Tra i molteplici strumenti di agevolazione per le famiglie in difficoltà, in epoca Covid-19, il legislatore ha introdotto anche la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Fino al 31 dicembre 2021, potrai infatti chiedere di pagare in rate le imposte che ti sono dovute, nonché ogni qualsiasi altro credito che l’amministrazione finanziaria vanta nei tuoi confronti.

Il calendario di dicembre si presenta, invero, fitto di riscossioni. Proprio per questa ragione potrebbe risultarti conveniente richiedere la rateizzazione, per non incorrere nel rischio di non riuscire ad avere la liquidità disponibile per tutti gli adempimenti.

L’agevolazione è ammessa anche con riferimento alle cartelle ricevute subito dopo la fine del periodo di sospensione dell’attività di riscossione, senza che sia necessario allegare l’ISEE.

Questa già è una prima agevolazione, in quanto la disciplina generale di cui all’art.19 del DPR 602/73 prevede l’obbligo di presentazione del documento attestante il reddito, per le richieste presentate per debiti fino a 60.000.

Il legislatore, invero, ha anche modificato predetto limite, innalzandolo a 100.000 euro.

Vediamo nel dettaglio cosa c’è da sapere.

Cartelle esattoriali e rateizzazione

I decreti emergenziali sono intervenuti al fin di introdurre molteplici strumenti di agevolazione per le famiglie in difficoltà.

Numerosi sono stati i provvedimenti che si sono conseguiti nel corso dell’emergenza sanitaria anche per quel che attiene agli adempimenti di crediti tributari.

A tal proposito si sono susseguiti nel corso della pandemia da Covid-19 hanno prorogato di volta in volta la sospensione dell’attività di riscossione.

In tal modo, si è inteso venire incontro a quanti, a causa delle chiusure imposte dalla pandemia, non hanno visto ridurre considerevolmente il proprio patrimonio. Molte famiglie sono in crisi, il problema principale era ed è la carenza di liquidità.

Numerosi sono stati i pagamenti oggetto di sospensione delle cartelle e di altri debiti affidati all’Agente della riscossione, ossia avvisi di addebito INPS, accertamenti esecutivi dell’Agenzia delle entrate ecc, il Governo ha sospeso i pagamenti dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021.

Tra le ulteriori previsioni a sostegno dell’economia della famiglia, è stata introdotta anche la possibilità di accedere alla rateizzazione.

Per i contribuenti con debiti nei confronti dell’Erario, entro la fine dell’anno sarà possibile presentare domanda di rateizzazione delle cartelle esattoriali beneficiando delle regole di maggior favore introdotte alla luce dell’emergenza Covid.

L’ultimo giorno dell’anno, infatti, sarà anche il termine ultimo per chiedere la rateizzazione delle tue cartelle esattoriali.

Il calendario di dicembre

Il calendario di dicembre si presenta, invero, fitto di riscossioni. Proprio per questa ragione potrebbe risultarti conveniente richiedere la rateizzazione, per non incorrere nel rischio di non riuscire ad avere la liquidità disponibile per tutti gli adempimenti.

In particolare, ricordiamo le seguenti date.

Il 16 dicembre 2021 riguarda gli adempimenti periodici per partite IVA e sostituti d’imposta. Vanno versati:

  • IRPEF;
  • IVA;
  • contributi INPS;
  • ritenute operate nel mese precedente;
  • le imposte sostitutive.

Mentre, il 27 dicembre devono essere versati i contribuenti IVA, da parte dei soggetti obblighi di liquidazione e versamento sia mensili sia trimestrali sono tenuti al versamento dell’acconto IVA 2021.

Pagamenti IMU

Non dimenticare che il 16 dicembre scade anche il saldo o la seconda rata dell’IMU. contribuenti IVA soggetti agli obblighi di liquidazione e versamento sia mensili sia trimestrali sono tenuti al versamento dell’acconto IVA 2021.

Si ricorda che per l’IMU sono previste alcune esenzioni.

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto delle speciali esenzioni COVID. Si ricorda, tuttavia, che molte esenzioni erano solo a carattere parziale. Un primo esonero era circoscritto al solo acconto del 16 giugno, per i seguenti immobili:

  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali;
  • alberghi, pensioni e relative pertinenze, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi, purché i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate;
  • immobili in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • discoteche, sale da ballo, nightclub e simili, a condizione che i soggetti passivi siano anche gestori delle attività esercitate.

E’ prevista, infatti, una riduzione a metà dell’imposta dovuta. Tale previsione si applica ai:

  • ai soggetti non residenti;
  • titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale;
  • sull’unica unità immobiliare posseduta in Italia;
  • non locata o data in comodato d’uso.

Rateizzazione: come si effettua?

Come dicevamo nei precedenti paragrafi, puoi richiedere la rateizzazione fino al 31 dicembre. Fino a tal data potrai beneficiare una serie di agevolazioni per rateizzazione le cartelle esattoriali.

L’agevolazione è ammessa anche con riferimento alle cartelle ricevute subito dopo la fine del periodo di sospensione dell’attività di riscossione, senza che sia necessario allegare l’ISEE.

Questa già è una prima agevolazione, in quanto la disciplina generale di cui all’art.19 del DPR 602/73 prevede l’obbligo di presentazione del documento attestante il reddito, per le richieste presentate per debiti fino a 60.000.

Il legislatore, invero, ha anche modificato predetto limite, innalzandolo a 100.000 euro.

Si potrà usufruire del vantaggio dichiarando nel modello R1 la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. 

La richiesta di rateazione può essere presentata agevolmente sulla piattaforma online.

Tuttavia, sono molte le agevolazioni previste, che andranno in scadenza al 31 dicembre. In particolare, ricordiamo:

  • per le rateizzazioni riferite a richieste concesse dopo l’8 marzo 2020 e fino al 31 dicembre 2021 il contribuente decade dalla rateazione se non paga dieci rate, anche non consecutive, invece delle cinque ordinariamente previste (D.L. Ristori e Rilancio);
  • entro il 31 dicembre 2021, i contribuenti con piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione dell’attività di riscossione, conseguente all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (commi 1 e 2-bis dell’articolo 68 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27), possono presentare una nuova richiesta di dilazione senza necessità di saldare le rate scadute del precedente piano di pagamento.

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