Uno degli obiettivi dichiarati anche dalle ultime direttive del Recovery Plan, è quello di sostenere il lavoro della fascia femminile della popolazione, in particolar modo quello di tipo imprenditoriale. Per sostenere il lavoro delle donne, arrivano in questi giorni nuove agevolazioni per le imprese femminili, con contributi a fondo perduto destinati unicamente alle imprese portate avanti dalle donne.
Gli incentivi arrivano sotto forma di un nuovo Fondo Impresa Donna, che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro per incentivare lo sviluppo di imprese femminili. Il nuovo fondo arriva a seguito di un periodo non del tutto facile per la componente femminile della popolazione, che in percentuali ci ha rimesso maggiormente in termini di lavoro, stipendio e impresa, rispetto agli uomini.
Il fondo viene destinato sia alle aziende i cui soci sono per la maggior parte donne, sia per le lavoratrici autonome donne, in diversi settori (industria, artigianato, servizi e così via). I nuovi aiuti alle imprese al femminile arriveranno attraverso la piattaforma online di Invitalia, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo. Vediamo in questo articolo come funzioneranno i nuovi aiuti per le imprese al femminile, e come potervi accedere.
Imprese femminili: nuovi sostegni
Arrivano quindi nuovi sostegni per le imprese formate da un’elevata componente femminile, ad incentivare l’impiego delle donne nel mercato del lavoro anche dal punto di vista imprenditoriale. Inizialmente vengono stanziati 40 milioni di euro, ma successivamente è ipotizzato che verranno impiegati altri 400 milioni di euro a sostegno dell’inclusione.
Al centro dei nuovi aiuti alle imprese femminili vi è il Fondo Impresa Donna, che verrà erogato in base a nuovi investimenti per le imprese composte da donne. Secondo le bozze del decreto dedicato, i fondi verranno ripartiti, destinandoli al sostegno delle imprese femminili, in questo modo:
- Nascita e consolidamento imprese femminili: 32,5 milioni di euro;
- Cultura imprenditoriale e formazione a riguardo: 6,2 milioni di euro;
- Gestione degli incentivi a Invitalia: 1,3 milioni di euro.
Le imprese femminili quindi vengono messe al primo posto, con l’obiettivo di favorire la nascita di nuove attività condotte da soci donne, e la spinta all’autonomia lavorativa in forma indipendente. I nuovi sostegni andranno sia nella direzione di un aiuto concreto nell’avviamento delle imprese, sia verso la formazione e la creazione di una cultura imprenditoriale femminile.
Secondo un report di Ilsole24ore.com, le imprese femminili, collocate per la maggioranza nel nord Italia, sono solamente il 21,98% del totale delle imprese nel paese, in rapida discesa anche a causa dell’arrivo dell’emergenza sanitaria.
Imprese femminili: come vengono erogati gli aiuti
I nuovi sostegni all’imprenditorialità femminile comprendono diverse categorie, tenendo conto di tutte le forme di lavoro autonomo e di impresa che possono essere condotte dalla fascia femminile della popolazione. Dalle cooperative alle società con almeno il 60% di soci donne, alle società di capitale con una maggioranza di quote femminili, alle imprese individuali e alle lavoratrici autonome.
I contributi quindi andranno ad aiutare sia le imprese e le società avviate da donne, sia le professioniste che avviano un’attività autonoma indipendente. Sono inclusi tutti i settori in cui le donne possono avviare un’attività: dall’industria all’artigianato, dall’agricoltura ai servizi, dal commercio al turismo, e saranno garantiti fondi aggiuntivi alle iniziative di tipo tecnologico.
Gli aiuti arrivano a seguito di un periodo che per molte lavoratrici italiane è stato decisamente critico: la pandemia e la conseguente crisi economica non ha solamente portato alla chiusura di numerose attività, ma ha anche aumentato drasticamente la disoccupazione femminile.
Moltissime donne infatti, in maggior numero rispetto agli uomini, sono rimaste senza lavoro, a casa, nei mesi più critici della crisi sanitaria, facendo emergere in modo ancora più accentuato un problema già presente nel paese. I nuovi aiuti seguono una precisa strategia, proposta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per incentivare l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro, e una maggiore consapevolezza imprenditoriale.
Il ruolo di Invitalia
Invitalia risulta centrale anche per i fondi erogati per le imprese al femminile. Invitalia è un’agenzia nazionale per lo sviluppo, direttamente collegata al Ministero dell’Economia. L’obiettivo generale è lo sviluppo economico, attraverso il rilancio dell’economia nelle zone di maggiore crisi, e si occupa di finanziare e gestire i fondi dedicati al rilancio del lavoro.
Invitalia si occupa di sostenere la creazione di nuove imprese, finanziare startup innovative, e promuovere i bonus messi a punto dallo stato per il rilancio dell’economia, come il recente bonus terme. Invitalia è nata soprattutto per rilanciare la situazione del lavoro in Italia a seguito dell’arrivo della crisi economica, la cui fine si prospetta tra almeno due o tre anni.
Il ruolo di Invitalia sarà importante anche per la gestione dei nuovi incentivi dedicati alle imprese femminili, perché una parte dei fondi sono destinati alla gestione degli interventi a favore delle imprese condotte dalle donne.
Va ricordato che i nuovi incentivi alle imprese femminili prevedono la realizzazione di programmi di investimento entro due anni dall’applicazione, con un massimo di 250 mila euro destinati alle nuove imprese. Alcuni contributi saranno comunque destinati alle nuove imprese, mentre altri verranno erogati a favore delle attività condotte da donne già presenti sul territorio. Si parla di un tetto massimo di 400 mila euro per le imprese già in essere.
Come richiedere i nuovi sostegni per le imprese femminili
Per poter richiedere nuovi sostegni per le imprese femminili, sarà necessario ancora aspettare a quando il provvedimento sarà ufficializzato e verranno disposte le modalità per l’accesso agli aiuti, anche se queste, si sa già, verranno affidate a Invitalia.
Secondo i programmi, verrà disposta una piattaforma online a cui rivolgersi per poter presentare domanda di accesso ai fondi, per cui sarà indispensabile presentare un progetto imprenditoriale, e verrà verificata la possibile realizzazione tramite i fondi.
I fondi verranno stanziati fino ad esaurimento delle risorse, o ad una nuova immissione apposita per l’imprenditorialità femminile. Riassumendo, il Fondo Impresa Donna verrà erogato con una soglia massima fissata a 250.000 euro per le nuove imprese, e 400.000 euro per quelle già esistenti, purché rientrano nei criteri per accedervi.
Ovviamente per poter accedere ai fondi, le imprese in questione devono avere una collocazione all’interno dei confini italiani, con sede legale in Italia, e i fondi possono essere utilizzati per le spese per impianti nuovi, servizi aggiuntivi, e assunzione di eventuale personale.
Buongiorno.
E’ possibile sapere se l’erogazione del fondo
è in percentuale o cosa?
Grazie