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Bonus caldaia 2025: guida alle detrazioni

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Il cosiddetto Bonus Caldaia 2025 costituisce un importante opportunità per tutti coloro che vogliono sostituire il proprio impianto di riscaldamento.

Non esiste un bonus specifico dedicato esclusivamente alle caldaie, il termine si riferisce, infatti, a un insieme di agevolazioni fiscali come l’Ecobonus, il Bonus Ristrutturazione, il Conto termico, che consentono di beneficiare di importanti detrazioni per l’acquisto e l’installazione di impianti ad alta efficienza energetica.

Da questo anno, tuttavia, a seguito della Direttiva Case Green, saranno esclusi dal bonus gli impianti alimentati esclusivamente con combustibili fossili. L’Italia sarà tenuta a ridurre il consumo medio di energia del 16% entro il 2030, e di almeno il 20% entro il 2035 degli edifici residenziali.

Possono beneficiarne della detrazione fiscale tutti coloro che vogliono sostituire la vecchia caldaia con modelli più prestanti e attenti al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Il bonus è destinato ai proprietari di immobili, ma anche a tutti i soggetti che hanno un diritto reale sugli stessi, come gli inquilini in affitto. Le aliquote per l’agevolazione variano da 50% al 65% in base ai lavori che vengono svolti. Sono incluse nelle agevolazioni le spese per il montaggio e lo smontaggio.

Cos’è e in cosa consiste il bonus caldaie 2025?

Costituisce un importante opportunità per tutti coloro che vogliono sostituire il proprio impianto di riscaldamento. Ricordiamo che dal 2025, le caldaie a gas non sono più incentivabili, la Legge di Bilancio 2025 ha disposto la fine delle agevolazioni fiscali per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a combustibili fossili.

Non esiste un bonus specifico dedicato esclusivamente alle caldaie, tuttavia è possibile beneficiare di alcune agevolazioni fiscali a seconda del lavoro effettuato: se è un intervento di ristrutturazione o di risparmio energetico ed è realizzato sull’abitazione principale la detrazione è al 50%, se il lavoro è effettuato su una seconda casa spetta una detrazione sale al 36%.

Chi può richiederlo?

Le detrazioni per il bonus caldaie spettano alle seguenti categorie di soggetti:

  • Proprietari o nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Locatari (affittuari) o comodatari.

Può essere richiesto da tutti i proprietari di immobili su cui vengono effettuati i lavori di sostituzione, o di installazione di una di nuova generazione. Può anche richiesto da altri soggetti che hanno un diritto reale sull’immobile, come gli inquilini in caso di immobile in affitto.

Può essere richiesto per le diverse spese che riguardano la sostituzione con una nuova: sono ammesse le spese per lo smontaggio e il montaggio, ma è necessario dare opportuna comunicazione all’ENEA dei lavori avvenuti, per poter procedere con la richiesta delle agevolazioni.

Il bonus infatti, al pari di altri bonus per l’edilizia, si può richiedere limitatamente al rispetto di alcuni criteri specifici. Per poter accedere è indispensabile anche procedere al tracciamento delle spese: è possibile chiederlo solamente quando le spese per i lavori sono documentate tramite pagamento tracciabile, è escluso l’utilizzo del contante.

Sono quindi validi pagamenti tramite carte, bancomat, o bonifici bancari, mentre i pagamenti in contanti, non tracciabili, non risultano validi per l’accesso al bonus.

Requisiti sostituzione caldaia detrazione

Per richiederlo è necessario possedere alcuni requisiti preliminari identificati dalla Legge n. 296/2006:

  • Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente (ηs) maggiore del 90%, corrispondente al valore minimo della classe A prevista dal regolamento UE n. 811/2013;
  • Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e installazione contestuale di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII, secondo quanto stabilito della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • Sostituzione parziale o integrale di impianti di climatizzazione invernale con impianti muniti di generatori d’aria calda a condensazione.

Inoltre:

  • L’immobile deve essere accatastato o in corso di accatastamento;
  • L’impianto di riscaldamento da sostituire deve essere presente, anche se non per forza attivo;
  • Tutti i tributi relativi all’immobile devono risultare saldati.

Bonus ristrutturazioni al 50%

Con il bonus ristrutturazioni l’importo della detrazione è del 50%. E’ possibile beneficiare della detrazione fiscale anche se si acquista senza sistema evoluto di termoregolazione e può essere abbinato al bonus mobili, in caso di acquisto di mobili nell’ambito di una ristrutturazione.  

Il requisito richiesto è che sia almeno di classe A. Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro per le spese effettuate e la ripartizione delle quote è annuale per dieci anni.

Ecobonus al 50%

Con l’Ecobonus la detrazione spetta sempre al 50% per l’abitazione principale e al 36% per le seconde case. Il bonus è rivolto a tutti coloro che acquistano impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione che consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico.

L’Ecobonus spetta nel limite di 30.000 euro di spesa.

Per poter beneficiare con l’Ecobonus è richiesta l’installazione, accanto agli impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A, di:

  • Sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
  • Impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
  • Spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Conto termico

Il Conto Termico costituisce una misura alternativa ai bonus fiscali per incentivare l’efficienza energetica, e permette di beneficiare di un contributo a fondo perduto per la sostituzione di impianti di riscaldamento con sistemi a basso impatto ambientale. Copre fino al 65% delle spese sostenute, a seconda del tipo di intervento e della tecnologia installata:

  • Fino al 40% per la sostituzione di caldaie a condensazione di alta efficienza;
  • Fino al 65% per l’installazione di caldaie ibride (pompa di calore + caldaia a condensazione);
  • Fino al 65% per la sostituzione con pompe di calore o impianti a biomassa ad alta efficienza.

Tra gli interventi ammessi ci sono:

  • La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori alimentati a biomassa o pompe di calore;
  • L’installazione di collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • L’adeguamento di sistemi di distribuzione e regolazione del calore.

Il beneficio viene erogato direttamente sul conto corrente entro due mesi dall’accettazione della richiesta. Per gli importi pari o inferiori a 5.000 euro, il pagamento avviene in un’unica soluzione. Per cifre superiori, verranno erogati dai due ai cinque pagamenti dilazionati. Non è possibile beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito.

Quali sono le spese ammesse in detrazione?

Le spese ammesse al beneficio fiscale sono:

  • Montaggio;
  • Acquisto e posa;
  • Opere murarie;
  • Prestazioni professionali per sopralluoghi e modalità di intervento.

Documenti necessari

Per beneficiare delle detrazioni fiscali occorre comunicare a ENEA la data di fine dei lavori, la spesa sostenuta e alle caratteristiche dell’impianto. Inoltre, occorre essere in possesso dei seguenti documenti da consegnare ad un consulente fiscale o un CAF per la presentazione della dichiarazione dei redditi:

  • Certificato di asseverazione rilasciato da un ingegnere o un geometra. Tale documento indica l’indice di riscaldamento energetico relativo alla stagione invernale, che deve attestarsi sui livelli definiti dalla Legge. Nel documento devono essere indicati anche i livelli di trasmittanza termica precedenti e successivi all’intervento;
  • Certificazione dei produttori relativi a caldaie e valvole termostatiche;
  • Fatture di tutte le spese sostenute;
  • Ricevute dei bonifici con causale, con la dicitura specifica del bonus a cui si accede e il riferimento normativo, il codice fiscale di chi lo effettua, e la partita IVA (o codice fiscale) della ditta beneficiaria del pagamento;
  • Ricevuta della trasmissione della documentazione a ENEA, o ricevuta della raccomandata;
  • Schede tecniche ed eventuale documentazione supplementare firmata sia dal tecnico che dal cliente.

Bonifici parlanti, fatture e modalità di compilazione

Il bonifico di acquisto deve essere in possesso di precise caratteristiche. Nel bonifico parlante devono essere presenti:

  • Causale di versamento;
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • La partita IVA o il codice fiscale del beneficiario del pagamento;
  • I dati relativi alla fattura (come numero e data).
  • Riferimento alla normativa vigente, ovvero articolo 1, commi 344-347, Legge n. 296/2006.

Come richiederlo?

Può essere richiesto entro 90 giorni dall’avvenuta dell’intervento. La documentazione da presentare al Caf o al commercialista deve comprendere:

  • Ammontare delle spese sostenute;
  • Caratteristiche dell’impianto realizzato;
  • Bonificifatture e asseverazioni.

Il bonus deve essere richiesto all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

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    Andrea Baldini
    Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
    Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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