Sanzioni per ritardato o omesso versamento imposte

HomeNewsSanzioni per ritardato o omesso versamento imposte

Disciplina sanzionatoria legato al ritardato o omesso versamento imposte, post D.Lsg. n. 87/24 (in vigore dal 1° settembre 2024). Sanzione base ridotta al 25% e modifiche che riguardano anche il ravvedimento operoso. Tabelle di confronto pre e post modifica.

Il D.Lgs. n. 87/24 (art. 13, co. 1) è intervenuto per modificare la disciplina sanzionatoria prevista per il ritardato o omesso versamento delle imposte. La normativa, in linea generale, prevede un ambito applicativo ampio, potendo riguardare qualsiasi tributo con l’eccezione delle somme iscritte a ruolo. Di seguito, vediamo la disciplina in vigore fino al 31 agosto 2024 e quella modificata in vigore da quel momento.
La sanzione per gli omessi versamenti delle imposte
Disciplina fino al 31 agosto 2024
Il riferimento è all'art. 13 del D.Lgs. n. 471/97, il quale prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari al 30%. Per i versamenti di imposte effettuati con ritardo non superiore a 90 giorni, la sanzione è del 15%. Vi è, inoltre, un'ulteriore ipotesi di riduzione ad 1/15 per ogni giorni di ritardo (nel pagamento) se questo non supera i 14 giorni.
La riduzione della sanzione al 15% (in luogo dell'ordinario 30%) è applicabile esclusivamente nel caso in cui la violazione riguardi le fattispecie per le quali il debito d'imposta sia liquidabile attraverso la dichiarazione dei redditi presentata e non riguardi a rettifiche dell'imponibile o dell'imposta a seguito di accertamento.
In questo caso, infatti, la sanzione prevista dal sistema tributario è quella per infedele dichiarazione e non di omesso versamento. L'articolo 2 dell'articolo 13 del D.Lgs. n. 471/97 ribadisce che la riduzione della sanzione si applica nel caso in cui la maggiore imposta dovuta sia rilevata dall'attività di verifica sulla liquidazione delle imposte, ai sensi dell'articolo 36-bis del DPR n. 633/72 e dall'articolo 54-bis del DPR n. 633/72, ovvero dalla maggiore imposta che emerge dal controllo formale di cui all'articolo 36-ter del DPR n. 600/1973.
Inoltre, la sanzione per omessi versamenti si renderà sempre applicabile nell'ipotesi di omesso versamento riconducibile ad un debito di imposta emergente da una dichiarazione "tardiva", presentata nei 90 giorni successivi alla scadenza del termine ordinario. Essendo infatti valida la dichiarazione presentata entro detto lasso temporale, non potrà mai verificarsi, nella fattispecie in questione, la violazione di dichiarazione infedele.
Disciplina dal 1° settembre 2024
L'art. 2, co. 1, lett. l) n. 1) del D.Lgs. n. 87/14 prevede la riduzione della sanzione per ritardato o omesso versamento di imposta (dal 30%) al 25%. Per la violazione è possibile l'utilizzo del ravvedimento operoso (art. 13 del D.Lgs. n. 472/97).
In caso di ritardo non superiore a 90 giorni la sanzione è ridotta alla metà, quindi del 12,5%. Inoltre, se il ritardo nel pagamento non supera i 14 giorni, la sanzione (del 12,5%) è ridotta a 1/15 per giorno di ritardo.
Inoltre, la disposizione prevede che la sanzione applicata per le imposte emergenti da liquidazione automatica (artt. 36-bis del DPR n. 600/73 e 54-bis del DPR n. 633/72) e da controllo formale della dichiarazione (art. 36-ter&...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso
Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools

     

    Redazione
    Redazione
    La redazione di Fiscomania.com è composta da professionisti che operano nel campo fiscale (commercialisti, consulenti aziendali, legali, consulenti del lavoro, etc) per garantire informazioni aggiornate e puntuali.
    Leggi anche

    CBAM: il nuovo scenario per il commercio globale

    L’Unione Europea ha introdotto il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), un sistema che cambia profondamente le dinamiche del commercio...

    Rimanenze di magazzino: valutazione e svalutazione dei beni

    Le rimanenze di fine esercizio di beni, materie prime, sussidiarie e semilavorati rappresentano costi sostenuti per l’acquisto o la...

    Partecipazione in società e regime forfettario

    Il regime forfettario è un particolare regime agevolato per le persone fisiche che svolgono attività di impresa o esercenti...

    Imposta di successione: aspetti internazionali

    In questo contributo andremo ad analizzare i profili internazionali dell'imposta di successione, disciplinata dal D.Lgs. n. 346/1990 ("TUSD"). In particolare,...

    Assicurazione contro rischi catastrofali per le imprese

    La Legge n. 231/23 (art. 1, co. 101-111) ha introdotto l'obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative a...

    Modello IVA TR entro il 30 aprile e apposizione del visto

    Il modello TR IVA deve essere utilizzato dai soggetti passivi per chiedere a rimborso o utilizzare in compensazione l'eccedenza...