interesse e le spese di gestione possono influire sull’importo finale della rata. Pertanto, è consigliabile consultare un istituto finanziario o un consulente esperto per ottenere un calcolo preciso e personalizzato della rata della cessione del quinto dello stipendio.

Rinnovo, estinzione e recesso del contratto

È possibile effettuare ognuna delle azioni indicate, con una leggera variazione l’una dall’altra.

L’estinzione anticipata del contratto avviene versando l’intero importo residuo del debito ma viene applicata una penale, normalmente pari all’1% della somma dovuta a titolo di estinzione anticipata del prestito.

Il recesso del contratto, invece, è possibile solo e non oltre i 14 giorni dalla firma. Serve una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca o all’intermediario finanziario a cui ci si è appoggiati.

Il rinnovo del prestito avviene ridiscutendo i termini del contratto in corso e si potrà ottenere l’allungamento della durata mantenendo la stessa rata di pagamento ma soprattutto si avrà a disposizione del contante in più. Per poterla richiedere, però, dovrà esser stato rimborsato almeno il 40% del primo prestito.

Quali sono i vantaggi della cessione del quinto?

Si tratta di un tipo di prestito dove non vengono richiesti i motivi per cui si decide di effettuare questo finanziamento, inoltre anche le persone considerate nella categoria “cattivi pagatori” possono usufruirne.

L’importo richiesto viene versato in forma di bonifico al momento della firma del contratto, inoltre, avendo un’assicurazione sulla garanzia obbligatoria si ha da un lato una certa sicurezza sui movimenti che verranno effettuati. Inoltre, le rate sono a tasso fisso, quindi che ci impiegate i 24 mesi o i 120 concordati per il saldo della somma.

La cessione del quinto dello stipendio offre diversi vantaggi per i lavoratori dipendenti. Ecco alcuni dei principali vantaggi:

  1. Facilità di accesso: è un tipo di prestito personale garantito dallo stipendio. È relativamente facile ottenere questo tipo di prestito, poiché non richiede molte garanzie aggiuntive.
  2. Tassi di interesse convenienti: I tassi di interesse sono generalmente più bassi rispetto ad altri tipi di prestiti personali. Ciò significa che si possono ottenere condizioni di rimborso più favorevoli e una rata mensile più abbordabile.
  3. Rimborso automatico: La rata viene detratta direttamente dallo stipendio mensile, senza bisogno di ulteriori azioni da parte del lavoratore. Questo garantisce un rimborso puntuale e regolare.
  4. Importi prestito più elevati: è possibile ottenere importi di prestito più elevati rispetto ad altri tipi di prestiti personali. L’importo massimo del prestito dipenderà dallo stipendio mensile e dal numero di rate selezionate.
  5. Flessibilità nei termini di rimborso: è possibile scegliere il numero di rate mensili in base alle proprie esigenze, tra un minimo di 24 e un massimo di 120 rate. Ciò consente di adattare il piano di rimborso in base alle proprie capacità finanziarie.
  6. Assenza di spese di incasso: prevede che la rata venga trattenuta direttamente dal datore di lavoro, eliminando così il rischio di ritardi o dimenticanze nel pagamento.
  7. Possibilità di consolidamento dei debiti: può essere utilizzata anche per consolidare altri debiti in un unico prestito, semplificando così la gestione finanziaria e potenzialmente riducendo l’onere delle rate mensili.
  8. Protezione assicurativa: prevede anche una polizza assicurativa che copre il rimborso del prestito in caso di eventi come la perdita del lavoro o l’invalidità.

Prima di optare per questo tipo di finanziamento è consigliabile valutare attentamente i propri bisogni finanziari, confrontare le offerte di diverse banche o istituti finanziari e consultare un consulente finanziario per valutare la soluzione migliore per le proprie esigenze.

Cose da sapere prima

Uno dei punti da prendere in considerazione quando si decide di utilizzare il metodo di finanziamento “cessione del quinto” è l’essere consapevoli del fatto che le rate vengono prese direttamente dalla busta paga o dalla pensione.

Questo potrebbe andare ad intaccare futuri problemi sulla quotidianità e sugli impegni o imprevisti che capitano nella vita. Si tratta di un prestito con rimborso che può arrivare fino a 10 anni, quasi quanto un mutuo, quindi assicurarsi di avere una solidità è sicuramente un buon inizio.

Qualora decideste di controllare le offerte, è possibile confrontarle sul mercato utilizzando TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Tutti gli intermediari a cui farai riferimento sono obbligati a pubblicarlo, in questo modo risulta più semplice

Un’altra cosa da prendere in considerazione è l’assicurazione, si tratta di una spesa aggiuntiva annua che va ad incidere sui costi del finanziamento. Insomma, per controllare al meglio le spese che a cui si andrà incontro consigliamo di prendere carta e penna ed iniziare ad elencare tutte le alternative ed eventuali costi che rientreranno, considerando anche la decisione di estinguere in anticipo il finanziamento.

Per una maggiore sicurezza, inoltre, si può controllare che l’intermediario finanziario sia iscritto agli “Elenchi della Banca d’Italia”, solitamente si trova nella carta intestata del finanziatore e si può verificare sul sito della Banca d’Italia.

Un’altra cosa da controllare è se è iscritto agli elenchi dell’Organismo degli agenti e dei mediatori, anche questo dovrebbe trovarsi sulla carta intestata e verificabile sul sito. Inoltre, assicuratevi che nel contratto ci siano elencati e specificati i seguenti punti:

  • Il tasso di interesse praticato;
  • Il totale del finanziamento e le sue modalità;
  • Il numero delle rate, il loro importo e le rispettive scadenze;
  • Le condizioni;
  • Eventuali altre spese (compresi gli interessi da pagare in caso di mora);
  • Il TAEG (Tasso annuo effettivo globale) e le rispettive eventuali condizioni che lo modificano;
  • Causali e importi delle spese non comprese nel TAEG;
  • Le coperture assicurative;
  • Le garanzie.

Differenze fra cessione del quinto ed altri finanziamenti

Come detto in precedenza, la cessione del quinto da alcune libertà in più rispetto ad altre forme di finanziamento. Il credito non finalizzato, chi ha precedenti di cattiva condotta sui pagamenti, ha rate fisse… ma soprattutto cambiano le modalità sia di richiesta sia di pagamento.

Nella cessione del quinto il debito viene rimborsato all’ente che ha erogato il prestito detraendo direttamente dal salario la quota stabilita, il quale sarà il datore di lavoro o l’istituto di previdenza a versare alla banca o al finanziatore la quota stabilita.

Nei prestiti personali classici, invece, il rimborso deve essere effettuato “manualmente da chi ha richiesto il finanziamento, senza passa da parti terze.

Domande frequenti

Qual è l’importo massimo che si può ottenere?

L’importo massimo dipende dallo stipendio del richiedente e dal numero di rate selezionate, ma generalmente non può superare il 20% dello stipendio netto mensile.

Quanto dura il periodo di rimborso?

Il periodo di rimborso può variare da un minimo di 24 mesi a un massimo di 120 mesi, a seconda delle condizioni contrattuali.

Posso richiedere la cessione del quinto se sono già in corso altri prestiti?

Dipende dalle politiche della banca o dell’istituto finanziario. In alcuni casi, è possibile richiedere l’operazione anche se si hanno altri prestiti in corso, purché il totale delle rate non superi il 50% dello stipendio.

Quali sono i documenti necessari?

Solitamente sono richiesti documento di identità, codice fiscale, ultime buste paga, certificato di lavoro e CU.

Posso ottenere la cessione del quinto se sono segnalato come cattivo pagatore?

In genere, l’operazione è accessibile anche ai cattivi pagatori, poiché viene garantita dallo stipendio. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare con la banca o l’istituto finanziario le politiche specifiche.

Cosa succede se perdo il lavoro durante il periodo di rimborso?

In caso di perdita del lavoro, è possibile attivare l’assicurazione che coprirà le rate in sospeso per un certo periodo di tempo.

Posso estinguere anticipatamente?

Sì, è possibile estinguere anticipatamente il prestito. In caso di estinzione anticipata, è possibile ottenere uno sconto sugli interessi residui da pagare.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools
    Advertising

     

    Andrea Baldini
    Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
    Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
    Leggi anche

    Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

    Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia per i redditi di lavoro dipendente da 30.000 a 35.000 euro. Causa ostativa...

    IRES premiale imprese: come funziona?

    Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi rispetta specifiche condizioni. Requisiti principali: Mantenimento occupazionale, incremento forza lavoro, investimenti in beni...

    Pensione anticipata: cos’è e come ottenerla?

    Negli ultimi anni, il tema delle pensioni anticipate ha guadagnato sempre più attenzione, sia tra i lavoratori che tra...

    Inventario di magazzino: la rilevanza fiscale

    Cos'è l'inventario di magazzino: registrazione e controllo delle merci. Perché è importante: garantisce efficienza operativa e decisioni strategiche. Metodi principali: FIFO,...

    Conto corrente per non residenti

    Cos'è un conto corrente per non residenti: Un conto dedicato a chi risiede all'estero ma necessita di servizi bancari...

    Rivalutazione pensioni 2025

    La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo fondamentale per adeguare gli importi degli assegni al costo della vita, preservando...