Tra le misure in arrivo con la prossima manovra di bilancio c’è anche la rottamazione quinquies. Dalla nuova sanatoria potrebbero essere esclusi i tributi locali. Per i tributi locali i Comuni, Province e Regioni lo smaltimento del magazzino della riscossione va verso la cartolarizzazione e altri strumenti, come Amco (la società del Tesoro specializzata nei crediti deteriorati).
La rottamazione quinquies riguarderà i debiti fiscali accumulati tra il 2000 e il 2023 e ti permetterà di saldare i debiti in ben 108 rate in dieci anni. E secondo le indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore, la nuova rottamazione riguarderà soltanto i crediti erariali e previdenziali, e non riguarderà i debiti locali.
Come ha dichiarato il viceministro all’Economia Maurizio Leo: “Ci sono tantissime proposte per la Manovra, tra cui quella sul ceto medio che è una priorità, la proposta dell’Ires premiale per quanto riguarda le imprese, la proposta della rottamazione, quella della casa. Dobbiamo selezionarle, vedere quali sono le risorse su cui possiamo fare affidamento”. Il percorso per arrivare alla nuova pace fiscale è ancora molto lungo.
Escluse multe ed entrate locali dalla quinta rottamazione
Il nodo della questione è arrivato quando il governo ha deciso di escludere dalla rottamazione i recidivi, ovvero coloro che hanno aderito alle precedenti sanatorie senza finire di saldare il debito, e aderivano soltanto per bloccare le azioni esecutive. Secondo i dati riportati dal Sole 24 Ore, le precedenti rottamazioni hanno mancato così il 58,4% degli incassi attesi, ovvero quasi 48 miliardi. I recidivi sono circa il 60% dei contribuenti e hanno debiti non estinti in almeno dieci annualità diverse, e il 77% di coloro che ricevono nuove cartelle erano già coinvolto nei tre anni precedenti. Solo il 20% degli atti è depenalizzato tempestivamente.
Inizialmente, si era parlato di 120 rate in dieci anni, ma dopo la riunione dell’8 ottobre il Governo ha raggiunto un accordo per un calendario dei pagamenti fino a 9 anni in 108 rate. Si è parlato di dover diversificare il piano di pagamento in base al valore del debito, riducendo quindi i tempi per le cartelle di importo elevato.
Inoltre, si è aggiunta una novità, ovvero che, dalla nuova sanatoria potrebbero essere esclusi i tributi locali. Per i tributi locali i Comuni, Province e Regioni lo smaltimento del magazzino della riscossione va verso la cartolarizzazione e altri strumenti, come Amco (la società del Tesoro specializzata nei crediti deteriorati).