Incentivi autoimprenditoria giovani: finanziamenti 2025

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Autoimprenditoria giovani: come accedere a finanziamenti a tasso zero, contributi a fondo perduto e agevolazioni fiscali per avviare la tua impresa under 40.

L’autoimprenditoria giovanile rappresenta oggi una delle principali opportunità per i giovani di costruire il proprio futuro professionale. Con oltre 185.000 imprese giovanili attive in Italia e un ecosistema di incentivi sempre più strutturato, avviare un’attività imprenditoriale under 40 non è mai stato così accessibile. Il governo, attraverso Invitalia e altri enti, mette a disposizione un ampio ventaglio di strumenti finanziari e agevolativi che possono trasformare un’idea imprenditoriale in una realtà concreta e sostenibile.

La normativa di riferimento, contenuta nel Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185, come modificato dal Decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021), ha ampliato significativamente le opportunità di accesso al credito agevolato per i giovani imprenditori, introducendo nuove misure e potenziando quelle esistenti.

Principali incentivi per l’autoimprenditoria giovanile nel 2025

I principali incentivi in vigore dedicati a chi intende aprire una partita Iva e avviare una nuova attività sono diversi. Si tratta di incentivi che hanno l’obiettivo di sostenere la nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno e del Centro Nord, attraverso misure dedicate ai disoccupati.

ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero: il principale strumento di finanziamento

Il programma “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” costituisce il pilastro fondamentale del sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile in Italia. Questo incentivo, gestito da Invitalia dal 2016, offre finanziamenti particolarmente vantaggiosi per l’avvio di nuove attività imprenditoriali.

Le caratteristiche principali del programma prevedono finanziamenti a tasso zero fino a 3 milioni di euro, con una copertura che può raggiungere il 90% delle spese ammissibili per programmi d’investimento. La durata del finanziamento si estende fino a 10 anni, con la possibilità di beneficiare di un periodo di preammortamento. Possono accedere al programma le imprese costituite da non più di 60 mesi, composte per almeno il 51% da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di qualsiasi età.

I settori ammissibili spaziano dalla produzione di beni nei settori industria e artigianato, alla fornitura di servizi alle imprese e alle persone, fino al commercio e al turismo. Particolare attenzione viene riservata alle attività innovative e a quelle che prevedono un significativo impatto occupazionale sul territorio.

Fondo SELFIEmployment: l’opportunità per i NEET

Il Fondo SELFIEmployment rappresenta una misura specifica dedicata ai giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, questo fondo offre prestiti a tasso zero per l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali.

Il finanziamento può coprire il 100% delle spese, con importi che variano da 5.000 a 50.000 euro a seconda della tipologia di progetto. Non sono richieste garanzie personali, aspetto particolarmente rilevante per i giovani che non dispongono di patrimoni da mettere a garanzia. La restituzione del prestito avviene in 7 anni, con rate mensili posticipate e un periodo di preammortamento di 12 mesi.

Le iniziative finanziabili includono attività di lavoro autonomo, società di persone, associazioni professionali e società tra professionisti, cooperative e società a responsabilità limitata, purché costituite da non più di 12 mesi dalla presentazione della domanda.

Resto al Sud: focus sul Mezzogiorno e aree del Centro Italia

Resto al Sud costituisce uno degli strumenti più efficaci per contrastare lo spopolamento delle regioni meridionali e sostenere lo sviluppo economico locale. L’incentivo si rivolge ai giovani tra i 18 e i 55 anni che intendono avviare un’attività imprenditoriale o libero professionale in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili, con un massimale di 60.000 euro per singolo richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da più soci. La struttura del finanziamento prevede una componente a fondo perduto pari al 50% e un prestito bancario per il restante 50%, assistito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con restituzione in 8 anni comprensivi di 2 anni di preammortamento.

Settori ammissibili e spese finanziabili

L’incentivo copre un’ampia gamma di settori produttivi, dalla produzione industriale e artigianale ai servizi alle imprese e alle persone, dal turismo alle attività libero professionali. Sono finanziabili le spese per ristrutturazione e manutenzione straordinaria di beni immobili, l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature nuove, i programmi informatici e i servizi TIC, oltre alle spese di gestione per il primo anno di attività.

Particolare attenzione viene riservata alle attività innovative e a quelle che valorizzano le risorse locali, con premialità specifiche per progetti che prevedono l’assunzione di personale aggiuntivo o che si inseriscono in filiere produttive territoriali consolidate.

Incentivi specifici per l’imprenditoria agricola giovanile

Il settore agricolo beneficia di misure dedicate volte a favorire il ricambio generazionale e l’innovazione. Il Decreto Legislativo 185/2000, all’articolo 9, prevede misure specifiche per sostenere le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile su tutto il territorio nazionale.

Possono accedere agli incentivi le imprese agricole costituite da non più di 6 mesi dalla presentazione della domanda, amministrate e condotte da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Nel caso di società, è richiesto che oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione sia detenuta da giovani nella fascia d’età indicata.

Novità introdotte dal Decreto Sostegni bis

Il Decreto Sostegni bis ha introdotto un’importante novità ampliando la platea dei beneficiari. Le imprese individuali a conduzione femminile possono ora accedere alle agevolazioni a prescindere dall’età della titolare, riconoscendo il ruolo fondamentale delle donne nell’agricoltura italiana e la necessità di sostenerne l’imprenditorialità indipendentemente dai limiti anagrafici.

Le agevolazioni prevedono contributi in conto capitale, mutui agevolati a tasso zero o ridotto, oltre a servizi di tutoraggio e accompagnamento per i primi anni di attività. Particolare attenzione viene riservata ai progetti che introducono innovazioni di processo o di prodotto, che sviluppano filiere corte o che si orientano verso l’agricoltura biologica e sostenibile.

A chi sono rivolti gli incentivi

I beneficiari dei bonus autoimprenditoria sono:

  • Giovani fino a 35 anni d’età;
  • Donne inoccupate, inattive e disoccupate da almeno 12 mesi
  • Persone inattive;
  • Persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità e discriminazione;
  • Categorie fragili.

Per quanto riguarda le attività, devono essere avviate in forma individuale mediante l’apertura di partita Iva per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale e in forma collettiva mediante la costituzione di società cooperativa, società in accomandita semplice, società in nome collettivo, società a responsabilità limitata o società tra professionisti.

Inoltre, sono previste anche incentivi per chi assume donne e giovani. I datori di lavoro privati che assumono, tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, con contrato di lavoro a tempo indeterminato, giovani con meno di 35 anni d’età, sono esonerati al 100% dal versamento dei contributi Inps, per massimo 2 anni e fino a 500 euro mensili.

Per quanto riguarda, invece, l’assunzione di donne con contratto di lavoro a tempo indeterminato, è previsto anche un esonero al 100% del versamento dei contributi Inps, per due anni, nei limiti di 666 euro mensili.

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Come accedere ai finanziamenti: procedure e requisiti

L’accesso agli incentivi per l’autoimprenditoria giovanile richiede una preparazione accurata della documentazione. Il business plan costituisce l’elemento centrale della domanda e deve contenere una descrizione dettagliata del progetto imprenditoriale, l’analisi del mercato di riferimento, le strategie commerciali e di marketing, oltre alle proiezioni economico-finanziarie per almeno tre anni.

La documentazione amministrativa include il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio (per le imprese già costituite), i documenti d’identità e i codici fiscali di tutti i soci, i curriculum vitae che attestino le competenze tecniche e gestionali, oltre ai preventivi dettagliati per tutti gli investimenti previsti. Per alcuni incentivi è richiesta anche la certificazione antimafia e la documentazione attestante la regolarità contributiva.

Piattaforme digitali e sportelli di assistenza

La presentazione delle domande avviene prevalentemente attraverso piattaforme digitali dedicate. Invitalia gestisce il portale invitalia.it dove è possibile compilare e inviare le domande per ON – Nuove imprese a tasso zero, Resto al Sud e SELFIEmployment. La procedura è completamente digitalizzata e richiede l’utilizzo di SPID o CNS per l’autenticazione.

Gli sportelli territoriali di Invitalia e delle Camere di Commercio offrono servizi di assistenza gratuita per la compilazione delle domande e l’orientamento tra i vari incentivi disponibili. Molte Regioni hanno inoltre attivato sportelli dedicati all’autoimprenditoria giovanile che forniscono supporto tecnico e formativo ai giovani aspiranti imprenditori.

Opportunità regionali e fondi europei

Oltre agli incentivi nazionali, i Programmi Operativi Regionali cofinanziati dai fondi strutturali europei offrono ulteriori opportunità di finanziamento. Ogni Regione definisce priorità e modalità di intervento specifiche, con bandi periodici rivolti ai giovani imprenditori. I POR FESR 2021-2027 prevedono risorse significative per il sostegno all’imprenditorialità giovanile, con particolare attenzione ai settori innovativi e alla transizione digitale ed ecologica.

Le misure regionali spesso si integrano con quelle nazionali, permettendo di cumulare diversi incentivi nel rispetto delle normative sugli aiuti di Stato. Particolare rilevanza assumono i voucher per servizi di consulenza specialistica, i contributi per la partecipazione a fiere e missioni commerciali, oltre ai finanziamenti per progetti di internazionalizzazione.

Il ciclo di programmazione europea 2021-2027 dedica risorse senza precedenti al sostegno dell’imprenditorialità giovanile. Il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) finanzia percorsi di formazione imprenditoriale, mentoring e accompagnamento alla creazione d’impresa. Il programma Erasmus per giovani imprenditori offre l’opportunità di periodi di scambio presso imprese europee per acquisire competenze e creare reti internazionali.

NextGenerationEU, attraverso il PNRR italiano, destina oltre 1,2 miliardi di euro al sostegno dell’imprenditorialità femminile e giovanile, con misure specifiche per la digitalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità ambientale delle nuove imprese.

Consigli pratici per massimizzare le possibilità di successo

Un business plan efficace deve dimostrare la sostenibilità economica e finanziaria del progetto nel medio-lungo periodo. È fondamentale condurre un’analisi di mercato approfondita, identificando chiaramente il target di riferimento e il vantaggio competitivo della proposta. Le proiezioni finanziarie devono essere realistiche e supportate da dati di mercato verificabili, evitando sia l’eccessivo ottimismo che la sottostima del potenziale di crescita.

L’innovatività del progetto, anche se non sempre richiesta come requisito formale, rappresenta un elemento premiante nella valutazione. L’innovazione può riguardare il prodotto o servizio offerto, il processo produttivo, il modello di business o le strategie di marketing. Particolare attenzione va dedicata alla descrizione delle competenze del team imprenditoriale e alla coerenza tra il profilo dei proponenti e il progetto presentato.

Il successo di un’iniziativa imprenditoriale giovanile dipende significativamente dalla capacità di creare e mantenere una rete di relazioni professionali. La partecipazione a incubatori e acceleratori d’impresa, oltre a fornire servizi di supporto e mentoring, facilita il networking con altri imprenditori, investitori e potenziali partner commerciali.

La formazione continua rappresenta un investimento fondamentale per il giovane imprenditore. Oltre alle competenze tecniche specifiche del settore, è essenziale sviluppare competenze trasversali in ambito gestionale, finanziario e di marketing digitale. Molti enti di formazione e università offrono percorsi specifici per giovani imprenditori, spesso gratuiti o a costi agevolati grazie a finanziamenti pubblici.

Fonti normative e riferimenti

  • Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185 e successive modificazioni
  • Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73 (Decreto Sostegni bis), convertito con modificazioni dalla Legge 23 luglio 2021, n. 106
  • Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (de minimis)
  • Circolare Invitalia n. 1/2024 – Modalità operative ON – Nuove imprese a tasso zero
  • Decreto Direttoriale ANPAL n. 425/2023 – Fondo SELFIEmployment
  • PON Iniziativa Occupazione Giovani 2014-2020 e relativa riprogrammazione
  • Portale istituzionale Invitalia: www.invitalia.it
  • Portale ClicLavoro – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: www.cliclavoro.gov.it
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Andrea Baldini
Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. andreabaldini@fiscomania.com
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