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Bollo auto 2024: calcolo costi e scadenza

Fisco NazionaleBollo auto 2024: calcolo costi e scadenza

Il bollo auto è una tassa di proprietà dovuta annualmente dal proprietario del veicolo. Vediamo di seguito tutte le informazioni utili per il calcolo ed il pagamento, ed i rimedi in caso di omissioni o errori.

Il pagamento annuale del bollo auto è essenziale per gli automobilisti italiani. La scadenza generalmente è entro fine febbraio, con variazioni in base al tipo di veicolo e alla regione. L’Agenzia dell’Entrate conferma, inoltre, l’addebito cumulativo in conto corrente per le imprese nel 2024, garantendo un approccio agevolato.

Calcola online bollo e superbollo

Quanto costa annualmente pagare la tassa automobilistica?

Attraverso l’accesso SPID o CIE i residenti in una Regione o Provincia abilitata al servizio possono calcolare pagare la tassa automobilistica online. A seconda della Regione prescelta hai la possibilità di pagare il bollo corrente, ma anche gli avvisi di pagamento e gli avvisi di accertamento individuandoli per Codice Avviso PagoPA (IUV) o numero pratica.

Il costo del pagamento dipende dal Prestatore di Servizi di Pagamento selezionato tramite pagoPA nel momento dell’acquisto. Inoltre, per alcune Regioni e per le Province Autonome di Trento e di Bolzano, è stata abilitata la possibilità di verificare lo stato dei pagamenti degli ultimi 4 anni pregressi. Di seguito il link per calcolare il bollo auto ed il superbollo ed effettuare il pagamento online. Segui il link sottostante per accedere al servizio gratuito di calcolo e pagamento.


L’obbligo annuale di regolare il bollo auto 2024 costituisce un passaggio fiscale imprescindibile per ogni automobilista italiano. Questa tassa, legalmente prescritta, contribuisce al finanziamento dei servizi pubblici e al potenziamento delle infrastrutture stradali nel nostro paese. La data limite per effettuare il pagamento è generalmente fissato entro la fine di febbraio di ogni anno, anche se esistono delle variazioni a seconda del tipo di veicolo e della zona geografica.

Che cos’è il bollo auto?

Il bollo auto Ã¨ la tassa automobilistica dovuta periodicamente, di anno in anno, dal proprietario del veicolo in ragione del possesso. La tassa automobilistica è dovuta indipendentemente dall’utilizzo del medesimo su strade pubbliche. Il possesso dell’autoveicolo è determinato in base a quanto risulta dal Pubblico registro automobilistico (PRA). Il presupposto della tassa non è data dall’iscrizione al PRA del veicolo. Infatti, la tassa è dovuta in conseguenza della circolazione su strade ed aree pubbliche (in tal caso, essa viene definita “tassa di circolazione“).

L’importo ed il costo del bollo autoveicoli varia in base a diversi fattori, come la potenza fiscale del veicolo, il tipo di alimentazione, l’anno di immatricolazione e la regione in cui si risiede. I veicoli per i quali è dovuto il pagamento, sono:

  • I ciclomotori, i quadricicli leggeri (le cosiddette minicar);
  • I veicoli di particolare interesse storico e collezionistico (ultraventennali);
  • I veicoli ultratrentennali.

Non devono, invece, effettuare il pagamento i soggetti che, ad esempio, perdono la proprietà del veicolo oppure coloro che rientrano in una casistica di esenzione.

Il pagamento è in genere commisurato al valore dei c.d. kilowatt della vettura. Probabilmente, non saprai la tua auto a quanti kilowatt corrisponde, tuttavia non preoccuparti. Potrai accertarti del valore controllando sul libretto di circolazione sotto la voce P.2. Il calcolo tiene anche in considerazione la classe ambientale del veicolo.

Auto in leasing o noleggio

In caso di veicolo con contratto di leasingusufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano al PRA essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo. Per quanto riguarda le auto prese a noleggio a lungo termine senza conducente, sono tenuti al pagamento coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere utilizzatori del veicolo stesso. Questo, secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 32, D.L. 953/1982, convertito in L. 19 dicembre 2019, n. 157.

Chi deve pagare il bollo auto?

Al pagamento della tassa automobilistica sono tenuti coloro che l’ultimo giorno stabilito per il pagamento, dal pubblico registro automobilistico per i veicoli in esso iscritti, risultano essere:

  • Proprietari;
  • Usufruttuari;
  • Acquirenti con patto di riservato dominio;
  • Utilizzatori a titolo di locazione finanziaria.

Questo è quanto prevede l’articolo 5 del D.L. n. 953/82 (convertito in Legge n. 53/83), così come modificato dalla Legge n. 99/09. Di contro, l’obbligo di corrispondere il tributo cessa con la cancellazione dei veicoli dal registro. In ogni caso, la tassa automobilistica deve essere versata alla Regione o alla Provincia autonoma in cui i soggetti proprietari dei veicoli hanno la residenza anagrafica.

Veicoli esenti dalla tassa automobilistica

Alcune categorie di veicoli sono esenti dal pagamento del bollo auto. Questa esenzione può essere permanente o temporanea, a seconda delle caratteristiche del veicolo e delle normative regionali. Ecco un elenco delle principali categorie di veicoli esenti:

Veicoli per Disabili (Legge 104/92)

Le persone con disabilità che beneficiano della Legge 104 sono esentate dal pagamento. L’esenzione è valida per un solo veicolo per ogni disabile e si applica a:

  • Veicoli con cilindrata fino a 2000 cc se a benzina o ibrida.
  • Veicoli con cilindrata fino a 2800 cc se diesel.
  • Veicoli elettrici con potenza massima di 150 kW. I familiari delle persone disabili possono usufruire dell’esenzione se il disabile è a loro carico con un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro.

Veicoli elettrici e ibridi

I veicoli elettrici sono generalmente esenti dal pagamento del bollo per i primi cinque anni dall’immatricolazione. Dopo questo periodo, in alcune regioni, si paga solo una percentuale ridotta del bollo normale. Le auto ibride possono beneficiare di esenzioni temporanee che variano da regione a regione, solitamente per i primi anni dall’immatricolazione.

Veicoli a GPL e Metano

Alcune regioni italiane offrono esenzioni o riduzioni per i veicoli alimentati a GPL o metano. Ad esempio, in Lombardia l’esenzione è triennale, mentre in Piemonte è quinquennale. In altre regioni, come la Puglia, i proprietari pagano solo il 25% del bollo previsto per i veicoli a benzina.

Veicoli storici

Le auto con più di 30 anni sono esentate dal pagamento. Tuttavia, se circolano su strade pubbliche, è prevista una tassa di circolazione forfettaria che varia da 11 a 30 euro a seconda del tipo di veicolo e della regione. Le auto storiche (20-29 anni) possono beneficiare di una riduzione del 50% del bollo, a condizione che siano in possesso del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica.

Veicoli di utilità sociale

I veicoli utilizzati per finalità di pubblica utilità, come ambulanze, mezzi delle organizzazioni di volontariato, e veicoli adibiti a servizi di emergenza o soccorso, sono esentati dal pagamento.

Come si calcola il bollo auto?

L’importo della tassa automobilistica dipende da diversi fattori, come la tipologia di veicolo, la regione di appartenenza e alcuni altri parametri specifici. In generale, il calcolo del costo del bollo avviene in base alla seguente formula:

Importo del bollo auto = Tariffa regionale x Potenza fiscale x Coefficiente ambientale

La tariffa regionale rappresenta l’importo base del bollo auto, che varia da regione a regione. La potenza fiscale del veicolo è un parametro che indica la cilindrata del motore e la sua potenza effettiva, espresso in cavalli fiscali. Infine, il coefficiente ambientale è un parametro che tiene conto della classe ambientale del veicolo e può comportare sconti o maggiorazioni in base al livello di inquinamento prodotto dal veicolo.

Per fare un esempio concreto, supponiamo di avere un veicolo con una potenza fiscale di 12 cavalli, immatricolato in Lombardia, con un coefficiente ambientale di classe Euro 6. In Lombardia la tariffa regionale per il bollo auto è di 3,30 euro per cavalli fiscali, quindi il calcolo dell’importo della tassa automobilistica deriva dal seguente calcolo:

(3,30 euro x 12 cavalli fiscali x 1 (coefficiente ambientale)) = 118,80 euro

In questo caso, l’importo della tassa è di 118,80 euro all’anno. Tuttavia, è importante tenere presente che il calcolo del costo può variare in base alla regione di appartenenza e ad altre specifiche leggi e normative locali. Per conoscere la data di scadenza e la cifra esatta rivolgersi all’ufficio competente. Un eventuale pagamento errato comporta sanzioni.

Tariffe

Vediamo come effettuare il calcolo bollo ACI partendo dalle seguenti tariffe.

TIPO DI VEICOLOVALORE ANNUO DEL KW (euro)VALORE ANNUO DEL CV (euro)
Per pagamenti effettuati per l’intero anno / per pagamenti frazionati:Per pagamenti effettuati per l’intero anno / per pagamenti frazionati:
EURO 0
(100 KW/136 CV)
3,00 / 3,092,21 / 2,27
EURO 1
(100 KW/136 CV)
2,90 / 2,992,13 / 2,20
EURO 2
(100 KW/136 CV)
2,80 / 2,892,06 / 2,12
EURO 3
(100 KW/136 CV)
2,70 / 2,781,99 / 2,05
EURO 4
(100 KW/136 CV)
2,58 / 2,66 1,90 / 1,96
EURO 5 (100 KW/136 CV) 2,06 / 2,13 1,52 / 1,57
EURO 6
(100 KW/136 CV)
1,96 / 2,02 1,44 / 1,49
Tabella 2 – Tariffario nazionale

Scadenza bollo auto 2024 : quando pagare

L’ultimo giorno utile per pagare il bollo auto è fissato entro la fine di febbraio di ogni anno. In dettaglio, per le vetture con potenza fino a 35 KW, immatricolate dal 1/1/1998, o con potenza fiscale fino a 9HP, immatricolate entro il 31/12/1997, per motoveicoli, autocarri, autoveicoli speciali, trattori stradali e autobus con tassa di possesso scaduta a gennaio 2024, deve essere regolato entro il 29 febbraio 2024.

Conformemente alle tabelle dell’ACI, la scadenza è anticipata al 31 gennaio 2024 per le vetture con potenza superiore a 35 KW, immatricolate dal 1/1/1998, o con potenza superiore a 9HP, immatricolate fino al 31/12/1997, la cui tassa di possesso è scaduta a dicembre scorso. Questo termine si estende anche alle tasse fisse per targhe prova, rimorchi speciali (roulottes, rimorchi per trasporto di imbarcazioni, ecc.), così come per auto storiche, quadricicli leggeri e ciclomotori prima della loro messa in circolazione su strada pubblica.

Ecco di seguito un riepilogo delle date riferite al pagamento del bollo auto 2024, con una suddivisione tra veicoli in circolazioni e quelli alla prima immatricolazione.

Veicoli in circolazione

Il termine per effettuare il pagamento della tassa automobilistica 2024 per i veicoli in circolazione può essere prolungato fino al mese successivo rispetto alla data di scadenza. È essenziale fare attenzione poiché ogni comune ha il potere di definire scadenze personalizzate.

Un esempio concreto si riscontra nelle regioni di Lombardia e Piemonte, dove è obbligatorio completare i rinnovi dei pagamenti entro l’ultimo giorno del mese corrispondente a quello di immatricolazione. Questa pratica è attuata con l’obiettivo di garantire il puntuale rispetto degli obblighi fiscali in queste specifiche zone geografiche. Pertanto, è di cruciale importanza mantenere un’adeguata informazione sulle modalità richieste dal proprio comune di residenza.

Categoria veicoloTassa di possesso scaduta aMese di scadenza tassa di possesso
Vetture >35 KW (dal 1/1/1998)
o >9HP (fino al 31/12/1997)
Dicembre 2023 Gennaio 2024
Vetture <=35 KW (dal 1/1/1998) o <=9HP (fino al 31/12/1997),
Motoveicoli, Autocarri, Autoveicoli Speciali, Trattori Stradali, Autobus
Gennaio 2024 Febbraio 2024
Vetture >35 KW (dal 1/1/1998)
o >9HP (fino al 31/12/1997)
Aprile 2024 Maggio 2024
Autocarri, Autoveicoli Speciali, Trattori Stradali, AutobusMaggio 2024 Luglio 2024
Vetture >35 KW (dal 1/1/1998)
o >9HP (fino al 31/12/1997)
Agosto 2024Settembre 2024
Autocarri, Autoveicoli Speciali, Trattori Stradali, AutobusSettembre 2024 Ottobre 2024
Vetture >35 KW (dal 1/1/1998)
o >9HP (fino al 31/12/1997)
Dicembre 2024 Gennaio 2025
Tabella: Calendario per i veicoli in circolazione

Veicoli di prima immatricolazione

Il calendario di pagamenti per i veicoli appena immatricolati segue un approccio distintivo. Per il bollo auto 2024, in questo contesto, è richiesto il pagamento entro il mese di immatricolazione. Tuttavia, se l’immatricolazione avviene negli ultimi 10 giorni del mese, il pagamento deve essere effettuato entro il mese successivo, mantenendo la data di immatricolazione come punto di riferimento.

Le variazioni territoriali aggiungono ulteriori sfumature alla procedura. Per esempio, nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, persino per i veicoli immatricolati nei giorni precedenti gli ultimi 10 del mese, è permesso effettuare il pagamento nel mese successivo, senza subire sanzioni o interessi. Al contrario, in Lombardia e Piemonte, per i veicoli appena immatricolati a partire dal 1° gennaio 2004, il primo pagamento della tassa deve avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello dell’immatricolazione.

Pagamento bollo auto 2024: la piattaforma Pago PA

Ci sono diverse possibilità per effettuare il pagamento del bollo auto, con l’introduzione esclusiva della piattaforma PagoPA. Le opzioni di pagamento includono:

  • Pago Bollo online tramite il servizio ACI Bollonet;
  • Delegazioni AC;
  • Agenzie di pratiche auto autorizzate;
  • Esercizi convenzionati Banca 5;
  • Punti vendita Lottomatica e Mooney;
  • Utilizzo di Poste Italiane;
  • Banche e altri operatori che aderiscono all’iniziativa PSP attraverso vari canali;
  • App ACI-SPACE e app IO, con registrazione preliminare tramite Spid, Cie o elDAS.

Il costo dell’operazione varia a seconda della modalità di pagamento e del punto di servizio scelto. Da notare che in Lombardia e Campania sono previste riduzioni del 15% e del 10%, rispettivamente, per i pagamenti tramite domiciliazione bancaria.

Conseguenze del ritardo nel pagamento: sanzioni

Il mancato pagamento della tassa automobilistica può scatenare sanzioni, la cui entità varia in base alla regione e alla durata del ritardo. Tra le conseguenze più frequenti figurano l’applicazione di interessi di mora, l’obliterazione del veicolo e, in situazioni estreme, la confisca del mezzo.

Gli automobilisti in ritardo nel pagamento del bollo possono regolarizzare la loro situazione con una sanzione attraverso il ravvedimento operoso secondo l’art. 13 del Decreto legislativo n. 472/1997, con successive modifiche, l’ultima delle quali è la Legge 19 dicembre 2019, n. 157.

Ecco una panoramica delle sanzioni per ritardo di pagamento versamento:

  • Entro 15 giorni dal termine di pagamento: importo + 0,1% al giorno
  • Dal 16° al 30° giorno dal termine di pagamento: importo + 1,50%
  • Dal 31° al 90° giorno dal termine di pagamento: importo + 1,67%
  • Dal 91° giorno fino a un anno dal termine di pagamento: importo + 3,75%
  • Oltre 1 anno ed entro 2 anni dal termine di pagamento: importo + 4,29%
  • Oltre 2 anni e fino a notifica di atti di accertamento: importo + 5%

Inoltre, è importante considerare gli interessi per ritardo di pagamento, che raggiungono il 2,50% annuo con maturazione giorno per giorno a partire dal 1/1/2024. Se il pagamento non avviene entro i termini stabiliti, le Regioni possono avviare le procedure di recupero coattivo delle somme dovute, che possono includere il fermo amministrativo del veicolo e altre misure esecutive.

Bollo auto 2024 per le imprese: addebito cumulativo in conto corrente

L’Agenzia delle Entrate offre l’opportunità alle aziende di accedere all’addebito cumulativo in conto corrente. Tutte le informazioni dettagliate si ritrovano nel provvedimento 1404989/2019, allo scopo di assicurare un calcolo delle tariffe semplificato e un processo efficiente. Nonostante la data di pubblicazione, queste istruzioni mantengono la loro attualità, considerando il continuo progresso tecnologico che facilita nuovi approcci al pagamento.

L’adozione dell’addebito cumulativo in conto corrente offre diversi vantaggi per le imprese. Oltre a ridurre il rischio di dimenticanze e ritardi nei pagamenti, evitando sanzioni e interessi di mora, semplifica la gestione contabile, consentendo un monitoraggio più chiaro e tempestivo dei pagamenti legati al bollo auto. Questo approccio si propone di alleviare gli oneri amministrativi e promuove una gestione più efficiente delle pratiche fiscali connesse al bollo.

Come verificare di aver pagato?

Infine, per poter verificare la correttezza del pagamento del bollo autoveicoli nelle annualità pregresse vi segnalo questo link al sito dell’Agenzia delle Entrate. Praticamente si tratta di un link nel quale potete trovare l’elenco dei pagamenti effettuati e potrete anche consultare il valore del bollo per la vostra auto in ciascuna annualità. Come detto, ecco il link a cui fare riferimento è il seguente:

Conseguenze del mancato pagamento del bollo

Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui il bollo è stato pagato l’anno precedente, quindi subito prima della scadenza del termine per pagare, l’Agenzia delle Entrate o la Regione avviano la procedura di recupero del credito. Questa procedura prevede una serie di fasi che hanno inizio mediante invio al proprietario dell’automobile un avviso bonario spedito dal Comune o dall’Agenzia delle Entrate.

Tale avviso ha come obiettivo quello comunicare il dovere di pagare il bollo, e si invita poi il debitore a sanare la sua posizione entro 30 giorni dalla comunicazione. Laddove il debitore comunque non proceda all’adempimento, si procede alla c.d. iscrizione a ruolo del bollo auto non pagato. Quest’ultimo è un atto formale che comporta la ricezione di una cartella di pagamento.

Da questo momento in poi decorre un ulteriore termine di adempimento di 60 giorni, il quale, ove trascorso in vano, darà la facoltà di procedere a porre in essere le procedure esecutive. Tramite queste ultime, il debitore sarà coartato all’adempimento, avviando le procedure di pignoramento ed esecuzione sul veicolo stesso.

In caso di mancato pagamento è prevista una sanzione amministrativa pari al 4,29% se il saldo avviene entro 12 mesi o del 5% se viene versato oltre i 2 anni dalla scadenza. Chi non paga la tassa automobilistica per 3 anni di fila, rischia la cancellazione della propria vettura dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) con annesso ritiro di carta di circolazione e targa della vettura.

Prescrizione

La prescrizione dal pagamento del bollo auto arriva in tre anni. Attenzione però, i tre anni iniziano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa automobilistica doveva essere versata. Di conseguenza, a partire dal 1° gennaio del quarto anno successivo ogni richiesta di versamento del bollo è illegittima perché ormai caduta in prescrizione.

Facciamo un esempio pratico.

Immaginiamo che tu non abbia pagato il 2024. Non ti arriva nessuna richiesta di pagamento fino al 31 dicembre 2027 (ossia tre anno dopo il 1° gennaio 2024). In questo caso il termine di prescrizione è stato superato. Anche se ti arrivasse una comunicazione, sarebbe nulla.

Tuttavia, invece, se nell’arco di tre anni ti viene notificato un avviso di accertamento il termine di prescrizione si interrompe. Esso, infatti, riparte da zero dal momento della notifica dell’avviso. Da quel momento si considerano nuovamente altri 3 anni per la prescrizione. Se infatti, in tale arco di tempo non dovesse sopraggiungere alcun altro atto, si verificherebbe la prescrizione e nulla è più dovuto.

Per approfondire: “La prescrizione del bollo autoveicoli“.

Rateizzare i bolli auto non pagati

Se non Ã¨ prescritto e bisogna pagare il debito notificato, allora può accedere alla rateizzazione fino a 72 rate facendo richiesta all’Agenzia delle Entrate Riscossione. Può accedere alla rateizzazione direttamente online tramite il portale dell’Agenzia, può accedere con le credenziali Inps, Fisconline o Spid.

Conseguentemente, se invece avete bisogno di aiuto per il calcolo della tassa, oppure volete capire se avete effettuato tutti i pagamenti del bollo e non sapete come fare: contattatemi! In conclusione, potremo effettuare insieme una valutazione della vostra situazione personale e nel caso prenderemo tutti i provvedimenti necessari a sanare la situazione.

Ci sono strategie per risparmiare sul bollo auto?

Ci sono alcune strategie che puoi adottare per risparmiare sulla tassa legata ai veicoli a motore:

  1. Acquista un’auto meno inquinante: la tassa è calcolata in base alla classe ambientale dell’auto. Quindi se acquisti un’auto meno inquinante pagherai un bollo di importo inferiore;
  2. Acquista un’auto più piccola: le auto più piccole, in genere, hanno un costo della tassa automobilistica di importo inferiore rispetto alle auto di dimensioni maggiori;
  3. Paga in un’unica soluzione: in alcuni casi, è possibile risparmiare pagando l’intero importo in un’unica soluzione anziché in rate;
  4. Utilizza l’opzione di domiciliazione bancaria: molte regioni offrono la possibilità di pagare il la tassa tramite domiciliazione bancaria, il che può comportare uno sconto sul costo totale;
  5. Sfrutta le agevolazioni previste dalla legge: alcune categorie di veicoli, come quelli per il trasporto di disabili o quelli a metano, sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica o godono di sconti sul costo.

Conclusioni

Il pagamento del bollo auto 2024 costituisce un obbligo irrinunciabile, che richiede una precisa conoscenza delle scadenze, un accurato calcolo dell’importo dovuto e la scelta del metodo di pagamento più adatto. Tuttavia, è importante notare che sussistono delle differenze territoriali, e non solo, che potrebbero introdurre scadenze personalizzate. La consapevolezza di un calendario differente rientra nelle responsabilità del proprietario del veicolo.

Il provvedimento 1404989/2019, emanato dall’Agenzia delle Entrate, segna inoltre un passo significativo verso un approccio più moderno e agevolato al pagamento del bollo auto per le imprese. L’adozione dell’addebito cumulativo in conto corrente e le dettagliate istruzioni per il servizio online offrono alle aziende un modo più efficiente e trasparente per adempiere a questo dovere fiscale. Grazie all’integrazione della tecnologia nelle pratiche fiscali, le imprese possono semplificare il processo, focalizzandosi sulle proprie attività principali e allo stesso tempo contribuendo al finanziamento di servizi pubblici essenziali.

Diventa importante essere sempre aggiornati e garantire un tempestivo adempimento di questo impegno finanziario per evitare eventuali complicazioni e sanzioni.

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    Elena Lamperti
    Elena Lamperti
    Laureata in Scienze del Lavoro e Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Milano. Appassionata da sempre di economia e diritto del lavoro, racconta con parole semplici questo mondo, in costante evoluzione.
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