E’ in arrivo il nuovo software anti evasione disposto dall’Agenzia delle Entrate. E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro dell’Economia il nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale e di cui avrà a disposizione l’Agenzia delle Entrate, con cui sarà possibile ottenere delle liste selettive impiegate nell’attività di controllo. Il nuovo algoritmo prende il nome di “Vera“.
Vera è l’acronimo di “verifica dei rapporti finanziari”. Verranno effettuate dal nuovo software delle apposite liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione. Saranno incrociati i dati presenti nell’Archivio dei rapporti finanziari con le altre informazioni in possesso dell’Amministrazione finanziaria.
Nella circolare n. 21/E del 20 giugno 2022, l’Agenzia spiega il suo funzionamento e fornisce le linee guida sulla prevenzione e il contrasto all’evasione.
Come funziona il nuovo algoritmo anti evasione?
Vera (Verifica dei rapporti finanziari)è un software che ha come obiettivo quello di rintracciare tra i dati delle dichiarazioni dei redditi, relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare, e alle informazioni finanziarie al fine di trovare il maggior numero di evasori.
Il nuovo algoritmo permetterà di rintracciare i dati presenti su web e banche dati digitali, componendo un identikit del contribuente acquisendone elementi che emergono dalla dichiarazione dei redditi, dal conto corrente, dalle app di acquisto e pagamento online, dal numero di accessi alle cassette di sicurezza, da tutti i movimenti con moneta elettronica, i registri immobiliari e gli acquisti registrati in qualsiasi banca dati digitale. I controlli avverranno nei confronti dei comportamenti fraudolenti più lesivi e riguarderanno: frodi, abuso del diritto, false compensazioni, e fruizione indebita dei sostegni erogati durante la pandemia di Covid-19.
In caso di evidenti discostamenti, il software li segnalerà all’Agenzia delle Entrate.
Il contribuente può comunque rettificare i dati personali inesatti.
Privacy
I dati saranno tratti con l’anonimato nella prima fase per poi passare alle liste indicanti i nomi dei contribuenti a rischio evasione, ciò al fine di stimolare nell’adesione dei loro doveri.
L’algoritmo sfrutta i dati indicati nelle dichiarazioni fiscali relativi al patrimonio di immobili, mobili, quote societarie, conti correnti, versamenti e compensazioni e tutte le informazioni ritenute utili per indagare su chi non dichiara il dovuto al fisco. Tali dati saranno utilizzate per l’analisi del rischio evasione ed elusione nel caso di sospetti illeciti.
Con l’obiettivo di non identificare direttamente gli interessati, l’algoritmo individuerà gli evasori mediante comunicazione all’Agenzia delle Entrare e della Guardia di Finanza, i quali decideranno in quale caso intervenire.
I cittadini interessati possono accedere ai propri dati dalla data di ricezione della lettera di compliance, dalla consegna del processo verbale di constatazione, o dalla notifica dell’atto istruttorio, o in caso di controllo fiscale, dell’atto impositivo dal primo giorno successivo a quello di decadenza del potere di accertamento dei contribuenti che non avvisi dal Fisco o atti di controllo.
In seguito alla conversione in legge circa le “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza“, sono state previste alcune novità anche sulla trasmissione delle informazioni delle carte di credito all’Agenzia delle Entrate.
L’articolo 18 della Legge, prevede che:
Quindi, l’Agenzia delle Entrate può confrontare i dati di pagamento digitale con carta con quelli degli scontrini elettronici rilasciati dagli esercenti, controllando che ci sia una corrispondenza tra gli scontrini ed i pagamenti ricevuti.