Gli Enti del Terzo Settore (ETS) offrono servizi e supporto a comunità diverse attraverso attività senza scopo di lucro. La legge n. 104/2024 ha introdotto importanti cambiamenti nei requisiti di deposito dei bilanci e dei rendiconti, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e migliorare la governance all’interno del settore. Questi cambiamenti rappresenta per molti Enti del Terzo Settore un’opportunità per rafforzare le proprie pratiche amministrative e contabili.
Termine di deposito mobile per i bilanci
Il Codice del Terzo Settore (D.Lgs. n. 117/2017) impone specifici obblighi di rendicontazione per gli ETS. In particolare, è previsto che tutti gli enti con ricavi superiori a 220.000 euro debbano redigere un bilancio di esercizio composto da stato patrimoniale, rendiconto gestionale e relazione di missione.
Gli enti più piccoli, con ricavi inferiori a tale soglia, possono optare per una rendicontazione semplificata, ma devono comunque garantire trasparenza e chiarezza. Prima dell’entrata in vigore della legge n. 104/2024, gli Enti del Terzo Settore erano obbligati a depositare i bilanci e i rendiconti delle raccolte fondi entro il 30 giugno di ogni anno.
Questa scadenza uniforme non teneva conto delle diverse realtà operative degli ETS, che possono avere esercizi finanziari che non coincidono con l’anno solare. La rigidità di questa scadenza ha spesso causato difficoltà logistiche e amministrative per molti enti.
Introduzione del termine mobile
Con la nuova normativa è stato introdotto un termine mobile; infatti, il termine di deposito è ora fissato entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio finanziario. Questo cambiamento introduce una maggiore flessibilità, permettendo agli ETS di allineare meglio le attività di rendicontazione con le loro specifiche esigenze operative.
Ad esempio, un ente che chiude il proprio esercizio finanziario il 31 marzo avrà ora fino al 30 settembre per depositare i propri bilanci. Questa flessibilità nel termine di deposito richiede una maggiore attenzione da parte degli amministratori degli Enti del Terzo Settore per monitorare e rispettare le nuove scadenze. In questo senso, gli enti devono sviluppare un sistema di gestione delle scadenze efficace, possibilmente utilizzando software di gestione contabile e amministrativa. Questi strumenti possono aiutare a evitare sanzioni per il mancato rispetto dei termini di deposito e migliorare l’efficienza complessiva dell’ente.
Esempio pratico
Consideriamo un ETS che opera principalmente nel settore della cultura e delle arti, con un esercizio finanziario che si conclude il 31 dicembre. Prima della nuova legge, questo ente avrebbe dovuto depositare i bilanci entro il 30 giugno successivo, un periodo di tempo che poteva risultare insufficiente per completare tutte le procedure di revisione interna. Con il termine mobile di 180 giorni, l’ente ha ora fino alla fine di giugno dell’anno successivo, consentendo una preparazione più accurata e completa della documentazione necessaria.
Specifiche per enti con attività commerciale
Distinzione tra enti commerciali e non commerciali
La legge introduce una distinzione importante tra enti che operano prevalentemente in forma commerciale e quelli che non lo fanno. Questa distinzione è rilevante poiché determina obblighi di rendicontazione e deposito differenti. Gli ETS commerciali sono ora obbligati a depositare i bilanci entro 60 giorni dall’approvazione presso il Registro delle Imprese, oltre che presso il RUNTS.
Obblighi di deposito per ETS commerciali
Gli ETS che svolgono attività commerciali devono rispettare procedure di deposito più rigorose e trasparenti, simili a quelle applicate alle società di capitali. Questo include la necessità di una chiara separazione tra le attività commerciali e non commerciali nelle loro registrazioni contabili, nonché la presentazione di rendiconti finanziari che rispettino i principi contabili generalmente accettati.
Pertanto, gli enti commerciali devono adottare pratiche contabili e di gestione finanziaria che assicurino la conformità con le nuove disposizioni. Questo potrebbe richiedere una revisione delle politiche interne e delle procedure operative, nonché un investimento in risorse umane e tecnologiche per supportare una rendicontazione accurata e tempestiva.
Esempio pratico di ente commerciale
Prendiamo l’esempio di un ETS che gestisce una catena di negozi di beneficenza, dove i proventi delle vendite finanziano attività caritative. Questo ente deve ora garantire che i bilanci delle attività commerciali siano approvati e depositati entro 60 giorni, un cambiamento significativo rispetto al passato.
Obblighi di registrazione e aggiornamento presso il RUNTS
Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) funge da database centrale per tutte le informazioni relative agli ETS in Italia. Questo registro è progettato per migliorare la trasparenza e la tracciabilità delle attività degli enti, fornendo un punto di riferimento unico per i dati fondamentali degli enti.
Gli Enti del Terzo Settore sono tenuti a registrare una serie di informazioni obbligatorie presso il RUNTS, tra cui:
- Denominazione e forma giuridica;
- Sede legale e eventuali sedi secondarie;
- Data di costituzione;
- Oggetto dell’attività di interesse generale;
- Codice fiscale o partita IVA;
- Informazioni sulla personalità giuridica e patrimonio minimo;
- Generalità dei rappresentanti legali e dei membri degli organi sociali.
Le modifiche statutarie e le variazioni nelle informazioni fondamentali, come cambiamenti nei rappresentanti legali o nella sede legale, devono essere aggiornate nel RUNTS entro 30 giorni dall’adozione. Questo obbligo di aggiornamento tempestivo serve per mantenere la conformità e garantire che il registro rifletta accuratamente lo stato attuale dell’ente.
Per rispettare questi requisiti, è consigliabile che gli ETS implementino sistemi di controllo interno che facilitino la raccolta e l’aggiornamento delle informazioni richieste. Questo può includere l’uso di software di gestione documentale e la formazione del personale amministrativo sulle nuove normative.
Sanzioni per mancato deposito e responsabilità degli amministratori
La legge n. 104/2024 prevede sanzioni significative per il mancato o incompleto deposito degli atti o delle informazioni obbligatorie. In caso di inadempienza, l’ufficio del RUNTS invierà una diffida all’ente, con un termine minimo di 30 giorni per adempiere agli obblighi. La mancata conformità entro questo termine può portare alla cancellazione dell’ente dal registro, con gravi conseguenze operative e reputazionali.
Gli amministratori degli ETS sono personalmente responsabili del deposito degli atti e della completezza delle informazioni. La legge fa riferimento all’art. 2630 c.c., che stabilisce sanzioni per l’omissione di denunce, comunicazioni e depositi obbligatori. Questo rende gli amministratori direttamente responsabili e può comportare sanzioni pecuniarie e altre conseguenze legali. In questo senso, la consulenza legale è essenziale per navigare le complessità delle nuove disposizioni legislative. I consulenti legali possono aiutare a interpretare la normativa, a redigere i documenti necessari e a gestire le relazioni con le autorità di controllo.
Conclusioni
Le modifiche introdotte dalla Legge n. 104/2024 rappresentano un passo significativo verso una maggiore trasparenza e conformità nel settore degli ETS. Sebbene queste nuove disposizioni possano rappresentare una sfida per alcuni enti, offrono anche l’opportunità di migliorare le pratiche di gestione e di rafforzare la credibilità e la fiducia del pubblico. Gli enti e i loro consulenti devono quindi adottare un approccio proattivo per comprendere e implementare le nuove norme, garantendo così il rispetto delle scadenze e delle procedure richieste.
Domande frequenti
La procedura prevede la compilazione del bilancio secondo le linee guida fornite dalle autorità competenti, seguita dalla presentazione tramite il portale online dedicato o attraverso l’invio di documentazione cartacea all’ente regolatore.
Sì, esistono linee guida specifiche introdotte dalla legge del 2024. Queste forniscono istruzioni dettagliate su come strutturare il bilancio, quali informazioni includere e come documentare le spese e le entrate per assicurare la conformità normativa.
Se un ente non riesce a rispettare i termini dovrebbe contattare immediatamente le autorità competenti per discutere le possibili soluzioni. Potrebbero essere previste proroghe o altre misure per evitare sanzioni.
Sì, il termine si applica uniformemente a tutte le regioni italiane. Tutti gli enti del Terzo Settore operanti in Italia devono rispettare questa scadenza, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica, per garantire la conformità e la trasparenza a livello nazionale.